"Il mio piano per l'Italia"


"Chiamatelo come volete: governo di minoranza, governo di scopo, non mi interessa. Mercoledì prossimo lo proporrò in direzione, poi al Capo dello Stato: io lo chiamo un governo del cambiamento, che mi assumo la responsabilità di guidare, che propone sette o otto punti qualificanti e che chiede in Parlamento la fiducia a chi ci sta".

Inizia così l'intervista che Pierluigi Bersani ha rilasciato oggi a Repubblica, nella quale il segretario del Pd rilancia la sfida a Grillo («i suoi insulti non mi spaventano»), apre alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl («sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari») ma chiude definitivamente la porta a qualunque "governissimo" con Berlusconi («ora basta, di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte»).

Lavoro, sviluppo e non solo austerità in Europa, pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese, questioni sociali, dimmezzamento del numero dei parlamentari e abbattimento degli stipendi, leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti, inasprimento delle norme anti-corruzione (cosa non fatta per responsabilità del PdL), regolazione dei conflitti di interessi, sviluppo sostenibile.

Per ognuno di questi punti, uno specifico disegno di legge, che saranno presentati online sul sito del Pd già dai prossimi giorni, dopo la direzione del Partito, fissata per mercoledì prossimo.

A chi gli chiede conto di dimissioni, di passi indietro, o di insistere per presentare la sua candidatura, Bersani risponde in maniera netta: "Qui c`è un Paese da salvare. Per quel che riguarda me, chi pensa che sia in gioco una questione personale o è un meschino, o è un cretino".

Qui l'intervista completa di Bersani.

Ne approfittiamo per un invito: domani pomeriggio, dalle 15, al salone Berlinguer alla Casa del Popolo, discuteremo con iscritti e simpatizzanti dell'esito del voto nazionale e regionale, e delle prossime tappe del nostro lavoro in vista delle amministrative a Brugherio.

L'incontro è aperto anche ai lettori del blog, naturalmente.

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