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Veltroni cerca di riannodare il filo con la sinistra: “Serve l’umiltà dell’unità”

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Ancora è presto per capire se qualcosa si muoverà a sinistra. Ma intanto il primo a prendere una iniziativa è  Walter Veltroni , convinto che occorra ricomporre le recenti fratture per allargare il campo del centrosinistra. “Se il Pd recuperasse il rapporto con Campo progressista di  Pisapia e Mdp , si avvicinerebbe alla quota di maggioranza e supererebbe la quota del 26%”. ha detto Veltroni a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Oggi siamo vicini alla possibilità di battere il centrodestra ma richiede l’umiltà dell’unità”. E poi:”Io non rimpiango molto quelle coalizioni da Mastella alla sinistra. La vocazione maggioritaria non è essere così debole da allearsi con chi si sa che poi passerà dall’altra parte”.  Il fondatore del Pd, reduce dal  successo di sabato al teatro Eliseo , ha dato l’idea di non voler insistere sulle polemiche: “Basta parlare di chi se n’è andato, adesso c’è qualcosa di più importante a cui badare: costruire uno schieramento di centrosinistra per andare

Oggi parte il treno dell’ascolto

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Ecco le tappe della prima settimana Si parte: Destinazione Italia. Oggi Alle 9.55 esatte parte dalla stazione Tiburtina di Roma il treno del Pd, la grande iniziativa che vedrà Matteo Renzi, dirigenti, parlamentari, sindaci dem attraversare il Paese per un fitto dialogo con l’Italia profonda, il famoso Paese reale, quello che non cattura l’attenzione di giornali e tv ma che costituisce la vera ricchezza dell’Italia. Si inizia dal centro Italia, l’Alto Lazio e l’Umbria, e poi si andrà verso il Mezzogiorno, e quindi la “risalita” verso il Nord. Il convoglio dem è composto da 5 carrozze ed è attrezzato per incontri e per la stampa. Ogni tappa sarà abbastanza breve, 90 minuti: il tempo per ascoltare l’Italia vera. Eccola l’idea del treno: il partito in viaggio, nelle esperienze dell’Italia che lavora, che studia e che dedica con generosità una parte del proprio tempo libero agli altri, quella che si proietta verso il domani con passione, coraggio e curiosità. Per otto settimane

C’è del buono nel PD, dice Michele Salvati

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Walter Veltroni, primo segretario del PD, con Paolo Gentiloni, oggi presidente del Consiglio e nel 2007 ministro delle Comunicazioni. (ANSA/DANILO SCHIAVELLA/i50 ) Il professor Michele Salvati, politologo, economista ed ex deputato (eletto con l’Ulivo alla fine degli anni Novanta) è stato intervistato sul Foglio per un bilancio dei primi dieci anni del Partito Democratico, progetto di cui Salvati fu il più riconosciuto ispiratore e teorizzatore. Dice Michele Salvati, ideologo del Pd, quel Pd nato dieci anni fa (era il quattordici ottobre del 2007), quel Pd di cui era stato il primo teorizzatore proprio sul Foglio (era il dieci aprile del 2003), insomma dice Salvati, economista e politologo, che il Pd ha di fronte a sé alcune sfide, alcuni problemi da risolvere e alcuni punti fermi. Il Pd in questi dieci anni è cambiato, così com’è cambiato il contesto.  Dunque è lecito porsi qualche domanda. Quanto si avvicina il Pd di oggi al disegno che aveva in testa Salvati quando te

Il nuovo Pd è nato. E ora è davanti a un bivio storico

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Il Pd costruisca se stesso e la propria identità di partito riformatore 1. Parlare del Partito democratico proiettando la sua immagine nei prossimi dieci anni implica inserirlo nel difficile tema del destino politico dell’Italia in Europa. Un partito non è solo “programma”, anzi è soprattutto un’entità storico-politica che deve fare i conti con il corso dei tempi e con una capacità di previsione. È tanto più necessario assumere il tema nella dimensione accennata, quanto più convinto che se si continua a ragionare nei confini dei recinti nazionali, si perde il punto di prospettiva da cui pensare se stessi e il mondo, e se stessi nel mondo. E peraltro la lotta in Italia è contro i populismi, qui più forti che altrove. 2. Ho sempre pensato che la nascita del vecchio Pd somigliasse a quella di un parto mal riuscito. Mi pareva che si fossero messi insieme i resti di due culture esaurite, una, quella derivata dal Pci, sconfitta dalla grande storia, l’altra, quella democristiana, esaurita

