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Parliamo con le persone. C’è un Paese che aspetta di stare dalla parte della speranza e non della rabbia

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Matteo Renzi al videoforum de la Repubblica con Massimo Giannini   Sulle #ElezioniAmministrati   Rignano, Lampedusa, Consip

Il futuro dell'Italia e del Partito Democratico

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Oggi vogliamo proporvi due interviste uscite nei giorni scorsi entrambe sul quotidiano La Repubblica. La prima al Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. La seconda a Pierluigi Bersani. Buona lettura Segretario Renzi, la sua prima intervista dopo il referendum si può incominciare solo così: che sventola! Quanto le brucia? "E deve domandramelo, non se lo immagina? Brucia, eccome se brucia. Tanto che il vero dubbio è stato se continuare o lasciare. Ma poi uno ritrova la voglia e riparte". Davvero ha pensato di uscire dalla politica? "Sì, nei primi giorni. Mi tentava: e devo dirle, un po' per curiosità, un po' per arroganza". Poi? "Poi ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà. Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata". Una rivincita o una vendetta? "Nessuna delle due: sono parole c

Bersani: "La nostra gente non vuole scissioni ma Matteo non faccia finta di nulla"

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Pier Luigi Bersani  vota a favore del Jobs Act. Per disciplina di partito, spiega. Perché chi ha fatto il segretario del PD per quattro anni non può tirarsi fuori tanto facilmente. La solita storia della ditta in cui Bersani crede davvero. Non crede invece che questa riforma «vada al cuore del problema ovvero la produttività».  Ma di fronte alla spaccatura profonda consumatasi ieri nell'aula di Montecitorio, c'è qualcosa di più nel suo sì. È un rifiuto netto della scissione, un appello alla minoranza interna a pensarci bene prima di fare mosse azzardate. Tutto muove dal dato emiliano, da quell'astensione «inedita e impressionante». «Il messaggio di quel voto spiega Bersani in un corridoio della Camera o meglio di quel non voto per me è chiarissimo. Significa "restate lì. Noi elettori del PD ci siamo come autosospesi ma non vogliamo andare da nessun'altra parte".  Non a caso le forze della sinistra alternativa prendono poco o niente, percentuali dello zer

Il ruolo della scienza nella politica

Qualche giorno fa la senatrice Elena Cattaneo, nostra illustra concittadina, ha scritto un articolo sul La Repubblica un interessante articolo sul ruolo della scienza nella nostra società, ed ancora, nel nostro parlamento.  Perché siamo diventati un popolo che tende a fidarsi maggiormente di santoni capaci di propinare cure miracolose, piuttosto che credere ai risultati scientifici proposti dalla comunità internazionale. Un grave limite che può minare la crescita civile, ma anche i legislatori, chiamati a fare leggi su argomenti che non conoscono quanto dovrebbero e che, molto spesso, su sollecitazione della pubblica opinione possono prendere decisioni affrettate soltanto per rispondere ad un tornaconto elettorale.  Facciamo riferimento al caso più recente e più noto, quello di Stamina, in cui i ministeri competenti hanno con difficoltà espresso una decisione univoca sull'argomento, venendo sorpassati, delle volte, anche dalla magistratura.  NONOSTANTE i freni cui cultura,

A4, la "nuova terra dei fuochi", a due passi da casa.

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  Scorie radiattive e veleni sotto l'A4, in quantità 1400 volte superiori ai limiti previsti dalla legge.  Questa la scoperta effettuata dall'Arpa di Brescia in seguito alle analisi effettuati sotto la terza corsia della A4 Milano Brescia, in località Castegnato. Una piccola terra dei fuochi anche al Nord, ma che lascia prevedere un possibile sversamento di cromo ed altre sostanze radiattive durante i lavori di ampliamento dell'autostrada A4.  Non ci sono cartelli sulla terra addentata dalle pale meccaniche. Il sottopasso dove hanno infilato i binari della Tav sembra un cantiere normale. Castegnato, a sud di Brescia. La prima “buca” dell’“autostrada dei veleni” è qui. L’hanno trovata tra Natale e Capodanno. Scarti di lavorazione, scorie di fonderia. Centinaia di tonnellate. Cromo esavalente 1400 volte oltre i limiti. L’hanno ficcato sotto l’autostrada più trafficata d’Europa 25 anni fa e forse continuano a farlo. Lungo tutta la bretella che da Venezia porta a Milan

Ministro Kyenge, siamo con te.

