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Visualizzazione dei post con l'etichetta crisi

E' giunto il momento della prova di responsabilità

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Ieri sera , al termine di una intera giornata di consultazioni con tutti i partiti politici presenti in Parlamento, è arrivato, per il Senatore Mario Monti, l'incarico ufficiale di formare il nuovo Governo. Mario Monti si è "riservato di decidere", come si dice in linguaggio tecnico. Incontrerà a sua volta i rappresentanti dei partiti e poi tornerà al Quirinale per "sciogliere la riserva" e comunicare la composizione del suo Governo. "Agirò con urgenza, ma con scrupolo", ha detto il Presidente del Consiglio incaricato. "Intendo adempiere a questo compito con senso responsabilità e servizio per il Paese in un momento di particolare difficoltà per l'Italia, dobbiamo vincere la sfida per il riscatto, diventando sempre di più un punto di forza e non di debolezza di un Unione di cui siamo stati fondatori". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , dopo aver conferito l'incarico al senatore Mario Monti, ha spiegato le r

Facciamo ordine

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E' sabato. Si conclude un'importantissima settimana per la politica Italiana. Settimana in cui si è detto di tutto : - Governo del presidente o di unità nazionale?  - Snello esecutivo tecnico o ampio gabinetto con dentro politici e attuali ministri?  - Al voto subito o dopo che un governo “unitario” si è accollato la responsabilità di misure economiche lacrime e sangue?  - O meglio ancora la terza via: governo elettorale che vari le misure anticrisi e poi voto in primavera ed esecutivo politico pienamente legittimato ad attuarle? Il quotidiano L'Unità ci aiuta a capire meglio cosa è successo e chi vuole cosa. DoppiaM NAPOLITANO Auspica la responsabilità di tutte le forze politiche per una «efficace e condivisa azione di governo». Il voto sarebbe una sciagura per lo spread: il Quirinale è dovuto intervenire per garantire ai mercati che le dimissioni di Berlusconi non sono una bufala e presto saranno «operative». MONTI L’uomo dei conti o il tecno-professore dei poter

La green economy per il futuro dell'Italia

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Nella ricerca di notizie positive per l'Italia, vi segnaliamo un interessante approfondimento, pubblicato ieri da Repubblica, sulla green economy. Se è vero che il verde è il colore della speranza, proprio perché abbinato alla natura e alla sua rinascita, allora la green economy può rappresentare per l'Italia qualcosa di più concreto di un sogno collettivo: una nuova frontiera, cioè un'occasione di ripresa, un'opportunità di crescita, una leva contro la crisi. Per affrontare la recessione e accrescere la propria competitività sul mercato globale, le nostre imprese si stanno orientando decisamente in questa direzione. E nel segno dell'economia verde, investono sempre più in tecnologie, processi e prodotti ecocompatibili fino quasi a raddoppiare nel 2011, con effetti ricostituenti e benefici anche sull'occupazione, diretta o indiretta : tanto da far registrare solo nel 2009 circa 200 mila assunzioni e annunciare per i prossimi anni almeno un milione di post

Notizie dai giornali: una fotografia dell'Italia

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Oggi sui giornali ci sono una serie di interessanti approfondimenti, su temi molto diversi, che ci aiutano a tracciare un po' la fotografia del nostro paese. Vogliamo proporveli qui di seguito: 1) un giovane su quattro non studia e non lavora . In Italia, la generazione NEET (dall'inglese not in education, employment, training) è aumentata di 200.000 unità in soli due anni. Qui l'articolo dal Corriere 2) sempre il Corriere ( qui ) dedica una pagina all'esercito dei volontari , per lo più giovani, che si è riversato su Genova a spalare via il fango dell'alluvione 3) l'Osservatorio Accredia ha valutato lo stato dell'Italia, prendendo a riferimento quattro parametri, quattro indicatori delle dinamiche economiche e sociali del Paese : sistema produttivo, offerta di servizi pubblici, qualità della vita e tutela e conservazione ambientale. Qui i primi dati 4) i dati Inpdap registrano un boom clamoroso, nel 2010, di medici di ospedali pubblici che sono

Lezioni di economia: per capirne di più

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Chi di voi abbia seguito le notizie politiche ed economiche del nostro Paese , si sarà certamente accorto di essere stato costretto, negli ultimi mesi, a prendere familiarità con termini e concetti economici molto tecnici. Per renderci conto della situazione economica in cui versa il nostro Paese, abbiamo ritenuto necessario incrementare la nostra competenza economica. Parole come SPREAD, CREDIT DEFAULT SWAP e EFSF sono ormai regolarmente presenti su giornali e telegiornali. Anche se per noi (cittadini) non è possibile agire in modo da influenzare le dinamiche dei sistemi finanziari globali, ritengo che avere coscienza di ciò che ci accade attorno sia importante e propedeutico alle scelte di carattere finanziario (e non) che prendiamo nelle nostre vite. L'economia è una materia diversa da tutte le altre che si trattano "facendo politica".  In economia l'ignoranza si paga cara . Troppo spesso si sente trattare i temi economici e finanziari come chiacchiere da ba