Una proposta sui comitati X Gori. Per innovare la partecipazione e costruire Il Cambiamento

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Nei prossimi mesi il nostro Partito dovrà affrontare alcune sfide fondamentali: le comunali di Brugherio , per proseguire questi anni di buona amministrazione; le elezioni nazionali , dove il Partito Democratico sarà chiamato a svolgere una preziosa funzione di tenuta di un sistema democratico scosso dalle spinte populiste e sovraniste; le elezioni regionali , in cui ci proponiamo di interrompere questa lunghissima sequenza di giunte Lega-Forza Italia, per inaugurare una stagione di cambiamento per un territorio che potrebbe avere molto di più se finalmente ci fosse una Regione che pone al centro lo sviluppo sostenibile, la qualità della vita, la persona come portatrice di bisogni. Per vincere occorre insistere sul lavoro politico di questi anni, costruendo un programma frutto di un lavoro dal basso : che sappia inquadrare i macrotemi che riguardano tutta la Lombardia, e sappia anche includere anche quelle questioni specifiche che vive ciascun territorio e che possono trovare

Partirà il 17 ottobre dai luoghi del terremoto il treno del PD

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di Beatrice Rutiloni – Democratica Si parte: Destinazione Italia. Il 17 ottobre alle 10 del mattino il treno del Pd lascerà la stazione di Roma per iniziare il suo giro del Paese e per portare l’intera comunità dei democratici ad ascoltare e incontrare le persone. Una linea rossa che collega idealmente la stagione delle feste, un migliaio in tutta Italia con il decimo compleanno del Pd, il 14 ottobre, e la Conferenza Programmatica di Napoli, dal 27 al 29 ottobre, chiamando a raccolta le esperienze, i volti, le idee, le storie di vita che andranno a comporre le pagine di un diario di viaggio, quelle di un popolo che non si chiude in casa dietro allo schermo di uno smartphone ma che esce e si mescola, alza lo sguardo e lo incrocia, dialoga. In questo senso il treno non è solo un mezzo di trasporto ma un luogo di incontro, è esso stesso una destinazione, una agorà itinerante dove si potrà salire per parlare e confrontarsi con il Pd. Con tutto il partito: in una lettera indirizzata ai di

Parte il treno del PD

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Carissime, carissimi, alla fine della Festa Nazionale dell’Unità di Imola, preziosa occasione in cui la nostra comunità potrà ritrovarsi, il treno del PD nazionale toccherà – per quasi dieci settimane – tutte le province italiane in un viaggio capillare nel nostro meraviglioso Paese. Non sarà una campagna elettorale, né un tour fatto di discorsi e comizi, ma più semplicemente un incontro con le realtà vive dell’Italia. Noi pensiamo che il PD sia il vero argine ai populismi e l’unica forza politica in grado di rappresentare una speranza concreta per milioni di persone. I prossimi mesi chiuderanno una legislatura in cui l’Italia è tornata al segno più nell’economia e nella fiducia, in cui si sono realizzate riforme storiche attese da decenni e il Paese sta decisamente meglio rispetto a qualche anno fa. Tuttavia sappiamo che moltissimo c’è ancora da fare. Stare in mezzo alle questioni vere del Paese: questo l’obiettivo del treno. E vogliamo viaggiare portando le nostre idee ma pronti

I numeri vincenti della sottoscrizione a premi della nostra festa

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Una comunità vitale, un partito da costruire

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Dieci anni fa il PD nacque per dare una risposta alla crisi della democrazia italiana, unendo le due principali culture politiche repubblicane e aprendosi a tutte le nuove forme di passione civile. Dieci anni dopo, come sta il PD? Prova a spiegarcelo Andrea Romano A venticinque anni dalla fine della Prima repubblica l’Italia non è ancora riuscita a trovare un’autentica soluzione per la “questione del partito”, per le nuove forme che dovrebbe assumere la politica organizzata dopo la scomparsa dei partiti nati nel secondo dopoguerra. Non si tratta di un problema solo italiano, se guardiamo a quanto è accaduto di recente in Francia (che in poche settimane ha visto nascere – e vincere – un partito del tutto nuovo e deperire fin quasi alla scomparsa partiti nobili e autorevoli) o ancora prima in Grecia, Olanda, Spagna. Ma non c’è dubbio che in Italia la questione si sia posta in forma più radicale, con una lunga ondata di antipolitica che ha modificato in profondità il paesaggio del

