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Visualizzazione dei post con l'etichetta Silvio Berlusconi

Una risposta ai populismi contro l'Europa

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In questi giorni sta entrando decisamente nel vivo la campagna elettorale in vista delle elezioni del Parlamento Europeo.  Lo si nota dal ritorno in grande stile di Silvio Berlusconi sulle tv, il mezzo che come al solito gli è più congeniale, e alle sue promesse che non temono condanne di nessun tipo.  Lo si nota dai toni sempre più aspri della Lega Nord , che in cerca di una nuova visibilità dopo le disfatte e gli sfracelli degli ultimi anni, annuncia già dal suo simbolo un no netto all'Euro e si allea con i nazionalisti francesi di Marine Le Pen .  E lo si nota dal Movimento 5 Stelle , da sempre critico verso l'Europa.  Appare chiaro come in questo panorama le elezioni appaiano come un referendum pro e contro l'Europa, dipinta come la madre di tutti i problemi.  Si dimentica però di enunciare quali siano le ragioni della debolezza dell'Europa in questi anni. Un Europa in cui i partiti conservatori hanno imposto un'agenda di rigore e di chiusura sociale,

Caro Silvio, ecco perché voterò a favore della tua decadenza

Caro Silvio, ai miei figli ho insegnato che essere onesti significa anche saper accettare le sconfitte. Che dire la verità a volte costa fatica, ma è sempre la cosa giusta da fare. Che l’interesse di molti viene prima dell’interesse personale Che fare politica significa assumersi le proprie responsabilità anche se le scelte da compiere sono impopolari. Che essere un Senatore della Repubblica significa  mettersi al servizio del Paese e non diventare servo di un Padrone. Mercoledì voterò a favore della tua decadenza anche per dimostrare ai miei figli che la legge è uguale per tutti. E perché se non lo facessi allora sì che mi vergognerei.  Di fronte a loro e a tutti i cittadini italiani. Un senatore (fiero di essere) del PD Francesco Russo

Quello che vi siete persi ad Agosto.

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Ritrovarsi a Settembre per le strade di Brugherio, dopo esserci abituati alle vetrine abbassate dei negozi chiusi, alle vie disabitate, dopo aver incrociato i nostri percorsi estivi, crea una sensazione di spaesamento. Se avete provato a spegnere i vostri televisori, disconnettervi dalla Rete, potrete aver goduto di questo periodo di riposo evitandovi molte notizie ridondanti nel panorama politico Italiano, con le continue e ventilate crisi di governo a giorni alterni. E' stata infatti l'estate di Berlusconi. C'eravamo lasciati con la condanna in Cassazione per il processo Mediaset, e da lì è cominciata una lunga sessione di ricatti al governo Letta per l'ottenimento di una grazia che nessuno sembra aver voglia di concedere . Napolitano intanto ha assegnato i seggi vacanti al Senato per i senatori a Vita , nominando Carlo Rubbia, Renzo Piano, Claudio Abbado ed Elena Cattaneo , una nostra concittadina di primo livello. Cinquantunenne (e questo ha generato non poc

I caimani

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"Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano". Recita così il comunicato del Quirinale, al termine dell'incontro tra Napolitano e la delegazione del PdL, guidata da Angelino Alfano . Il Capo dello Stato ha fatto riferimento alla clamorosa protesta dei parlamentari del PdL, che ieri hanno occupato il Tribunale di Milano , in occasione di una delle udienze del processo contro Berlusconi nel caro Ruby. Non contenti di avere offeso le istituzioni votando alla Camera che Ruby era nipote di Mubarak, i parlamentari del centrodestra hanno ieri fatto un gesto senza precedenti, che offende le istituzioni, per di più compiuto sotto il grande manifesto che ritrae Falcone e Borsellino. Scriveva oggi Ezio Mauro su