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Il ministro Kyenge con il giornalista Mazzuca, pochi secondi dopo il lancio di banane sul palco Durante la festa Pd, nel ravennate, un contestatore ha lanciato due frutti contro la titolare dell'Integrazione, che era sul palco. Sono ricaduti tra la prima e la seconda fila. I carabinieri hanno identificato sei persone. Ieri sera i manichini insanguinati . Leggiamo dal sito Repubblica.it Dura contestazione - la seconda nel giro di poche ore - ai danni del ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, ospite di una festa del Partito Democratico a Cervia, in provincia di Ravenna. Durante l'intervento ( leggi il racconto di chi era sul palco ), u n contestatore nascosto tra il pubblico ha lanciato due banane nei suoi confronti , che però sono arrivate tra la prima e la seconda fila senza colpirla. Kyenge ha definito il gesto "uno schiaffo alla povertà" (guarda il tweet) e "uno spreco di cibo". Ieri sera, sempre il partito di estrema destra aveva

"La nostra non è una giustizia minore"

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Non è una giustizia minore, quella che si occupa di ragazzi. Al contrario, dovrebbe essere una giustizia ancor più giusta di quella prevista per gli adulti. Oggi la presenza media nei sedici istituti penali per minori della penisola è di 530 detenuti. Ma chi sono questi ragazzi? Perché vanno in prigione? Come vengono trattati? A queste domande prova a rispondere il secondo Rapporto sulle carceri minorili dell'associazione Antigone (curato da Susanna Marietti), che può essere scaricato in formato e-book dal sito di MicroMega. Repubblica ne ha fatto ( qui ) una sintesi. In Italia ci sono 27 Centri di Prima Accoglienza (CPA) : strutture che ospitano i minorenni in stato di arresto o fermo fino all'udienza di convalida che deve aver luogo entro 96 ore. Tra il 1998 e il 2012 l'andamento degli ingressi nei CPA è decisamente decrescente, passandosi dai 4.222 del 1998 ai 2.193 del 2012 (calo di quasi il 50%). Positivo anche l'andamento dei minori presso le comu

Ludopatia, un problema comune

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Il barista Giuseppe Stallone Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato del decalogo sulle azioni più efficaci da mettere in campo contro le ludopatie presentato giovedì 13 giugno in Consiglio regionale. Il documento è stato realizzato dal gruppo di lavoro istituito dalla commissione attività produttive affinché Regione Lombardia dia al più presto alla luce una legge per normare il gioco d’azzardo. Quest'oggi vogliamo proporvi l'intervista del quotidiano La Repubblica del titolare del caffè Persefone: "Le macchinette rendevano 3mila euro al mese, ma le ho tolte dopo che un ragazzo ha perso metà del primo stipendio" . «Era impossibile stare a guardare. Una volta un ragazzo del quartiere, coetaneo di mio figlio, in due ore si è giocato la metà del primo stipendio: a quel punto ho detto basta. E ho fatto togliere le slot». Giuseppe Stallone lo scorso febbraio è stato il primo a ricevere l’attestato di “Bar anti slot” del comitato Jenner-Farini, per aver eliminato

