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Visualizzazione dei post con l'etichetta politiche 2013

Bersani al primo incontro con i parlamentari PD

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"L'elettorato chiede un grande cambiamento. È una richieste che non viene solo dal M5S,  ma anche da chi ha votato Pd". Così ha esordito il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alla prima riunione degli eletti del Pd che si è tenuta ieri al teatro Capranica . Sono 408 i neo-parlamentari del Partito democratico, di cui 260 alla prima esperienza. Le donne, come preannunciato in campagna elettorale, sono il 40%. "In questo momento responsabilità è cambiamento - ha proseguito Bersani -. Non si possono mettere precari coperchi a una pentola a pressione in mezzo a una crisi che galoppa" perché "il cambiamento non è un belletto", ha sottolineato, parlando di temi come "moralità pubblica, funzionamento e credibilità' delle istituzioni". "Questa terapia non è un programma di legislatura - ha rimarcato, riferendosi alla proposta di governo in 8 punti - ma si tratta di punti su cui innescare idee per aprire la legislatura su temi co

Il Pd di Brugherio e il risultato delle elezioni

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Il Partito Democratico di Brugherio si è riunito sabato due marzo per discutere dei risultati delle elezioni. Di seguito vi presentiamo il documento nel quale abbiamo sintetizzato l'esito dell'incontro, molto partecipato e con tante interessanti opinioni sul voto e sulle prospettive per il nostro Paese. - - - - - - Non possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto alle elezioni politiche ; sebbene siamo il primo partito in entrambi i rami del Parlamento e le destre non hanno vinto, il calo dei nostri voti, la vittoria  minima alla Camera e i numeri al Senato ci portano a valutare negativamente l'esito di un voto che aveva  suscitato ben altre aspettative , e che avrebbe dovuto assicurare al paese stabilità e politiche progressiste. Gli iscritti che sono intervenuti nel dibattito hanno sottolineato l'importanza dell'unità del Partito di fronte  alle prossime sfide che ci attendono . Non si tratta né di trovare un unico colpevole né di cercare ad

Otto punti per un governo di cambiamento

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Si è aperta stamattina la Direzione nazionale del Partito Democratico, il primo appuntamento dopo il voto. La direzione si è aperta con la relazione di Pierluigi Bersani, che ha presentato al partito la sua proposta per il governo dell'Italia, uscita dal voto senza una prospettiva di governabilità, a causa del risultato del Senato. «Gli altri partiti non possono offrire qualcosa di meglio per la governabilità, non hanno le intenzioni né i numeri. Oltre a qualche idea per sbarrarci la strada, non hanno qualcosa da dire al paese. Tocca a noi fare la proposta al paese e ribaltare lo schema: no accordi politici fuori dal parlamento», ha detto Bersani aprendo la direzione del Pd. «Non riteniamo né praticabili né credibili accordi di governo tra noi e la destra» , anche se «Siamo pronti a corresponsabilità istituzionali» sulle Camere. «Siamo pronti, se chiamati, a proporre un Governo di cambiamento sulla base di un programma essenziale». Quale proposta per il governo del Pa

"Il mio piano per l'Italia"

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"Chiamatelo come volete: governo di minoranza, governo di scopo, non mi interessa. Mercoledì prossimo lo proporrò in direzione, poi al Capo dello Stato: io lo chiamo un governo del cambiamento, che mi assumo la responsabilità di guidare, che propone sette o otto punti qualificanti e che chiede in Parlamento la fiducia a chi ci sta". Inizia così l'intervista che Pierluigi Bersani ha rilasciato oggi a Repubblica , nella quale il segretario del Pd rilancia la sfida a Grillo («i suoi insulti non mi spaventano» ), apre alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl («sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari» ) ma chiude definitivamente la porta a qualunque "governissimo" con Berlusconi («ora basta, di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte» ). Lavoro, sviluppo e non solo austerità in Europa, pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese, questioni sociali, dimmezzamento del n

I risultati del voto a Brugherio

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Ed eccoci ad una rapida analisi del voto di Brugherio, confrontato con quello precedente di cinque anni fa per le elezioni politiche 2008. Dal voto nella nostra città emergono alcuni interessanti spunti: 1) Il Pd è il primo partito di Brugherio , con una percentuale del 28,31% al Senato e del 26,40% alla Camera. 2) Tutti i partiti, sia i maggiori che i minori, perdono voti rispetto al 2008 , a fronte dell'affermazione del Movimento 5 Stelle e, anche se in misura minore, della Lista Monti. 3) Rispetto al 2008 , il PdL perde il 14% dei voti alla Camera e il 15% dei voti al Senato, la Lega perde il 7% alla Camera e il 5% al Senato, il Pd il 3% alla Camera e l'1% al Senato. 4) Sempre rispetto al 2008, la coalizione di centrodestra passa dal 53% di Camera e Senato al 33-35% , mentre il centrosinistra conferma la sua posizione . 5) La partecipazione al voto è diminuita del 4% , sia alla Camera che al Senato. Questa una prima analisi del voto, che ora andrà analizza

