Liste d'attesa, caos nella destra
Ieri alla Camera Giorgia Meloni ha detto che le liste d’attesa infinite non sono colpa sua. Ma delle Regioni.
Certo, perché gli 800 milioni buttati nei centri in Albania non c’entrano nulla. E nemmeno i tagli del suo governo alla sanità. È sempre colpa di qualcun altro.
In Lombardia lo sappiamo bene: quando la destra mette le mani sulla sanità, il risultato è sempre lo stesso. Hai i soldi? Passi avanti. Non li hai? Aspetti. Mesi, a volte anni.
Ma attenzione: Attilio Fontana ci tiene a precisare che no, nemmeno lui ha colpe. E allora di chi è la responsabilità? Di Bertolaso? Figuriamoci. Così ora l’ultima trovata è mandare i Carabinieri negli ospedali per capire “cosa non funziona”.
Sembra la trama di una fiction. E invece è la realtà.
Insomma, a Roma e in Lombardia, quando il gioco si fa duro, la destra inizia con lo scaricabarile.
Noi sappiamo bene chi sta mantellando la sanità pubblica. E non ci fermeremo finché non sarà ricostruita, pezzo dopo pezzo. A partire dalla nostra legge di iniziativa popolare, ora finalmente in commissione regionale.