194, così sta morendo una legge In Italia torna l'aborto clandestino

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Oltre l'80% dei ginecologi è obiettore di coscienza e le donne respinte dalle istituzioni tornano al segreto: ventimila le interruzioni di gravidanza illegali calcolate dal ministero della Sanità, ma secondo alcune stime sono almeno il doppio. Ambulatori fuorilegge e farmaci di contrabbando. "Una sconfitta di tutti, perché la norma funzionava, ma è diventata una corsa a ostacoli". Ce lo racconta uno speciale del quotidiano La Repubblica. Il cartello è scritto a penna, a volte su un pezzo di cartone. "Qui non si effettuano più Ivg" . Ossia interruzioni volontarie di gravidanza . Aborti cioè. Porte sbarrate, reparti chiusi, day after di qualcosa che c'era, funzionava, e adesso è in disuso, smantellato, abbandonato. "Tutti i medici sono obiettori di coscienza, vada altrove". Altrove è l'Italia che torna alla clandestinità: da Nord a Sud in intere regioni l'aborto legale è stato cancellato, oltre l'80% dei ginecologi, e ol

In Siria usato il gas Sarin

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Nei post precedenti  vi avevamo raccontato dell'inchiesta del  quotidiano francese  Le Monde    sull'uso delle armi chimiche in Siria, dove il regime di Bashar al Assad avrebbe iniziato a utilizzarle contro i ribelli in maniera sempre più frequente a partire dal mese di aprile. E' notizia di ieri che materiali prelevati in Siria e analizzati in un laboratorio della Francia provano la presenza di gas sarin nei campioni.  Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha dichiarato che per questo “tutte le opzioni sono sul tavolo” , compreso l’intervento militare “nel luogo dove il gas viene prodotto o immagazzinato”. Laurent Fabius, ha poi spiegato che ora Parigi “è certa che il gas sarin sia stato utilizzato in diverse occasioni in Siria, e in maniera localizzata”. “Sarebbe inaccettabile – si legge in una nota del ministro – che i responsabili di questi crimini possano beneficiare dell’impunità”. Simili conferme sono arrivate oggi da Londra, dove il Foreign

Iosefa Idem: "Sì alla cittadinanza ai minori stranieri per meriti sportivi"

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Qui e qui qui e qui vi avevamo raccontato l'impegno del Partito Democratico e delle associazioni per l'estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri residenti da 5 anni, il riconoscimento immediato della cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia e, al raggiungimento della maggiore età, il riconoscimento per chi vi sia entrato entro il decimo anno di età, la riduzione da 10 a 5 degli anni di soggiorno necessari perchè un cittadino extracomunitario possa richiedere la cittadinanza. Ieri il ministro delle Pari Opportunità e Sport alla Commissione Cultura della Camera, Iosefa Idem. ha proposto la "cittadinanza ai minori stranieri per meriti sportivi". Leggiamo dal sito del quotidiano La Repubblica Sì alla cittadinanza per i minori che si distinguono nello sport. Così il ministro delle Pari Opportunità e Sport, Josefa Idem, alla Commissione Cultura della Camera. " L'Italia deve favorire l'acquisto della citt

I giovani e l'agricoltura

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Grazie alla rivista Vorrei avevamo iniziato a parlarne qui Ivan Commisso si chiedeva se per l'agricoltura fosse vero boom occupazionale.  L'agricoltura, la promozione, la ricerca, lo sviluppo, il trasferimento delle innovazioni, la fornitura di servizi di supporto per i settori agricoli sono temi che ci stanno a cuore. La pubblicazione del dato sul tasso di disoccupazione giovanile che nell'ultimo anno in Italia ha toccato il record assoluto del 35,3%, il livello più alto dal lontano 1977 è stata una scossa per il mondo politico che finalmente ha preso atto del fatto che non è più il caso di temporeggiare, ma di adattarsi ai nuovi cambiamenti imposti dalla nostra società. Per questo torniamo a parlarne, sempre grazie agli approfondimenti della rivista Vorrei. Come annunciato anche dal presidente del Consiglio Enrico Letta in conferenza stampa subito dopo l’ultimo vertice straordinario del Consiglio Ue, il tema della disoccupazione giovanile è una «questione cru