“C’è chi prova a riscrivere il passato, noi scriviamo il futuro” #Italia2020

“Noi siamo molto, molto in difficoltà perché adesso c’è un mondo là fuori che ha raccontato tutta un’altra storia e si aspetta che io parli di coalizioni, di legge elettorale, di emendamenti, e noi siamo qua a parlare di altro, perché pensiamo che la politica sia cosa seria”. Matteo Renzi esordisce così nel suo intervento di chiusura di Italia2020, il Forum nazionale dei circoli del Pd. “Vorrei proporvi un percorso che superi la nostalgia”, ha aggiunto sottolineando che “nostalgia viene dal greco e fa riferimento al tornare e al dolore. Noi siamo in un momento in cui la politica sembra in mano alla nostalgia. Sembra ci raccontiamo che c’è stato un passato che invece non è mai esistito. C’è un sacco di gente che sta riscrivendo il passato, noi siamo qui a scrivere il futuro”. “Non devo sentirmi dire bravo, ho una sufficiente autostima, ma noi in questi tre anni abbiamo preso per mano questo paese e oggi il Pil cresce di più delle previsioni del Fondo monetario internazionale; cres

Democratica!

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È uscito venerdì scorso il primo numero di “Democratica”, un nuovo quotidiano digitale e gratuito del PD: sarà online ogni giorno dalle 13.30. È uscito oggi il primo numero di Democratica, un nuovo quotidiano digitale e gratuito del PD: sarà online ogni giorno dalle 13.30 circa. Democratica si può e si potrà scaricare gratuitamente sull’app Bob, sul sito del PD e su quello dell’Unità: è diretto da Andrea Romano, deputato del PD ed ex condirettore dell’Unità.

Il nostro orgoglio contro il loro pregiudizio. A proposito di certe polemiche

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Matteo Richetti per l'Unità.tv Se potessi raggiungere uno ad uno, ogni singolo militante, iscritto o elettore del Pd, la parola che utilizzerei maggiormente è:   “orgoglio “. La userei per rispondere ad un quesito che mi viene posto ormai quotidianamente nei messaggi di tanti nostri attivisti. “Che sta succedendo? Dove stiamo andando? Che progetto abbiamo? Perché impegnarci ancora? Dove ci portano queste divisioni?”.  Sono le inquietudini più ricorrenti. Ad ognuno di questi io vorrei rispondere che se facciamo lo sforzo di guardare alla realtà,  senza i filtri degli abbondanti retroscenismi quotidiani , è possibile vedere nitidamente il ruolo del Pd e il senso del loro impegno e del loro sostegno. I provvedimenti dei governi Renzi e Gentiloni, stanno rilasciando i loro effetti e la responsabilità che il Pd si è assunto di assicurare governo e riforme al Paese inizia a farsi sentire. Le  stime di crescita  sono costantemente aggiornate al rialzo,  la spending review ha

Ape sociale, Consip, spending review e ius soli L’Enews di Matteo Renzi

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Buongiorno a tutti, ben ritrovati. E un grande in bocca al lupo ai ragazzi che da oggi sono impegnati con la Maturità 2017 (tosta e bella la scelta di Caproni, eh!) Stamani pensando a cosa segnalarvi per questa E-news mi sono messo a riflettere sul valore del tempo. E sulla necessità di dare tempo al tempo, di gustare l’attesa, di essere pazienti. Basta non avere fretta, dare tempo al tempo e le cose si mostrano per come sono. È proprio il tempo l’arma contro le fake news: come sosteneva Oscar Wilde, chi dice la verità prima o poi viene scoperto. Dai tempo al tempo e scopri che oltre 10mila persone aderiscono all’Anticipo Pensionistico (APE), voluto con forza nei MilleGiorni per consentire ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione prima, nonostante la Legge Fornero. Migliaia di persone hanno visto la data della pensione sgusciare via di mano ogni anno. Noi abbiamo deciso di affrontare questo problema. Quando nello scorso autunno abbiamo annunciato questo intervento, c