Lunedì 11 febbraio a Brugherio parliamo di politiche sociali

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Mentre in questi giorni ascoltate le promesse di Berlusconi e Maroni sull'IMU e sulle tasse, prendete nota di questi dati. Negli anni del Governo Berlusconi, con Maroni seduto sulla comoda poltrona di Ministro dell'Interno, il fondo nazionale per le politiche sociali , la principale fonte di finanziamento statale degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie, ha subito un taglio del 75% , passando da una dotazione originaria di 923,3 milioni di euro a 69,95 milioni. Nel dettaglio, il fondo per la non autosufficienza dai 400 milioni di euro del 2010 è stato eliminato , il fondo per le politiche della famiglia è passato da 185 milioni a 31 milioni e quello per le politiche giovanili è sceso dagli iniziali 94 milioni a 8 milioni . Contemporaneamente, per effetto delle manovre sul patto di stabilità, in Lombardia la Regione, le Province ed i Comuni si sono visti sottratti 11 miliardi di euro , con la conseguenza, tra l'altro, che complessivamente nei Co

Trova la differenza

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Si potrebbero scrivere mille e mille parole, rispetto alle frasi pronunciate ieri da Silvio Berlusconi. E di parole ne sono state spese tante, da ogni partito politico e da tante diverse parti del mondo. Noi oggi scegliamo una strada diversa. Riascoltate le sue parole, e poi sentite invece cosa ha dichiarato, sempre in occasione del ricordo della Shoah, il cancelliere tedesco Angela Merkel. A noi basta questo, per dire il diverso spessore, e il diverso modo di trattare una tragedia che non va dimenticata. E la si dimentica anche quando la si "depotenzia", non solo quando la si nega.

Giocano con le istituzioni

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la vignetta di Giannelli pubblicata oggi sul Corriere Roberto Benigni, dopo i primi articoli, dovrebbe tenere una lezione anche sulla seconda parte della Costituzione. E alle "ripetizioni" dovrebbero andarci molti parlamentari, per ricordare qual è il loro compito e quali sono le loro responsabilità. Pensate a cosa sta succedendo in questi giorni.  La legislatura doveva finire in aprile, con un voto politico che avrebbe stabilito la nuova maggioranza. Ai primi di dicembre Berlusconi ha rotto gli accordi, imponendo il ritiro della fiducia al Governo Monti, che ha poi deciso che, dopo l'approvazione della Legge di Stabilità, si sarebbe dimesso; così il voto viene anticipato a metà febbraio. Ma non è ancora finita. Gli stessi che hanno sfiduciato Monti gli hanno poi chiesto di candidarsi con loro, lui finora ha nicchiato (in attesa di decidere il suo futuro politico), il Cavaliere è allora tornato a fare quello che gli riesce meglio: raccontare favole in tv

Venti di crisi

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Partiamo dall'inizio. Mercoledì notte Berlusconi annuncia il ritorno sulla scena politica: «La situazione oggi – annuncia - è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo per senso di responsabilità e per amore del mio Paese» . Di più: «Oggi - rincara la dose - l'Italia è sull'orlo del baratro». Il Cavaliere vede nero. Anche «le imprese chiudono», «l'edilizia crolla», «il mercato dell'auto è distrutto». L'unica luce che vede in fondo al tunnel, guarda caso, è la sua. La mattina successiva ad Agorà (la trasmissione mattutina di Andrea Vianello, in onda su raitre) il ministro Corrado Passera, intervenendo ad Agorà ha espresso commenti pacatamente negativi riguardo la possibilità di una ricandidatura di Berlusconi, dicendo che «qualunque segnale che faccia pensare all’estero che l’Italia torni indietro invece che fare passi avanti è controproducente: come Italia dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti». Il Video di Passera a

Sostiene Lavitola

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Dalla caduta del suo governo, abbiamo volutamente dedicato pochissimo spazio, sul nostro blog, a Silvio Berlusconi. Ma ieri tutti i giornali hanno parlato della lettera scritta (e, pare, mai inviata) all'ex premier da Valter Lavitola. Una lettera di venti pagine, sequestrata dalla Guardia di Finanza su mandato dei Pm di Napoli. Dentro la lettera (che potete leggere qui , dal sito de Il Post) c’è di tutto , a cominciare da una serie di richieste con cui Berlusconi dovrebbe estinguere quello che Lavitola considera un debito nei suoi confronti . Scriveva ieri Massimo Gramellini su La Stampa che "se questa lettera è falsa, mette spavento. Se è vera, molto di più", perchè è comunque un testo che " racconta gli ultimi anni di questo disgraziato Paese meglio di un trattato politico o di una gag di Cetto La Qualunque, dando corpo ai sospetti, alle angosce e alle vergogne che hanno tratteggiato il crepuscolo del regimetto silviesco". Qui il commento com

