Cociancich: “Il Mediterraneo come risorsa per lo sviluppo del Paese”.
Intervista al senatore del Pd Roberto Cociancich che coordinerà il tavolo “Tra Europa e Mediterraneo. L’Italia nel mondo” alla Conferenza programmatica di Napoli.
Onorevole Cociancich, lei coordinerà a Napoli il tavolo sul Mediterraneo, tema importantissimo non solo per il fenomeno migranti. Che contributo si aspetta da Napoli?
Il Partito democratico ha voluto mettere in primo piano il Mediterraneo, un tema cruciale per il futuro del nostro Paese. Dalla pace e dallo sviluppo della costa Sud del nostro mare passa buona parte della sicurezza e dello sviluppo non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa. Mi aspetto che la conferenza programmatica aiuti a chiarire quale deve essere la posizione dell’Italia su Libia, Egitto, Siria e in generale sui Paesi coinvolti nelle primavere arabe. Tutto questo è necessario anche in vista dell’appuntamento del processo di Barcellona, un percorso di dialogo tra i paesi del Mediterraneo per la pace e la prosperità dell’area. Si parlerà sicuramente di migrazioni.
Qual è il punto su cui maggiormente concentrarsi per prevenire il fenomeno?
Sicuramente l’Europa è fondamentale. Il migration compact può regolamentare i flussi e creare le condizioni per lo sviluppo di quelle aree. Attraverso lo sviluppo si possono prevenire e sanare le crisi che originano le migrazioni.
Nel governo dei mille giorni, Matteo Renzi ha parlato tanto di cooperazione. Cosa si è fatto e ci sono stati passi avanti?
Innanzitutto è stata fatta la legge sulla cooperazione, poi sia Renzi che i ministri hanno compiuto molti viaggi in Africa. In particolare il segretario Pd è stato il primo Presidente del consiglio italiano che ha visitato alcuni Paesi dell’Africa sub-sahariana e del sud del continente. Il compito della cooperazione è favorire lo sviluppo dei Paesi africani e la presenza italiana nell’area e dopo anni in cui i fondi sono stati tagliati il governo è ritornato a metterci soldi.