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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti

Da Meloni solo parole

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Giorgia Meloni, tra nazionalisti, franchisti e amici di Trump, ci attacca dalla Spagna dicendo che la sinistra cancella l’identità. Un giorno ci spiegherà che cosa vuol dire, nel frattempo le ricordiamo dall’Italia che dopo un anno e mezzo al governo lei sta cancellando la libertà delle persone. Perché non c’è libertà se hai un salario da fame, e non puoi pagare l’affitto.  Mentre Meloni cancella 330 milioni di fondo affitto e affossa il salario minimo. Non c’è piena libertà se non ti puoi curare perché il governo sta tagliando la sanità pubblica e ti fissano una visita tra un anno. Che le giunga chiaro un messaggio: non ci rassegneremo al peggior governo di sempre, stiamo costruendo insieme un’alternativa che parte dal miglioramento delle condizioni materiali delle persone per rimettere al centro dell’agenda politica non solo le prossime elezioni ma il futuro delle prossime generazioni.  Del resto siamo fieri della nostra identità antifascista che viene dalla Costituzione, e vorremmo

Ipocriti

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Che rabbia e che vergogna questo governo che decide di non firmare una dichiarazione per le politiche europee a favore delle persone lgbtq+. Non è accettabile. Questo governo, che pure l’anno scorso aveva firmato, quest’anno non lo ha fatto per fare campagna sulla pelle delle persone discriminate.

L'amore non può far paura

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Nella Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransofobia lo diciamo con ancora più forza: serve una legge contro i crimini d’odio, perché non ci sono vie di mezzo, o lo Stato sta dalla parte delle vittime, o sta dalla parte degli aggressori.  La destra sta sdoganando un linguaggio d’odio dalle istituzioni che genera violenza nella società, come sta attaccando le famiglie arcobaleno in modo sistematico.  Difendere i diritti, la dignità e le vite delle persone lgbtqia+ significa anche difendere la nostra Costituzione.  Noi ci siamo.

Un Paese sempre più povero

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I dati dell'Istat di oggi dimostrano che in Italia, negli ultimi tre anni, i prezzi sono aumentati del 17% e i salari solo del 4,7%.  Ecco perché il Paese ha bisogno subito del Salario Minimo.  E dal Governo? Silenzio. Assurdo che Giorgia Meloni continui a voltare la faccia dall'altra parte.

Inaccettabile

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Sono inaccettabili le immagini dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami. È stata calpestata la dignità di un nostro giovane connazionale.  Con un’interrogazione urgente, il PD ha chiesto al Governo di riferire alla Camere e attivarsi in tutte le sedi per condannare queste gravissime violazioni dei diritti fondamentali e garantire sia fatta giustizia.

Meloni ha un problema con il corpo delle donne

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Diritto all’aborto: il Governo Meloni ha un problema con il corpo delle donne.  Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano rivendica con  orgoglio, sulla stampa, la contrarietà di Fratelli d’Italia - espressa al Parlamento Europeo - all’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali UE.  Una posizione che esprime, ancora una volta, l’Italia peggiore in Europa. Giustifica la scelta, spiegando che il loro no serve per “rispettare la sovranità degli Stati sui nuovi diritti”, difendendo Paesi che vietano l’aborto, come Malta. Ma visto che in Italia questo diritto è garantito dalla legge 194, purtroppo solo in teoria, visto che oltre il 60% dei medici si avvale dell’obiezione di coscienza per non praticarlo, l’unica sovranità che viene da pensare voglia attuare è quella di poter cancellare la 194 o limitare ulteriormente la sua attuazione.  A queste dichiarazioni, inaccettabili, va sommato che l’unico intervento sulla sanità pubblica del Governo Melo

Un tradimento alla Costituzione

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“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.  Giorgia Meloni tradisce la Costituzione tagliando i fondi al servizio sanitario nazionale. Più che una patriota, un’irresponsabile al governo.

Decidono le donne

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Ricordate quando Meloni disse che non avrebbe toccato la 194? Mentiva. È in corso un attacco pesante alla libertà delle donne di scegliere sul proprio corpo. Ce lo aspettavamo da questa destra che ovunque governa cerca di minare l’attuazione della 194 e di restringere il diritto delle donne che cercano di avere accesso ad una interruzione volontaria di gravidanza. È molto grave il blitz della destra in Parlamento con questo emendamento, che vuole fare entrare nei consultori associazioni antiabortiste, per incidere psicologicamente e in modo inaccettabile, violento sulle donne che cercano di avere accesso alla interruzione volontaria di gravidanza.

Per la destra la salute degli italiani non è una priorità

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Nonostante la decisa presa di posizione della Conferenza delle Regioni, che è arrivata a minacciare il ricorso alla Corte costituzionale se non si fossero recuperate le risorse per la messa in sicurezza degli ospedali, il Governo e la maggioranza hanno respinto l’emendamento del PD soppressivo del taglio di 1,2 miliardi destinati agli investimenti per la sanità previsti nel Piano Nazionale Complementare.  Nessuna garanzia è stata data alle Regioni, che in molti casi hanno già assunto impegni vincolanti a valere su quei fondi, sulla possibilità di finanziamenti alternativi.  L’ennesima dimostrazione del disinteresse di questo Governo per la salute dei cittadini e per il futuro della sanità pubblica.

Sicurezza sul lavoro, in piazza assieme ai sindacati

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A fronte dell’ennesima tragedia sul lavoro riproponiamo al governo e alla maggioranza di lavorare davvero seriamente sul tema della sicurezza sul lavoro. Abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la necessaria estensione delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Ma su tanti altri aspetti, fra cui formazione, prevenzione, patente a crediti, contrasto alla precarietà del lavoro, le risposte sono ancora totalmente insufficienti.  Per questo il Partito democratico parteciperà alle mobilitazioni sindacali di domani per la sicurezza sul lavoro. Chiediamo inoltre che in tutti i territori le iniziative del PD di questo fine settimana insistano sul tema della sicurezza sul lavoro.  Maria Cecilia Guerra , Responsabile Lavoro Segreteria nazionale del Partito Democratico

Una destra non credibile

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L’attenzione alla disabilità e ai disturbi dello spettro autistico è una cosa seria, è un tema che richiede impegno costante, attenzione e i fondi necessari per aiutare le famiglie e i caregiver.  La giunta Fontana non solo se ne lava le mani durante tutto l’anno, ma utilizza le ricorrenze come passerelle suscitando la giusta ira di chi in questi anni ha visto arretrare i propri diritti e ha subito i tagli ai sostegni da parte di Regione Lombardia. La destra non è credibile e i lombardi lo sanno.  Noi continueremo a dare battaglia, al fianco delle associazioni e delle persone più fragili.

Contro la privatizzazione della sanità

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I cittadini si indebitano per curarsi. La destra che fa? Taglia i fondi alla sanità.  La sanità pubblica è sempre più in crisi e per far fronte alle cure gli italiani sono costretti a pagare o, peggio, a indebitarsi per ricevere le cure a cui avrebbero diritto.  Insomma: chi può, paga. Chi non può, si indebita. Oppure rinuncia a curarsi.  Sono infatti circa 9 milioni gli italiani in difficoltà economica per colpa di una sanità pubblica allo sbando. Un cittadino lombardo su nove evita di curarsi perché non può sostenere il costo di una visita privata.  Nel pieno di questa crisi, il valore dei finanziamenti personali contratti a copertura delle spese sanitarie è arrivato a superare il miliardo di euro: un risvolto ancora più drammatico che, però, non sorprende.  Per fronteggiare la difficoltà degli italiani il Governo cosa fa? Taglia i fondi destinati alla sanità. In Regione Lombardia, la Giunta Fontana non è da meno, con la sua ricetta ormai collaudata di tagli e privatizzazione strisci

Il boom dei malati indebitati

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Gli italiani si indebitano per curarsi. Nel 2023 sono stati erogati oltre un miliardo di euro di prestiti per far fronte alle spese sanitarie. Il diritto alla salute, in Italia, non è garantito: il 34,4% di chi guadagna meno di 15mila euro l’anno è stato costretto a rivolgersi a strutture private. Oltre un milione e mezzo di famiglie sono andate in difficoltà economica a causa di spese sanitarie non previste o non adeguatamente coperte dal servizio pubblico. E alle disparità economiche si aggiungono quelle territoriali, con il Sud maggiormente penalizzato. È il risultato di anni di tagli, di liste d’attesa infinite, di un continuo definanziamento, prima a livello regionale e ora anche a livello nazionale, della sanità pubblica in favore di quella privata. Con il Governo Meloni a chi è povero non vengono nemmeno più garantite le cure. Il baratro dei diritti, con tanti saluti alla Costituzione e al principio universalistico della sanità pubblica.

Cessate il fuoco

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Quello in corso a Gaza è un eccidio. Netanyahu va fermato, altrimenti trascinerà il mondo in un conflitto senza limiti. Combattere l’antisemitismo è nella pelle antifascista della Repubblica italiana, così come il ripudio della guerra, mettere le due cose in contrapposizione facendo continuare un conflitto folle è un gravissimo errore.  Lo sottolinea la Segretaria  Elly Schlein : “Questo è un orrore senza fine, di fronte al quale non basta condannare e deprecare. Così come non basta più davanti all’uccisione da parte dell’esercito israeliano di operatori umanitari di WCK. Serve giustizia, punendo chi ha commesso questo crimine di guerra e serve fermare questo massacro dando seguito a quello che ha chiesto anche l’ONU: cessate il fuoco subito. Non c’è altra strada”.  “La più ferma condanna alla strage di operatori umanitari di WCK Kitchen a Gaza compiuta dall’esercito israeliano. Ora un’indagine vera, che punisca chi ha commesso questo orrendo crimine di guerra. Soprattutto, serve quell

Per la chiusura di tutti i CPR

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È  tempo di pretendere la fine della violenza legalizzata che nei CPR vede la punta dell'iceberg e ha la stessa matrice della violenza che insanguina le frontiere europee.  Per questo aderiamo e sosteniamo la m obilitazione per la chiusura di tutti i CPR in programma il 6 aprile dalle ore 15:00 da  piazza del Tricolore a Milano promossa dal comitato NO ai CPR .  Non possiamo pertanto assistere inerti alla moltiplicazione di questi luoghi, né alla loro rimozione forzata dalla visuale della società civile per essere trasferiti altrove e continuare ad operare indisturbati: ne va della tutela dei diritti di tutte e di tutti.

Grazie Presidente

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato Roberto Salis, padre di Ilaria, per esprimere vicinanza. Un gesto che riempie un vuoto, quello di un Governo Meloni silente e passivo, che non solo non si è fatto vivo con la famiglia ma non sta facendo nulla per tutelare i diritti e la dignità di una nostra connazionale incarcerata in condizioni disumane a Budapest.  Ancora una volta, grazie Presidente.

Il silenzio degli indifferenti

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“Ilaria punita perché donna e antifascista. È stata trattata ancora una volta come un cane”.  Queste le parole, durissime, di Roberto Salis, padre di Ilaria, che fotografano una situazione vergognosa, una totale mancanza di stato di diritto all’interno dell’Unione Europea.  La colpa è, oltre che della giustizia ad uso politico dell’autocrate Orbàn, del Governo italiano: assente, silente, indifferente. Da Meloni e Nordio non una sola parola, da Tajani prese di posizione troppo deboli. Hanno paura di infastidire l’alleato, di difendere una donna antifascista e nel frattempo la lasciano in carcere in condizioni disumane.

Ilaria Salis resta in carcere

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Ilaria Salis resta in cella. Il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria,  presentata dai legali della trentanovenne, in carcere da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra perché “esiste ancora un rischio di fuga”.  La Segretaria Elly Schlein ha commentato a caldo: “Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito.”   Dello stesso tenore anche il commento del padre di Ilaria,  Roberto Salis : “I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza. Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mi

La realtà oltre la propaganda

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I dati presentati dall’ISTAT ieri ci segnalano un dato allarmante: nel 2023 l’Italia ha raggiunto il record della povertà assoluta, con 5,7 milioni di persone afflitte da condizioni di precarietà.  Ecco l’ennesimo risultato da manuale del Governo Meloni, che, dopo aver affossato il salario minimo e tagliato i fondi a pensioni e alla sanità pubblica, continua a fare la guerra ai poveri invece che alla povertà.

Finalmente

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Per fermare il massacro di civili palestinesi che conta già oltre 32mila vittime e per liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Per scongiurare un attacco israeliano a Rafah che sarebbe un’ecatombe. Per portare tutti gli aiuti umanitari necessari perché non è accettabile che 1500 camion siano bloccati al confine con i palestinesi che muoiono non solo per le bombe ma anche di fame e di assenza di cure. Un cessate il fuoco che porti ad ogni sforzo per ricostruire una strada di pace per il Medio Oriente, nel pieno riconoscimento dei due Stati. Elly Schlein