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Una maggioranza cieca e sorda

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  Una maggioranza cieca e sorda si è presentata per discutere il DUP. I Consiglieri comunali della coalizione di destra e gli Assessori della Giunta hanno dato vita a uno spettacolo triste, fatto di autocelebrazione e arrampicate sugli specchi quando gli argomenti li mettevano in difficoltà .  Con gli emendamenti, nostri e della coalizione, e tramite un confronto duro e netto abbiamo però costretto la maggioranza a un dibattito, lungo quasi 8 ore , in cui la giunta Assi e il centrodestra si sono confrontati con le loro mancanze.  Abbiamo costretto la maggioranza a parlare e prendere posizione su alcune tematiche per noi fondamentali : attuare una revisione della viabilità che ascolti i cittadini, riprendere il percorso per dotare la nostra città di un centro pedonale, gli interventi di manutenzione sulle scuole, la difesa del diritto all’abitare con il sostegno agli affitti, la giustizia salariale negli appalti pubblici, garantire i servizi alle persone con disabilità, l'impegno a

Un esempio virtuoso

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Mentre Governo e Regione sono immobili e non si occupano del tema della casa, degli alloggi popolari e degli affitti dei giovani e di chi è in difficoltà, alcune città stanno divenendo esempi virtuosi di come le politiche abitative siano in grado di migliorare la vita dei cittadini e rendere più accessibile l’ambiente cittadino.  In seguito alle scelte oculate del suo Sindaco Mattia Palazzi, Mantova ha raggiunto quasi 50.000 residenti , il numero più alto dal 1994, grazie a misure come il bonus affitti e altri aiuti per giovani under 36 . Dal 2016, la popolazione è aumentata costantemente, invertendo un calo che andava avanti da anni.  L'introduzione del bonus affitto , in concomitanza alla nascita di nuovi insediamenti produttivi nella zona e la ricchezza delle iniziative sociali e culturali, ha permesso di migliorare sensibilmente la qualità del contesto sociale dei cittadini e delle cittadine e, di conseguenza, la crescita demografica. Grazie a questa operazione politica Mantov

Un omicidio politico del diritto allo studio

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In Lombardia è in corso un omicidio politico del diritto allo studio .  Chi lo spiega ai 1.367 cosiddetti "idonei non beneficiari" - studentesse e studenti che per merito e per fascia Isee avrebbero avuto diritto alla borsa di studio ma che non la riceveranno mai - come mai non potranno continuare gli studi?  Chi spiega loro che quei soldi anticipati per i libri e per gli affitti non torneranno mai nelle loro tasche?   Di certo non lo farà la giunta Fontana, immobile, che sul diritto allo studio ha messo la testa sotto la sabbia.  Quello che accade in Lombardia ha dell’incredibile: dato che la Regione non mette i soldi per le studentesse e per gli studenti idonei non beneficiari, sono gli Atenei stessi che sopperiscono di tasca propria . Parliamo di 170 milioni di euro dal 2021 al 2025, come ha denunciato il nostro Consigliere regionale  Paolo Romano , che potevano e dovevano essere investiti in altro modo: studentati, offerta formativa, ampliamento delle attività per le stud

La Lombardia che vogliamo

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In un assestamento di bilancio regionale che avrebbe avuto bisogno di una svolta sociale che non c'è stata , e per questo il PD ha votato contro, dopo una lunga discussione e la minaccia di ostruzionismo, alcune nostre proposte sono state accolte .  Tra questi la richiesta di finanziare 12 progetti sulla riduzione del danno e limitazione dei rischi in ambito dipendenze, finalizzati alla prevenzione dei fenomeni di disagio e degrado in ambienti giovanili , che erano stati approvati, ma non finanziati per esaurimento fondi. È stato accolto il nostro ordine del giorno a prima firma della nostra Consigliera regionale Roberta Vallacchi , ora vigileremo che avvenga al più presto lo stanziamento dei fondi.  È una notizia importante perché si tratta di iniziative attive da molti anni e ormai percepite sul territorio come infrastrutture sociali e sociosanitarie che hanno permesso il costante monitoraggio di fenomeni troppo spesso sommersi, come il consumo di sostanze stupefacenti, le dipend

