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Visualizzazione dei post con l'etichetta economia

Gli indennizzi che non arrivano

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A quasi un anno dai disastrosi eventi meteorologici che hanno colpito la Lombardia, provocando danni enormi a servizi essenziali, coltivazioni, edifici pubblici e privati, la Giunta Fontana non mostra segni di vita, lasciando solo domande senza risposta.  Dopo l'istituzione dello stato di emergenza ad agosto 2023 e le successive delibere regionali che stabilivano i criteri per l'assegnazione dei contributi, enti pubblici, imprese agricole e privati hanno segnalato i danni, sperando in un rapido risarcimento.  I termini sono scaduti, le segnalazioni raccolte, ma le risposte tardano ad arrivare. A che punto è l’iter per i contributi in merito alle segnalazioni raccolte? Qual è l’esatto ammontare di tali segnalazioni? Sono già stati riconosciuti e saldati ristori alle imprese e ai privati beneficiari? Il nostro Consigliere regionale Matteo Piloni ha presentato un'interrogazione per sollecitare la Giunta Fontana a fornire delle risposte a chi ancora sta aspettando.  Vogliamo fo

A un anno dall'alluvione

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Un anno fa l’inizio degli eventi alluvionali in Emilia-Romagna, seguiti dalla passerella nel fango di Giorgia Meloni e dalla promessa, non mantenuta, di ristori immediati.  Un anno dopo, infatti, nonostante le promesse della Meloni, alle famiglie e alle imprese non un solo euro è arrivato ai territori e alle imprese. Gli emiliano-romagnoli si sono rialzati da soli, grazie alla forza e al coraggio delle comunità e alla capacità degli amministratori locali.

Benzina alle stelle

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La benzina è alle stelle, con i prezzi mai così alti da sei mesi a questa parte che sfiorano i 2 euro al litro.  La fotografia è questa, ed è impietosa.  La benzina al self service è a 1,911 euro al litro, il prezzo massimo da sei mesi , dallo scorso 19 ottobre.  Il prezzo medio del diesel self è 1,811 euro al litro. Sono i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy,  aggiornati alle 8 del  7 aprile ed elaborati da  Quotidiano Energia .  Sul servito, la benzina arriva a un prezzo medio di 2,048 euro al litro, il diesel a 1.951 euro al litro, mentre il Gpl oscilla tra 0,723 e 0,741 euro al litro, e il metano auto va da 1,308 a 1,414 euro al kg . Non male per chi sembrava pronta a ingaggiare una crociata contro le accise.  Dovevano tagliare le accise, non l’hanno fatto. Con il Piano Mattei, tra le tante cose dette, dovevano trovare una soluzione ai rincari energetici, non l’hanno fatto. Dovevano abbassare il costo della benzina

Un DEF senza cifre

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La politica dello struzzo della destra: un DEF (documento di economia e finanza) senza cifre. Sanno che andranno incontro ad una procedura per deficit eccessivo ma non vogliono dirlo agli italiani.  Un Governo inaffidabile che, sull’altare della propaganda, sceglie di mettere le mani nelle tasche degli italiani e di danneggiare duramente la credibilità internazionale del Paese.  “Siamo oltre la finanza creativa. Siamo alla presa in giro: il governo presenta un DEF “transitorio”, cioè non dice come coprirà le spese almeno fino alle Europee. Poi la ricetta sarà la solita: tagli a sanità, scuola, lavoro. Irresponsabili e incoscienti, a spese dei cittadini”. La Capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga , commenta così il Documento di economia e finanza approvato in Consiglio dei Ministri.  Un provvedimento che la Cgil definisce “una scatola chiusa”, e che tante polemiche aveva suscitato già alla vigilia della discussione in CdM. Al centro della contesa, la decisione del governo Meloni di pr