EXPO: Milano teme la fine di un sogno

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Era il 31 marzo del 2008, Milano festeggiò la conquista internazionale. Milano, si prometteva allora, sarebbe stata rilanciata grazie all'Esposizione : 4,1 miliardi di investimenti diretti per il sito espositivo, altri 11 per autostrade, strade e metropolitane da troppo tempo al palo, turismo (29 milioni di biglietti staccati), verde (500mila nuovi alberi), posti di lavoro (70mila), vie d'acqua (oggi ridimensionate) per collegare i padiglioni alla vecchia Darsena di Milano, vie di terra (cancellate). Molte di quelle promesse sono già cadute sotto l'urto della crisi e del tempo che se n'è andato. Vista da lì, dal cuore del cantiere, Expo è ancora una scommessa. E ce ne vuole di immaginazione per sovrapporre quella distesa di terra e scavi, ruspe e fango, con le immagini scintillanti delle simulazioni al computer che dipingono una cittadella tecnologica nel verde. Poco più di sette anni, 2.585 giorni: è il tempo che Milano aveva a disposizione per organizzare

L'Aquila in festa per la ricostruzione che non c'è

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foto via twitter L'Aquila ha festeggiato ieri la “non ricostruzione” . E’ questa la provocazione di un cartello di diciannove associazioni e comitati cittadini, organizzatori di una giornata ricca di eventi organizzati sulla piazza che fu delle carriole tre anni fa e soprattutto per evidenziare chiaramente che la ricostruzione è tutt’altro che partita. «Aspettando la ricostruzione vera, una festa per esorcizzare la mancata ricostruzione, siamo tornati a Piazza Palazzo per festeggiare la non ricostruzione» , spiegano i manifestanti. Concerti, esposizioni, mini tour della zona rossa: tutto questo e molto altro per raccontare tutto quello che non ha funzionato sino ad ora. Nel racconto ci facciamo aiutare da Repubblica.it "Si parte a primavera, il 21 marzo”. Il 19 gennaio, con queste parole il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, aveva indicato ai cittadini aquilani una data precisa per l’avvio della ricostruzione del centro storico dell

Neo-laureati: disoccupazione su, stipendi giù

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Mentre cresce ancora la disoccupazione, crolla ai minimi lo stipendio di chi riesce a trovare un impiego. E lavorano senza contratto quasi il 13 per cento tra quelli che escono da medicina, architettura, giurisprudenza, chimica, farmacia. Sono questi i risultati dell'indagine di AlmaLaurea su 400 mila ragazzi, come raccontati nei giorni scorsi dal quotidiano  La Repubblica. Quest'anno hanno cominciato a lavorare in nero il 12,5 per cento dei laureati a ciclo unico. Si tratta di tanti giovani, troppi. Ragazzi usciti dalle facoltà di medicina, giurisprudenza, architettura, farmacia, chimica o veterinaria. Giovani costretti a scomparire dalla vista degli istituti previdenziali e dei centri dell'impiego. Loro, per la pubblica amministrazione, non esistono. Non hanno cedolino, non hanno contributi, non hanno niente. Ma non basta, a loro si deve aggiungere anche un'altra bella fetta di giovani, ovvero il 7-8 per cento dei laureati di tutte le altre facoltà. Il fen

I caimani

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"Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano". Recita così il comunicato del Quirinale, al termine dell'incontro tra Napolitano e la delegazione del PdL, guidata da Angelino Alfano . Il Capo dello Stato ha fatto riferimento alla clamorosa protesta dei parlamentari del PdL, che ieri hanno occupato il Tribunale di Milano , in occasione di una delle udienze del processo contro Berlusconi nel caro Ruby. Non contenti di avere offeso le istituzioni votando alla Camera che Ruby era nipote di Mubarak, i parlamentari del centrodestra hanno ieri fatto un gesto senza precedenti, che offende le istituzioni, per di più compiuto sotto il grande manifesto che ritrae Falcone e Borsellino. Scriveva oggi Ezio Mauro su

"Il mio piano per l'Italia"