Fontana mette da parte i giovani

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La legge che disciplina l’edilizia pubblica lombarda non ha mai funzionato . È dal 2016 che siamo stati costretti a metterci mano e, a forza di rattoppi, si è creato solo un ammasso sconclusionato di norme, come giustamente evidenziato dalla nostra Consigliera regionale Carmela Rozza.  I problemi sono tanti, a partire dalla gestione delle case popolari: ad esempio, nell’ ipotesi di cedere a terzi il patrimonio per la sua ristrutturazione e la sua gestione, viene meno il criterio del “senza scopo di lucro” .  Addirittura, eliminano anche la possibilità di dare i negozi e gli spazi non residenziali a giovani che intraprendono una loro attività economica , cioè le “nuove formazioni”.  È assurdo e inaccettabile che, anziché garantire alla società un piano edilizio efficace per tutte e tutti, la Giunta Fontana decida di mettere da parte il futuro dei giovani e di aprire le porte alle speculazioni del mercato privato!

Festa dell'Unità: la scuola non è una gara

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Proseguono i dibattiti della Festa dell'Unità con " La scuola non è una gara ".  I Giovani Democratici di Monza e Brianza ci propongono un momento di riflessione sul mondo della scuola e dell'istruzione con Daniele Rigamonti , docente e giornalista, Leonardo Carlini , membro del forum scuola e cultura del PD di Monza e Brianza, e Roberto Rampi , già Senatore PD. Modera l'incontro Emma Alberti , Responsabile Scuola per i GD di Monza e Brianza.  Vi aspettiamo!

Voto per i fuori sede subito!

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Il Governo continua a ostacolare il diritto di voto degli studenti fuori sede: la legge, approvata a luglio alla Camera, è ferma al Senato a causa di questa destra.  Noi chiediamo che il provvedimento venga votato al più presto in aula per permettere agli studenti fuori sede di votare alle prossime elezioni europee.  Chiediamo con forza alla maggioranza e al Governo Meloni di non girarsi dall’altra parte, di assicurare subito, tempestivamente, l'esercizio democratico e libero del voto per tutti gli studenti e le studentesse fuori sede.

L'Italia che non investe sui giovani

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L’Italia di Meloni è un Paese che non investe sui giovani.  Di 25 miliardi stanziati dalla legge di bilancio solo il 3% è previsto per misure, dirette o indirette, a favore della popolazione giovanile. Tra mancati investimenti sull’istruzione, sulla cittadinanza attiva, sulle politiche per il lavoro e sul benessere psicologico, il Governo abbandona le nuove generazioni.  Li hanno insultati chiamandoli fannulloni, ora gli negano anche il futuro. È la destra che odia le ragazze e i ragazzi.

Una manovra arrogante e letale per i servizi pubblici

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“Un anno fa di questi tempi ad accompagnare la prima vostra legge di bilancio era stata un lunga litania di alibi per il poco tempo a disposizione. Oggi non avete scuse.  È una manovra pienamente figlia vostra e si vede. Eccome. È figlia dell’arroganza con cui vi siete chiusi a ogni tipo di confronto  con decreti e fiducie”.  La Segretaria del Partito Democratico  Elly Schlein  alla Camera dei deputati apre così la dichiarazione di voto del PD alla legge di bilancio. Una legge di bilancio arrivata, come al solito, sul filo di lana, malgrado le promesse e le assicurazioni di una maggioranza che si professa unita, ma che unita non è, e porta in Aula una manovra figlia delle sue divisioni, “più profonde di quanto volete dare a vedere”, rincara Schlein: “basta pensare alla  vicenda del superbonus, ora, dopo il danno aggiungete la beffa di creare disparità all’interno dei condomini ”. Ed ancora, “è  una manovra che fa male al Paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici. Mance e man

Sanità, scuola e lavoro: da noi una contromanovra

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Io ho già detto che Meloni vuole comandare e non governare e lei ha risposto che in realtà vuole dare solo più potere ai cittadini. Ricordo che nell’unico incontro in cui ci hanno convocato tra le proposte che abbiamo portato a quel tavolo c’era la riforma della legge elettorale per far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti. Ma di questo Meloni non parla mai.  Certo, lei è saldamente al comando di un partito personale e con le liste bloccate decide chi va in Parlamento. E allora non sia ipocrita: se vuole far contare di più il voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale invece di avanzare una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro Paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato.  È inaccettabile vedere un governo mentire a viso aperto agli italiani : quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire, perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene e

