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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Stati generali delle donne

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Quest'oggi vogliamo segnalarvi il convegno che si terrà a Monza il 18 novembre prossimo sul tema donne e lavoro e che vede la nostra Melina Martello fra le promotrici.

La sinistra può rigenerarsi solo aprendosi

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Il discorso all’evento ‘Together Europe – Building the progressive future’ organizzato dal Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo Voglio ricordare una persona che non c’è più.   Daphne Caruana Galizia , uccisa solo qualche giorno fa a Malta, in un truce attentato. Il suo sacrificio sia un insegnamento per tutti noi e ci spinga a batterci per la verità e la libertà di pensiero. Un anno fa eravamo qui a Bruxelles per cominciare il viaggio di Together. In questo anno, il mondo è cambiato. La vittoria di  Trump , lo spettro della guerra. L’estrema destra in Austria e in Germania. Ovunque nel mondo i valori universali per cui ci battiamo sono minacciati. Oggi a sinistra abbiamo bisogno di chiarezza. Per troppo tempo abbiamo accettato che si dicesse che sinistra e socialismo erano parole vuote e antiche. I nostri valori sono quelli giusti: la solidarietà, la giustizia, l’uguaglianza. E se c’è una critica che dobbiamo fare a noi stessi è proprio quella di esse

I quattro sensi di Camilleri

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E pensare che ci ha fatto ridere tante volte e oggi ci commuove, Andrea Camilleri. Ci commuove ma non ci deprime. Ha rivelato di aver perso completamente la vista, il grande scrittore siciliano, e lo ha fatto con grande delicatezza e ostentata fiducia nella vita. Perché, persa la vista, restano gli altri quattro sensi. I quali anzi “si sono precipitati”,  a sopperire l’assenza dello sguardo, come operai solerti a rimpiazzare il compagno ammalato. E’ una bellissima idea, quella del tatto super-sensibile (“Mi dà quasi la scossa”) o dell’olfatto che lui, fumatore incallito, aveva perso e ora è per miracolo ritornato. La “fabbrica-uomo” non si ferma. E pertanto lui, geniale inventore di mille trame, “vede” ancora. Eccome. Nei sogni colorati, innanzi tutto (“colori vivi, vivisssimi”), Camilleri ridisegna la vita, le cose: e certamente nella veglia quelle stesse trame sinora trascritte su carta si stagliano nella sua mente come fili di fumo, per parafrasare un suo titolo famoso. A

Cociancich: “Il Mediterraneo come risorsa per lo sviluppo del Paese”.

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Intervista al senatore del Pd Roberto Cociancich che coordinerà il tavolo “Tra Europa e Mediterraneo. L’Italia nel mondo” alla Conferenza programmatica di Napoli. Onorevole Cociancich, lei coordinerà a Napoli il tavolo sul Mediterraneo, tema importantissimo non solo per il fenomeno migranti. Che contributo si aspetta da Napoli? Il Partito democratico ha voluto mettere in primo piano il Mediterraneo, un tema cruciale per il futuro del nostro Paese. Dalla pace e dallo sviluppo della costa Sud del nostro mare passa buona parte della sicurezza e dello sviluppo non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa. Mi aspetto che la conferenza programmatica aiuti a chiarire quale deve essere la posizione dell’Italia su Libia, Egitto, Siria e in generale sui Paesi coinvolti nelle primavere arabe. Tutto questo è necessario anche in vista dell’appuntamento del processo di Barcellona, un percorso di dialogo tra i paesi del Mediterraneo per la pace e la prosperità dell’area. Si parlerà sicurame

“La Sicilia che vogliamo”. Parla Franco La Torre, candidato del Pd

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Quel cognome – La Torre – evoca una pagina eroica che non si può dimenticare. Che la Sicilia non dimenticherà mai. La Torre, Pio La Torre, è uno dei grandi simboli della lotta alla mafia, il dirigente comunista ucciso dalla mafia a Palermo 35 anni fa. “Io conosco benissimo il peso di questo cognome – ci dice Franco La Torre, oggi candidato del Pd alle Regionali del 5 novembre – e sono orgoglioso anche per questo cognome di dare il mio contributo a questa difficilissima battaglia che stiamo combattendo in Sicilia, la mia terra che non vorrei fosse consegnata a una destra irresponsabile e impasticciata negli affari”. Ma lei, La Torre, è stato spesso molto critico con il Pd. Eppure questa volta è della squadra. Sì, sono stato sempre a sinistra, con il Pci, i Ds, ma spesso ho avuto un rapporto – come dire – non facile con il Partito democratico. Oggi sono molto grato a Fabrizio Micari che mi ha chiesto di impegnarmi proponendomi, se vinceremo, di fare l’assessore alla legalità e a

