E' giunto il momento della prova di responsabilità
Ieri sera, al termine di una intera giornata di consultazioni con tutti i partiti politici presenti in Parlamento, è arrivato, per il Senatore Mario Monti, l'incarico ufficiale di formare il nuovo Governo.
Mario Monti si è "riservato di decidere", come si dice in linguaggio tecnico. Incontrerà a sua volta i rappresentanti dei partiti e poi tornerà al Quirinale per "sciogliere la riserva" e comunicare la composizione del suo Governo.
"Agirò con urgenza, ma con scrupolo", ha detto il Presidente del Consiglio incaricato. "Intendo adempiere a questo compito con senso responsabilità e servizio per il Paese in un momento di particolare difficoltà per l'Italia, dobbiamo vincere la sfida per il riscatto, diventando sempre di più un punto di forza e non di debolezza di un Unione di cui siamo stati fondatori".
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver conferito l'incarico al senatore Mario Monti, ha spiegato le ragioni della scelta con un deciso intervento di una decina di minuti.
Napolitano ha espresso il convincimento che "sia nell'interesse generale del paese sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più largo appoggio in Parlamento su scelte urgenti di consolidamento della nostra situazione finanziaria e di miglioramento delle prospettive di crescita economica e di equità sociale per il paese, considerato nella sua unità".
Continua Napolitiano: "E' in nome di questa esigenza che ho deciso di affidare al sen. prof. Mario Monti l'incarico di formare un nuovo governo, aperto al sostegno e alla collaborazione da parte sia dello schieramento uscito vincente dalle elezioni del 2008 sia delle forze collocatesi all'opposizione".
Napolitano ha risposto anche alle accuse di voler fare un ribaltone: "Non si tratta ora di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni del 2008... Si tratta soltanto di dar vita a un governo che possa unire forze politiche diverse in uno sforzo straordinario che l'attuale emergenza finanziaria ed economica esige. Il confronto a tutto campo tra i diversi schieramenti riprenderà - senza che sia stata oscurata o confusa alcuna identità - appena la parola tornerà ai cittadini per l'elezione di un nuovo Parlamento".
Il Presidente ha concluso con un richiamo forte a tutte le forze politiche: "E' giunto il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. E' ora di ristabilire un clima di maggiore serenità e reciproco rispetto. Operiamo tutti, nei prossimi mesi, per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria. Questo, credo, è ciò che l'Italia si augura".