Non è un Paese per giovani

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L’Istat certifica che l’Italia ha perso 3 milioni di giovani (di età fra i 18 e i 34 anni) negli ultimi 20 anni, e che il nostro Paese è il più basso in Europa per incidenza giovanile.  Le cause della bassa natalità e delle “fughe all’estero” sono molteplici, a partire dalla mancanza di stabilità lavorativa e possibilità di progettare il futuro. Tutto questo ci sta portando, rapidamente, in un vero e proprio inverno demografico, con una popolazione che aumenta invecchiando, e sta penalizzando in particolar modo il Sud.  L’Italia non è un paese per giovani, ma deve diventarlo. Occorrono un piano per il Mezzogiorno, investimenti nell’istruzione e nella ricerca, lo stop alla precarizzazione del mondo del lavoro, l’utilizzo dei fondi PNRR per il welfare (in particolare per le giovani coppie), accelerare sulla transizione digitale, sbloccare le graduatorie dei turnover per l’accesso alla pubblica amministrazione.  Serve aprire un ragionamento serio nel Paese, senza slogan facili. Noi ci sia

Diritto alla casa, diritto allo studio

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1) Mappare gli stabili pubblici abbandonati  2) Convertire le caserme dismesse in studentati  3) Aumentare i fondi nazionali destinati alle iniziative di housing studentesco pubblico e per i fuorisede  È stata approvata in commissione la mozione del nostro Paolo Romano e di Onorio Rosati di Verdi-Sinistra Italiana che vuole dare una risposta agli studenti lombardi che in questi mesi hanno manifestato per il loro diritto all’abitare.  Le nostre sono richieste semplici, concrete e giuste, formulate ascoltando le ragazze e i ragazzi delle tende in piazza davanti al Politecnico di Milano e ai tanti altri atenei italiani.   Ora è il tempo dei fatti.  La destra in Lombardia e a Roma ha il dovere di dare risposte. Sul diritto alla casa, sul diritto allo studio non arretreremo di un centimetro. Non c’è tempo da perdere!  Gruppo PD in Consiglio Regionale

Il Governo ignora l'allarme degli studenti

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Il caro affitti per gli studenti universitari è un tema totalmente ignorato dal Governo che allo stesso tempo non accelera nella spesa dei fondi PNRR per studentati e alloggi universitari.  Intanto sta per iniziare un altro anno accademico e l’UDU - Unione degli Universitari, ci ricorda che per il 62% degli studenti è difficile trovare una casa o un alloggio. Mentre i megafoni della destra sono sempre solerti ad insultare le giovani generazioni chiamandole choosy, bamboccioni o fannulloni, sul tema è calato un silenzio generale. Non è accettabile. Il PD sostiene e si unisce alla protesta dei tanti studenti, soprattutto fuori sede, che fino ad oggi non hanno ricevuto una risposta da Governo Meloni.  Difendiamo il pieno diritto allo studio, serve subito intervenire sul caro-affitti e stanziare risorse adeguate.  Partito Democratico

Bruciate le risorse per gli alloggi universitari

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Il governo sta riuscendo in un capolavoro: bruciare i fondi PNRR destinati agli alloggi universitari. L’emergenza abitativa delle studentesse e degli studenti? Per il Governo Meloni è l’ultima delle priorità, infatti l’accordo sulla terza rata del PNRR raggiunto da Fitto stralcia il target dei 7.500 nuovi posti letto negli studentati, rimandandolo a successivi accordi, oggi lontani.  La terza rata del PNRR per l’Italia sarà quindi decurtata di 519 milioni di euro, un prezzo carissimo messo in conto alle nuove generazioni. É l’ennesima scelta sbagliata di una destra totalmente inadeguata ad affrontare il problema della casa: oltre a questo taglio, che colpisce i giovani, hanno abolito negli scorsi mesi il fondo affitti e il fondo per la morosità incolpevole.   Questo avviene dopo mesi di arrogante e continua minimizzazione del problema e nel quadro della totale assenza di politiche mirate sull'abitare. Dopo la cancellazione del fondo sostegno affitti, un altro schiaffo a chi deve mi

Al fianco degli studenti

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La mobilitazione nazionale di studentesse e studenti contro il caro affitti continua e noi siamo da giorni al loro fianco: la questione che pongono è enorme e ci riguarda tutti, perché il diritto alla casa e il diritto allo studio sono fondamentali. Finora dal Governo sono arrivate parole di arroganza e di scherno, ma anche pasticci. Proprio oggi hanno ritirato un emendamento che destinava 660milioni di euro del PNRR a nuovi posti letto in alloggi o residenze per studenti: una scelta, peraltro, comunque da correggere perché comprava posti dal privato anziché realizzare strutture adeguate che rimangano poi anche dopo in capo al pubblico e al terzo settore (come sottolineato in questi giorni anche dal nostro parlamentare Alessandro Alfieri). Serve chiarezza: queste risorse ora andranno su altri capitoli di spesa e non al diritto allo studio? Arricchiranno semplicemente i privati senza diventare soluzioni strutturali o saranno una grande leva per nuovi investimenti pubblici? Insisteremo,

