Veltroni cerca di riannodare il filo con la sinistra: “Serve l’umiltà dell’unità”


Ancora è presto per capire se qualcosa si muoverà a sinistra. Ma intanto il primo a prendere una iniziativa è Walter Veltroni, convinto che occorra ricomporre le recenti fratture per allargare il campo del centrosinistra.
“Se il Pd recuperasse il rapporto con Campo progressista di Pisapia e Mdp, si avvicinerebbe alla quota di maggioranza e supererebbe la quota del 26%”. ha detto Veltroni a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Oggi siamo vicini alla possibilità di battere il centrodestra ma richiede l’umiltà dell’unità”.
E poi:”Io non rimpiango molto quelle coalizioni da Mastella alla sinistra. La vocazione maggioritaria non è essere così debole da allearsi con chi si sa che poi passerà dall’altra parte”.
 Il fondatore del Pd, reduce dal successo di sabato al teatro Eliseo, ha dato l’idea di non voler insistere sulle polemiche: “Basta parlare di chi se n’è andato, adesso c’è qualcosa di più importante a cui badare: costruire uno schieramento di centrosinistra per andare alle elezioni. Serve l’umiltà dell’unità, ripeto, per cercare punti di convergenza”.
Per il fondatore del Pd, “nel momento in cui in Europa la sinistra sparisce, in Italia potrebbe competere con la destra se solo fosse unita. Ma bisogna mettere davanti a tutto gli interessi generali della sinistra e del Paese, che rischia di finire al centrodestra e alla Lega o in mano a nessuno, una prospettiva possibile”. Per questo, secondo l’ex segretario dem, un’alleanza con Silvio Berlusconi “sarebbe un errore, la forza del Pd è nella sua alternatività alla destra”.
E a chi gli fa notare che Matteo Renzi non ha mai citato il nome di Romano Prodidurante la festa per i dieci anni del Pd di sabato scorso, Veltroni replica con una battuta. “L’ho fatto io per tutti”.

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