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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Mappe

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Mentre l'ordine esecutivo di Trump  che blocca per 120 giorni il programma di accoglienza dei rifugiati e istituisce un divieto d’ingresso di 90 giorni per i cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana (Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen)  scatena una battaglia legale, proteste e caos negli aeroporti da noi si discute di congresso. Ilvo Diamanti, nella rubrica settimanale scritta per Repubblica, Mappe, ci aiuta a capire dove sta andando l'Italia. In meno di due mesi è cambiato molto, se non tutto, nel sistema politico italiano. Quantomeno, sono cambiati il percorso e le destinazioni che lo orientavano. Fino a pochi mesi fa si marciava verso un bicameralismo, finalmente, imperfetto. Con un Senato ridimensionato. Con poteri limitati. A sostegno di una democrazia maggioritaria e "personalizzata", per effetto dell' Italicum , una legge elettorale a doppio turno. Che, nella versione originaria, prevedeva un ballottaggio fra i primi

Newsletter del 27 gennaio del Segretario provinciale Pietro Virtuani.

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Oggi vi proponiamo la  Newsletter del 27 gennaio del Segretario provinciale Pietro Virtuani. *** Care democratiche, cari democratici, oggi è la Giornata della Memoria.  Trovare le parole per ricordare l'enorme tragedia dei campi di sterminio è sempre molto difficile, per la grandezza della tragedia, perché va oltre l'umana comprensione; tuttavia è fondamentale ricordare, perché non si ripeta, mai, da nessuna parte del mondo. *** Ieri si è svolta la prima seduta del Consiglio provinciale.  Nel nostro intervento, oltre ai saluti ai nuovi consiglieri, è stato importante puntualizzare il senso del nostro impegno nella Provincia. Per descriverlo, abbiamo usato due qualità che i bravi amministratori locali e i bravi politici hanno: da un lato,  avere un orizzonte di prospettiva verso il quale condurre la propria comunità; dall'altro, un sano pragmatismo nell'affrontare i problemi. Avere ideali e la capacità di concretizzarli in piccole e grandi azioni, passo dopo pa

Quale gauche per l’Europa e il PSE? Hamon vs Valls, en attendant Macron

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D omenica scorsa,  Benoît Hamon , un politico molto di sinistra, ha preso più voti di tutti al primo turno e si giocherà il ballottaggio con l'ex primo ministro Manuel Valls L' Associazione EU Dem  ci racconta quale potrà essere il futuro della gauche francese. Il senso stesso del primo turno delle primarie della sinistra francese era in fondo quello di mostrare che si trattasse di un appuntamento utile. Le debolissime chance per il PS (i sondaggi restano impietosi), lo psicodramma innescato dalla non ricandidatura di Hollande, il confronto numerico con le primarie della destra erano condizioni di oggettiva difficoltà interna che si sommano a uno scenario esterno ancora più complicato. Sull’esito delle primarie pesano infatti tanti convitati di pietra: il populismo di Marine Le Pen, Fillon dato per candidato inevitabile al ballottaggio, Macron prossimo a lanciare una campagna che ci si attende come molto autorevole, la sinistra di Melenchon in costante crescita e c

Assemblea nazionale Amministratori locali

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“Racconteremo i tanti buoni esempi di governo locale Pd: possono diventare un modello di governo nazionale”. Così il responsabile degli enti locali del Partito Democratico  Matteo Ricci  ha presentato  l’Assemblea nazionale degli amministratori  dem in programma a  Rimini il 28 e il 29 gennaio . All’evento, oltre ai sindaci targati Pd, parteciperanno ministri, parlamentari, consiglieri regionali e segretari di partito. Ma soprattutto parteciperà il segretario nazionale  Matteo Renzi . “Da Rimini il Partito Democratico parte con una narrazione nuova: vogliamo raccontare i tanti esempi di buon governo locale che abbiamo in giro per l’Italia- spiega Ricci- Il buon governo che gli amministratori dem praticano ogni giorno nei territori può diventare un modello da esportare a livello nazionale”. Secondo il sindaco di Pesaro il Pd può contare su una rete di amministratori “straordinaria” che non viene adeguatamente raccontata. “I riflettori sono sempre puntati sulle grandi città e

“Medio Oriente: conoscere il presente, immaginare il futuro”

