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Visualizzazione dei post con l'etichetta sanità

PNRR, un governo incapace

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“Il PNRR è una straordinaria opportunità di futuro per l’Italia e fa male vedere come l’incompetenza del governo di Giorgia Meloni la stia sprecando, come conferma la relazione della Corte dei Conti. I  ritardi e le maggiori criticità sono proprio lì dove il PNRR serve di più, ovvero nelle azioni di riduzione delle disuguaglianze, come il welfare, la sanità pubblica, l’istruzione ”.  Lo dichiara la Segretaria  Elly Schlein , che aggiunge:  “Sono a rischio case della salute, nidi e alloggi universitari, ma pure infrastrutture ferroviarie e idriche, così come gli aiuti alle imprese per cui il Governo ha tardato mesi e cui è complicatissimo accedere. Ma chiedo quindi a Giorgia Meloni: chi ha ragione tra il ministro Giorgetti, che sembra sia pronto a chiedere il rinvio di un anno rispetto alla scadenza del 2026, e il ministro Foti, che oggi ci vuole far credere che va tutto bene? Questa confusione, con i ministri che si smentiscono a vicenda, è la dimostrazione che anche...

Sanità, la mobilitazione del PD

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Da qualche giorno è iniziato in Consiglio Regionale l'iter di discussione della nostra proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare in meglio la sanità. Il PD non si ferma ed è ripartito il giro per gli ospedali e i presidi sanitari delle nostre province per ribadire la nostra linea: il diritto alla salute non può essere trascurato, la regione e il Governo devono cambiare rotta, ora. Venerdì scorso a Pavia, ieri nelle province di Mantova e Monza Brianza. Chiediamo una gestione diversa del servizio sanitario, più pubblico, più accessibile, che sia veramente per tutte e tutti .

La battaglia continua, in aula e in piazza

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Ora il gioco si fa duro, in aula e in piazza. La nostra proposta di legge di iniziativa popolare per una sanità pubblica al servizio di tutte e tutti è arrivata sul tavolo della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Abbiamo le carte per ribaltare quel sistema voluto dalla destra che arricchisce il privato e costringe le lombarde e i lombardi a tempi d’attesa infiniti per una visita medica, e soprattutto a quel bieco ricatto del “Vuoi curarti? Paga!”. Una cosa è certa: non è una battaglia che si può combattere solo nelle aule del Consiglio. Continueremo a portarla avanti piazza per piazza, strada per strada , come oggi a Pavia e come faremo nelle prossime settimane in ogni capoluogo lombardo. Servono subito cure accessibili per tutte e tutti, in tempi brevi e certi. Partito Democratico della Lombardia

I cittadini bocciano la sanità lombarda

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Un lombardo su due giudica negativamente la sanità regionale , trent'anni di amministrazione del centrodestra ci hanno portati qui. Lo dice YouTrend : la realtà è fatta di liste d’attesa infinite, carenza di personale e un sistema che favorisce il privato invece di garantire cure per tutti. Il 56% dei cittadini boccia la gestione sanitaria della Regione , il 57% accusa direttamente Fontana per le lunghe attese, mentre il 62% denuncia il peso eccessivo del privato. La favola della “migliore sanità d’Italia” è finita. I dati del Ministero lo confermano e, per la prima volta, lo dicono anche i cittadini: la destra ha fallito. La giunta Fontana ha costruito un sistema che abbandona i lombardi a se stessi, dove chi può pagare si cura e chi non può resta in attesa . La causa è anche uno smantellamento della prevenzione che, non facendoci ammalare, oltre a fare risparmiare, migliora la qualità della vita delle persone. Noi non ci fermiamo. Abbiamo raccolto 100.000 firme per presentare una...

Un ricordo, un impegno

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Oggi ricordiamo uno dei periodi più drammatici della nostra storia recente. La pandemia ha segnato profondamente il mondo intero e anche la nostra Brugherio . Non dimentichiamo. Non dimentichiamo il dolore di quei giorni, l’isolamento, le ambulanze senza sosta, le corsie degli ospedali piene. Un momento di memoria, ma anche di consapevolezza: la sanità pubblica deve essere difesa e rafforzata , perché nessuno debba più trovarsi solo davanti a una tragedia simile. La memoria deve essere un impegno, non solo un ricordo. Noi non dimentichiamo.

