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Visualizzazione dei post con l'etichetta speculazione finanziaria

L'Europa in bilico

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Ieri, e ancora oggi, Spagna e Italia sotto pressione. Ma ormai in gioco non ci sono solo questioni economiche e tecniche. Il problema riguarda ormai l’esistenza dell’euro e dell’Europa , con l’opinione pubblica tedesca e dei paesi del Nord che non intendono mettere in campo una difesa comune. E nemmeno fare presto nell’apprestare le difese decise nella riunione del 29 giugno scorso a Bruxelles. In assenza di uno scudo anti spread funzionante, ormai tocca alla Banca centrale europea scendere in campo e intervenire contro la speculazione. “L’ultima ridotta di Francoforte” titola oggi significativamente Il Sole 24 Ore (a Francoforte c’è la sede della Banca centrale europea) un articolo di Adriana Cerretelli in prima pagina: “A la guerre comme à la guerre. Non c’è più tempo per trastullarsi facendo finta di nulla , per continuare a scherzare con il fuoco nell’illusione dell’invulnerabilità, per marciare solo al ritmo di diktat, dogmi, inviolabili regole ferree. Dopo due anni e mezzo

Governo: ore decisive?

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E' una giornata difficile per l'Italia , che stamattina si è svegliata con il nuovo record dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi e con un attacco speculativo in Borsa molto elevato. Notizie precedute dall'ormai evidente disfacimento della maggioranza , che continua a perdere pezzi e deputati. Lo stesso Ministo Maroni, ieri sera, è stato chiaro: "Così non si può più andare avanti". E così, intorno all'ora di pranzo, Giuliano Ferrara ha sparato la notizia: il Governo si dimette entro oggi. Il solo annuncio ha fatto recuperare la Borsa e diminuire il valore dello spread . Poi , pare dopo un incontro tra Berlusconi e i figli, la smentita del Premier : non si dimette, vuole andare allo scontro frontale (e finale?) in Parlamento. E le Borse riprendono a scendere, e lo spread torna a salire. Insomma, una giornata da seguire con attenzione. E che probabilmente riserverà ancora sorprese.

L'Italia in zona retrocessione

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Una giornata terribile per i mercati finanziari, quella di ieri. Una giornata terribile per i mercati finanziari del nostro paese . La borsa ha perso il 6,8%, lo SPREAD, il differenziale dei tassi di interesse tra i titoli italiani e quelli tedeschi è salito a 640 punti. Dobbiamo pagare di più chi ci vorrà prestare i soldi. I mercati improvvisamente si sono accorti della nostra non affidabilità nel restituire i prestiti. La manovra da sessanta milioni di euro varata a metà settembre dal governo ha placato i mercati ma non ha risolto la situazione. I mercati si sono resi conto che in quella manovra non c'era nessun intervento per incentivare la crescita. Nessun intervento per aumentare il prodotto interno lordo. Cresciamo poco ed abbiamo un debito pubblico abnorme. Se non si cresce non si possono chiedere prestiti. La lettera di intenti presentata dal Presidente del Consiglio  a Bruxelles il 26 Ottobre,  che avrebbe dovuto salvare l'Italia dalla crisi economica, non

Grecia e Italia affondano le Borse

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E' un giorno davvero difficile per l'Italia. Le borse europee crollano , dopo che ieri sera il premier della Grecia, George Papandreou, ha annunciato di voler sottoporre a referendum popolare il nuovo piano di aiuti europei al paese che implica un inasprimento delle misure di risanamento dei conti. Ma a pagare le conseguenze peggiori è l'Italia, con la Borsa a -6% e il nuovo record dello spread, il differenziale tra i titoli di Stato tedeschi e quelli italiani. Il “bagno di sangue” odierno sui mercati è solo l’ultimo di una lunga serie. Ma non è finita qua. Se la Bce smettesse di comprare, le stime valutano che gli spread con la Germania si allargheranno ulteriormente. La lettera inviata dal governo all’Europa, insomma, non ha risolto il problema di credibilità dell’Italia. E così la nostra crisi sarà la “protagonista” al G20 di Cannes che inizia domani. Crescono i timori di un ulteriore avvitamento della crisi italiana,  dopo le parole del presidente del Consiglio

"La crisi è grave"

