Cosa sta succedendo al G20 e in Italia


Qualche progresso e ancora qualche indecisione alla riunione del G20 a Cannes.

La Grecia è stata di fatto commissariata, costretta a togliere di mezzo l’ipotesi di un referendum popolare. L’Italia, invece, è stata messa sotto osservazione, con l’avvio di un monitoraggio, da parte del Fondo Monetario Internazionale, sull’attuazione della lettera di Berlusconi a Bruxelles.

Berlusconi ha riproposto le sue promesse, e il vertice ne ha semplicemente preso atto.

L’unica vera mossa in avanti l’ha compiuta la Banca centrale europea, guidata da martedì da Mario Draghi che, con un’inversione di tendenza, ha avviato una riduzione dei tassi.

L’atmosfera è comunque pesante, come dice il Presidente francese Sarkozy: i leader dei venti Paesi più ricchi del mondo temono un ulteriore rallentamento della crescita che colpisca tutti, ma ciò non basta a farli intendere sulle questioni chiave.

La dichiarazione finale della due giorni del G20 conterrà oggi «un impegno a coordinare azioni e politiche a sostegno della congiuntura», un «piano in sei punti» che è una lista della spesa con più buon senso che concretezza.

In Italia, intanto, la maggioranza perde pezzi in continuazione: due deputati del PDL sono passati all’UDC, tre “responsabili” sono passati al Gruppo Misto. Sempre ieri mattina, sul Corriere della Sera è apparsa la lettera di altri sei deputati del PDL che chiedono a Berlusconi di consentire un governo con una più larga base parlamentare.

I giorni della verità saranno quelli della prossima settimana, quando il Governo si ripresenterà nelle aule parlamentari, dove la maggioranza potrebbe andare sotto per assenza dei numeri.

E' dello stesso avviso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, dopo avere incontrato tutti i gruppi politici presenti in Parlamento, ieri ha dichiarato che "saranno gli sviluppi dell'attività parlamentare a consentire di valutare concretamente la effettiva evoluzione del quadro politico-istituzionale".

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