Il solito giochino della destra

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La destra lombarda si lamenta di un’Europa distante, mentre in Consiglio regionale boccia la risoluzione presentata dal PD per una transizione ecologica giusta, per far emergere un’Europa come attore di pace, promuovere lo sviluppo di una capacità di spesa e di investimento comuni, mettere al centro la qualità del lavoro e della vita.  Non vogliamo più assistere a questo triste giochino della destra, che da un lato se la prende con l'Europa per i suoi limiti, e dall'altro ostacolano ogni passo in avanti.  Condividiamo le parole della nostra Segretaria Regionale Silvia Roggiani e del nostro Responsabile per le Politiche europee Michele Bellini: “La questione fondamentale oggi è decidere se vogliamo mettere l'Europa nella condizione di poter fare ciò che le chiediamo, attraverso strumenti e competenze. Questa era l'essenza dell'emendamento che il Gruppo PD in Consiglio Regionale ha presentato e che è stato bocciato dalla maggioranza.”

Fisco, una riforma che aiuta chi non paga le tasse

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Il Governo della destra continua a stare dalla parte dei furbetti, degli evasori e di chi la vuole fare sempre franca. A pagarne le spese sono i cittadini onesti che vedono aumentare i taglia alla sanità pubblica, alla scuola, alla pensioni e al welfare.  “Una riforma particolarmente odiosa, che approfondisce ancora di più il divario di trattamento già esistente fra chi le tasse le paga, per obbligo o per convinzione, e chi invece non le paga”. Maria Cecilia Guerra , Responsabile lavoro nella Segreteria nazionale, boccia senza mezzi termini la riforma del fisco targata Meloni, in un commento pubblicato sul quotidiano Domani .  “L’introduzione del cosiddetto discarico automatico per i debiti fiscali non riscossi dopo cinque anni, senza che l’Agenzia delle entrate debba dimostrare un reale tentativo di riscossione, – evidenzia Guerra –   sarà il risultato non di una amministrazione più efficiente, ma di una amministrazione che rinuncia, senza neppure provarci, a incassare una quota rilev

La destra volta e spalle agli agricoltori

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Fontana volta le spalle agli agricoltori, la destra lombarda boccia la nostra proposta sui sostegni al settore agroalimentare.  Visto il complicato momento per il comparto, dovuto agli effetti della crisi climatica, all'aumento dei costi di produzione, delle materie prime e all'inflazione, i nostri Consiglieri regionali Marco Carra e Matteo Piloni avevano presentato una mozione richiedendo di stanziare 30 milioni di euro per aiutare i produttori di latte e carne bovina.  Ma la destra ancora una volta decide di riempirsi la bocca di belle parole a sostegno delle manifestazioni delle scorse settimane, e allo stesso tempo di voltare le spalle agli agricoltori, bocciando la nostra proposta, e dicendo testualmente che Regione ha altre priorità.  Le imprese agricole hanno bisogno di risposte concrete per essere competitive in un mercato che continua a giocare al ribasso. Fontana si ricordi che c’è un urgente bisogno di misure serie e concrete, non di vuote dichiarazioni!

Basta bugie

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La UE rivede i dati sulla crescita. L’Italia passa dall’1,2% annunciato dal Governo allo 0,7% reale, quasi la metà. Un’economia sostanzialmente in stagnazione, gonfiata solo dalla propaganda della destra che racconta una rinascita che non esiste.  Meloni e Giorgetti dovrebbero imparare a usare la calcolatrice. Ma, ancora più importante, sarebbe bene che smettessero di dire bugie agli italiani.

PGT, depositate le istanze della coalizione progressista

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Lunedì abbiamo depositato un documento condiviso con la   Lista Civica Brugherio è Tua! e il gruppo di Alleanza Progressista  contenente le nostre istanze per le Valutazioni Ambientali Strategiche propedeutiche alla variazione generale del Piano di governo del territorio e del Piano generale del traffico urbano. Una prima esposizione della nostra prospettiva per lo sviluppo della nostra città, riguardo all'evoluzione delle norme esistenti e alle sfide politiche, sociali, ambientali ed economiche che lo Brugherio dovrà affrontare. Un contributo disinteressato, volto al bene comune. Per portare avanti la nostra idea di una Brugherio più semplice, più coesa e più sostenibile. A misura di cittadino. Leggi il documento