Intervista. Renzi: insisto sul bonus stavolta per tutti i minori

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Intervista del quotidiano Avvenire al segretario Pd: se al governo, 1.000 euro per figlio. Visco? Accetterò la conferma Ancora una volta la testa di Matteo Renzi torna a fermarsi sulla mozione sulla Banca d’Italia. «È tutto così sorprendente, così incredibile, così assurdo. Con una parola sola direi così surreale». Si ferma su ogni aggettivo il segretario. Come se volesse far risaltare la distanza tra il Palazzo e il Paese. «Giro l’Italia e non c’è stata una persona che mi abbia chiesto chiarimenti sulla mozione, ma dei problemi reali della gente. E invece si guarda sempre il dito e mai la luna». Sottovoce ripete due parole: Palazzo e Paese. «Il vero problema sono le crisi bancarie, sono le decine di miliardi messi dallo Stato per salvarle. La storia delle banche scuote l’Italia, non interroga solo la provincia di Arezzo... Io e il Pd non possiamo difendere l’attuale assetto di potere, non possiamo stare dalla parte dei presunti salotti buoni della finanza. Noi stiamo con

Il futuro delle campagne digitali? Tornare nei quartieri

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È   stato ripetuto fino quasi a diventare un mantra: la politica, e la comunicazione che se ne fa, dovranno sempre di più misurarsi con un nuovo scenario dove a farla da padrone sono i social network e, più in generale, il mondo del digitale. Ma l’affollarsi di pagine e gruppi sulla rete davvero significa che dovremo fare i conti con una agorà sempre più virtuale dove carne, ossa e gambe contano sempre meno? Ne parla con Democratica  Cristopher Cepernich , sociologo e docente dell’Università di Torino, autore del volume di recente uscita edito da Laterza  Le campagne elettorali al tempo della networked politics . A leggere il suo libro si direbbe che a salvare la politica potrebbe essere il ritorno a qualcosa di antico. Il punto è proprio questo. Il digitale ha segnato un ritorno alla comunicazione di prossimità e di relazione, lo vediamo tutti i giorni sui nostri profili Facebook. A partire da questo assunto abbiamo ragionato sullo sviluppo delle campagne elettorali digitali

Martina: “Un momento aperto al contributo di tutti per costruire l’alternativa a destra e M5s”

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Venerdì 27 ottobre a Napoli prenderà il via la Conferenza programmatica del Partito democratico, un appuntamento molto atteso nel quale dirigenti, membri del governo, militanti e rappresentanti della società civile si confronteranno in una tre giorni che metterà le basi della stesura del programma del Pd. Una conferenza aperta a tutti – ci si potrà iscrivere sul sito  www.partitodemocratico.it  – dove ogni contributo sarà essenziale. Nei tre giorni di conferenza si alterneranno interventi dal palco, video, panel e tavoli di lavoro, che saranno nove, su temi specifici. Un appuntamento per i dem molto importante: ne abbiamo parlato con il vicesegretario del Pd Maurizio Martina che ci ha spiegato meglio come sarà la conferenza programmatica di Napoli. Martina, come procedono i preparativi? Bene. Sarà un momento partecipato, molto aperto. Con la segreteria e i dipartimenti tematici stiamo lavorando alle nove “piazze tematiche” e alla presenza di diversi ospiti dell’associazionismo