L'Italia ingovernabile

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clicca sull'immagine per ingrandire Ingovernabile. E' questa la parola che compare praticamente su tutti i giornali stamattina, dopo i risultati del voto, arrivati ieri notte. I siti oggi sono pieni di numeri e commenti: noi vi rimandiamo qui , dal sito de Il Post, per una efficacissima sintesi dell'esito del voto, e qui , dal sito del Ministero dell'Interno, per i dati. I numeri dicono che alla Camera il centrosinistra conquista il premio di maggioranza, con il Movimento 5 Stelle che è però il primo partito italiano . Al Senato , in virtù della diversa modalità di attribuzione del premio di maggioranza, il centrosinistra è la prima coalizione, ma non ha i numeri per garantire la maggioranza . Restano fuori dal Parlamento molti politici di lungo corso e anche alcune forze politiche importanti. Il Presidente della Repubblica non avrà un compito facile, nel decidere la soluzione migliore in questa situazione ; e bisogna anche considerare che il suo è un man

Elezioni 2013, guida alla giornata

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Ancora trenta minuti per votare,  poi sarà il momento dello spoglio delle schede. Il Post fa (vedi qui ) il punto di quello che succederà dalle 15 in poi. Si inizierà con le schede del Senato, poi con quelle relative alla Camera. Per lo scrutinio dei voti delle regionali, invece, bisognerà attendere domani pomeriggio, alle 14. Dalle 15 in poi usciranno gli exit poll, poi le proiezioni sui voti reali, man mano che saranno scrutinati. Le tv si preparano alle lunghe dirette elettorali; non c'è praticamente canale che non seguirà le elezioni. Per non parlare dei siti internet. Il sito del Comune dovrebbe diffondere ( qui ) i dati man mano che arriveranno dai seggi. Noi saremo tutti impegnati nei seggi, a raccogliere i dati; non riusciremo a pubblicare aggiornamenti qui sul blog, ma più tardi proveremo a fornire qualche dato.

Primo giorno di voto: calo d'affluenza in Lombardia

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Nel primo giorno di votazioni spicca il caso Lombardia, dove rispetto al 2008 c'è un calo d'affluenza abbastanza vistoso per Camera e Senato. Ce lo racconta il quotidiano online L'inkiesta. Numeri in controtendenza per le regionali dove invece - merito del traino delle politiche - l'affluenza si aggira intorno al 56,83 %: nel 2010 era stata del 48,78% alle 22. Eppure in Lombardia 2, nella zona di Varese e Bergamo, dove per intenderci Umberto Bossi è capolista con la Lega Nord, si registra un secco -5,24 %. Dalle parti del centrosinistra il dato viene letto come un segnale di disaffezione da parte dello storico elettorato di centrodestra, formato da Carroccio e Popolo della Libertà. C'è chi invece dà un'altra lettura della giornata elettorale lombarda. In teoria Silvio Berlusconi sarebbe riuscito a recuperare parte del suo elettorato e i motivi della bassa affluenza sarebbero da attribuire ai problemi causati dalla neve, caduta abbondantemente sul

La giornata di ieri

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La rubrica di ieri di Michele Serra su Repubblica è dedicata all'allegria alquanto strana con cui anche in tempi difficili, complessi Serra va a votare.  E' un pezzo autobiografico che mi sento di estendere a molti di noi. Infatti la giornata di ieri iniziata sotto una copiosa nevicata che ha causato piedi bagnati per tutto il giorno si è trasformata come ogni occasione di voto in una giornata di festa dove si sono susseguiti incontri, confronti appassionati. Amici mi telefonano in fibrillazione, altri angosciati, “se vince il Bugiardo io questa volta espatrio davvero”, “se vince il Matto va a catafascio il paese”, “se vince Bersani tanto poi non può governare”, “su due elettori uno è un imbecille certificato”, “la gente vota col portafogli o con la pancia, mai col cervello”, “la zia di mia moglie è una nazista”, e tutto il repertorio, ragionevole ma lugubre, sulla democrazia ammalata. Io invece, per motivi certamente irragionevoli, ma immutati nei decenni, vad