Per cambiare la sanità lombarda

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Sabato si è conclusa la due giorni organizzata dal Gruppo PD in Consiglio Regionale e fortemente voluta da Pierfrancesco Majorino e Carlo Borghetti . Lo scorso anno raccoglievamo le firme per la nostra proposta di legge di iniziativa popolare, che è finalmente stata calendarizzata, per cambiare la sanità in Lombardia che non garantisce più universalità, accesso in tempi dignitosi, presenza dei servizi territoriali . Questa foto racconta bene di quanto le lombarde e i lombardi si sentano abbandonati da una regione dove siamo sotto il costante ricatto del dover pagare per poter avere un diritto, quello di curarsi, che la nostra Costituzione chiede di garantire. La Lombardia, con l’ambizione di tornare a essere locomotiva d’Italia, non può accettare di avere un sistema sanitario che anche così tante cittadine e cittadini vedono come totalmente inadeguato. Da questa settimana, nell’aula del Consiglio e nelle mobilitazioni, torneremo a chiedere una sanità pubblica che rimette al centro le ...

La salute è un diritto

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"Speculare sulla sanità è da imbecilli." Lo ha detto il Presidente Attilio Fontana. Siamo d’accordo con lui e speriamo che lo ricordi al governo, a se stesso e alla sua giunta. Al Governo che ha appena approvato un emendamento per tagliare del 50% i fondi per gli ospiti delle RSA e alla sua giunta che ci ha fatto assistere a un vergognoso balletto sul fine vita, sul dolore delle persone. Nell’evento “ La salute è un diritto ”, organizzato dal Gruppo PD Lombardia , ricordiamo che la sanità non è solo una voce di bilancio che la destra continua a tagliare, ma riguarda la vita delle persone, il benessere collettivo, il modello di società che vogliamo costruire. Eppure, stiamo assistendo alla progressiva "lombardizzazione" della sanità a livello nazionale: un sistema consolidato in 30 anni di governo della destra, che oggi impone a tutti la scelta tra liste d’attesa infinite o cure private a pagamento. La Lombardia ha sempre rivendicato il ruolo di locomotiva d’Italia, ...

Una privatizzazione senza scrupoli

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Senza scrupoli. La corsa alla privatizzazione della sanità pubblica di Fratelli d’Italia non si ferma nemmeno davanti a patologie croniche come l’Alzheimer. Vogliono spostare il 50% del costo delle prestazioni di lungo-assistenza sulle spalle delle persone malate e delle loro famiglie. È un attacco senza precedenti al diritto costituzionale alla salute. Ci opporremo con tutte le nostre forze.

PMA: più possibilità, meno ostacoli

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Nonostante in Lombardia la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) rientri tra le prestazioni che tutte le Regioni sono obbligate a fornire ai cittadini, la giunta fatica a rendere agevole l’accesso a questa pratica : i centri pubblici per la fecondazione eterologa sono pochi e mal distribuiti, con intere province scoperte, come quelle di Lecco e Sondrio. Le attese sono lunghissime e questo penalizza tutte quelle coppie che vogliono accedere a questo percorso complesso. In Aula, la nostra Consigliera Regionale Paola Bocci ha chiesto all’Assessore Bertolaso un impegno chiaro: servono più centri pubblici e convenzionati, tempi di attesa ridotti e una distribuzione più equa dei servizi sul territorio. Nonostante le risposte poco concrete dell’Assessore, il PD continuerà a vigilare affinché la Regione garantisca davvero un miglioramento dell’accesso alla PMA per tutte e tutti. Continueremo a chiederemo alla Regione di verificare l’efficacia degli interventi promessi. Il diritto a divent...

La seconda conferenza regionale sulla sanità

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Liste d’attesa infinite, pronto soccorso al collasso, medici e infermieri allo stremo. La sanità lombarda è in emergenza e la destra continua a tagliare e privatizzare. Ma c'è un'alternativa . Il 14 e 15 marzo ne parleremo alla conferenza regionale organizzata dal Gruppo PD Lombardia presso la Fondazione Feltrinelli, " La salute è un diritto! ". Un confronto aperto con medici, infermieri e professionisti del settore per costruire insieme un servizio sanitario più giusto e realmente centrato sulle persone. Venerdì sarà con noi anche Elly Schlein . Un’occasione per proporre soluzioni concrete e dare voce a chi ogni giorno vive e subisce le conseguenze di queste scelte politiche sbagliate. Scopri il programma e registrati qui . Con la salute non si scherza. Facciamo sentire la nostra voce.

