In Siria usato il gas Sarin



Nei post precedenti  vi avevamo raccontato dell'inchiesta del quotidiano francese Le Monde  sull'uso delle armi chimiche in Siria, dove il regime di Bashar al Assad avrebbe iniziato a utilizzarle contro i ribelli in maniera sempre più frequente a partire dal mese di aprile.

E' notizia di ieri che materiali prelevati in Siria e analizzati in un laboratorio della Francia provano la presenza di gas sarin nei campioni. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha dichiarato che per questo “tutte le opzioni sono sul tavolo”, compreso l’intervento militare “nel luogo dove il gas viene prodotto o immagazzinato”.
Laurent Fabius, ha poi spiegato che ora Parigi “è certa che il gas sarin sia stato utilizzato in diverse occasioni in Siria, e in maniera localizzata”. “Sarebbe inaccettabile – si legge in una nota del ministro – che i responsabili di questi crimini possano beneficiare dell’impunità”.
Simili conferme sono arrivate oggi da Londra, dove il Foreign Office britannico riferisce che campioni prelevati in Siria e analizzati in un laboratorio del governo confermano la presenza di sarin. Il ministero non spiega però dove e quando siano stati raccolti i campioni. 
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Nel frattempo,  il quotidiano La Repubblicaci racconta che i ribelli siriani hanno ammesso di essersi ritirati dalla città di Qusayr - nella Siria centrale tra Homs e il confine libanese -, dopo il violento attacco dell'esercito di Damasco e dei combattenti Hezbollah che hanno ucciso centinaia di persone. In precedenza la tv ufficiale siriana Al-Ikhbariya aveva annunciato "l'esercito di Damasco ha ripreso il controllo totale della città". Citato dalla tv iraniana in arabo, al Mayadin, basata a Beirut, il generale Yahya Sulayman ha detto che "chiunque controlla Qusayr, controlla il centro del Paese. E chi controlla il centro del Paese controlla tutta la Siria".
Gli Hezbollah hanno dato una grossa spinta all'esercito del regime. "Combattenti Hezbollah stanno invadendo la Siria. Se continueranno a farlo e se le autorità libanesi non faranno niente per fermarli, ci sentiamo autorizzati a combattere Hezbollah dentro il territorio del Libano", ha detto il capo militare dell'Esercito siriano libero (Esl) dei ribelli anti-Assad, Selim Idriss, alla Bbc. "C'è un grandissimo numero di combattenti Hezbollah in Siria, a Qusayr, Idlib, Aleppo, Damasco, ovunque nel Paese", ha aggiunto negando che i ribelli stiano perdendo la guerra.
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