Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Grecia

Cose di cui dovremmo riflettere: chiude l'Università di Atene

Immagine
Le politiche di austerità imposte dall'Europa delle destre alla Grecia hanno avuto l'effetto di ridurre quel paese allo stremo, senza peraltro portare alcun miglioramento in termini di debito pubblico, di freno alla speculazione finanziaria e soprattutto di crescita e sviluppo economico. L'errore di quelle scelte, che sono sempre state presentate come l'unica necessaria ricetta possibile, sebbene di scelte ideologiche si trattasse, è stato ormai riconosciuto da importanti organi internazionali, come  il Fondo Monetario Internazionale , o da autorevoli  quotidiani economici . Ma si sa, le ideologie sono dure a morire, soprattutto quando presentate non come una ideologia ma come un processo tecnico. E così la Grecia sta male, il tasso di disoccupazione è al 27% e per i giovani raggiunge il 60%, sta vivendo il sesto anno di recessione di fila, il debito ammonta al 175%. E le conseguenze sociali si fanno sempre più sentire, ovunque. Oggi dobbiamo apprendere ques

Respingimenti: "l'Italia viola i diritti dei rifugiati"

Immagine
I bambini non accompagnati e i richiedenti asilo non devono essere rispediti indietro. L'Italia invece rimanda sommariamente indietro i bambini migranti non accompagnati e i richiedenti asilo adulti verso la Grecia, dove affrontano condizioni detentive inumane. Lo afferma Human Rights Watch (HRW) in un rapporto di 45 pagine pubblicato ieri. Vi riportiamo l'articolo completo tratto dal sito de La Repubblica L'Italia  rimanda sommariamente indietro i bambini migranti non accompagnati e i richiedenti asilo adulti verso la Grecia, dove essi si trovano ad affrontare un sistema di asilo che non funziona e condizioni detentive inumane, afferma  Human Rights Watch  (HRW) in un rapporto pubblicato oggi. Migranti scoperti dopo avere viaggiato clandestinamente sui traghetti che arrivano dalla Grecia, fra cui  bambini appena tredicenni, sono stati rispediti indietro dalle autorità italiane nel giro di poche ore senza che ne vengano presi in adeguata considerazione i par

La Grecia nel caos

Immagine
E tre. Anche il socialista Evangelos Venizelos, incaricato di formare un governo di unità per il Paese, non ce l'ha fatta e oggi rimetterà il suo mandato nelle mani del presidente Karolos Paopulias. Prima di lui avevano tentato Alexiz Tsipras , leader della coalizione di sinistra radicale SYRIZA e Antonis Samaras di Nuova Democrazia, il partito di centrodestra uscito “vincitore” dalle elezioni legislative in Grecia. La Grecia continua a ricevere mensilmente le rate del prestito internazionale garantito da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, senza le quali il paese andrebbe rapidamente in crisi di liquidità. L’erogazione del denaro è però soggetta al rigore dei conti e all'approvazione di riforme, che larga parte dei partiti greci rigetta: il cosiddetto “memorandum”, contestato da destra e da sinistra, che molti vorrebbero rinegoziare. La Grecia deve approvare il mese prossimo un nuovo pacchetto di tagli da 14,5 miliardi di euro, pe

Intanto in Grecia e in Serbia...

Immagine
Foto by  il Post Vi abbiamo raccontato delle elezioni Francia. Domenica si è votato anche in Serbia ed in Grecia. In Serbia  s econdo le proiezioni il presidente uscente Boris Tadic,  che guida il Partito Democratico ( centrosinistra ) viene dato in testa con il 24,3% dei voti, rispetto al 23,8% del Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) di Tomislav Nikolic . Il dato, ancora molto parziale, è stato diffuso dalla tv privata B92. Entrambi andrebbero così al ballottaggio. In   Grecia   per la prima volta dalla fine del regime dei colonnelli, nel 1974, si è interrotto il dominio dei due partiti principali della politica greca, il PASOK (centrosinistra) e Nuova Democrazia (centrodestra). La crisi economica ha cambiato tutti i rapporti di forza rispetto al 2009: il PASOK ha perso circa 30 punti percentuali (prese il 43,9 per cento), ND è passato dal 33,5 per cento al 20 per cento circa. Hanno vinto i partiti contrari al “memorandum”, l’accordo tra governo greco e Fondo Mone