"Nessuno paga nessuno"

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Nel post precedente abbiamo parlato dei primi dati dell'Istat sulla disoccupazione che rivelano la drammatica situazione del lavoro in Italia, con il tasso di disoccupazione che a settembre è balzato all'8,3%, dall'8,0% di agosto. Ed è ancora più drammatico il dato della disoccupazione giovanile: i giovani dai 15 ai 24 anni senza lavoro sono il 29,3%, in aumento rispetto al 28% di agosto. E' il dato peggiore degli ultimi sette anni. Il quotidiano "La Stampa" quest'oggi ci racconta come la crisi del credito arrivi fino alle imprese. - Nel Paese dei contanti all’improvviso non circolano più soldi. «Da qualche mese nell’economia reale nessuno paga più nessuno, è tutto bloccato» , lanciano l’allarme gli artigiani varesini. Le imprese hanno difficoltà a farsi finanziare il capitale circolante dalle banche, così si tengono quel poco di liquidità in cassa rallentando i pagamenti a valle della filiera produttiva. Da Nord a Sud la musica è pericolo

Ripartiamo dai giovani

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Stamattina i primi dati dell'Istat ( qui ) sulla disoccupazione rivelano la drammatica situazione del lavoro in Italia, con il tasso di disoccupazione che a settembre è balzato all'8,3%, dall'8,0% di agosto. Ed è ancora più drammatico il dato della disoccupazione giovanile : i giovani dai 15 ai 24 anni senza lavoro sono il 29,3% , in aumento rispetto al 28% di agosto. E' il dato peggiore degli ultimi sette anni. I dati sulla disoccupazione si aggiungono a quelli che arrivano dalle Borse, con i Titoli di Stato schizzati ad oltre il 6%, lo spread oltre i 400 punti e l'inflazione al 3,8%. Di fronte a queste notizie, che rivelano la reale situazione del nostro Paese, vogliamo però tornare all'iniziativa del weekend del PD, dedicata ai giovani e al Sud (ne abbiamo parlato ieri qui ). Conoscete Peppe Pagano? Sicuramente no, di lui non ha parlato nessun giornale e nessun TG, ieri. È responsabile della Nco, nuova cucina organizzata , cioè una osteria-rist

La lettera all'Europa: un libro dei sogni e misure pesantissime

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L'Italia incassa la promozione dell'Europa sul piano per rilanciare la crescita e blindare i conti pubblici. Ma le istituzioni e i partner dell'Europa sono stati chiari: vanno bene le promesse, ma ora il piano va attuato. E hanno promesso una vigilanza costante, sulle promesse fatte da Berlusconi. Il piano anti-crisi , illustrato da Berlusconi alla Ue, dissolve i sorrisi ironici di Sarkozy e della Merkel. Ma non risolve i problemi drammatici del Paese . Né sul fronte interno, né sul fronte internazionale. In quelle undici cartelle ( qui il testo integrale), riscritte completamente dall'Europa ieri pomeriggio (perchè la prima versione presentata da Berlusconi non andava bene) , c'è infatti un compendio di intenzioni magnifiche e di provocazioni ideologiche, come fa notare oggi Massimo Giannini su Repubblica ( qui ). Anche il Corriere fa un'analisi critica della lettera ( qui ). C'è l'elenco minuzioso delle solite "cose fatte" e punt

Pensare globale, agire locale

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Nella foto: il "chilometro rosso"  Parco Scientifico Tecnologico  il cui fine è lo sviluppo del sistema di relazioni aperto al territorio e al contesto nazionale ed internazionale.  Nelle ultime settimane la politica brugherese è rimasta avvitata sui risultati della commissione di inchiesta su Baraggia e sulle dimissioni del Direttore Generale. E' da un po' di giorni però che mi pongo le seguenti domande: - Ma l'affare Baraggia e la gestione del Direttore Generale sono gli unici problemi di Brugherio? - Quanto questi due avvenimenti stanno paralizzando la vita amministrativa della città? - I cittadini brugheresi quanto sono interessati a queste querelle? Domande retoriche, ne sono consapevole. Credo però, e lo voglio affermare per l'ennesima volta, che uno dei problemi principali, anche per la città di Brugherio, sia il mercato lavoro . Scrivendo queste righe riparto dall'intervento effettuato , durante l'ultimo consiglio comunale, del consi