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"Chiamatelo come volete: governo di minoranza, governo di scopo, non mi interessa. Mercoledì prossimo lo proporrò in direzione, poi al Capo dello Stato: io lo chiamo un governo del cambiamento, che mi assumo la responsabilità di guidare, che propone sette o otto punti qualificanti e che chiede in Parlamento la fiducia a chi ci sta". Inizia così l'intervista che Pierluigi Bersani ha rilasciato oggi a Repubblica , nella quale il segretario del Pd rilancia la sfida a Grillo («i suoi insulti non mi spaventano» ), apre alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl («sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari» ) ma chiude definitivamente la porta a qualunque "governissimo" con Berlusconi («ora basta, di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte» ). Lavoro, sviluppo e non solo austerità in Europa, pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese, questioni sociali, dimmezzamento del n

Trasparenza e sostenibilità

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"Anche potendo spendere di più non lo avremmo fatto. La nostra è una scelta politica. Questi numeri sono il risultato di un profilo complessivo che ci stiamo dando davanti al paese, a partire dal segretario Bersani. Fare politica ha un costo. Il nostro compito è fare in modo che ciò che facciamo con i soldi pubblici sia credibile. La trasparenza deve ormai essere considerata la pre-condizione per giustificare il finanziamento della politica”.  Sono le parole di Antonio  Misiani, Tesoriere Nazionale PD.  Infatti  PD quest'anno spenderà 6.5 milioni di euro per la campagna. Il PDL nel 2008 spese 68.5 milioni. La Moratti e il PDL spesero per le comunali di Milano quasi 12 milioni di euro (e persero). Anche da queste cose si vede la differenza Leggiamo dal sito de La Repubblica: IL taglio è netto, ma non doloroso. “Anche potendo spendere di più non lo avremmo fatto. La nostra è una scelta politica”, dice il tesoriere del Pd Antonio Misiani. E non c’entra solo la d

I numeri dell'economia mafiosa in Lombardia

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La mappa dei clan della criminalità organizzatain Lombardia Cliccare sull'immagine per ingrandire Il Pil nero della Lombardia vale 3,7 miliardi di euro. E questo è il valore medio. Perché, secondo la stima più elevata, i ricavi complessivi dell'economia illegale in Regione potrebbero essere superiori ai 5,2 miliardi. E' quello che emerge da uno studio de Il Corriere della Sera pubblicato oggi sull'edizione milanese. Leggiamo dal sito del quotidiano milanese: Stringendo l'obiettivo, la provincia di Milano è la terza in Italia per numero di aziende confiscate alle mafie, indice significativo delle infiltrazioni criminali nell'economia legale . La radiografia delle penetrazioni mafiose in Lombardia (e in tutta Italia) è contenuta nel rapporto «Gli investimenti delle mafie», realizzato dal centro di ricerca Transcrime dell'Università Cattolica per il ministero dell'Interno. La presenza mafiosa Il primo capitolo dello studio analizza l'indice

Infortuni: la strage silenziosa continua

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Ci siamo occupati spesso di infortuni sul lavoro e malattie professionali. I numeri ufficiali degli incidente (mortali e non) sono in calo . Ma, in parte, dipende dalla crisi e , in parte, secondo fonti diverse dall'Inail, da una serie di sottovalutazioni del problema . Tra fatalismo e tentativi di prevenzione, l'Italia resta in testa alle classifiche europee per le morti e al terzo posto per numero di incidenti. E il registro previsto dalla legge non parte mai. Messi sotto accusa dalla Ue dopo la denuncia di un lavoratore toscano. Oggi vogliamo segnalarvi lo speciale, con molti video dedicati a testimonianze, dedicato al tema dal quotidiano La Repubblica. "Se gli infortuni nel settore edile diminuiscono, è perché si lavora meno. Non sono infortuni che dipendono da tecnologie particolari, per i quali si possono produrre processi di apprendimento... la caduta dall'alto, per esempio è un fenomeno abbastanza primitivo". Chi parla è il presidente dell