Trai due litiganti l'Italia perde

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Mentre i comuni e gli enti locali attendono i fondi del PNRR per la realizzazione dei progetti di sviluppo e transizione energetica, i Ministri Fitto e Giorgetti litigano fra di loro per l’utilizzo dei fondi.  19 miliardi di euro che si rimpallano da un Ministero all’altro, discutendo chi debba attingere da cosa. Ma aldilà del contenzioso in sé, c’è un problema che è tutto politico: una totale mancanza di concordia all’interno del Governo Meloni nella gestione dei fondi, figlia della loro visione scettica sul Recovery Fund, che sta sostanzialmente bloccando il più importante piano economico dal dopoguerra a oggi.  Uno spettacolo francamente indecente mentre cittadini e istituzioni attendono di vedere realizzate opere fondamentali. Tra i due litiganti a perdere è il Paese.

La destra svende gli asset del Paese

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Il governo Meloni sta rischiando di svendere asset strategici pubblici di questo Paese. Noi siamo contrari.  In manovra hanno previsto 20 miliardi di privatizzazioni. Non è ancora chiaro, probabilmente neanche a loro, quali asset saranno coinvolti. Si parla però delle Poste. Curioso aver ritrovato un volantino della giovane Meloni che si scagliava qualche anno fa proprio contro questa ipotesi. Vorrei che la Presidente del Consiglio ci spiegasse perché ha cambiato idea.  Ho appena incontrato lavoratori e lavoratrici della siderurgia. Nella mancanza totale di un piano industriale di questo governo rischiamo di svendere a grandi fondi finanziari o multinazionali asset strategici per il rilancio dell’occupazione italiana. Le risorse del PNRR vanno coniugate con una visione del futuro del Paese e il governo non è all’altezza di questa sfida.  Elly Schlein

Ex ILVA, un decreto disastroso

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Il decreto varato dal governo Meloni sulla ex ILVA è del tutto inadeguato a fronteggiare le conseguenze sul l’indotto di una eventuale attivazione dell’amministrazione straordinaria. Le aziende fornitrici rischiano il collasso, è necessario aiutarle e difendere l’occupazione diretta e indiretta legata al polo siderurgico. Servono ammortizzatori sociali in deroga, interventi di sostegno economico e garanzie pubbliche per l’accesso al credito delle imprese fornitrici. Antonio Misiani

La destra a difesa delle lobby

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Le corporazioni passano all’incasso del sostegno al Governo Meloni.  Il taglio del canone per le concessioni balneari è semplicemente uno schiaffo in faccia ai cittadini e a tutte le altre categorie produttive. Si continua a creare una situazione di inaccettabile rendita, privatizzando le spiagge italiane per pochi spiccioli. Con tanti saluti alla concorrenza e alla possibilità, per tanti giovani, di intraprendere un’attività imprenditoriale in questo settore, bloccato dalle politiche corporative della destra.  Furbetti e interessi particolari nell’Italia di Meloni ci stanno benissimo, cittadini e lavoratori invece sono continuamente penalizzati.

La prima bacchettata dell'anno

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La proroga automatica delle concessioni per balneari e ambulanti, voluta dal Governo, è in aperto contrasto con le normative europee. A bacchettare la maggioranza anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.  La destra però finge di non capire. Continua con la propaganda, prende in giro tutti, se ne frega dell’economia del Paese e, per quel che riguarda le spiagge, anche della sostenibilità ambientale.  Una cambiale elettorale scaduta, che pagano gli italiani.

Solo bugie e passerelle

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Durante la discussione sulla Manovra di Bilancio la destra ha bocciato un nostro emendamento che chiedeva una cosa semplice: definire risorse chiare e definitive per l’Emilia-Romagna.  Dopo 7 mesi a cittadini e imprese sono arrivate briciole. Sono stati stanziati meno della metà degli 8,5mld di euro necessari. Un ritardo inaccettabile dentro ad un quadro burocratico poco chiaro, inutilmente complicato.  Meloni prometteva il 100% degli indennizzi. Ad oggi, questa, si è rivelata una grande bugia.

