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Iosefa Idem: "Sì alla cittadinanza ai minori stranieri per meriti sportivi"

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Qui e qui qui e qui vi avevamo raccontato l'impegno del Partito Democratico e delle associazioni per l'estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri residenti da 5 anni, il riconoscimento immediato della cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia e, al raggiungimento della maggiore età, il riconoscimento per chi vi sia entrato entro il decimo anno di età, la riduzione da 10 a 5 degli anni di soggiorno necessari perchè un cittadino extracomunitario possa richiedere la cittadinanza. Ieri il ministro delle Pari Opportunità e Sport alla Commissione Cultura della Camera, Iosefa Idem. ha proposto la "cittadinanza ai minori stranieri per meriti sportivi". Leggiamo dal sito del quotidiano La Repubblica Sì alla cittadinanza per i minori che si distinguono nello sport. Così il ministro delle Pari Opportunità e Sport, Josefa Idem, alla Commissione Cultura della Camera. " L'Italia deve favorire l'acquisto della citt

"Chi nasce e cresce qui è un italiano"

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Uno dei passaggi più forti del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica è stato dedicato al tema della cittadinanza agli stranieri nati in Italia e ai figli di immigrati che sono vivono da anni nel nostro Paese e sono veramente integrati nel tessuto sociale ed economico italiano. L'Italia, ha detto Napolitano, è un "Paese da far crescere aperto e inclusivo : già un anno fa, avevamo 420 mila minori extracomunitari nati in Italia". Da questo dato la domanda forte del Presidente: "E' concepibile che, dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia?" Scrive oggi il sito di Vita ( qui ) che "gli stranieri non compaiono in nessun programma politico" ; e poi si sofferma ad analizzare il programma di Grillo e di Monti. Il sito dimentica però di ricordare che da tempo il Partito Democratico è stato chiarissimo, su questo punto: "La prima norma che il nuovo Governo farà sarà una norma sulla cittadinanza

Fratelli d'Italia

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"Chi nasce e cresce in Italia è italiano": questo per noi non è solo uno slogan. Per il Partito Democratico è una sfida decisiva per voltare definitivamente pagina, parlando di nuovi italiani come simbolo di una nuova Italia, che guarda al futuro in un’ottica sempre più multiculturale e al contempo saldamente radicata ai valori della nostra Costituzione. La questione della cittadinanza è per noi un nodo centrale per riconoscere piena identità a chi si sente già italiano perché nato qui, ha studiato qui e non conosce altri destini fuori dall’Italia. Una nuova generazione di italiani di fatto, ma ancora stranieri per legge. Per questo il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, si è impegnato a cambiare l’attuale legge sulla cittadinanza come primo atto del proprio governo nella prossima legislatura. Una riforma che riconosca la cittadinanza italiana alla nascita a chi nasce in Italia da genitori stranieri residenti in Italia da almeno cinque anni .

“Chi nasce in Italia è italiano”

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Io come tu   è la campagna promossa dall'UNICEF Italia per ribadire il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia. Io come Tu promuove il dialogo sui diritti di cittadinanza. Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi! A tal proposito in una lettera il segretario del PD,   Pier Luigi Bersani , ha scritto al presidente di UNICEF in risposta alla richiesta, rivolta a tutti i partiti politici, di lavorare per cercare una soluzione condivisa per la riforma della legge sulla cittadinanza per i minori. Scrive Bersani: “Crediamo che una riforma della legge sulla cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati e cresciuti in Italia, basata sullo Ius Soli, sia oggi urgente e prioritaria.  Non possiamo lasciare un’intera generazione di figli di questo Paese orfani di una chiara carta d’identità, una generazione di italiani di fatto ma stranieri per legge”.   Prosegue il Segret