Cosa sta succedendo al G20 e in Italia

Immagine
Qualche progresso e ancora qualche indecisione alla riunione del G20 a Cannes . La Grecia è stata di fatto commissariata , costretta a togliere di mezzo l’ipotesi di un referendum popolare. L’Italia, invece, è stata messa sotto osservazione , con l’avvio di un monitoraggio , da parte del Fondo Monetario Internazionale , sull’attuazione della lettera di Berlusconi a Bruxelles. Berlusconi ha riproposto le sue promesse, e il vertice ne ha semplicemente preso atto. L’unica vera mossa in avanti l’ha compiuta la Banca centrale europea , guidata da martedì da Mario Draghi che, con un’inversione di tendenza, ha avviato una riduzione dei tassi . L’atmosfera è comunque pesante, come dice il Presidente francese Sarkozy: i leader dei venti Paesi più ricchi del mondo temono un ulteriore rallentamento della crescita che colpisca tutti, ma ciò non basta a farli intendere sulle questioni chiave. La dichiarazione finale della due giorni del G20 conterrà oggi «un impegno a coordinare azioni

Grecia e Italia affondano le Borse

Immagine
E' un giorno davvero difficile per l'Italia. Le borse europee crollano , dopo che ieri sera il premier della Grecia, George Papandreou, ha annunciato di voler sottoporre a referendum popolare il nuovo piano di aiuti europei al paese che implica un inasprimento delle misure di risanamento dei conti. Ma a pagare le conseguenze peggiori è l'Italia, con la Borsa a -6% e il nuovo record dello spread, il differenziale tra i titoli di Stato tedeschi e quelli italiani. Il “bagno di sangue” odierno sui mercati è solo l’ultimo di una lunga serie. Ma non è finita qua. Se la Bce smettesse di comprare, le stime valutano che gli spread con la Germania si allargheranno ulteriormente. La lettera inviata dal governo all’Europa, insomma, non ha risolto il problema di credibilità dell’Italia. E così la nostra crisi sarà la “protagonista” al G20 di Cannes che inizia domani. Crescono i timori di un ulteriore avvitamento della crisi italiana,  dopo le parole del presidente del Consiglio

Umiliati in Europa. Adesso l'Italia rischia davvero

Immagine
E' fissato per le 18 di oggi il Consiglio dei Ministri straordinario, chiamato a varare le misure strutturali richieste ieri a gran voce dall'Unione Europea, al termine del consiglio europeo a Bruxelles. L'Irlanda sta uscendo dalla crisi, il Portogallo va nella giusta direzione, la Spagna, grazie alle politiche del Governo Zapatero e del senso di responsabilità dell'opposizione «non è più in prima linea». Sono Italia e Grecia ad aggravare la crisi dell'eurozona e spetta a questi due Paesi fare quello che va fatto, « fare i propri compiti» e assumersi le proprie responsabilità. I paesi dell'Eurozona sono pronti a tendere una mano all'Italia , ma gli aiuti non arriveranno se il Governo non si dimostrà pronto ad assumersi le proprie responsabilità. È questo il messaggio scandito a chiare, chiarissime lettere dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel

Moody's minaccia declassamento Italia

Immagine
Qualche giorno fa, commentammo il declassamento da parte dell’agenzia di rating statunitense Standard & Poor's nei confronti della Grecia; declassamento da B a CCC, con outlook negativo. Il significato di ciò che scrivemmo fu da subito chiaro. Atene sta sprofondando sempre più nell’abisso. Standard & Poor’s ha deciso di declassare il giudizio sul debito sovrano ellenico da B a CCC, ultimo baluardo prima della D di fallimento di fatto. Oggi Moody' s avverte di un possibile taglio del rating sul debito dell'Italia. L'agenzia statunitense ha annunciato in una nota di aver posto il giudizio di «Aa2» assegnato all'Italia sotto revisione in vista di un possibile ribasso. Nel caso dovesse arrivare un taglio, sarebbe il primo per l'Italia da parte di Moody's da oltre quindici anni, visto che le ultime due azioni (nel 1996 e nel 2002) avevano portato ad un aumento del rating. DoppiaM