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Negli ultimi anni sono esplosi conflitti drammatici in Medioriente: l’Iraq, lo Yemen, la Siria; il Kurdistan, diviso tra Turchia, Siria ed Iraq; nel vicino Nordafrica, la Libia. Paesi dove la vita è tormentata da guerre aperte alternate ad attentati, frequenti in paesi come l’Iraq, e ora in aumento anche in paesi a noi più vicini, come la Turchia. Un altro conflitto, quello tra Israele e i Palestinesi, riesplode periodicamente: l’ultima guerra aperta è stata nel 2014 a Gaza, con esiti sanguinosi per i suoi abitanti. La stampa nazionale ed internazionale ultimamente è tristemente occupata con le vicende della Siria e riporta poco notizie da Israele e Palestina, eppure la situazione nei Territori Palestinesi non è affatto pacificata. Prova della gravità della situazione è la recentissima approvazione, da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – e con l’inedita rinuncia, da parte degli Stati Uniti, a opporre il proprio veto - di una risoluzione n. 2334 che chiede al go

PD vicino alle popolazioni colpite dal sisma

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In queste ore siamo vicini alle popolazioni colpite dal terremoto e allo sforzo dei volontari per portare soccorso e affrontare l'emergenza.   Il Partito Democratico ha deciso di annullare le iniziative previste sul territorio per questo fine settimana, e di offrire un aiuto concreto alle persone e ai volontari.  Anche noi abbiamo annullato la nostra Assemblea provinciale  prevista per sabato 21 gennaio,  e ci riconvocheremo in tutta probabilità l'11 febbraio , il primo sabato libero da iniziative non già programmate. Il tesseramento al Partito democratico è "prorogato" fino a fine febbraio.  Gli ultimi mesi del 2016 sono stati dedicati soprattutto alla campagna referendaria, per cui abbiamo ancora due mesi di tempo per contattare quegli iscritti che non hanno ancora rinnovato l'iscrizione, coinvolgerli, convincerli. Come abbiamo scritto ai segretari di circolo questa settimana, siamo ovviamente disponibili a organizzare incontri e iniziative pubbliche pe

Gentiloni: vicini alle popolazioni colpite dal sisma lavoriamo e seguiamo la situazione

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Partecipando al  forum economico italo-tedesco  che ha seguito il  bilaterale con Angela Merkel , il premier  Paolo Gentiloni  ha voluto rivolgere ancora una volta un pensiero alle “popolazioni terremotate, dopo le ultime scosse avvertite nel Centro Italia”. Il premier ha quindi spiegato che sta seguendo “passo dopo passo la situazione”. Appello alla collaborazione italo – tedesca .”Davanti alle nuove sfide si lavora insieme, zusammen”. Con una parola tedesca Gentiloni ha rivolto un appello ad una platea di imprenditori italiani e tedeschi: “Siamo entrati in quella che è stata definita l’era delle accelerazioni, in cui la velocità dei cambiamenti sarà superiore rispetto al passato. L’incertezza deriva da fattori economici ma anche dalla politica, la geopolitica, le relazioni tra stati e popoli”, ha aggiunto. “Siamo in una fase difficile ma Italia e Germania sono convinte della straordinaria importanza del futuro dell’Ue”. Fine dell’asusterità in UE . “L’Italia non tornerà mai

Il PD sospende le attività sul territorio Circoli aperti per la raccolta di materiale destinato alle popolazioni colpite dal sisma

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“La segreteria nazionale del Partito Democratico ha bloccato tutte le iniziative previste nei prossimi giorni, comprese la campagna di ascolto e il seminario sull’evasione fiscale, e ha chiesto ai responsabili territoriali del PD di aprire straordinariamente nel weekend tutti i circoli sul territorio per raccogliere materiale utile per le popolazioni colpite dal sisma e dal maltempo. Un gruppo di Giovani Democratici è già partito per le zone interessate dalle scosse per collaborare con i soccorsi e la Protezione Civile. Tutto il Partito Democratico si stringe intorno alle popolazioni terremotate che stanno vivendo un momento di straordinaria difficoltà.” Così in una dichiarazione congiunta i vicesegretari del Pd Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini.

L'Unità: quale futuro?

