Il programma del Pd per la Cultura
“La cultura è il nostro petrolio” oppure “L’Italia è il Paese che detiene il più grande patrimonio culturale del mondo”. Queste affermazioni, che hanno perseguitato il mondo della cultura negli ultimi vent’anni, hanno fuorviato il dibattito e prodotto una serie di errori di impostazione, bloccando così ogni reale e concreta possibilità di porre le politiche culturali al centro di un’idea di crescita sociale, civile ed economica . E mentre si consumavano discorsi conditi da frasi demagogiche, le nostre città, i nostri territori, le nostre istituzioni culturali e dello spettacolo, iniziavano a mostrare i segni dell’abbandono e dell’incuria , di sempre minori risorse umane e finanziarie impegnate per la tutela, di crolli, di devastazione del paesaggio, di tagli al Fondo Unico dello Spettacolo, di uso clientelare di società pubbliche, di dispersione delle risorse, di assenza di politiche sistemiche, di mancanza di riconoscimento delle professioni e di deficit di politiche atti