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Maroni, la "continuità" con Formigoni e la promessa sulle tasse dei lombardi

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Ieri Roberto Maroni ha presentato il suo programma per le elezioni regionali ; un programma, tutto all'insegna della "continuità del buon governo della Regione", che nella maggior parte dei suoi punti programmatici evidenzia che il vero estensore del testo è un altro Roberto... Tra i punti di novità, Maroni è nuovamente tornato sulla volontà di tenere in Lombardia il 75% delle tasse. A questo proposito, il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina, ha commentato così: La propaganda di Lega e Pdl dice che il 75% delle imposte resterà dunque in Lombardia, ma la verità è che nei lunghi anni in cui Maroni è stato Ministro dell'Interno la nostra Regione ha avuto tagli per undici miliardi di euro. E' bene che i lombardi lo sappiano. In campagna elettorale non è raro che qualcuno si lasci andare a troppo facili promesse. Qui però si esagera, ed è bene ricordarlo. Quando Roberto Maroni era Ministro, oltre undici miliardi di euro sono stati sottratti all

Quando si dice la coerenza...

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Dunque ieri Formigoni ha ufficializzato quello che si sapeva da giorni: molla Albertini, dopo avere sostenuto in tutti i modi che mai avrebbe consentito la vittoria di Maroni e della Lega. In cambio di cosa? Lo scopriremo nei prossimi giorni, anche se è chiaro che in ballo ci sono posti sicuri per il prossimo Parlamento. "Nessuna retromarcia, nessuna ambiguità e nessun balletto", ha detto il governatore lombardo uscente ieri in conferenza stampa. Naturalmente i due messaggi su twitter che abbiamo pubblicato qui sopra parlano chiaro, ma ce ne sarebbero tanti altri da pubblicare, che potete, ad esempio, trovare qui . Sempre ieri, Formigoni, nel tentativo di giustificarsi, ha detto di avere inizialmente "suggerito al Pdl di conservare le alleanze tradizionali ma di candidare alla presidenza della Lombardia un moderato come Gabriele Albertini. Un progetto politico chiaro e forte sostenuto da ragioni che sono valide tutt'oggi perché continuiamo a sostenere che

La Regione ci riprova: vuole vendere la sede della scuola Clerici

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Ci riprovano, ancora una volta. Il 26 ottobre, giorno nel quale sono state approvate centinaia di delibere in poche ore, prima dello scioglimento del consiglio regionale (qualcuno, facendo due conti, ha parlato di una delibera ogni venti secondi!), la Giunta di Roberto Formigoni ha deliberato, tra l'altro, di approvare il "Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili regionali per l’anno 2013". La delibera è stata pubblicata lo scorso 24 dicembre, e potete leggerla qui sotto, alla fine del post. Ci riguarda da vicino, perchè tra gli immobili messi in vendita compare la sede della scuola Clerici, in Viale Lombardia. Formigoni ci aveva già provato nel novembre del 2008, ma la Giunta Cifronti aveva sventato il tentativo , coinvolgendo il gruppo consiliare regionale del PD, che aveva presentato un'interrogazione in proposito (vedi qui ) e scrivendo direttamente al Presidente lombardo una lettera, a firma del Sindaco Cifronti e dell'A

Ticket sanitari: la decisione definitiva di Regione Lombardia

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Torniamo a parlare, per la terza volta in pochi giorni, della questione dei ticket sanitari in Regione Lombardia. Qui avevamo raccontato che tra il 25 e il 26 ottobre , mentre il Consiglio regionale si stava sciogliendo, Formigoni faceva approvare in meno di un’ora oltre 190 delibere . Una di queste stabiliva il tetto massimo di 20 mila euro per i nuclei familiari di persone aventi diritto all’esenzione alla compartecipazione sanitaria . Un tetto troppo basso, che avrebbe gravato ancor di più sulle famiglie più pesantemente colpite dalla crisi. Qui avevamo raccontato delle proteste che erano nate rispetto a questa delibera , al punto che la Giunta aveva fatto marcia indietro , prendendosi nuovo tempo. Ora la nuova decisione, di settimana scorsa: la Giunta si è corretta e ha alzato l’asticella da 20 a 27 mila euro. Resta invece confermata la scelta regionale di fondo : quindi se sino ad oggi disoccupati, i cittadini in cassa integrazione straordinaria, i cittadini i