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Mancano pochi giorni e si conoscerà il destino de l'Unità . Il destino del quotidiano si giocherà nei prossimi quindici giorni in cui sarà decisa la ricapitalizzazione o la chiusura. Quest'oggi vi proponiamo l'appello del Direttore Sergio Staino al Segretario Matteo Renzi.  ---- Caro Matteo, ti dico subito che mi ha colpito favorevolmente l’intervista che hai rilasciato domenica scorsa a La Repubblica. Mi è sembrata un’intervista piena di ammissioni sincere e molte autocritiche, sempre benefiche quando si fa politica. In più, quel continuo riferimento ad un ritorno sul lavoro di partito, fatto con enfasi accorata, è cosa assai bella, condivisibile e soprattutto essenziale per risolvere la crisi politica che stiamo attraversando come Pd. Certo, questo tipo di appello non è cosa nuova per me: sono le stesse dichiarazioni di intenti fatte più di un anno fa quando discutevamo della rinascita de l’Unità e sono le stesse dichiarazioni che hai fatto al momento

“Nei campi pugliesi vidi un mondo che non avevo visto neppure in Camerun”

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Quest'oggi vi proponiamo un approfondimento sulla situazione del caporalato e le rivolte che segnarono il primo passo verso la nuova legge “I caporali, ex braccianti agricoli che hanno fatto carriera,venivano a prelevarci alle tre e un quarto di ogni giorno, ci scaricavano nei campi e ci riprendevano alle diciotto. Si muovevano a bordo di furgoni con nove posti a sedere, ma noi eravamo venticinque. Ci pagavano a cottimo: 3 euro e cinquanta per riempire un cassone da 3 quintali. Venivamo pagati in base al numero di cassoni riempiti durante la giornata. La paga media era di circa 25 euro al giorno. Da questi, però, dovevi togliere 5 euro per il trasporto dal campo in cui dormivamo a quello in cui lavoravamo, 3,50 per un panino e 1,50 per una bottiglia d’acqua. Dovevamo essere veloci, ma molti di noi non ci riuscivano. Si lavorava con 40 gradi”. E’ così che Yvan Sagnet, nato 31 anni fa a Duala(Camerun), una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni conseguita nel 2013 al Poli

Il futuro dell'Italia e del Partito Democratico

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Oggi vogliamo proporvi due interviste uscite nei giorni scorsi entrambe sul quotidiano La Repubblica. La prima al Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. La seconda a Pierluigi Bersani. Buona lettura Segretario Renzi, la sua prima intervista dopo il referendum si può incominciare solo così: che sventola! Quanto le brucia? "E deve domandramelo, non se lo immagina? Brucia, eccome se brucia. Tanto che il vero dubbio è stato se continuare o lasciare. Ma poi uno ritrova la voglia e riparte". Davvero ha pensato di uscire dalla politica? "Sì, nei primi giorni. Mi tentava: e devo dirle, un po' per curiosità, un po' per arroganza". Poi? "Poi ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà. Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata". Una rivincita o una vendetta? "Nessuna delle due: sono parole c

«Non ditemi che le parole non contano»

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Francesco Costa, vicedirettore del quotidiano online Il Post, ci racconta 11 formidabili discorsi di Barack Obama. Per iniziare bene il lunedì. Attenzione: servono fazzoletti. Al di là delle opinioni di ciascuno di noi, serviranno il tempo e il lavoro degli storici per avere un’idea profonda e adeguatamente ragionata sui risultati ottenuti da Barack Obama negli otto anni in cui è stato presidente degli Stati Uniti d’America. I bilanci attuali sono interessanti e necessari, anche perché non ne abbiamo di altri, ma sono inevitabilmente schiacciati sul presente; molte delle scelte di Obama però si potranno valutare adeguatamente solo tra qualche anno. Così come le politiche degli anni di Clinton generarono una grande crescita economica ma forse misero le premesse per la crisi del 2008, servirà del tempo per capire davvero le conseguenze di decisioni articolate e complesse come l’accordo sul nucleare iraniano o la riforma sanitaria. Se volete già approfondire qualcosa, qui ci sono – in

Quattro idee per rilanciare il Partito

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Ripartire dai circoli per essere ancora il punto di riferimento delle fasce più deboli della popolazione. La proposta lanciata sulle pagine de l'Unità . Il risultato del referendum del 4 dicembre ci ha fatto capire che il PD ha perso i legami storici con le fasce più deboli, lavoratori, disoccupati, giovani e con le periferie. Non siamo più il loro punto di riferimento. Secondo la mia opinione, tutto questo è il risultato di una gestione liquida del partito. Negli ultimi 2 anni c’è stata meno politica e più politici. Gli iscritti e i circoli non contano nelle decisioni locali e nazionali. Credo che, anche in questi tempi difficili, sia necessario non cedere a nuove ingegnerie politiche e sociali, rivendicando come prima cosa l’orgoglio di chiamarci “Partito democratico”, l’unico vero rimasto sulla scena e, del resto, ogni campagna elettorale ci ricorda l’importanza della rete strutturale dei circoli. Il progetto del Pd è sempre valido e destinato a durare, al di là di vittorie