La sanità lombarda è in caduta libera

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La sanità lombarda è in caduta libera. E la responsabilità è solo della destra. Quella destra che ha governato la nostra regione negli ultimi 30 anni. Quella destra, oggi guidata da Fontana, che ha smantellato la sanità pubblica a favore di quella privata , sempre e solo a scapito dei cittadini e del personale sanitario. Sta tutto nei dati del Ministero della salute: il nostro sistema sanitario regionale è settimo in Italia , con buona pace di chi si ostina a millantare eccellenze e vecchie glorie. Insomma, vuoi curarti? Paga! I lombardi spendono in media più di mille euro l’anno per visite ed esami. E la vera eccellenza che c’è, ovvero infermieri, medici e professionisti della sanità, è in fuga. Più di un medico su due si dice insoddisfatto delle proprie condizioni di lavoro e più di uno su quattro è pronto a mollare entro l’anno. Fontana, che si fa? Noi vogliamo cambiare .

Tagli alla sanità pubblica per favorire quella privata

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La destra di Giorgia Meloni e Fontana taglia sulla sanità pubblica, con il più basso investimento degli ultimi 15 anni , per favorire gli amici del privato.  E se la prende con le classifiche.  Caro Fontana, il peggior nemico della sanità pubblica siete voi.

Usato solo il 9% del PNRR per ospedali e CdC

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Mentre vediamo il PNRR come un’occasione storica per rilanciare la sanità territoriale, in Lombardia e nel resto del Paese siamo di fronte a un fallimento annunciato. Secondo un report della CGIL, dei quasi 20 miliardi stanziati per la Missione Salute, ne sono stati spesi solo 3,5 miliardi, appena il 18,1% del totale. Delle 1.350 case di comunità previste, solo 25 sono state completate e collaudate. Gli ospedali di comunità non stanno meglio: su 427 strutture finanziate, solo il 43,3% ha visto partire i lavori, mentre il 45,4% è ancora fermo ai blocchi di partenza. In tutto ciò, il governo Meloni lascia le regioni senza strumenti per assumere medici e infermieri , il personale sanitario è insufficiente e i cittadini fanno sempre più fatica ad accedere alle cure. La destra ignora l’emergenza e porta avanti scelte scellerate, penalizzando chi ha più bisogno e lasciando i territori senza risposte.

Quattro proposte per il diritto alla salute

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Da oltre due anni il Governo Meloni promette risposte per le liste d’attesa e riforme per la sanità. Ma i cittadini toccano con mano le difficoltà quotidiane a prenotare visite, esami, interventi e il diritto alla cura non è più garantito a tutti come previsto dalla nostra Costituzione.  Con la Legge Schlein avevamo indicato una strada che è ancora possibile e urgente imboccare:  1) finanziare la sanità pubblica con almeno 5,5 miliardi l’anno  per cominciare ad avvicinare la spesa sanitaria italiana sul Pil alla media europea; 2) fare  un piano straordinario di assunzioni  per coprire le troppe carenze di cui soffrono ospedali e servizi territoriali; 3)  adeguare le retribuzioni  del personale e valorizzare le professionalità sanitarie per evitare la fuga dal SSN; 4)  investire molto di più sulla medicina territoriale  e di prossimità, sulla prevenzione, sulle future Case e Ospedali di Comunità, sulla  salute mentale e il benessere psico...

Soldi pubblici buttati

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AAA - Offresi oltre 200 letti Covid acquistati nel 2020 . Valore: 220mila euro a carico dei contribuenti lombardi. Stato: come nuovi, mai usati. Possibile ritiro a mano nel vecchio ospedale Sant’Anna di Como. Si spedisce solo verso l’India o l’Ucraina. Vorremmo riderci su, ma proprio non possiamo: ecco l’ennesimo scandalo targato giunta Fontana. Succede a Como, dove un’inchiesta del quotidiano La Provincia ha rivelato come ci siano centinaia di letti abbandonati in alcuni locali del vecchio ospedale del capoluogo . Letti nuovi, comprati tramite la centrale acquisti regionale Aria Spa da un’azienda indiana nel pieno della pandemia. Peccato fossero sprovvisti delle certificazioni necessarie e che, quindi, risultassero totalmente inutilizzabili. Com’è stato possibile che la giunta Fontana non abbia verificato l’attendibilità del fornitore prima di procedere con una commessa del genere? Il nostro Consigliere regionale Angelo Orsenigo l’ha chiesto direttamente all’Assessore lombardo Berto...