Ticket: proclami sui giornali e obbedienza in Giunta

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Abbaia, ma non morde. Pochi giorni fa la Lega era tornata al solito refrain su ticket sanitari. Una delle richieste, già avanzate più volte da Salvini, consisteva infatti nell’abbassamento dei ticket. «Quando Formigoni dice che non ci sono soldi per abbassare i ticket che i lombardi pagano sui farmaci, dice una cavolata – aveva detto il capo della Lega in Lombardia – I soldi ci sono e la Lega dimostrerà anche dove». Ma la Lega in poche ore non ha saputo evidentemente dimostrarlo e tenere fede alle solite promesse. Venerdì 26 ottobre, l’approvazione di una delibera di Giunta sulla compartecipazione alla spesa sanitaria è andata esattamente nella direzione opposta rispetto alle promesse di Salvini. Se sino ad oggi infatti i disoccupati, i cittadini in cassa integrazione straordinaria, i cittadini in trattamento di cassa integrazione in deroga e i cittadini in contratto di solidarietà, avevano diritto all’esenzione dei ticket per la diagnostica e la farmaceutica. Dal prim

Lombardia eccellente?

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Le inchieste che coinvolgono Regione Lombardia sono ormai numerose, e dalla scorsa settimana hanno anche toccato il vertice del governo regionale, con le indagini a carico del Presidente Formigoni. La difesa del "governatore" punta sempre sull'eccellenza del sistema lombardo, in ogni campo. Ma la Lombardia è davvero una Regione "eccellente"? Dove vanno veramente a finire i soldi dei cittadini lombardi? Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha avviato un'operazione di inchiesta sulla presunta eccellenza lombarda , con un sito, dove vengono raccontati, appunto, diversi casi di sprechi di soldi. Il sito per approfondire si trova qui . Qui sotto la presentazione del sito, da parte dei consiglieri Pippo Civati e Alessandro Alfieri

La frase della settimana

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Giornata pesantissima, ieri, in Regione Lombardia. In consiglio regionale è stato sostituito Renzo Bossi , dimessosi nei giorni scorsi per i guai della Lega; poi sono arrivate le dimissioni dal ruolo di Presidente da parte del leghista Davide Boni , anche lui travolto dalle indagini per corruzione. In giunta, invece, c'è stata la sostituzione di due assessori: la leghista Monica Rizzi , costretta a lasciare dal suo stesso partito (lei era del "cerchio magico") e il pidiellino Stefano Maullu , che si è "sacrificato" in nome delle quote rosa e per evitare che il Consiglio di Stato bocciasse la composizione della giunta lombarda, troppo "maschilista". Un altro protagonista della giornata di ieri è stato il Presidente Formigoni. Assiste alla caduta di un sistema parlando ancora di "eccellenze" e gridando al "complotto", offendendo e non rispondendo alle domande. Ad un giornalista di Repubblica che gli ha chiesto se fosse in gra

Sanità lombarda di nuovo sotto accusa

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Il terremoto che si è scatenato venerdi , con sei arresti chiesti dalla Procura di Milano, ha come epicentro la Fondazione Maugeri di Pavia. Ci sono però analogie importanti con il caso del San Raffaele, finito sull' orlo di un crac da 1,5 miliardi.  I personaggi principali, accusati di aver creato fondi neri, sono gli stessi: gli imprenditori Piero Daccò (già in carcere a San Vittore dal 15 novembre per il filone che riguarda l' ospedale di don Luigi Verzé) e Antonio Simone, ex assessore alla Sanità negli anni Novanta. Per entrambi - tutti e due vicini al mondo di Cl - il gip Vincenzo Tutinelli ha ordinato l'arresto con l'accusa di associazione a delinquere e, per Simone, riciclaggio. Il periodico l'Espresso fa il punto della situazione raccontando anche i rapporti che intercorrono tra gli indagati e il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Tra gli amici più stretti di Roberto Formigoni c'è un club di fedelissimi che vale un te

Il sit-in al Pirellone

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Scrive il consigliere regionale Pippo Civati sul suo seguitissimo blog "Perché non mobilitarci in modo nuovo, per denunciare l’incredibile situazione in cui versa la Regione Lombardia? Loro non se ne vogliono andare, anzi, e non capiscono il motivo di tante critiche e a volte si offendono, pure." "Insomma, restano lì seduti, come se niente fosse. E tutto si immobilizza, come a voler negare il passare del tempo (forse perché abituati a occupare quelle posizioni fin dai tempi in cui i Camuni istoriavano la famosa Rosa)." " E se allora noi , e per noi intendo tutti i cittadini lombardi, di tutte le parti politiche, che trovano che ci sia parecchio che non funziona nei confronti dell’istituzione che dovrebbe rappresentarli, ci organizzassimo per sederci anche noi? Fuori dal Pirellone, con le seggiole portate da casa . " "Non per urlare slogan o denunciare quello che si sa già, né per aggiungere chissà quali altri particolari delle vicende di cui sono pi