L'Italia al voto

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Cari elettori, mi chiamo Parlante Grillo, ma non sono parente né candidato, quindi posso concedermi il lusso di sussurrare alcune scomodità. Tutti coloro che ci chiedono il voto, chi più chi meno, usano lo stesso trucco: farci credere che noi siamo i buoni. I cattivi sono sempre gli altri e cambiano in base alla platea - si va dai comunisti ai commercialisti - ma si tratta di razze aliene . La più diffusa è quella dei politici, creature mostruose propagatesi prendendo a prestito i corpi di Fiorito e Lusi, le giacche di Formigoni e la grammatica di Scilipoti. Il messaggio è semplice: non è il sistema a essere marcio, ma chi lo guida. Basta mettere i buoni al posto dei cattivi e tutto cambierà. C’è un punto però che mi lascia perplesso. A quanto ammonta l’esercito dei cattivi? I politici sono alcune migliaia, ma seppur famelici e infaticabili, non possono essere riusciti da soli a combinare questo guaio . Evasori, mafiosi, corruttori, affondatori d’imprese, ciechi che ci ve

I video della campagna elettorale

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Dopo tante parole, chiudiamo i post dedicati alle elezioni con qualche video degli ultimi giorni.

"Vincere per tornare in mezzo alla gente"

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Domani finalmente si vota. Questa volta, può accadere qualcosa di simile, ma alla rovescia rispetto alle elezioni 2006. Quella notte ogni singolo voto contò. Contro il centrosinistra.  Lunedì, invece per pochi voti il centrosinistra potrebbe avere la maggioranza anche al Senato e governare il Paese.  Ciò riguarda tutti quanti e in particolare gli elettori di due regioni: la Lombardia e la Sicilia.   Per pochi voti – in quelle due regioni, soprattutto – potrebbero cambiare i prossimi cinque anni. E il futuro di un Paese che ha bisogno di un governo stabile proprio per dare il via a quel cambiamento che molti, quasi tutti, reclamano. Perché governo e cambiamento si richiamano a vicenda e perché l’indignazione e la paura si combattono soltanto con una proposta politica di alto profilo.  Per questo vi proponiamo l'intervista a Umberto Ambrosoli a cura di Elisabetta Soglio per Corriere della Sera  La promessa Farò tornare la Regione coi piedi per terra in mezzo alla

Elezioni politiche e regionali: tutte le informazioni utili sul voto

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Ci siamo, siamo alla fine della campagna elettorale per le elezioni politiche e regionali. In queste settimane sul blog abbiamo cercato di presentarvi le proposte del Pd per l'Italia e la Lombardia. Ora vi vogliamo dare qualche informazione di carattere tecnico sul voto. Intanto: si vota domenica 24 febbraio dalle 8 alle 22 e lunedì 25 febbraio dalle 7 alle 15:00 . Lo spoglio del voto inizierà subito per Senato e Camera, mentre l'urna con le schede regionali sarà aperta martedì 26 a partire dalle 14. Per votare ricordatevi di presentarvi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale . Se vi accorgete di non trovare la tessera elettorale o avete un documento di identità scaduto, l'anagrafe (nello sportello in Comune) sarà aperta eccezionalmente anche domenica. Date un'occhiata al sito del Comune ( qui ) per le informazioni di dettaglio. Sono 25.904 i brugheresi che votano per la Camera, 23.934 quelli che voteranno per il Senato e 26.308

Dalle buca delle lettere al cestino della spazzatura

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Dovremmo provare a meravigliarci per la lettera che molti di noi stanno ricevendo nelle buche delle lettere in questi giorni? Dovremmo indignarci perché quella lettera ha tutti gli estremi per essere definita pubblicità ingannevole? Perché ci racconta, urlandoci l'urgenza, che è pronto il nostro rimborso IMU, con tanto di fac-simile che spingerà qualcuno a recarsi alle Poste per ricevere la sua quota, per poi tornare a casa con le pive nel sacco, sentendosi nuovamente preso in giro? Perché questa lettera arriva nelle case di chi neanche ha pagato l'IMU, semplicemente perché già morto da qualche anno? Dovremmo davvero? Me lo chiedo, e mi chiedo quale utilità possa avere continuare ad indignarci per chi ha preso in giro da così tanto tempo la buona fede di molti, e che di certo non si crea problemi nell'illudere nuovamente. Me lo chiedo perché l'indignazione, la rabbia con la quale ci recheremmo alle urne, resta spesso rinchiusa all'interno della stretta