Il ritorno di Berlusconi e il ricambio generazionale

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Le pagine politiche di questi giorni sono dominate dal ritorno nell'agone politico di Silvio Berlusconi. La questione non è solo politica. La questione riguarda anche il più ampio campo del "ricambio generazionale" all'interno delle organizzazioni. Un'azienda privata, un partito, un'organizzazione no profit etc.. si struttura nel tempo, ovvero si organizza per conseguire degli obiettivi. Gli obiettivi devono andare al di là delle persone. La scelta di Berlusconi di tornare in gioco e di non costruire, aiutare una leadership futura rimanda il problema; non lo risolve. Una transizione non gestita può portare al fallimento dell'attività. Il tema è critico. Ad esempio, per il settore privato ,  secondo i dati più recenti elaboratori da Sergio Paternostro dell’università di Siena, nei prossimi 10 anni il 40% delle aziende affronterà un ricambio generazionale . Spiega Paternostro che il 68% degli imprenditori vorrebbe passare la mano al figlio ma otto

C'è un Paese da salvare

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In piena bancarotta politica, e a un passo dalla bancarotta finanziaria, l'Italia trova finalmente una via d'uscita. Non solo dal suo mercoledì nero, ma soprattutto dal suo Ventennio berlusconiano. Grazie all'accelerazione impressa alla crisi dal presidente della Repubblica , il Paese evita quella che stava ormai diventando una suicida "via patriottica al default". Al termine di una giornata drammatica per i nostri titoli di Stato e la nostra Borsa, a causa delle indecisioni del Governo nel presentare il testo della manovra e nella volontà di Berlusconi di prolungare l'agonia del Paese , Giorgio Napolitano è forse riuscito a scongiurare il pericolo . Con due mosse perfette, per metodo e per merito : la nomina di Mario Monti a senatore a vita , trasformando il suo profilo tecnico in un profilo politico, e la chiarificazione che il tempo di Berlusconi è finito , e che non saranno tollerate perdite di tempo. Il percorso ora è delineato con chiarezza

Cosa succede in Italia, tra dimissioni e richieste dell'Europa

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Ieri sera: Silvio Berlusconi lascia il Qurinale Alla fine il presidente del Consiglio ha ceduto: il voto della Camera sul Rendiconto dello Stato ha certificato l’inconsistenza della sua maggioranza. Dopo il faccia a faccia con Giorgio Napolitano ha preso atto di non avere più la maggioranza e ha annunciato le dimissioni , dopo avere approvato la legge di stabilità. La legge di stabilità , promessa la scorsa settimana all'Europa, in realtà non è stata ancora scritta . A Palazzo Chigi ci stanno ancora lavorando. Su questo provvedimento l'Italia si gioca la sua credibilità in Europa. E questo è un tema ben più importante, rispetto al destino personale del Premier (ormai in scadenza). Olli Rehn è il commissario europeo agli Affari economici. Ieri Repubblica ha pubblicato, in esclusiva, la lettera del 4 novembre di Rehn al Ministro Giulio Tremonti: l'Europa chiede all'Italia una manovra aggiuntiva, la sesta dell'anno, per garantire la tenuta dei conti pubbli