Così consegniamo ai nostri ragazzi le chiavi del futuro

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Se non tutto è andato bene, siamo pronti a migliorarlo, ma non chiedeteci di fare un passo indietro, ci racconta   Simona Malpezzi Ci sono due numeri che chi si occupa di scuola non può trascurare: il primo è  14,7% e riguarda il tasso di dispersione scolastica in Italia , indubbiamente in calo ma ancora troppo alto; il secondo è 62% e indica i ragazzi che iniziano ad andare a scuola in questi anni e che faranno lavori che oggi non esistono. Cosa deve fare la scuola e chi se ne occupa per dare risposte efficaci a questi problemi? Non ci sono, certamente, ricette miracolose ma abbiamo a disposizione una serie di strategie in grado di aiutare i ragazzi ad affrontare le sfide del futuro e garantire loro il raggiungimento del successo formativo. Tra le tante iniziative che la legge 107 ha messo in campo sono state previste delle misure che sono andate in questa direzione come  l’alternanza scuola-lavoro . Non l’abbiamo inventata noi, lo diciamo sempre, ma noi abbiamo deciso di

Veltroni cerca di riannodare il filo con la sinistra: “Serve l’umiltà dell’unità”

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Ancora è presto per capire se qualcosa si muoverà a sinistra. Ma intanto il primo a prendere una iniziativa è  Walter Veltroni , convinto che occorra ricomporre le recenti fratture per allargare il campo del centrosinistra. “Se il Pd recuperasse il rapporto con Campo progressista di  Pisapia e Mdp , si avvicinerebbe alla quota di maggioranza e supererebbe la quota del 26%”. ha detto Veltroni a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Oggi siamo vicini alla possibilità di battere il centrodestra ma richiede l’umiltà dell’unità”. E poi:”Io non rimpiango molto quelle coalizioni da Mastella alla sinistra. La vocazione maggioritaria non è essere così debole da allearsi con chi si sa che poi passerà dall’altra parte”.  Il fondatore del Pd, reduce dal  successo di sabato al teatro Eliseo , ha dato l’idea di non voler insistere sulle polemiche: “Basta parlare di chi se n’è andato, adesso c’è qualcosa di più importante a cui badare: costruire uno schieramento di centrosinistra per andare

Oggi parte il treno dell’ascolto

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Ecco le tappe della prima settimana Si parte: Destinazione Italia. Oggi Alle 9.55 esatte parte dalla stazione Tiburtina di Roma il treno del Pd, la grande iniziativa che vedrà Matteo Renzi, dirigenti, parlamentari, sindaci dem attraversare il Paese per un fitto dialogo con l’Italia profonda, il famoso Paese reale, quello che non cattura l’attenzione di giornali e tv ma che costituisce la vera ricchezza dell’Italia. Si inizia dal centro Italia, l’Alto Lazio e l’Umbria, e poi si andrà verso il Mezzogiorno, e quindi la “risalita” verso il Nord. Il convoglio dem è composto da 5 carrozze ed è attrezzato per incontri e per la stampa. Ogni tappa sarà abbastanza breve, 90 minuti: il tempo per ascoltare l’Italia vera. Eccola l’idea del treno: il partito in viaggio, nelle esperienze dell’Italia che lavora, che studia e che dedica con generosità una parte del proprio tempo libero agli altri, quella che si proietta verso il domani con passione, coraggio e curiosità. Per otto settimane

È ancora possibile approvare lo ius soli?

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di Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale Una manifestazione per chiedere l’approvazione della legge di riforma della cittadinanza a piazza Montecitorio, Roma, 12 settembre 2017. (Andrea Ronchini, Pacific Press/Zu ma/Ans Negli ultimi giorni si è aperto uno spiraglio che potrebbe portare all’approvazione della legge di riforma della cittadinanza impropriamente chiamata ius soli (in realtà si tratta di uno ius soli temperato). Sembrava che il governo ci avesse definitivamente rinunciato, ma tutto è stato rimesso in gioco dall’adesione del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio a uno sciopero della fame per chiedere di approvare la riforma al più presto. L’iniziativa è stata promossa da un gruppo di insegnanti e studenti e rilanciata dal senatore Luigi Manconi e dai Radicali italiani. Delrio propone di portare il disegno di legge 2092 in aula e di votarlo, ma nel governo ci sono posizioni diverse. Il ministro degli esteri Angelino Alfano (Alternativa popolare)