Sarà una grande festa di popolo

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La manifestazione indetta dal PD per il prossimo 5 novembre a Roma non subirà slittamenti. Lo ha confermato, nei giorni scorsi, il segretario democratico, Pier Luigi Bersani , rispondendo ai cronisti che lo hanno incalzato sul decreto del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, con il quale viene imposto lo stop di un mese ai cortei nella Capitale. "La manifestazione del 5 novembre la facciamo - ha assicurato Bersani - e sarà una grande festa di popolo. Pensiamo che il modo di combattere la violenza non è restringere lo spazio della democrazia: sarebbe veramente un errore grave". Sempre Bersani ha anticipato i temi della manifestazione : "Diremo una parola sulla ricostruzione del Paese, sulle prospettive della nostra democrazia, sulla possibilità di un grande Paese come il nostro di riprendere il cammino e quindi ci sarà una parola di fiducia . E svolgeremo questa manifestazione, che sento montare come un grande appuntamento pacifico, di popolo. Sarà il nostro regalo

Tempo scaduto

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Era il 21 settembre 2011. Il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia , e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, si incontrarono per proporre al Governo una serie di misure fondamentali per il rilancio della crescita come la riforma fiscale e l'abbassamento delle tasse per i lavoratori dipendenti. L'accordo era stato in quei mesi l'unico segnale positivo, di fiducia, sul quale puntare per avviare una nuova fase di concertazione e di ricostruzione del paes e. Da allora il nulla. Il Governo non ha mai risposto alle parti sociali, tanto meno al presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. 18 Ottobre 2011: a 30 giorni da quell'appuntamento, gli industriali ci hanno riprovato. Ieri le imprese hanno scritto al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ed hanno elencato per l'ennesima volta le mancanze del governo lanciando l'ennesimo grido d'allarme:   "L'Italia ha mezzi e ri

"Poveri di diritti": la situazione delle famiglie italiane

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foto da http://www.caritas.it/ Ieri la Caritas Italiana ha presentato il Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia, dal titolo molto forte: "Poveri di diritti". Un titolo che nasce da una semplice, ma non scontata considerazione: alle persone che vivono in condizioni di povertà si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che esiste tutta una serie di altre privazioni che peggiorano lo stato di precarietà e ne impediscono il superamento . Il diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, all'alimentazione, alla salute, all'educazione, alla giustizia pur tutelati dalla Costituzione italiana, sono i primi ad essere messi in discussione e negati. Sono 8 milioni e 272 mila le persone che vivono in povertà in Italia, pari al 13,8% della popolazione (nel 2010), per un totale di 2,73 milioni di famiglie povere. La povertà è in aumento : erano 7 milioni 810 mila nel 2009 (13,1%) della popolazione. Le donne e i giovani pagano il p

Non ci metto il cappello; ci metto il banchetto.

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Per chi se lo fosse perso, pubblichiamo l'intervento del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani a "Che tempo che fa". DoppiaM

I giovani, le famiglie e la crisi

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Oggi sono stati pubblicati dai giornali una serie di dati sugli effetti della crisi in atto per le famiglie e i giovani . La disoccupazione nel mese di agosto è calata , attestandosi al 7,9%. Ma, purtroppo, è cresciuta ancora una volta quella relativa alla disoccupazione dei giovani, giunta al 27,6% . In settembre, invece, il tasso di inflazione annuale è salito al 3% contro il 2,5% in agosto , anche perchè l'aumento dell'IVA dell'1%, previsto nella manovra del Governo, ha avuto in realtà come effetto l'aumento dei prezzi anche del 7%. Le famiglie, insomma, hanno visto diminuire il loro "tesoretto", dato che hanno fatto fatica ad arrivare alla fine del mese e hanno risparmiato meno, come ha evidenziato ieri l'Istat . E hanno già allacciato le cinture di sicurezza in vista dell’ulteriore ondata, ancora in arrivo, di misure legate alla recente manovra economica. Come scrive oggi l'economista Luigi Campiglio su Avvenire , "la diminuzi

Il Governo del Family Day toglie i soldi alle famiglie

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Siamo sul Titanic, ha detto ieri il Ministro Tremonti, parlando della situazione del nostro paese e della necessità di varare al più presto la manovra economica. Una manovra economica che, come abbiamo già scritto ieri , colpisce pesantemente le famiglie. Mille euro di tasse in più in due anni: tanto potrebbe costare a una famiglia media il taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto nel 2013 e nel 2014 dalla manovra per la correzione dei conti pubblici. Sconti fiscali, asili, istruzione, mutui. Non c'è settore che non subisca tagli pesanti. Il Corriere lo spiega bene, oggi . Eccolo, messo alla prova, il Governo del Family Day, il Governo attento alle esigenze delle famiglie italiane. Scrive oggi Massimo Giannini su Repubblica che " ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall'oggi al domani, passare da "La nave va" di Silvio Berlusconi al "Titanic" di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un&#

Verità, promesse e responsabilità.