Cittadinanza e voto degli stranieri, una valanga di firme

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Qui e qui vi avevamo raccontato la campagna "L'Italia sono anch'io" e l'impegno del Partito Democratico e delle associazioni a sostegno della raccolta firme. Raccolta fimre per l'estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri residenti da 5 anni, il riconoscimento immediato della cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia e, al raggiungimento della maggiore età, il riconoscimento per chi vi sia entrato entro il decimo anno di età, la riduzione da 10 a 5 degli anni di soggiorno necessari perchè un cittadino extracomunitario possa richiedere la cittadinanza. Ieri mattina sono state consegnate alla Camera dei Deputati le due proposte di legge, sottoscritte con oltre 100mila firme ciascuna. Ne bastavano 50 mila. Ce lo racconta la rivista L'Internazionale . Più di 200mila firme per chiedere nuove norme sulla cittadinanza e per dare la possibilità di voto alle amministrative agli stranieri sono state consegn

Bambini stranieri nati in Italia: da Pesaro una bella iniziativa

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Mentre prosegue la raccolta firme della campagna l'Italia sono anch'io , per la cittadinanza italiana ai bambini stranieri nati in Italia, la Provincia di Pesaro ha deciso di anticipare la legge. Ai 4.536 bambini stranieri nati negli ultimi dieci anni in provincia sarà assegnato un attestato con la cittadinanza onoraria italiana , insieme ad una una bandiera tricolore, una copia della Costituzione e una maglia della Nazionale. L'attestato non sarà un documento ufficiale, perché quel "ius soli" che negli Stati Uniti e in Francia dà diritto di cittadinanza a chi viene alla luce in quelle terre, in Italia viene annullato dallo "ius sanguinis". Ma è un passo avanti, è la firma di un impegno. "Quando ho proposto questa iniziativa - dice Matteo Ricci, 37 anni, presidente della Provincia di Pesaro - ho utilizzato le stesse parole del Presidente: "Chi nasce in Italia è italiano". E dal Quirinale adesso è arrivata una risposta che ci sping

«I bambini hanno questa aspirazione»

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L'altro ieri durante un incontro con la Federazione delle chiese evangeliche al Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato: «Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione» Qui nei giorni scorsi avevamo commentato le parole del Presidente Napolitano con il lancio della raccolta firme a sostegno delle due proposte di legge del PD di iniziativa popolare, per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia. Ieri il quotidiano online Il Post dedica un interessante approfondimento all'argomento. “Ius sanguinis” e “Ius soli” Esistono tradizionalmente due sistemi di trasmissione della cittadinanza alla nascita . Uno viene chiamato “ius soli” , il diritto che si acquisisce per nascita su un territorio

L’Italia sono anch'io

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Oggi il Partito Democratico si mobilita in tutta Italia a sostegno della campagna "L'Italia sono anch'io" Si raccolgono firme per l'estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri residenti da 5 anni , il riconoscimento immediato della cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia e, al raggiungimento della maggiore età, il riconoscimento per chi vi sia entrato entro il decimo anno di età, la riduzione da 10 a 5 degli anni di soggiorno necessari perchè un cittadino extracomunitario possa richiedere la cittadinanza. E’ un segno di giustizia riconoscere a chi vive regolarmente nel nostro Paese questi diritti, che sono alla base di un Stato inclusivo e civile. Chi nasce e cresce in Italia è italiano. Questa riforma è giusta e necessaria in un Paese in cui il 7% della popolazione è straniero e dove sono nati e cresciuti circa un milione di ragazzi che hanno genitori stranieri. Khalid Chaouki, responsabile Nuovi It

Per una nuova cittadinanza

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Questa mattina, davanti alla Camera dei Deputati, il Partito Democratico scende in piazza insieme ai tanti giovani figli di immigrati . Un sit-in per rilanciare a gran voce la battaglia per la riforma del diritto di cittadinanz a per chi nasce e cresce in Italia. L’attuale legge sulla cittadinanza , che nega il diritto ad essere italiani a chi è nato in Italia da genitori immigrati, seppur residenti qui da tanti anni, è per noi ingiusta e non più accettabile . Occorre al più presto riformare questa legge ormai obsoleta e caso unico in Europa , riconoscendo la cittadinanza italiana immediatamente a chi è nato in Italia da genitori stranieri lungo soggiornanti e prevedere un percorso più rapido e agevolato per chi arriva in Italia a seguito dei genitori in età scolare con la concessione della cittadinanza italiana al termine del ciclo scolastico. Il Forum Immigrazione del Partito Democratico non intende abbandonare questa battaglia di civiltà , che riguarda ormai i diritti di circa un