"Chi nasce e cresce qui è un italiano"
Uno dei passaggi più forti del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica è stato dedicato al tema della cittadinanza agli stranieri nati in Italia e ai figli di immigrati che sono vivono da anni nel nostro Paese e sono veramente integrati nel tessuto sociale ed economico italiano.
L'Italia, ha detto Napolitano, è un "Paese da far crescere aperto e inclusivo : già un anno fa, avevamo 420 mila minori extracomunitari nati in Italia". Da questo dato la domanda forte del Presidente: "E' concepibile che, dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia?"
Scrive oggi il sito di Vita (qui) che "gli stranieri non compaiono in nessun programma politico"; e poi si sofferma ad analizzare il programma di Grillo e di Monti.
Il sito dimentica però di ricordare che da tempo il Partito Democratico è stato chiarissimo, su questo punto: "La prima norma che il nuovo Governo farà sarà una norma sulla cittadinanza. Chi nasce e cresce qui è un italiano", ha detto già mesi fa Pierluigi Bersani.
Quindi per il Pd la linea sulle "seconde generazioni" è chiara.
Agli altri partiti esprimersi su questo tema.