Tutte le sfide della nostra “Agrogeneration”. A Bergamo il G7 dell’agricoltura

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A due anni dall’Esposizione universale di Milano, rilanciamo così il nostro contributo all’agenda globale . Dopo Expo Milano 2015,   l’Italia ospita questa settimana a Bergamo un altro grande momento di confronto internazionale sul tema agroalimentare: il G7 dell’Agricoltura . Un’occasione durante la quale avremo la possibilità di discutere con Giappone, Francia, Germania, Canada, Regno Unito e Stati Uniti d’America delle azioni e delle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno e per garantire livelli di sostenibilità sempre maggiori al futuro dell’agricoltura globale. Abbiamo davanti delle sfide decisive da comprendere e da condurre . Come sostenere la svolta ecologica delle nostre agricolture? Come tutelare meglio i piccoli e medi produttori di fronte ai rischi determinati dalle calamità, dal cambiamento climatico e dalla volatilità dei prezzi? Come sviluppare un’efficace cooperazione agricola anche in relazione al pass

Boom produzione industriale, la ripresa è finalmente solida

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La ripresa solida è soprattutto merito delle imprese ma trae indubbio vantaggio anche dalle scelte di politica industriale. L’elemento che più colpisce nei dati sulla produzione industriale italiana diffusi oggi dall’Istat non è tanto la pur ottima crescita congiunturale e tendenziale registrata nel mese di agosto (+1,2% su luglio 2017 e +5,7% su agosto 2016), quanto la progressiva accelerazione dell’attività produttiva nel corso dei primi otto mesi di quest’anno. In particolare, secondo i dati destagionalizzati e corretti per il calendario, durante gli ultimi tre mesi (giugno-agosto) la produzione industriale italiana è aumentata del 2,2% rispetto al trimestre precedente (marzo-maggio). Per un confronto, secondo prime stime l’analoga crescita della produzione industriale tedesca dovrebbe essere stata intorno all’1%. In questo momento la nostra produzione sta dunque procedendo ad una velocita circa doppia di quella della Germania. Quali le ragioni di questo exploit? C’è chi cont

C’è del buono nel PD, dice Michele Salvati

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Walter Veltroni, primo segretario del PD, con Paolo Gentiloni, oggi presidente del Consiglio e nel 2007 ministro delle Comunicazioni. (ANSA/DANILO SCHIAVELLA/i50 ) Il professor Michele Salvati, politologo, economista ed ex deputato (eletto con l’Ulivo alla fine degli anni Novanta) è stato intervistato sul Foglio per un bilancio dei primi dieci anni del Partito Democratico, progetto di cui Salvati fu il più riconosciuto ispiratore e teorizzatore. Dice Michele Salvati, ideologo del Pd, quel Pd nato dieci anni fa (era il quattordici ottobre del 2007), quel Pd di cui era stato il primo teorizzatore proprio sul Foglio (era il dieci aprile del 2003), insomma dice Salvati, economista e politologo, che il Pd ha di fronte a sé alcune sfide, alcuni problemi da risolvere e alcuni punti fermi. Il Pd in questi dieci anni è cambiato, così com’è cambiato il contesto.  Dunque è lecito porsi qualche domanda. Quanto si avvicina il Pd di oggi al disegno che aveva in testa Salvati quando te

Il nuovo Pd è nato. E ora è davanti a un bivio storico

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Il Pd costruisca se stesso e la propria identità di partito riformatore 1. Parlare del Partito democratico proiettando la sua immagine nei prossimi dieci anni implica inserirlo nel difficile tema del destino politico dell’Italia in Europa. Un partito non è solo “programma”, anzi è soprattutto un’entità storico-politica che deve fare i conti con il corso dei tempi e con una capacità di previsione. È tanto più necessario assumere il tema nella dimensione accennata, quanto più convinto che se si continua a ragionare nei confini dei recinti nazionali, si perde il punto di prospettiva da cui pensare se stessi e il mondo, e se stessi nel mondo. E peraltro la lotta in Italia è contro i populismi, qui più forti che altrove. 2. Ho sempre pensato che la nascita del vecchio Pd somigliasse a quella di un parto mal riuscito. Mi pareva che si fossero messi insieme i resti di due culture esaurite, una, quella derivata dal Pci, sconfitta dalla grande storia, l’altra, quella democristiana, esaurita