Elezioni consiglio provinciale Monza: vittoria del centrosinistra

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Il 2017 si apre con le elezioni provinciali. Per effetto della legge di riforma Delrio del 2014 ad essere chiamati al voto sono stati nella giornata di domenica 8 gennaio  i sindaci e i consiglieri di quasi 40 province italiane. Si parla, perciò, di elezioni "di secondo livello".  Ieri si è dunque votato nelle seguenti province (in ordine alfabetico): Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Como, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecco, Livorno, Matera, Monza e Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro e Urbino, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Terni, Verona, Verbano Cusio Ossola, Vicenza. Sedici nuovi consiglieri per il Consiglio della Provincia di Monza e Brianza. Al termine dello scrutinio delle operazioni di voto che si sono svolte nella giornata di domenica 8 gennaio, l’ufficio elettorale provinciale ha reso noti i nomi degli eletti. Per la lista n°1 “Insieme per la Brianza” siederanno in Consiglio Provincial

Istat, cresce il lavoro e calano gli inattivi grazie alle riforme

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“Gli occupati crescono su mese e soprattutto su anno e soprattutto a tempo indeterminato, a dimostrazione che migliora sia la quantità che la qualità del lavoro. È l’effetto delle riforme che hanno contribuito a far ripartire il mercato del lavoro. In questo contesto è molto interessante il dato legato al calo degli inattivi su base annua, pari a -469mila unità. Persone che sono tornate a cercare lavoro. I numeri rendono l’immagine di un Paese che si è rimesso in moto ma che, se rinuncia alle riforme fatte, rischia di non consolidare la ripresa avviata”. Lo ha dichiarato Ernesto Carbone, della segreteria del Pd, commentando i dati Istat sull’occupazione che riguardano novembre 2016. “I dati dell’Istat di oggi riportano due notizie positive: la prima riguarda l’aumento dell’occupazione su base annua e la seconda è relativa alla diminuzione degli inattivi. L’aumento dell’occupazione su base annua è positivo anche a fronte di una fluttuazione mensile, visto che dopo una fase di crisi

Terrorismo, Gentiloni: “Massima vigilanza e prevenzione sono la bussola con cui si orienta il governo”

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Sono “carceri e web, più che altri luoghi” i settori sui quali concentrare l’attenzione per prevenire i fenomeni di radicalizzazione che alimentano i ranghi del terrorismo jihadista. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio,  Paolo Gentiloni , nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo la riunione, insieme a Marco Minniti, con la commissione di studio istituita sul fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista. Si tratta, ha osservato ancora Gentiloni, di ambiti da tenere sotto controllo “senza escludere altro”, considerando che “non c’è un idealtipo uguale per ciascuno dei soggetti in cerca di un’identità” da radicalizzare. “Individuare la radicalizzazione jihadista non autorizza in alcun modo equazioni improprie tra i fenomeni migratori e la minaccia terroristica”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Sappiamo bene – ha aggiunto Gentiloni – che la vigilanza deve essere massima per il rischio che queste minacce si ripropongano: c’è bisogno d

La sinistra ha molti nodi da sciogliere

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Ben ritrovati. Iniziamo questo 2017 con un articolo scritto da Marco Cianca per il Corriere Della Sera. Perché iniziare l'anno con questo approfondimento? Crediamo che questi siano i temi, i toni e le modalità su cui dovremmo concentrarci a discutere. Senza alcun tipo di steccato, di pregiudizio, di schematismo. Un manifesto. Un manifesto della sinistra. Un manifesto per la sinistra. Pochi punti, chiari e irrinunciabili. Una bussola inchiodata ad indicare la rotta verso una società che si vorrebbe migliore. Non un programma confuso e contraddittorio come le 281 pagine compilate nel 2006 per tenere assieme Fausto Bertinotti e Clemente Mastella nell’Unione guidata da Romano Prodi.  Un’esperienza lacerante, le cui ferite sono ancora aperte. Non una torre di Babele destinata a crollare in un indistinto e rissoso vociare.  Basterebbe un decalogo. Preciso e breve. I pilastri sui quali costruire una nuova casa comune. Gli architetti possono essere diversi, Matt