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Il Senato vota oggi la manovra del Governo, ancora più necessaria dopo la speculazione che ha colpito l'Italia. Per tre anni il Governo ha ripetuto che tutto andava bene e che l'Italia era il paese che stava meglio nel mondo. Il PD proponeva di utilizzare le risorse disponibili per un programma di piccole opere da far fare ai comuni e per abbassare il prelievo fiscale sulle famiglie meno abbienti. Il Governo ha risposto con l'eliminazione dell'Ici ai proprietari degli appartamenti di maggior pregio e dalla tracciabilità dei pagamenti, e con uno scandaloso condono a favore degli esportatori di capitali. Da oltre due anni il PD avvertiva sui rischi della crisi, pria delle elezioni abbiamo denunciato che la manovra sarebbe stata una cura da cavallo. Oggi, dopo tre anni di leggi ad personam, di dibattiti su temi che nulla hanno a che vedere con gli interessi degli italiani, la realtà ha costretto l’Italia a prendere una sberla micidiale. Da anni il segretario

L'ora della responsabilità. E il futuro dell'Italia

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Oggi tutti i commenti dei giornali ( qui c'è una vasta rassegna stampa) concordano nell'evidenziare che la speculazione che da venerdì sta colpendo l'Italia deriva da tre ragioni : l'enorme massa di debito pubblico , la debolezza e l'incertezza della manovra , lo sfarinamento della leadership di Silvio Berlusconi, che non è più garante politico ed istituzionale di nulla. E che ieri ha taciuto per tutto il giorno , non potendo dire nulla per ribaltare la situazione , dopo che per tre anni ha fatto finta che la crisi non ci potesse colpire. L'Italia è un Paese troppo grande per fallire, ma troppo grande per poter essere salvato. Siamo palesemente un Paese esposto, e purtroppo senza guida. Le opposizioni hanno raccolto l'invito alla responsabilità lanciato dal Capo dello Stato , anche in questa occasione vero faro per l'Italia . La manovra può e deve essere approvata in fretta, anticipando parte delle misure che erano state posticipate, se il g

Torna il bonus lavoro per i brugheresi colpiti dalla crisi

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Dal 1 luglio al 19 agosto è possibile presentare in Comune la domanda per il Bonus Lavoro . Dopo la sperimentazione dell'anno scorso e le valutazioni fatte anche in commissione servizi sociali, ritorna questo progetto di sostegno ai cittadini brugheresi che non hanno proprietà immobiliari oltre alla casa di abitazione, e che sono disoccupati, in cassa integrazione o in mobilità. Sul sito del Comune ( qui ) ci sono tutte le informazioni di carattere tecnico e c'è il modello di domanda da presentare. Il bonus lavoro è una misura di sostegno molto utile, che speriamo possa contribuire ad alleviare le difficoltà dei brugheresi colpiti dalla crisi.

"Presidente, è ora di dire la verità all'Italia!"

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Tutti i giornali di questi giorni raccontano , predendo spunto dalle intercettazioni di Luigi Bisignani, il clima da "fine impero" che si respira nel centrodestra , dove sono tutti contro tutti , e dove anche i ministri confidano di far parte di un Governo che non decide più nulla per colpa di un Premier ormai bollito . Nel frattempo alla Camera Berlusconi ha rilanciato ieri per l'ennesima volta le promesse su fisco, federalismo, riduzione tasse, piano per il Sud, con una noiosa litania già sentita mille volte dal 1994 ad oggi. All'elenco di promesse del Premier, ha risposto ieri Pierluigi Bersani. I fatti indiscutibili sono tre. Primo: da mesi e mesi il Governo è un motore spento. Non governa. Ogni tanto un decreto fatto di piccole cose e un voto di fiducia (siamo ad oltre 40), niente di significativo, un sacco di chiacchiere intorno a questo e il Paese che va col pilota automatico. Secondo: potete arrampicarvi sui vetri finché volete, ma la maggioranza no

"Basta tagli, ora diritti!": il terzo settore si mobilita

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Il nostro Paese sta attraversando una grave crisi, che ha portato via posti di lavoro e risparmi, in molti casi spingendo persone e famiglie verso la povertà e l’insicurezza. Nonostante le difficoltà, molti hanno continuato a lavorare per mantenere la coesione sociale e per garantire che i problemi comuni non producessero lacerazioni sociali né condannassero molte persone ad essere marginalizzate. A fronte di questo, il Governo ha continuato ad operare tagli massicci alla spesa, riducendo e talvolta azzerando le risorse per il sociale . Inizia così il manifesto che il Forum nazionale del Terzo Settore e la campagna I diritti alzano la voce hanno preparato in occasione della g iornata di mobilitazione, che avvverrà domani, a difesa dei diritti sociali e per la riforma del welfare. Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi