Pensare globale, agire locale

Nella foto: il "chilometro rosso" Parco Scientifico Tecnologico
 il cui fine è lo sviluppo del sistema di relazioni aperto al territorio e al contesto nazionale ed internazionale. 

Nelle ultime settimane la politica brugherese è rimasta avvitata sui risultati della commissione di inchiesta su Baraggia e sulle dimissioni del Direttore Generale.

E' da un po' di giorni però che mi pongo le seguenti domande:
- Ma l'affare Baraggia e la gestione del Direttore Generale sono gli unici problemi di Brugherio?
- Quanto questi due avvenimenti stanno paralizzando la vita amministrativa della città?
- I cittadini brugheresi quanto sono interessati a queste querelle?

Domande retoriche, ne sono consapevole. Credo però, e lo voglio affermare per l'ennesima volta, che uno dei problemi principali, anche per la città di Brugherio, sia il mercato lavoro.

Scrivendo queste righe riparto dall'intervento effettuato, durante l'ultimo consiglio comunale, del consigliere della Lista Chirico, Graziano Maino.

La crisi economica continua e colpisce molte famiglie che sono in difficoltà.
Molte persone hanno perso il lavoro e si trovano senza futuro. Il mercato del lavoro preferisce persone giovani, a stipendi da fame. E chi ha perso il lavoro ed è un uomo e una donna di mezza età non ha grandi speranze di rimettersi in gioco.

Molte di queste persone hanno una famiglia da mantenere, dei figli, un mutuo della casa da pagare, le bollette e le rate della macchina.

Cosa stanno facendo il Sindaco e la Giunta?

E' stato aperto ad esempio un tavolo di discussione con le principali universiità del territorio (Politecnico di Milano, Bicocca, Cattolica, San Raffaele, Statale) e con le aziende brugheresi per pensare ad uno sviluppo futuro, fare un bilancio delle sfide e degli ostacoli alla cooperazione fra università e imprese e analizzare le buone pratiche, formulare proposte in vista delle prossime fasi del mercato del lavoro e stabilire azioni programmatiche?

E' stato mai pensato un progetto con le università economiche per capire qule è il settore merceologico che in questo momento cerca più manodopera?
La sfida per l'istruzione superiore è quella di offrire infatti condizioni di apprendimento che permettano un veloce inserimento nel mondo del lavoro.

L'Associazioni Industriali di Monza e Brianza è stata sentita in proposito?

Tante aziende chiudono. Con l'università non si possono rilevare le attività e i macchinari e pensare a progetti comuni atti a promuovere la ricerca industriale, il progresso tecnologico e l'innovazione del tessuto produttivo?

Si avvierebbe così un polo tecnologico che potrebbe far ripartire l'economia locale; infatti Brugherio vedrebbe l'ingresso quotidiano in città di numerosi lavoratori, che usufruirebbero delle attività ricettive presenti, dei bar dei ristoranti etc...

Con questo post sono conscio di aver posto molte domande rispetto alle poche soluzioni.
Inoltre, sono consapevole della difficoltà che si presenterebbero all'attivazione dei progetti pensati e brevemente descritti in precedenza.

Mi fa paura però, l'immobilismo di questa amministrazione.

Signor Sindaco, mi rivolgo a Lei di persona personalmente (per dirla alla Catarella) .

La crisi morde e fa paura.

Cosa aspetta a muoversi? Ha sempre fatto vanto di essere una persona decisionista ed intraprendete. Lo dimostri. Chiami le Università, l'Associazione Industriali di Monza e Brianza, le associazioni di categoria, le imprese. Apra un tavolo tecnico.

Brugherio non può più aspettare.
DoppiaM


"L’innovazione è una mentalità, un modo di guardare alle cose. L’innovazione non nasce, si costruisce. Bisogna quindi creare le condizioni migliori perché possa svilupparsi non solo nelle imprese ma in tutto il tessuto economico e sociale. Nell’era della globalizzazione, è il sistema territoriale della conoscenza che diventa il vero fattore di competitività. Questa è la strategia (...) puntare sulla multisettorialità e l’integrazione dei saperi per valorizzare al meglio i risultati della Ricerca e Sviluppo, orientandone le applicazioni verso l’innovazione radicale e di prodotto, così da attrarre nuove iniziative hightech."

Pasquale Pistorio
Vicepresidente Confindustria per l'Innovazione e la Ricerca

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