La Regione e il ricordo di Ambrosoli

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Quasi non ci si crede, che la Regione Lombardia abbia deciso ( qui per saperne di più) di non invitare Umberto Ambrosoli alla proiezione del film “Un eroe borghese”, storia di suo padre Giorgio fatto assassinare da Michele Sindona nel 1979. Non ci si crede per l'assurdità del fatto in sé e perché il pretesto (miserabile) sarebbe che Umberto Ambrosoli ha osato criticare Formigoni in un'intervista ( qui ) a Repubblica di qualche giorno fa. Tanto sarebbe bastato a depennarlo dagli invitati a una manifestazione che riguardava suo padre , la sua famiglia e, non ultima, anche l'opera di narrazione e di divulgazione di un figlio che ha saputo tenere viva la memoria civile di Milano e del nostro paese. Non ci si crede, perché che il potere sia arrogante è purtroppo un dato di fatto che l'esperienza conferma; ma che sia anche così stupido e autolesionista, è cosa che rasenta la surrealtà. Stupido e autolesionista perché chiunque, di fronte a una notizia del genere, è

Le inchieste in Regione innervosiscono il Presidente Formigoni

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Ancora una giornata di fuoco al consiglio regionale lombardo, chiamato a discutere delle inchieste che nelle ultime settimane hanno coinvolto numerosi esponenti della politica regionale. Il protagonista dello scontro più duro è proprio il presidente Roberto Formigoni , autore di un episodio che ha fatto molto discutere. Di fronte alle parole del capogruppo dell'Idv Zamponi, infatti, gli ha ricordato che anche lui considerato tra gli indagati, per la storia delle firme false, Formigoni gli ha dato del "pirla", senza chiedergli poi scusa, ma anzi difendendo la legittimità delle sue parole. Il tutto tra gli applausi del centrodestra . Qui il video di Marco Billeci Questo il commento del capogruppo del PD in consiglio regionale, Luca Gaffuri: Tempo fa , fuori da Palazzo Grazioli, dopo una riunione del Pdl, alla folla che lo contestava, Formigoni ha mostrato le corna e il dito medio . Nell'altro Consiglio regionale si è rivolto al capogruppo dell'Udc Gianma

Caso Boni: Lega e PdL fanno finta di niente. In Lombardia è ora di cambiare

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Vogliamo fare il punto sull'inchiesta che vede indagato per corruzione il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni. Lo scorso martedì, 6 marzo, è stata confermata l'iscrizione nel registro degli indagati di Davide Boni per corruzione, insieme con il suo portavoce Dario Ghezzi. L'inchiesta è legata a un filone di indagini sulle tangenti che furono erogate per la concessione di alcune aree edificabili nel Comune di Cassano d’Adda , in provincia di Milano. In quella vicenda era coinvolto l'architetto Michele Ugliola, che ora sta collaborando con la giustizia e ha rivelato un sistema che Boni e altri suoi collaboratori avrebbero utilizzato per organizzare gli “accordi corruttivi”. Ieri, martedì 13 marzo , Dario Ghezzi si è dimesso dal proprio incarico di capo delle segreteria di Boni. La rinuncia all'incarico di Ghezzi potrebbe comunque cambiare le cose e portare a nuovi sviluppi nella vicenda. Scrive la giornalista  Laura Sebastianutti s

Lombardia: tempo scaduto

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Il Pirellone dello spreco

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Il presidente della Lombardia si fa riprendere mentre gioca a palla di neve davanti alla sede della Regione a Milano.  Le sue giocate 'allegre' Formigoni le pubblica sul web, mentre aspetta di entrare nel (nuovo) palazzo dello spreco. Ne parla oggi il quotidiano La Repubblica . La più costosa operazione edilizia per la casta è a Milano: 571,4 milioni di euro per realizzare il grattacielo del Pirellone bis, sede della giunta regionale, e un complesso di edifici - in via Pola, Rosellini e Taramelli - per tutte le società o agenzie di emanazione dell’ente locale. Il Pirellone bis è alto 161 metri. I suoi 39 piani si raggiungono con un ascensore ultratecnologico che viaggia alla velocità di sette metri al secondo. È costato 383 milioni di euro. Una cifra molto diversa da quella stabilita nella gara d’appalto - 234 milioni di euro più 90 per i costi di superficie pagati al Comune - e ancor più distante da quella propagandata (175 milioni di euro) dallo staff del presid

Il Governo toglie soldi ai Comuni. Cosa succederà a Brugherio?