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Dopo quattro tentativi miseramente falliti in appena due mesi, ieri è spuntata la quinta versione della manovra, sulla quale, come da tutti ipotizzato (nonostante le smentite) il Governo ha posto la fiducia. Già questo continuo cambiare sarebbe sufficiente a giudicare disastrosa l'azione del governo . Ma quello che stupisce, e indigna di più, è la totale schizofrenia qualitativa delle misure messe in campo . Tre le nuove misure della manovra: aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, "con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico"; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3 per cento sopra i 300.000 euro (circa 34mila italiani); adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Scontento Tremonti, scontenta la Lega (che oggi, sulla Padania, non fa cenno alla questione delle pensioni, dopo che per tutta l'estate avevano giurato che grazie alla Lega non sarebbero state toccate ), scontento il Pr

Grazie al Governo sarà più facile licenziare

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Si apre oggi una settimana molto importante per l'Italia. Si attende la riapertura dei mercati , per vedere come saranno accolte le ultime novità sulla manovra economica, in attesa poi che giovedì la Banca Centrale Europea decida se continuare a sostenere l'Italia , con l'acquisto dei titoli di Stato. Intanto ieri la Commissione Bilancio del Senato ha dato parere favorevole alla manovra , che sarà discussa dall'aula a partire da domani. E non mancano, purtroppo, le novità negative. I contratti di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale «operano anche in deroga alle disposizioni di legge» e «alle relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali» . È quanto esplicita un emendamento alla manovra, presentato dalla maggioranza e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Tra le materie per le quali è possibile la deroga dalla legge e dai contratti nazionali leggiamo sul sito de " Il Corriere della Sera " figura

Il Governo del Family Day toglie i soldi alle famiglie

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Siamo sul Titanic, ha detto ieri il Ministro Tremonti, parlando della situazione del nostro paese e della necessità di varare al più presto la manovra economica. Una manovra economica che, come abbiamo già scritto ieri , colpisce pesantemente le famiglie. Mille euro di tasse in più in due anni: tanto potrebbe costare a una famiglia media il taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto nel 2013 e nel 2014 dalla manovra per la correzione dei conti pubblici. Sconti fiscali, asili, istruzione, mutui. Non c'è settore che non subisca tagli pesanti. Il Corriere lo spiega bene, oggi . Eccolo, messo alla prova, il Governo del Family Day, il Governo attento alle esigenze delle famiglie italiane. Scrive oggi Massimo Giannini su Repubblica che " ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall'oggi al domani, passare da "La nave va" di Silvio Berlusconi al "Titanic" di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un&#

Verità, promesse e responsabilità.

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Il Senato vota oggi la manovra del Governo, ancora più necessaria dopo la speculazione che ha colpito l'Italia. Per tre anni il Governo ha ripetuto che tutto andava bene e che l'Italia era il paese che stava meglio nel mondo. Il PD proponeva di utilizzare le risorse disponibili per un programma di piccole opere da far fare ai comuni e per abbassare il prelievo fiscale sulle famiglie meno abbienti. Il Governo ha risposto con l'eliminazione dell'Ici ai proprietari degli appartamenti di maggior pregio e dalla tracciabilità dei pagamenti, e con uno scandaloso condono a favore degli esportatori di capitali. Da oltre due anni il PD avvertiva sui rischi della crisi, pria delle elezioni abbiamo denunciato che la manovra sarebbe stata una cura da cavallo. Oggi, dopo tre anni di leggi ad personam, di dibattiti su temi che nulla hanno a che vedere con gli interessi degli italiani, la realtà ha costretto l’Italia a prendere una sberla micidiale. Da anni il segretario

L'ora della responsabilità. E il futuro dell'Italia

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Oggi tutti i commenti dei giornali ( qui c'è una vasta rassegna stampa) concordano nell'evidenziare che la speculazione che da venerdì sta colpendo l'Italia deriva da tre ragioni : l'enorme massa di debito pubblico , la debolezza e l'incertezza della manovra , lo sfarinamento della leadership di Silvio Berlusconi, che non è più garante politico ed istituzionale di nulla. E che ieri ha taciuto per tutto il giorno , non potendo dire nulla per ribaltare la situazione , dopo che per tre anni ha fatto finta che la crisi non ci potesse colpire. L'Italia è un Paese troppo grande per fallire, ma troppo grande per poter essere salvato. Siamo palesemente un Paese esposto, e purtroppo senza guida. Le opposizioni hanno raccolto l'invito alla responsabilità lanciato dal Capo dello Stato , anche in questa occasione vero faro per l'Italia . La manovra può e deve essere approvata in fretta, anticipando parte delle misure che erano state posticipate, se il g