Sanità, scuola e lavoro: da noi una contromanovra

Io ho già detto che Meloni vuole comandare e non governare e lei ha risposto che in realtà vuole dare solo più potere ai cittadini. Ricordo che nell’unico incontro in cui ci hanno convocato tra le proposte che abbiamo portato a quel tavolo c’era la riforma della legge elettorale per far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti. Ma di questo Meloni non parla mai. 

Certo, lei è saldamente al comando di un partito personale e con le liste bloccate decide chi va in Parlamento. E allora non sia ipocrita: se vuole far contare di più il voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale invece di avanzare una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro Paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato. 

È inaccettabile vedere un governo mentire a viso aperto agli italiani: quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire, perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene eletta dal Parlamento e l’altra direttamente dai cittadini, la prima viene inevitabilmente marginalizzata. Ciò significa, in parole povere, che il Capo dello Stato non potrà più svolgere il suo ruolo di garante e custode della Costituzione. 
 
La verità è che la destra ha sempre sognato di scardinare lacci e lacciuoli della Costituzione per andare verso il modello del capo solo al comando. Nella storia d’Italia è già accaduto e non è andata bene. 

Faremo opposizione dura al premierato, anche perché pensiamo che questa riforma sia un fumogeno per coprire i buchi e le mancate risposte della manovra. La strategia di Meloni è evidente: sono in imbarazzo perchè questa manovra, che è pessima, non dà risposte sul terreno economico e sociale. Ma se non sono capaci di governare la colpa è loro, non della Costituzione. Bisognava essere veramente creativi per riuscire a fare una manovra che viene criticata sia dai sindacati sia da Confindustria. 

Ma do una notizia: noi stiamo preparando una contromanovra e la presenteremo a breve. Sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita

Servono più risorse, perché il governo Meloni da quando si è insediato sta tagliando i servizi alle persone. Vanno abbreviati i tempi delle liste d’attesa, va sbloccato il tetto delle assunzioni perché mancano 30 mila medici e 70 mila infermieri. E ancora, servono risorse per la salute mentale e per la sanità territoriale. Su alcuni di questi temi le forze d’opposizione possono fare una battaglia comune

Elly Schlein

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