L'Italia in zona retrocessione


Una giornata terribile per i mercati finanziari, quella di ieri.
Una giornata terribile per i mercati finanziari del nostro paese.

La borsa ha perso il 6,8%, lo SPREAD, il differenziale dei tassi di interesse tra i titoli italiani e quelli tedeschi è salito a 640 punti.

Dobbiamo pagare di più chi ci vorrà prestare i soldi.

I mercati improvvisamente si sono accorti della nostra non affidabilità nel restituire i prestiti. La manovra da sessanta milioni di euro varata a metà settembre dal governo ha placato i mercati ma non ha risolto la situazione.

I mercati si sono resi conto che in quella manovra non c'era nessun intervento per incentivare la crescita. Nessun intervento per aumentare il prodotto interno lordo. Cresciamo poco ed abbiamo un debito pubblico abnorme. Se non si cresce non si possono chiedere prestiti.

La lettera di intenti presentata dal Presidente del Consiglio 
a Bruxelles il 26 Ottobre,  che avrebbe dovuto salvare l'Italia
dalla crisi economica, non ha funzionato.

I mercati infatti si sono accorti che il Governo non ha colto l'urgenza delle misure da intraprendere.

Urgenza invece che ha colto il Capo dello Stato Giorgio Napolitano; infatti la movimentata e pessima giornata di ieri si è conclusa con il comunicato di Giorgio Napolitano, diffuso a borse chiuse, che di fatto sembra aprire una nuova fase politica.

Traducendo dal presidenzialese, il Capo dello Stato dice che Berlusconi si è detto intenzionato a governare la crisi, ma che esiste “un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte”. E Napolitano dice che “ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva”.

In tutto ciò il vero assente è il Governo Italiano;
in particolare il Mnistro dell'Economia Giulio Tremoonti.

Proprio mentre i mercati ci fanno precipitare a rischio default, ci troviamo a constatare che il Ministro dell’Economia latita da giorni, se non da settimane. Nessun comunicato, nessun intervento nessuna iniziativa.

Molti i colloqui anche per il leader del Pd, Pierluigi Bersani,"in una delle giornate più drammatiche che l'Italia abbia mai visto in questa crisi finanziaria". Oltre al capo dello Stato, che ha espresso forte preoccupazione per la situazione come già detto in precedenza, Bersani ha sentito gli altri leader dell'opposizione, Casini e Di Pietro.

Infine ha deciso di convocare una riunione urgente, già questa mattina a Roma, sull'evolversi della crisi.
DoppiaM

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