Maroni, la "continuità" con Formigoni e la promessa sulle tasse dei lombardi
Ieri Roberto Maroni ha presentato il suo programma per le elezioni regionali; un programma, tutto all'insegna della "continuità del buon governo della Regione", che nella maggior parte dei suoi punti programmatici evidenzia che il vero estensore del testo è un altro Roberto...
Tra i punti di novità, Maroni è nuovamente tornato sulla volontà di tenere in Lombardia il 75% delle tasse.
A questo proposito, il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina, ha commentato così:
La propaganda di Lega e Pdl dice che il 75% delle imposte resterà dunque in Lombardia, ma la verità è che nei lunghi anni in cui Maroni è stato Ministro dell'Interno la nostra Regione ha avuto tagli per undici miliardi di euro.
E' bene che i lombardi lo sappiano.
In campagna elettorale non è raro che qualcuno si lasci andare a troppo facili promesse. Qui però si esagera, ed è bene ricordarlo.
Quando Roberto Maroni era Ministro, oltre undici miliardi di euro sono stati sottratti alla nostra Regione, così come ai Comuni e alle Province lombarde, dalle manovre economiche che anche la Lega votò nei lunghi anni di governo di Silvio Berlusconi.
In che modo? L’elenco è tanto semplice quanto emblematico: tagli alla sanità, tagli al trasferimento di risorse agli Enti locali e alla Regione, inasprimento del patto di stabilità interno... Dal 2009 la cifra arriva per l’appunto all’impressionante ammontare di undici miliardi: oltre 1.200 euro per ogni cittadino, dai neonati in su. Si tratta di un taglio che, arrivato a regime, equivale a circa il 15% della spesa corrente degli Enti territoriali lombardi.
E allora chiediamoci con quale credibilità oggi Roberto Maroni possa proporre di trattenere il famoso (e propagandistico) 75% delle imposte in Lombardia…
Ma il leader della Lega cerca, ovviamente, di sviare queste domande scomode, evitando di rispondere nel merito dei temi che gli vengono posti. Ai lombardi sarebbe il caso quindi di dire la verità, soprattutto dopo un governo regionale di Lega e Pdl che dura ormai da quasi vent’anni. Sarebbe ora. Anche perché, come si dice, i numeri valgono davvero più di mille parole.