Giovani e politica

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Sei un giovane interessato alla politica o per la prima volta vuoi affacciarti alle tematiche della tua città? Se vuoi conoscere le nostre proposte e i giovani candidati nelle liste della coalizione, ti aspettiamo venerdì 5 maggio alle ore 19:00 presso il Masnada, al parco Increa. È consigliata la prenotazione, scrivendo un messaggio alla mia pagina. Non mancare!

L'attesa è finita, per sostenere la scuola pubblica

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Sostegno all’istruzione pubblica, più diritto allo studio con borse e sostegno agli affitti per gli studenti, risorse alle scuole per progettare e finanziare attività didattiche innovative ed extracurricolari, un Bonus Cultura per gli under 25.  Il nostro impegno, con Pierfrancesco Majorino presidente, è chiaro: vogliamo che la Lombardia diventi una terra di opportunità per tutti, non solo per pochi, a partire da quel grande motore di emancipazione che possono essere la scuola pubblica e l’università.  L’attesa è finita: il 12 e 13 febbraio facciamo vincere il diritto allo studio!  Pietro Virtuani

L'attesa è finita, per il diritto alla casa

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È ora di dare rappresentanza ad una generazione che merita più opportunità di crescere e vedere riconosciuto il diritto alla casa.  Sono convinto che la questione abitativa, il diritto ad avere una casa dove vivere, sia una vera emergenza per i lombardi, in particolare i giovani, le famiglie, le giovani coppie. Per dare risposte a questa necessità serve un piano regionale che, da un lato, aumenti l’offerta di case popolari per le fasce sociali più deboli - la disastrosa gestione ALER è nei numeri, con 15.000 alloggi sfitti e 50.000 persone in lista di attesa - e dall’altro un vero investimento sull’housing sociale, il canone concordato e soluzioni sperimentali per gestire emergenze come quella degli sfratti.  L’attesa è finita, il 12 e 13 febbraio il diritto alla casa torna al centro delle politiche regionali!  Pietro Virtuani

L'attesa è finita, per un vero diritto allo studio

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Il 24 gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione, un tema che mi sta particolarmente a cuore. Negli anni dei miei studi universitari sono stato rappresentante degli studenti, un’esperienza che mi ha fatto capire che le Istituzioni dovrebbero fare molto di più per garantire un diritto fondamentale: il diritto allo studio.  La Regione deve aumentare le risorse per coprire le borse di studio e investire sulla ricerca, perché sono due ambiti strategici per il futuro e, soprattutto, per fare della Lombardia una terra di opportunità per tutti, non solo per pochi.  La pandemia ha poi fatto emergere tutte le debolezze e le difficoltà di tenuta psicologica delle persone e si è iniziato a parlare della salute mentale dei più giovani.  Il ruolo della scuola è cruciale nel garantire il benessere psico-sociale delle nuove generazioni, sosteniamo le comunità educative!   Pietro Virtuani

Lombardia, è ora di cambiare

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Scopri le proposte del PD per Majorino Presidente! L’impresa e il fare impresa sono il cuore del tessuto produttivo lombardo. La crisi economica degli ultimi anni ha messo in luce la necessità di nuovi sostegni ma anche di riforme, a partire da un rinnovato impegno per affrontare l'emergenza delle morti sul lavoro.  La Regione dovrà farsi promotrice di un modello di sviluppo economico basato sulla responsabilità sociale d'impresa e investire maggiori risorse sulla sicurezza, non solo per aumentare le ispezioni ma soprattutto per creare un sistema che premi le tantissime aziende virtuose: il lavoro deve essere sicuro, per tutti. Soprattutto per i giovani che sono troppo spesso costretti a lavori mascherati da tirocini e destinati ad un futuro precario.  Di queste e delle altre priorità delle imprese ne abbiamo parlato nella nostra conferenza programmatica, ascoltando e raccogliendo il prezioso contributo dei cittadini lombardi.  La pandemia ci ha messo di fronte alle drammatiche