Cosa sta succedendo al G20 e in Italia

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Qualche progresso e ancora qualche indecisione alla riunione del G20 a Cannes . La Grecia è stata di fatto commissariata , costretta a togliere di mezzo l’ipotesi di un referendum popolare. L’Italia, invece, è stata messa sotto osservazione , con l’avvio di un monitoraggio , da parte del Fondo Monetario Internazionale , sull’attuazione della lettera di Berlusconi a Bruxelles. Berlusconi ha riproposto le sue promesse, e il vertice ne ha semplicemente preso atto. L’unica vera mossa in avanti l’ha compiuta la Banca centrale europea , guidata da martedì da Mario Draghi che, con un’inversione di tendenza, ha avviato una riduzione dei tassi . L’atmosfera è comunque pesante, come dice il Presidente francese Sarkozy: i leader dei venti Paesi più ricchi del mondo temono un ulteriore rallentamento della crescita che colpisca tutti, ma ciò non basta a farli intendere sulle questioni chiave. La dichiarazione finale della due giorni del G20 conterrà oggi «un impegno a coordinare azioni

L'Italia in zona retrocessione

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Una giornata terribile per i mercati finanziari, quella di ieri. Una giornata terribile per i mercati finanziari del nostro paese . La borsa ha perso il 6,8%, lo SPREAD, il differenziale dei tassi di interesse tra i titoli italiani e quelli tedeschi è salito a 640 punti. Dobbiamo pagare di più chi ci vorrà prestare i soldi. I mercati improvvisamente si sono accorti della nostra non affidabilità nel restituire i prestiti. La manovra da sessanta milioni di euro varata a metà settembre dal governo ha placato i mercati ma non ha risolto la situazione. I mercati si sono resi conto che in quella manovra non c'era nessun intervento per incentivare la crescita. Nessun intervento per aumentare il prodotto interno lordo. Cresciamo poco ed abbiamo un debito pubblico abnorme. Se non si cresce non si possono chiedere prestiti. La lettera di intenti presentata dal Presidente del Consiglio  a Bruxelles il 26 Ottobre,  che avrebbe dovuto salvare l'Italia dalla crisi economica, non

"L’euro ha ridato una direzione a un Paese che era troppo indisciplinato."

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Berlusconi venerdì ha definito l’euro una “strana moneta” che non ha mai convinto. Dal suo recepimento ad oggi però la moneta unica ha protetto l'Italia "dal disordine antico che regna nella nostra finanza pubblica". Lamentarsi dell’Euro, essendo il presidente del Consiglio che governa da quasi un decennio, insomma, non è solo populista, ma anche parecchio ipocrita. Un reportage del quotidiano online L'Inkiesta ci spiega perchè. - «L’euro è una strana moneta». Questa frase, pronunciata da Silvio Berlusconi venerdì scorso, sta facendo il giro d’Europa. In una settimana particolarmente dura per l’Italia, con lo spread fra titoli di Stato italiani e tedeschi nuovamente oltre quota 400 punti base, è utile ricordarsi cosa è significato entrare nell’eurozona per un Paese come il nostro. Per una nazione instabile come la nostra, la moneta unica è stata l’ancora di salvezza in ben più di un’occasione. Basti pensare al possibile impatto sull’economia italiana dell’ul

Il Governo spaccato e le risposte da dare all'Europa

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Silvio Berlusconi, «l'uomo del fare» abituato a spargere sempre intorno a sé ottimismo, ha ieri esplicitamente ammesso davanti a Giorgio Napolitano le proprie difficoltà. La situazione si è fatta alquanto pesante dopo che a Bruxelles è stato detto a Berlusconi che il problema è lui. Le richieste europee di interventi strutturali sulle pensioni spaccano l'asse Bossi-Berlusconi , con la Lega Nord che si oppone, minacciando la sopravvivenza stessa dell'esecutivo. Alla fine di una giornata convulsa, ieri il Consiglio dei ministri straordinario è terminato senza assumere alcuna decisione . La matassa è difficile da sciogliere, in ballo c'è la tenuta del governo. Si prepara una terza manovra, le prime due non sono bastate a ridare fiducia agli italiani e nell’Italia . Un decreto di sviluppo, è la promessa. Un provvedimento “ordinato” da Merkel e da Sarkozy all’ultime vertice di Bruxelles, è la premessa. Una riforma definitiva e soprattutto equa del sistema pensionisti