Dal governo solo propaganda

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Il 15 e il 16 dicembre ci sarà un grande appuntamento per far partire la costruzione partecipata del progetto per l'Europa che vogliamo, mettendo al centro quelle che per noi sono le priorità e le sfide che rendono più che mai necessaria l'integrazione politica.  Parleremo, innanzitutto , della questione sociale, che è strettamente legata a quella ambientale. Di lì partirà un percorso che vuole essere più aperto e coinvolgente possibile. Coinvolgeremo i mondi economici, il terzo settore, la società civile. Sarà una discussione aperta. Il green deal e il Next generation Eu non nascono dal nulla, ma dall’impegno dei socialisti in questa legislatura, noi vogliamo dare continuità a questi progetti a cui gli alleati di Salvini e Meloni non hanno mai creduto e che hanno sempre ostacolato. Ci sarà il tema migratorio, su cui noi continuiamo a insistere di fronte a un governo che invece si è arreso a Orbàn e a chi vuole solo costruire muri contro l’Italia. E poi si parlerà della giustiz

La tassa Meloni e le proposte PD

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Mercoledì 6 dicembre, dalle 17:00 alle 18:00 mettiamo a disposizione un momento di approfondimento sul tema del DL Energia e sulla fine del mercato unico tutelato, un tema che ha visto il PD incalzare il Governo, che ha diviso la maggioranza e che si inserisce nel nostro lavoro sulla giustizia sociale e ambientale.  Di cosa si tratta? Cosa propone il PD? Come possiamo attivarci?  Per le risposte basta collegarsi mercoledì, alle 17:00, a questo link e inserire la password: 666107, bmeeting id 85806494945. Partecipa e condividi!  Silvia Roggiani

Il Governo Meloni va contro donne e bimbi

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Sugli italiani si abbatte la Tassa Meloni sulle bollette. La destra, che sostiene di difendere le famiglie, ha scelto di rinegoziare il PNRR tagliando sugli asili nido e non prolungando il mercato tutelato sulle bollette. Un attacco diretto a donne e bimbi, un salasso per cinque milioni di famiglie.  Hanno rinegoziato il PNRR su tante cose, sono venuti ad agosto a dircelo, e su sulla liberalizzazione dell’energia e il mercato tutelato non potevano farlo? O non volevano?  Non stanno dalla parte dei cittadini, ma delle società energetiche. Stanno distruggendo uno strumento di mercato che ha protetto i consumatori, rendendoli meno esposti alle fluttuazioni del prezzo del gas. Il passaggio costerà miliardi di euro in più, ci saranno aumenti medi del 34 per cento. La crisi energetica dovrebbe averci insegnato quanto siamo fragili. C’erano tutti gli elementi per chiedere anche questa modifica e per negoziarla a Bruxelles.  Diciamo da un anno che è necessaria una proroga perché nel frattempo

La "tassa Meloni" sulle bollette

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Il governo ha scelto di stare dalla parte degli interessi delle grandi lobby energetiche e di introdurre la “tassa Meloni” sulle bollette per 5 milioni di famiglie e 10 milioni di utenze.  Perché questo è ciò che significa il no del governo alla proroga del mercato tutelato luce e gas.  Elly Schlein

Dalla destra solo misure spot

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L'economia italiana è ferma.  A dirlo non sono pericolosi esponenti dell'opposizione ma il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.  I dati certificano le sue parole, con il continuo calo dei consumi su prodotti solitamente trainanti come calzature e alimentari. Questo si unisce al drastico crollo della fiducia di famiglie e imprese nei confronti del Governo e della manovra economica.  Servirebbero interventi strutturali per aumentare i salari e ridurre le tasse. Dalla destra solo misure spot, una tantum: il loro sguardo non si allunga oltre la campagna elettorale. E a pagare sono gli italiani.  Partito Democratico