La sanità è un diritto, non un privilegio

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Dopo sei mesi dalla conversione del DL liste d’attesa, nulla è cambiato . Milioni di italiani sono costretti a pagare di tasca propria o a rinunciare definitivamente alle cure. Il diritto alla salute, pilastro della nostra Costituzione, viene smantellato pezzo dopo pezzo per favorire il privato .  E chi denuncia tutto questo viene attaccato. Fratelli d’Italia ha preso di mira la Fondazione GIMBE e il suo presidente Nino Cartabellotta, colpevoli solo di aver detto ciò che è sotto gli occhi di tutti.  Non resteremo a guardare mentre questa destra distrugge la sanità pubblica. Noi siamo con GIMBE, col Presidente Cartabellotta e con tutti coloro che difendono il diritto alla salute, con chi non si piega alla propaganda di Governo.  La sanità è un diritto, non un privilegio .  Silvia Roggiani, Segretaria regionale

La Lombardia è senza medici di base

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In Lombardia, oltre 230mila persone sono senza medico di base . Un dato impressionante che racconta l’ennesima emergenza sanitaria lasciata esplodere dalla gestione Fontana-Bertolaso.  Mancano più di mille medici di famiglia e quelli rimasti si trovano a gestire fino a 1.800 pazienti a testa. E mentre i numeri peggiorano la Giunta promuove soluzioni inefficaci e si affida ancora una volta a bandi che non attraggono abbastanza professionisti. E in tutto ciò le case di comunità realmente operative, che dovrebbero essere un pilastro dell’assistenza territoriale, sono appena 7 su 130. Insomma, zero visione, zero progetti, zero risultati.  È chiaro che Fontana e la sua giunta non hanno a cuore la sanità lombarda. Noi continueremo a batterci per un sistema sanitario più giusto, efficiente e vicino alle persone .

Le sparate della Lega

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I nipotini di Trump della Lega propongono una legge per far uscire l’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . Coerentemente con le loro teorie complottiste e antiscientifiche che li ispirano ogni volta che strizzano l’occhio alla galassia no vax. In realtà se l’OMS non esistesse andrebbe creata perché, come è stato tragicamente evidente proprio durante la pandemia, i virus non conoscono i confini degli Stati e la collaborazione internazionale è l’unico modo per contenere i rischi per la salute di ognuno di noi. C’è da domandarsi cosa ne pensi Giorgia Meloni di una proposta che, se approvata, rischierebbe di isolare l’Italia dal resto della comunità internazionale su un tema così cruciale come la tutela della salute. Ma forse è solo l’ennesima arma di distrazione di massa , per farci discutere di questo anziché del fatto che 4,5 milioni di italiani sono costretti a rinunciare alle cure, che le liste d’attesa sono sempre lì, che il governo per il terzo anno consecutivo non tro...

Serve il CUP unico, ora

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Quanto dobbiamo aspettare per un CUP unico?  Siamo tutti vittime dei disservizi del sistema sanitario lombardo, cittadine e cittadini continuano a fare i conti con un sistema di prenotazioni inefficiente che, non solo non risponde alle necessità, ma aumenta anche le disuguaglianze.  Come racconta il nostro Consigliere regionale Matteo Piloni , il sistema informatico regionale non corrisponde alle reali disponibilità delle strutture , costringendo i lombardi a lunghe attese e scomodi tour degli sportelli in presenza. L'assurdità dei tempi d'attesa, l'inefficienza del sistema informatico e la difficoltà a prenotare una visita sono sotto gli occhi di tutti. La tecnologia dovrebbe semplificare la vita, ma in Lombardia sta facendo l'opposto!  Da tempo chiediamo con urgenza più efficienza dei sistemi informatici e un CUP unico regionale , capace di centralizzare le prenotazioni e rendere le cure accessibili a tutte e tutti, senza far lievitare le liste d’attesa o far pagare u...

Senza risposte

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Giorgia Meloni per quasi tre ore di conferenza stampa ha completamente dimenticato le condizioni di vita degli italiani . Non una parola sulle infinite liste di attesa nella sanità pubblica, sulle bollette insostenibili per le famiglie e le imprese, sulle pensioni che volevano portare a mille euro e invece aumentano di 1,80 euro, sul salario minimo negato a 4 milioni di lavoratrici e lavoratori poveri, sulle accise che aveva promesso di abolire e sulla paralisi dei trasporti pubblici che fanno partire l’Italia con un’ora di ritardo tutti i giorni. Evidentemente era troppo impegnata nella difesa d’ufficio e nell’interpretazione autentica del pensiero di Trump e Musk. Elly Schlein