I gesti stonati della politica

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Forse pensando di essere in sintonia con l’esplosione di gioia che verso sera ha attraversato tutto il Paese, il presidente del Consiglio ha calorosamente abbracciato il ministro Francesco Saverio Romano . Che cosa era successo? Il lettore scelga: a) Romano era sfuggito a un attentato. b) era stato finalmente liberato dopo essere stato ostaggio di guerriglieri libici. c) aveva portato a casa un accordo vantaggioso per la nostra agricoltura. d) imputato per mafia, aveva appena ottenuto la solidarietà del Parlamento. Anche Bossi ieri si è espresso a gesti. Ha mostrato il dito medio , cosa che non faceva più da almeno un paio di giorni. Qua è addirittura superfluo chiedere di scegliere tra un’opzione a (Bossi stava scherzando con degli amici) e un’opzione b (stava parlando di un argomento terribilmente serio come la manovra economica). Purtroppo tutto questo è cronaca, e non Bagaglino. Il Paese rischia il fallimento , gli imprenditori non ce la fanno a tirare avanti (ieri hanno

Il Governo soffoca i Comuni: ecco tutti i tagli a Brugherio

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Umberto Bossi ha deciso di salvare ancora una volta il "premier a tempo perso", obbligando la Lega a votare NO all'arresto di Marco Milanese. Lo ha fatto ieri sera, assicurando la sua volontà di proseguire nell'azione di Governo. Una scelta che certamente mette in estrema difficoltà i vertici della Lega con la loro base, che soffre per la mancanza di risultati e per la copertura che continuano a fornire sostegno al "sultano di Arcore" . E intanto le promesse della Lega sul federalismo e sui soldi che arriveranno ai Comuni sono ormai lettera morta, anche a causa delle manovre economiche votate dal Governo. Ieri ANCI Lombardia , l'associazione che riunisce tutti i Comuni lombardi, ha diffuso i dati dei tagli ai Comuni lombardi ( qui la tabella) previsti dalle diverse manovre economiche . Tra tagli ai trasferimenti e soldi che non potranno essere spesi per il patto di stabilità si parla di cifre molto alte per i Comuni lombardi, che incideran

Il «colpo finale»?

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Il «colpo finale» per Berlusconi. Viene definito così, in una ricostruzione del Corriere della Sera . Verderami oggi sul quotidiano di via Solferino è esplosivo, tenendo presente che parliamo di Verderami e del Corriere; il possibile inedito e clamoroso scenario giudiziario che potrebbe coinvolgere il presidente del Consiglio atteso martedì a Napoli dai magistrati dell'inchiesta sul “caso Tarantini”. Il Premier sarebbe terrorizzato dall’idea di cadere malamente in contraddizione, martedì, e quindi di essere arrestato per falsa testimonianza. Come noto, in caso di flagranza di reato  l’immunità parlamentare non vale. Nell'articolo del quotidiano milanese si racconta di come sia lo stesso Berlusconi “abbandonato su un divano” a raccontare ai suoi uomini lo scenario possibile: una restrizione della libertà personale . “Solo, senza l'assistenza di un legale, davanti allo storico ed emblematico 'nemico', il premier scorge la minaccia, la contestazione dell

Ministeri a Monza: lo stop di Napolitano

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"Rilievi e motivi di preoccupazione". Sono questi i motivi che hanno ieri hanno spinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a scrivere una lettera al Presidente del Consiglio. La preoccupazione è legata alla farsa dell'apertura delle sedi dei ministeri alla Villa Reale di Monza (ne avevamo parlato qui ) Perchè la foto di Bossi alle pareti? Perchè Alberto da Giussano accanto alla bandiera della Repubblica? Chi ha pagato i lavori, dato che la Lega si ostina a dire che hanno fatto tutto di tasca loro? Insomma, parliamo di sedi decentrate dei Ministeri o di sedi politiche di un partito? Sono queste alcune considerazioni che hanno spinto il Capo dello Stato a scrivere al Premier , come racconta oggi ( qui ) Marzio Breda sul Corriere della Sera . Il Messaggero , intanto, è andato a vedere ( qui e qui ) cosa resta dall'inaugurazione di sabato: gli uffici sono già chiusi, nessuno sa dire nulla. "Farsa" è dunque la parola giusta da usare