"Basta tagli, ora diritti!": il terzo settore si mobilita


Il nostro Paese sta attraversando una grave crisi, che ha portato via posti di lavoro e risparmi, in molti casi spingendo persone e famiglie verso la povertà e l’insicurezza. Nonostante le difficoltà, molti hanno continuato a lavorare per mantenere la coesione sociale e per garantire che i problemi comuni non producessero lacerazioni sociali né condannassero molte persone ad essere marginalizzate. A fronte di questo, il Governo ha continuato ad operare tagli massicci alla spesa, riducendo e talvolta azzerando le risorse per il sociale.

Inizia così il manifesto che il Forum nazionale del Terzo Settore e la campagna I diritti alzano la voce hanno preparato in occasione della giornata di mobilitazione, che avvverrà domani, a difesa dei diritti sociali e per la riforma del welfare.

Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e per tante persone svantaggiate, e problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie.

L'evento nazionale della mobilitazione si terrà a Roma, in piazza Montecitorio, dove verrà organizzato un presidio a partire dalle ore 11.00, ma eventi analoghi si terranno in altre parti d'Italia.

La campagna vuole sostenere una riforma del welfare che assicuri l'universalità dei diritti sociali, garantisca stanziamenti adeguati per servizi e prestazioni sociali, introduca il reddito minimo di inserimento, assicuri un fondo per la non autosufficienza non simbolico.

Oggi di questo tema parla anche Avvenire.


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