I numeri dell'economia mafiosa in Lombardia

La mappa dei clan della criminalità organizzatain Lombardia
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Il Pil nero della Lombardia vale 3,7 miliardi di euro.

E questo è il valore medio. Perché, secondo la stima più elevata, i ricavi complessivi dell'economia illegale in Regione potrebbero essere superiori ai 5,2 miliardi.

E' quello che emerge da uno studio de Il Corriere della Sera pubblicato oggi sull'edizione milanese.

Leggiamo dal sito del quotidiano milanese:

Stringendo l'obiettivo, la provincia di Milano è la terza in Italia per numero di aziende confiscate alle mafie, indice significativo delle infiltrazioni criminali nell'economia legale. La radiografia delle penetrazioni mafiose in Lombardia (e in tutta Italia) è contenuta nel rapporto «Gli investimenti delle mafie», realizzato dal centro di ricerca Transcrime dell'Università Cattolica per il ministero dell'Interno.

La presenza mafiosa
Il primo capitolo dello studio analizza l'indice di presenza mafiosa nelle province italiane
, un indicatore ricavato dall'incrocio di dati su indagini giudiziarie, reati, denunce e confische di beni. Si scopre così che Milano ha un «indice di presenza mafiosa» pari a quello di zone a tradizionale insediamento criminale come Foggia, Brindisi o Trapani, la provincia del capomafia Matteo Messina Denaro. E se in molte altre realtà le infiltrazioni criminali sono più pervasive, Milano è anche l'unica provincia nella quale esiste un contemporaneo e significativo radicamento di Cosa nostra, 'ndrangheta e camorra. E proprio a partire dall'analisi della ricchezza della mafia calabrese si può approfondire il tema degli investimenti: la 'ndrangheta ricava il 23 per cento dei suoi profitti nella propria regione d'origine, il 21 per cento in Piemonte e il 16 per cento in Lombardia, a conferma del ruolo strategico ricoperto dalle «colonie» del Nord.


(cliccare sull'infografia per ingrandire; fonte Il Corriere della Sera)


La ricchezza criminale
Il mercato lombardo della droga è in assoluto il più redditizio in Italia
, con ricavi stimati tra gli 840 milioni e i 2,4 miliardi di euro. Un valore doppio rispetto alla seconda Regione in «classifica», la Campania (nonostante i clan che trattano stupefacenti tra le province di Napoli e Caserta siano tra i più potenti al mondo). Incrociando le tabelle messe a punto dai ricercatori di Transcrime si scopre però un dato interessante: soltanto un terzo di quei ricavi in Lombardia finisce alle organizzazioni criminali «tradizionali» (Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta). È la dimostrazione che Milano è un hub della droga per buona parte dell'Italia e del Sud Europa, un luogo di vendita e stoccaggio degli stupefacenti dove operano e guadagnano molto anche gruppi mafiosi stranieri (albanesi, serbi, marocchini).

La Lombardia ha anche il primato dei ricavi collegati alla contraffazione: circa un miliardo di euro l'anno che arrivano dal commercio illegale di attrezzature elettroniche e informatiche, abbigliamento, cosmetici e accessori falsi. Ricavi simili arrivano dallo sfruttamento della prostituzione, «settore» nel quale la Lombardia è seconda soltanto al Lazio.

Continua a leggere sul sito de Il Corriere della Sera

Qui uno speciale de La Repubblica che grazie allo studio del centro Transcrime conferma il quadro della presenza di criminalità organizzata in tutta Italia.

DoppiaM

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