Parliamo con le persone. C’è un Paese che aspetta di stare dalla parte della speranza e non della rabbia

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Matteo Renzi al videoforum de la Repubblica con Massimo Giannini   Sulle #ElezioniAmministrati   Rignano, Lampedusa, Consip

Se fossi presidente, cosa faresti? Il PD nelle piazze

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Vi aspettiamo sabato 17 e domenica 18 giugno per la prima mobilitazione del Pd in vista delle elezioni regionali.  Ci troverete in tantissime piazze della Lombardia armati di questionari e voglia di ascoltarvi. Fuori le idee! Appuntamento dalle ore 9.00 alle ore 12.00 sabato per le vie del mercato comunale,  domenica piazza Roma. PARTECIPA SU www.pdlatua.it SCARICA IL QUESTIONARIO “SE FOSSI PRESIDENTE” SCARICA IL MANIFESTO “SE FOSSI PRESIDENTE” Per ulteriori informazioni: info@partitodemocratico.it

Al via la nuova Segreteria nazionale

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prima fila da sinistra a destra Angela Marcianò – Giusi Nicolini – Debora Serracchiani – Benedetta Rizzo – Matteo Renzi – Elena Bonetti – Teresa Bellanova seconda fila da sinistra a destra Matteo Ricci – Tommaso Nannicini – Roberto Giachetti – Matteo Richetti – Maurizio Martina – Andrea Rossi – Lorenzo Guerini Debora Serracchiani Matteo Renzi e Roberto Giachetti Tommaso Nannicini e Matteo Ricci Matteo Ricci Roberto Giachetti, Tommaso Nannicini e Matteo Ricci Segreteria nazionale Segreteria nazionale Segreteria nazionale Segreteria nazionale

Renzi digitalizza il partito: parte il progetto Bob

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L’annuncio del segretario dem nella sua enews : “Tutte le mattine un punto della giornata con un dirigente del Pd e dal 5 giugno una serie di ‘approfondimenti in Terrazza’ sui principali temi di attualità Sarà disponibile la app del  Partito democratico , “prima tappa del più complesso progetto  Bob” . Ad annunciarlo è lo stesso segretario dem nella sua  enews . La risposta al Rousseau grillino sarà – spiega chi sta lavorando al progetto – una sorta di rivoluzione. Non tanto a livello parlamentare: certo, deputati e senatori saranno chiamati a cimentarsi in meccanismi di condivisione, nel rapporto virtuale con i cittadini. Ma il cambiamento avverrà soprattutto a livello locale: “Il progetto Bob – spiega Renzi – ha bisogno dell’aiuto di tutti a cominciare dall’individuazione di un responsabile digitale per ognuno dei seimila circoli del Pd: con il responsabile dell’organizzazione,  Andrea Rossi , nei prossimi giorni coinvolgeremo i singoli animatori territoriali”. La scomm

Pd e Millennials, un rapporto tutto (o quasi) da ricostruire

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Ce ne parla Antonio Ferrante su L'Unità.tv Uno dei primi elementi che risaltano dall’analisi del voto delle primarie è stata l’elevata età media dei tanti elettori che si sono recati ai gazebo, dato che sembra purtroppo confermare il progressivo avvicinamento delle fasce più basse d’età  verso i populismi, se non, addirittura, verso i movimenti estremisti. Primo punto per ripartire, quindi, deve essere quello di  tornare a parlare ai ragazzi, immedesimandosi nei loro problemi  e soddisfacendo quelle esigenze di formazione, partecipazione e condivisione che permettano di formare classi dirigenti in grado di affrontare ogni sfida in qualunque tempo, dopo aver constatato l’insuccesso dei vari bonus offerti dal governo (che dei ragazzi hanno incoraggiato, come effetto collaterale, l’astuzia, se si pensa ai tanti che li hanno messi in vendita sul web) come anche delle varie campagne social. Il  tema del rilancio del dialogo tra giovani e Pd è stato oggetto della prima relazio