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“ Una situazione disastrosa , sia sulla quantità che sulla qualità della manovra, che è addirittura peggiorata rispetto alla scorsa settimana: ancora non sappiamo l’esatta entità dei tagli che colpiranno i Comuni, né sono arrivate risposte alle nostre richieste ". “Con la manovra economica del Governo è seppellito definitivamente il federalismo fiscale : oggi le Regioni hanno meno autonomia di ieri". I commenti di Osvaldo Napoli (PDL) e Roberto Formigoni (PDL), nelle loro vesti di presidente dell'Associazione dei Comuni e di Presidente della Regione Lombardia, rendono chiaro il giudizio degli enti locali sulla manovra del Governo. E' chiaro che l'attenzione degli italiani è concentrata sulle pensioni, sui ticket sanitari, sul contributo di solidarietà e la lotta all'evasione fiscale. Ma non dobbiamo assolutamente sottovalutare la gravità dei tagli che il Governo fa agli enti locali: si tradurranno inevitabilmente in pesanti diminuzioni di servizi qual

La calda estate della Lega Nord

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«Non è per domani, ma per dopodomani l'arrivo, della Padania: l'Italia, l'han capito tutti, che va giù» .  Così il Ministro (?) Umberto Bossi durante un comizio a Schio, nel vicentino. In questa frase del leader del Carroccio sono riassunti i vent'anni anni di Lega Nord , di un federalismo sempre urlato ma mai veramente attuato. Se anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni non crede più al Carroccio, proclamando che «Il federalismo fiscale non esiste più» , si può dire che la Lega Nord ha fallito la propria missione. Umberto Bossi ha vissuto un'estate, diciamo, intensa. Nel comizio di Ferragosto a Ponte di Legno addirittura il leader della Lega Nord è arrivato ad apostrofare il collega - assente - Brunetta esclamando a proposito dell'impegno della Lega per evitare un ritocco delle pensioni nella manovra anticrisi appena approvata dal governo: "Non romperci i coglioni, nano di Venezia." Alle intemperanze di Bossi fa da c

La frase della settimana

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o, più correttamente,  la frase del mese di Agosto "Da quando è stato fondato il PDL, non è stato fatto un solo congresso, anche solo rionale". Abbandonate le camicie sgargianti e sacrifici tra gli yacht, è stata un'estate intensa per il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Formigoni non ha dubbi: "primarie a ottobre, dimissioni di tutti i vertici subito (...) Subito l'azzeramento dei coordinatori" e, sempre in autunno, "un bagno di democrazia con l'elezione diretta dei segretari politici cittadini, provinciali e regionali". Dal settimanale Tempi al quotidiano Libero, il Governatore è stato un fiume in piena . In un paio di interviste ha chiesto una vera e propria rifondazione del PDL. Perché, dice, il rischio è quello di trovarsi molto vicini "al funerale del partito". DoppiaM

Ticket sanitari, Irpef, tasse: la manovra che ammazza le famiglie

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Abbiamo già commentato più volte gli effetti devastanti di questa manovra sulle famiglie italiane . Ma ogni giorno si riesce ad approfondire sempre di più i contenuti degli articoli della manovra, e ogni giorno vengono fuori sgradevolissime sorprese. Dall'innalzamento delle tasse si scopre che dal 2014 il conto della manovra sarà salatissimo, ma colpirà ancora di più le famiglie con i redditi più bassi . Qui per saperne di più. E ancora: è di ieri la scoperta che 24 milioni di italiani subiranno il ritorno dell'Irpef sulla prima casa e che anche questa tassazione colpirà in misura maggiore le classi più deboli. Qui per saperne di più. E che dire poi del ritorno dei ticket sanitari? Qui c'è da notare che la Regione Lombardia ha deciso di applicarli, contrariamente ad altre Regioni che si sono ribellate al Governo . Formigoni, che faceva la voce grossa contro il Governo Prodi, adesso fa l'agnellino con Berlusconi e costringe i lombardi a subire questa misura.

Le camicie di Formigoni e la Colibrì dance

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Ovvero la  settima serata della Festa Democratica del Pd Il Segretario del Pd Brugherese,  Marco Troiano , ha moderato il dibattito con il Consigliere Regionale  Pippo Civati. Si è parlato del ventennio di Formigoni in Regione Lombardia, un Governatore poco presente in aula consiliare e molto in TV, del potere di Comunione e Liberazione, del Po (il fiume) di contraddizioni della Lega Nord, aprendo anche una parantesi sulle questioni nazionali e locali. Per tutta la serata si sono esibiti i provetti ballerini della scuola Colibrì Dance Alcuni di loro indossavano le camicie di Formigoni. DoppiaM

Diversamente giovani

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Con il pullover sulle spalle e un gesto postmodernista pensano di attirare i voti dei giovani. e siccome il video è una figata hanno fatto anche il backstage . DoppiaM