Di fronte alla malattia né povero né ricco. No ticket su specialistiche

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Niente più ticket sulle visite specialistiche. E' la proposta di Pierluigi Bersani. La sanità pubblica spende ogni anno 790 milioni di euro in consulenze, la maggior parte delle quali sono inutili , come ha denunciato la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino. Mentre i cittadini spendono di tasca propria 834 milioni l’anno per pagare i ticket sulle visite specialistiche . Il ticket è una delle tasse più odiose e ingiuste perché è una tassa che ricade su chi è più malato. Da qui la proposta di eliminare tutte quelle consulenze che non servono per tutelare la salute e abolire il ticket per sollevare da una spesa aggiuntiva quei cittadini che si devono curare . Noi siamo per il mantenimento di un servizio sanitario nazionale pubblico e per tutti . Di fronte alla malattia non c’è per noi né povero né ricco. E questo è il modo giusto per garantirlo: non con tagli lineari, ma con più efficienza, guardando davvero nel

I nuovi italiani

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E’ in programmazione in questi giorni nelle sale italiane “Lincoln”, l’ultimo e bellissimo film di Steven Spielberg. Una pellicola sicuramente interessante sia dal punto di vista cinematografico che storico ma soprattutto una pellicola che può indurre alcune riflessioni particolarmente attuali in questo periodo di campagna elettorale. La prima riflessione riguarda la democrazia. Nel film si vede in modo chiaro come il presidente Lincoln abbia dovuto impegnarsi, appianare divergenze, incontrare tutte le forze politiche per persuadere anche con le argomentazioni più ardue e talvolta con metodi borderline la necessità che tutti i cittadini fossero uguali davanti alla legge indipendentemente dal colore della pelle. Ciò che oggi sembra naturale e scontato è il risultato della tenacia e ostinazione di un uomo “illuminato” sostenuto dalla forza riformatrice della democrazia. La democrazia , anche nel lontano 1865, ha dimostrato la propria capacità di passare oltre le diver

Domenica e lunedì dai un voto utile per Brugherio

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Già la scorsa settimana avevamo scritto ( qui ) che dal voto di domenica e lunedì per le elezioni politiche e regionali può arrivare un cambio di rotta nelle scelte politiche e nella distrubuzione delle risorse, che può avere un effetto importante anche per la nostra città. Per questo abbiamo parlato del voto nazionale e regionale come un "primo tempo" in vista del voto locale . Abbiamo distribuito, al mercato e nelle case, un volantino che spiega quindi il concetto di "voto utile per Brugherio" che abbiamo in mente. Eccolo di seguito.

Stasera a Monza la chiusura della campagna elettorale del Pd provinciale

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Questa sera, giovedì 21 alle ore 21, a Monza, presso il Binario 7, via Turati 6, ci sarà la festa di chiusura della campagna elettorale del Pd, con Vasco Errani Presidente della Regione Emilia Romagna, Giuseppe Civati candidato alla Camera dei Deputati. Introduce la serata il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti e il capogruppo del Partito Democratico in provincia Domenica Guerriero. Con l'occasione vi ricordiamo i nostri candidati alla Regione Lombardia. Lo facciamo riportando un riassunto delle loro proposte. Enrico Brambilla - solo il 2% della spesa corrente di Regione Lombardia sono fondi a sostengo dello sviluppo del tessuto economico e imprenditoriale . Queste risorse vanno aumentate sicuramente, ma prima di incrementarle dobbiamo pensare a come spenderle meglio. Oggi sono sparpagliate su 240 azioni frammentate la cui efficacia non è dunque nemmeno facilmente valutabile e misurabile. Concentriamo piuttosto le nostre risorse su obiettivi chiari e raggiungibili.

Infografiche: le proposte del Partito Democratico

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L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. L’Italia perderà se abbandonerà l’Europa e si rifugerà nel suo spirito corporativo, se prevarrà l’interesse del più ricco o del più arrogante. Se speranza e riscatto non saranno il capitale di un popolo ma scialuppe solo per i furbi e i meno innocenti. DoppiaM

Bersani: "Nei primi 100 giorni inasprirò la legge anticorruzione"

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Pier Luigi Bersani ha aderito alla campagna ' Riparte il futuro' , per la completa trasparenza della politica, a cominciare dai candidati premier. E ha preso l'impegno di inasprire la legge anticorruzione, nei primi cento giorni di governo, rafforzando la previsione del codice penale sul voto di scambio. Il leader del PD ha pubblicato online sul sito di Riparte il futuro curriculum vitae, reddito e patrimonio, situazione giudiziaria e conflitti di interesse e può ora fregiarsi del "braccialetto bianco", il simbolo dell'iniziativa. Finora hanno aderito 774 candidati alle prossime elezioni politiche, mentre 263 stanno meditando di farlo. Tra i candidati premier, al momento solo Bersani ed Antonio Ingroia hanno accettato il protocollo della massima trasparenza.  Non risultano pervenuti, invece, Berlusconi, Grillo, Giannino e Monti. Bersani nel sottoscrivere l'impegno ha promesso "di riformare la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso