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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti

Oggi e sempre

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Ogni giorno è 25 novembre . La violenza sulle donne è una ferita profonda che si aggrava di giorno in giorno.  A ogni livello servono risposte chiare e nette per contrastare ed eliminare questo fenomeno. Lo vogliamo ribadire oggi, di fronte a un'amministrazione comunale che ha chiuso a settembre lo sportello per le donne vittime di violenza e che pensa di risolvere la questione distribuendo caramelle con il messaggio "pretendi di essere trattata bene", come se la colpa fosse delle vittime.  Una risposta vergognosa, imbarazzante e inadeguata, proprio su un tema così importante.  Noi non ci stiamo. Lo abbiamo chiesto nell'ultimo Consiglio e lo ribadiamo oggi: contro la violenza sulle donne, sempre . Con i fatti, e non solo a parole.

Illuminiamo un futuro senza violenza

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Diamo una notizia al Ministro Valditara, alla premier Meloni e a tutti gli esponenti della destra al governo: il patriarcato esiste. Non è ideologia ma realtà, fatta di squilibri economici e di potere in ogni ambito della vita pubblica e privata. Il patriarcato è nelle discriminazioni di genere sistematiche che negano la piena libertà delle donne, sino ad ucciderle.  Abbiamo lanciato con la Segretaria Elly Schlein un impegno corale di prevenzione e contrasto alla violenza maschile 365 giorni l’anno.  Il PD ha depositato emendamenti alla manovra di bilancio con 260 milioni aggiuntivi sul piano strategico contro la violenza di genere e sulle pari opportunità per rendere pervasiva e obbligatoria la formazione di tutte le operatrici e gli operatori pubblici, per l’insegnamento dell’educazione affettiva, sessuale e alla parità nelle scuole di ogni ordine e grado e per aumentare il finanziamento sia dei Centri antiviolenza, presidio fondamentale di prevenzione socioculturale, sia d...

Vuoto

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Quanto accaduto in Albania è la certificazione del fallimento del Governo Meloni . Un enorme spreco di denaro dei contribuenti, mentre tagliano sulla sanità, sull’istruzione e agli enti locali.

Una maggioranza cieca e sorda

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  Una maggioranza cieca e sorda si è presentata per discutere il DUP. I Consiglieri comunali della coalizione di destra e gli Assessori della Giunta hanno dato vita a uno spettacolo triste, fatto di autocelebrazione e arrampicate sugli specchi quando gli argomenti li mettevano in difficoltà .  Con gli emendamenti, nostri e della coalizione, e tramite un confronto duro e netto abbiamo però costretto la maggioranza a un dibattito, lungo quasi 8 ore , in cui la giunta Assi e il centrodestra si sono confrontati con le loro mancanze.  Abbiamo costretto la maggioranza a parlare e prendere posizione su alcune tematiche per noi fondamentali : attuare una revisione della viabilità che ascolti i cittadini, riprendere il percorso per dotare la nostra città di un centro pedonale, gli interventi di manutenzione sulle scuole, la difesa del diritto all’abitare con il sostegno agli affitti, la giustizia salariale negli appalti pubblici, garantire i servizi alle persone con disabilità, l'...

Non smettiamo di fare rumore

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È passato un anno intero dal barbaro omicidio, che oggi sappiamo essere stato premeditato, preparato, studiato nei minimi dettagli, di Giulia Cecchettin . Un anno in cui nel nostro Paese quasi altre 100 donne di tutte le età (alcune ancora bambine) sono state uccise da “figli sani del patriarcato”, che hanno creduto di avere diritto di vita e di morte sulle bambine/ragazze/donne che dicevano di amare e pensavano di possedere. Un anno in cui, grazie alla forza, al coraggio, al cuore e alla lucidità del padre Gino e della sorella Elena, si è parlato di femminicidi con una consapevolezza diversa. Grazie a questa “luce” e a questo “rumore” in tante hanno trovato in questa storia il coraggio di denunciare, la lucidità per comprendere di essere in pericolo, e in diversi hanno trovato il coraggio di guardarsi dentro e riconoscere i segnali pericolosissimi della mascolinità tossica, chiedendo aiuto prima che fosse troppo tardi. Eppure le tante promesse di azione sulla prevenzione sono finite n...

Un metodo da regime

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Riteniamo una decisione molto grave la sospensione di tre mesi con stipendio decurtato del 50 per cento di Christian Raimo reo di aver criticato il ministro Valditara. Il governo nella sua ansia di creare nuovi reati vuole introdurre quello di lesa maestà? Il dissenso è il cuore della democrazia e la sospensione rischia di ledere pesantemente la libertà di opinione e costituisce un precedente inquietante. Raimo ha espresso un parere legittimo peraltro a una festa di partito e non nello svolgimento della sua funzione. Per quanto ci riguarda è inaccettabile che un docente venga sospeso con lo stipendio dimezzato per aver espresso un proprio parere sull'idea di scuola della destra. Solo nei regimi questo diritto viene censurato e punito. Il ministero dell'Istruzione è diventato il Minculpop? È sconcertante la battaglia personale ingaggiata dal ministero contro un suo dipendente.

Chi ha paura della parità di genere?

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La "città delle donne" colpisce ancora.  Dopo la notizia della chiusura dello sportello antiviolenza, ci risulta che alle iniziative comunali in occasione del 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, quest'anno non è prevista la Marcia di Polly .  La marcia è un iniziativa nata nel 2017 da parte dell'Incontragiovani ed è subito diventato un appuntamento sentito dalla nostra comunità, un momento spontaneo e molto partecipato.  Dunque, perché farla saltare? Perché questo svilire e affossare le belle iniziative e buone pratiche locali su un tema così importante? Chi ha paura della parità di genere?

Chiuso lo sportello antiviolenza a Brugherio!

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I fatti ancora una volta a smentire gli annunci in pompa magna.  Qualche settimana fa avevamo assistito alle roboanti dichiarazioni dell'amministrazione che annunciava la volontà di far diventare Brugherio una "città delle donne". Peccato che lo sportello antiviolenza di Brugherio , servizio dove le donne vittime di violenza possono denunciare la loro situazione e ricevere assistenza e aiuto, risulti chiuso dal 1 settembre . Altro che "città delle donne"!  Cosa ancor più grave, l'amministrazione non ha ancora dato alcuna comunicazione alla città sulla cessazione dell'attività dello sportello, a più di due mesi dalla sua chiusura.  Abbiamo depositato una interpellanza per far chiarezza su questa situazione inaccettabile. Vogliamo risposte e fatti concreti, basta con le chiacchere buone solo per i giornali!

La destra affossa la legge sul fine vita

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In Consiglio Regionale la maggioranza di destra ha affossato la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita , dichiarando che la materia non è di competenza regionale e ignorando così le richieste di migliaia di cittadine e cittadini lombardi che hanno firmato per definire modalità e tempi certi per l'accertamento delle condizioni richieste per esercitare la libertà di autodeterminarsi. Affrontare questo tema in modo serio è una questione urgente, come ci ha ricordato la Corte Costituzionale con la sua ultima sentenza. Come sostengono i nostri Consiglieri Regionali Carmela Rozza e Emilio Del Bono , la Regione Lombardia ha piena competenza per regolamentare le procedure sanitarie legate al fine vita. Questa scelta di non portare avanti la discussione priva i cittadini di garanzie e di riferimenti chiari su un tema così delicato. Con gli emendamenti il PD chiedeva, tra le altre cose, di valorizzare le cure palliative , di limitare la procedura ai pazienti maggiorenni e di...

Un fallimento senza fine

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L’accordo con l’Albania continua a far danni. Alle violazioni dei diritti umani di un’operazione che la giustizia ha già bollato come illegittima si aggiunge ancora l’enorme spreco di denaro proprio mentre il governo arranca con una manovra recessiva che non garantisce i servizi essenziali, primo fra tutti la sanità pubblica.  È uno scandalo, perpetuato anche ai danni dei cittadini italiani. Giorgia Meloni brucia altri milioni di soldi pubblici per ospitare nei resort albanesi le forze dell’ordine italiane . Agenti che sarebbero molto più utili in Italia, dove invece non sono messi nelle condizioni migliori per fare il loro lavoro.  La verità è che siamo di fronte a un fallimento che pesa sulle tasche e sulle coscienze degli italiani . Se ne rendano conto una volta per tutte, si fermino e tornino indietro.  Elly Schlein

Puntiamo a essere primo partito in tutta Italia

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Puntiamo a essere il primo partito . Non solo a Genova, ma in tutta Italia. Tuttavia per battere la destra servono una coalizione e alleati solidi.  Siamo molto dispiaciuti perché ci è mancato poco: quando si arriva a un soffio fa più male. Per questo va detto un grande grazie ad Andrea Orlando che ha fatto una splendida campagna elettorale. Il PD ha dato il massimo, abbiamo sfiorato il 29 per cento, due punti in più rispetto alle Europee e 9 sulle precedenti regionali. Siamo il primo partito della Liguria , davanti a FdI che invece ha perso 11 punti in cinque mesi, e abbiamo vinto a Genova, la città di cui è Sindaco Marco Bucci: ci dà speranza in vista delle prossime comunali.  Da quando sono Segretaria il PD è tornato prima forza d’opposizione e ha recuperato alle Europee più di 5 punti rispetto alla tornata precedente , in Liguria sfiora il 30%. Non solo non si appiattisce su nessuno, ma oggi è il perno attorno a cui costruire l’alternativa a questa destra incapace e danno...

L’attacco di Netanyahu all’Unrwa è inaccettabile

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La legge di Israele contro l’Unrwa è una gravissima violazione del diritto internazionale , una scelta inumana che punta a privare moltissimi palestinesi in difficoltà degli aiuti umanitari necessari sia a Gaza che in Cisgiordania. È l’ennesimo inaccettabile attacco alle Nazioni Unite da parte di Netanyahu e del governo di Israele, attacco che vuole indebolire il multilateralismo. Non lo possiamo accettare perché le sedi multilaterali come le Nazioni Unite sono proprio quelle che dobbiamo rafforzare perché il dialogo tra gli Stati prevalga sull’uso della forza e della guerra.  Elly Schlein

La destra che spia la destra

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È molto pericoloso che siano stati messi sotto osservazione anche le principali cariche dello Stato. Si pone un tema di sicurezza dello Stato . Il caso dei dossier illegali è un fatto inquietante che pone una questione di democrazia. I controlli non sono sufficienti, il sistema è un colabrodo. Si è arrivati addirittura alla mail del Presidente della Repubblica.  Lo scorso giugno il governo ha varato una legge proprio sulla cybersecurity, ma temo non serva. Venne fatta per fare bella figura prima del G7 che si teneva in Italia, ma pretende di celebrare le nozze coi fichi secchi. Non l’hanno dotata di una lira. E come possono i privati e gli enti pubblici rafforzare i loro sistemi di protezione senza adeguati sostegni? Lo stato delle difese del nostro sistema informatico inoltre è molto arretrato, e quindi facile da bucare . Le aziende pagano milioni in riscatti per i ransomware, il blocco dei portali o la sottrazione dei dati da parte degli hacker. Intanto, il sottosegretario Mantov...

FdI affossa la legge sulla “settimana corta”

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La destra ha bocciato, con un emendamento soppressivo, la nostra proposta di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario. L’Italia resta ancora indietro nel campo dei diritti: la settimana corta, infatti, è già ampiamente sperimentata in altri Paesi Europei ed è dimostrato come tuteli l’ambiente, aumenti la produttività e la salute di lavoratori e lavoratrici.  Per il Governo, nonostante le ore lavorate in Italia in media siano sopra la media OCSE, non è la via giusta. Loro conoscono solo quella della precarietà. Se da un lato bocciano la settimana corta, dopo aver fatto lo stesso con il salario minimo, dall’altra aumentano i voucher, liberalizzano il lavoro somministrato, allargano la stagionalità dei contratti misti.  Per loro il lavoro è una merce di scambio. Patrioti a chiacchiere: pronti ad affossare i diritti di lavoratori e lavoratrici, silenti quando c’è da lottare per salvaguardare l’occupazione e migliorarne la qualità.  È prioritario un nuovo patto per la qu...

Meloni riferisca sul “fallimento Albania”

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Chiediamo un’informativa urgente della presidente Meloni dopo il Cdm che ha approvato il decreto Albania.  Un decreto fantasma che nemmeno i membri del governo hanno potuto visionare .  Pensavamo di poter conoscere il decreto nella conferenza stampa convocata e invece no, perché la conferenza stampa non c’è stata. Forse perché c’è imbarazzo a rispondere alle domande su questo decreto.  C hiediamo alla presidente di venire in aula dirci in cosa consiste non il modello Albania ma il fallimento Albania . Cosa può aggiungere al diritto europeo? Vorremmo sapere cosa contiene quel dl e perché il governo sta sprecando 800 milioni di euro per due centri che sono e resteranno chiusi al posto di destinarli alla sanità.  Venga a dirci cosa c’è scritto e a rendere conto di questo spettacolo indecoroso e ridicolo in cui sta trascinando il Paese mentre alimenta uno scontro senza precedenti verso la magistratura.  La  Presidente Meloni venga in aula e  renda con...

Un governo che sta portando indietro il Paese

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Se le premesse sono queste assolutamente nessuna collaborazione con il governo sul fronte giustizia.  Sono gravissime le affermazioni del Ministro Nordio, che da magistrato dovrebbe sapere che esiste in Costituzione il principio di separazione dei poteri  messo a garanzia dei cittadini e chi va oltre le proprie prerogative è il governo, che vorrebbe, apprendiamo oggi, rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri ed è grave che a dirlo sia addirittura il presidente del Senato.  I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. Come fa Meloni a non sapere che l’Egitto non è un paese sicuro dopo quanto accaduto con l’uccisione di Giulio Regeni? Come fai ad aggirare le leggi dell’Unione Europea? Dovrebbero uscire dall’UE, non credo vogli...

Albania e manovra: le bugie di Meloni

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Se un governo vuole aggirare norme e sentenze europee, può solo decidere di uscire dall'Unione Europea. Sono talmente incapaci che non sono riusciti a costruire un meccanismo che non sia fuorilegge e hanno sprecato 800 milioni di fondi pubblici . Le parole di Nordio poi sono gravissime, lo rendono incompatibile con il ruolo che ricopre, il PD chiede le sue dimissioni.  La manovra di bilancio è invece una fotocopia sbiadita di quella dell'anno scorso . Una manovra di galleggiamento, senza visione, in cui il governo dimostra di non sapere dove portare il Paese.  In particolare Meloni ha dato i numeri sulla sanità , confermando che abbiamo ragione sul fatto che con lei si tocca il minimo degli ultimi 15 anni quanto a investimenti . Altro grande bluff è quello su banche e assicurazioni, che anticiperanno solo tasse già dovute. Noi chiederemo di nuovo come l'anno scorso di prendere i miliardi stanziati per la riforma dell'Irpef. Secondo Gimbe, nell'ultimo anno le famigli...

No ai peni poteri di Meloni

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Ministri che manifestano sotto il tribunale di Palermo. La Presidente del Consiglio e altri autorevoli esponenti del governo e della destra che attaccano apertamente la magistratura dopo il pronunciamento del Tribunale di Roma parlando di decisioni "pregiudiziali" e affermando che "spetta al governo definire quale è un Paese sicuro".  Non contenta di questo Giorgia Meloni non trova di meglio che attaccare il Parlamento e quei parlamentari italiani che in Europa hanno semplicemente fatto il loro dovere presentando una interrogazione sull’accordo con l’Albania che le norme  italiane, oggi, con l’atto del Tribunale di Roma, hanno confermato essere fuorilegge. Ricordiamo a Giorgia Meloni che nel nostro Paese la democrazia è regolata dalla Costituzione che prevede la separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario.  Le parole di Giorgia Meloni, ma non c’era bisogno di aspettare oggi, confermano che questa destra è autoritaria, mal sopporta la sacrosanta separ...

Direzione nazionale: la relazione della Segretaria

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Noi l’avevamo detto, non perché siamo veggenti, ma perché leggiamo le norme. Mi rivolgo a Giorgia Meloni: fermatevi e tornate indietro come siete costretti a far tornare indietro le persone che avete deportato in Albania. Dovete smontare tutto e chiedere scusa agli italiani. Altro che modello: l’accordo che avete fatto con l’Albania è un accordo contro la legge, fuorilegge, che viola il diritto internazionale, europeo e nazionale.  È poi vergognoso che tre ministri scendano in piazza contro la magistratura, peraltro contro magistrati messi sotto scorta per l’odio che questa destra fomenta.  La legge di bilancio invece è una deludente fotocopia della seconda, una manovra di galleggiamento con zero investimenti e che avrà un effetto espansivo prossimo allo zero. Oltre a non generare crescita, quello che dobbiamo aspettarci sono dei tagli e di fatto nuove tasse, anche se hanno cercato di camuffarle, perché il riordino delle detrazioni aumenterà la pressione fiscale accanendosi ad...

Un governo forte solo con i deboli

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Meloni come al solito in Aula fa la debole con i forti e la forte con i deboli. Ha fatto attacchi da bulla un po’ a tutti, compresa Sea Watch. Quindi  attacca chi salva le vite in mare mentre il suo governo per legge rende più difficile salvarle .  Con loro alza la voce, invece non lo fa con Netanyahu, perché l’attacco alla missione Unifil e alle basi italiane è un attacco all’Onu e dunque al mondo. E non è soltanto inaccettabile come lei si limita a dire.  Non so se pensa di poter fermare Netanyahu con le telefonate anziché con atti concreti. Per questo noi  chiediamo al governo di unirsi agli altri governi europei che stanno chiedendo l’embargo totale all’invio delle armi a Israele . Bisogna dare un segnale chiaro. Anche per questa ragione noi chiediamo all’Italia di fare come hanno fatto Spagna, Irlanda e Norvegia e di procedere al riconoscimento dello Stato palestinese. È un contributo a un percorso di pace, perché per la prima volta nella storia il governo di Ne...