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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti

Gaza, sollievo per la tregua

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Accogliamo con sollievo l'accordo sulla tregua. Il cammino della pace sarà ancora lungo, ma oggi è un passo decisivo, con il cessate il fuoco permanente, il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e il ritiro dell'esercito israeliano, per cui vanno ringraziati gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. L'Europa recuperi un ruolo nella ricostruzione di Gaza e nell'assicurare ogni supporto alla popolazione palestinese martoriata, a partire dal pieno accesso di tutti gli aiuti necessari. Ora serve che tutti rispettino l'accordo e che si prosegua con tutti gli altri passi indispensabili per garantire la soluzione politica dei due popoli e due Stati, con il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine dell'occupazione illegale in Cisgiordania, unica via per una pace giusta e duratura in Medio Oriente. Elly Schlein

Il governo israeliano vìola il diritto internazionale

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Ancora una volta il governo israeliano, proprio nelle ore in cui si sta negoziando la tregua, decide di violare il diritto con un sequestro illegale in acque internazionali.  Le 9 barche pacifiche e disarmate della Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza, tra cui alcune battenti bandiera italiana, e che portavano medici, medicine e aiuti umanitari sono state bloccate e intercettate e le persone a bordo impegnate per la pace e la solidarietà sono state sequestrate in violazione del diritto internazionale.  Chiediamo ai governi di fare tutto ciò che è in loro potere per garantire l’incolumità e per ottenere la liberazione immediata e il rimpatrio di tutti gli attivisti illegittimamente trattenuti, quelli della Freedom appena sequestrati, tra cui 9 italiani, e quelli della Sumud Flottilla detenuti illegalmente da una settimana.  In un momento in cui si negozia finalmente la tregua si dia una segnale chiaro ponendo fine al blocco criminale di aiuti, aprendo un ...

Per la pace, sempre

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“Una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico contro inermi cittadini israeliani, che ha recato grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo. L’orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine”. Con le parole del Presidente Sergio Mattarella, oggi ricordiamo il 7 ottobre 2023, una data che rimarrà nella storia e nelle nostre coscienze. Ogni violenza, da qualunque parte provenga, allontana la pace e colpisce prima di tutto i civili. La condanna del terrorismo non può ovviamente essere disgiunta dalla condanna della guerra e del massacro - oggi riconosciuto da una commissione indipendente ONU come genocidio - alla popolazione di Gaza. Serve il coraggio della politica, del dialogo e della diplomazia per ferm...

Bentornati!

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In questi giorni cosi difficili e complessi, rappresentanti del Partito Democratico non erano solo impegnati nella missione umanitaria per Gaza con la Flotilla ma anche in Ucraina celebrando anche lì il giubileo della speranza. Proprio l'altra notte sul treno che li stava riportando a casa hanno vissuto attimi di paura e terrore a causa degli attacchi russi a Leopoli. Tra questi volontari della rete MEAN Movimento Europeo Azione Nonviolenta anche il nostro Vicesegretario regionale Matteo Rossi, il Segretario provinciale di Mantova Adriano Stabile e la monzese Sarah Brizzolara. Ora sono a casa e la paura passata, ma ancora una volta grazie! Grazie anche a loro perché il PD ha un senso se sa immergersi nelle ferite, nel dolore e nella sofferenza di chi anche in Ucraina ogni giorno convive con allarmi anti bomba, il suono dei proiettili e il frastuono dei missili in una guerra che va fermata. Presto un momento per farci raccontare da loro questa esperienza e soprattutto gli scambi a...

L'Italia chiede giustizia per Gaza

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L’Italia è migliore di chi la governa.

Per la giustizia e la pace

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Il presidio di organizzato da ANPI, che ha visto una partecipazione importante da parte della nostra città, testimonia come n on possiamo restare in silenzio di fronte al massacro e alla catastrofe umanitaria che sta distruggendo Gaza. Siamo scesi in piazza, venerdì a Monza e ieri a Brugherio, per esprimere la nostra solidarietà al popolo palestinese, per chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente e per garantire l'accesso agli aiuti umanitari essenziali. È il momento di alzare la voce per la giustizia e la pace.

Per la liberazione di tutti gli attivisti

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Ieri notte sono rientrati 26 attivisti italiani della Flottilla, tra cui il nostro Paolo Romano! Devono essere liberati subito tutti gli altri attivisti sequestrati illegalmente in acque internazionali dal governo israeliano, tra cui 15 italiani ancora illegittimamente detenuti. I governi usino tutti gli strumenti a loro disposizione per accelerare la liberazione e i rimpatri. Elly Schlein

Diamo voce a Gaza

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Il circolo brugherese del Partito Democratico, a fronte del silenzio e dell'inerzia di tante, troppe, istituzioni, ribadisce con forza la sua adesione all'iniziativa organizzata dalla sezione locale dell'ANPI e invita tutti i suoi iscritti, simpatizzanti ed elettori a partecipare al presidio "Rompiamo il silenzio, diamo voce a Gaza" del 4 ottobre. Partecipiamo a una piazza che vuole essere uno spazio di umanità, per non essere indifferenti alla tragedia del popolo palestinese.

Il diario dalla Global Sumud Flotilla

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Il diario di Annalisa Corrado dalla Global Sumud Flotilla, in corso di pubblicazione su Domani , è il racconto di quello che è sempre possibile fare quando il mondo è in fiamme. Del movimento perenne delle ali che tiene ferma la parte giusta della storia.  “Mentre gli altri animali non fanno che deriderlo, il colibrì non molla. Alle grida che gli intimano di fermarsi e lo prendono in giro dicendogli «cosa credi di fare con quel becco minuscolo?», lui risponde ammettendo di non saperlo chiaramente, ma di non poter fare a meno di «fare la sua parte». Come la Flotilla”.

L’occupazione illegale di Gaza va fermata subito

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L’occupazione illegale di Gaza da parte dell’esercito israeliano va fermata subito. Proprio nel giorno in cui la Commissione d'inchiesta Onu sui Territori palestinesi occupati e Israele, accusa il governo Israeliano di commettere un genocidio, Netanyahu sta facendo entrare i carri armati dell’Idf a Gaza. Sono crimini di guerra e vanno fermati subito, è già tardi. A Gaza devono entrare aiuti umanitari, cibo, medicinali per prestare soccorso a un popolo stremato e ridotto alla fame. E invece questa notte sono entrati i mezzi corazzati di Netanyahu per dare seguito al piano criminale concordato con Trump per colonizzare la Palestina, annettere la Cisgiordania e annientare la popolazione civile. Abbiamo chiesto per anni al governo italiano e all’UE una presa di posizione netta e forte contro questi crimini. L’Europa ha iniziato a reagire, seppur tardivamente, invocando sanzioni al governo israeliano. La contrarietà del Governo italiano è tra le cause dell’immobilismo UE. Dopo più di 60...

Non c'è più spazio per l'indifferenza

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Questa  sera Israele ha avviato l’assalto finale su Gaza. Una furia violentissima, disumana e surreale si abbatte su Gaza City dove si è contato un bombardamento ogni cento secondi. Carri armati ed elicotteri bruciano quel che resta della città, trasformando macerie in polvere e sterminando la popolazione sul loro passaggio. Uomini, donne e bambini, senza nessuna pietà e con la dichiarazione del ministro della difesa Katz che confessa che Gaza sta bruciando e che non hanno nessuna intenzione di tornare indietro. Uno sterminio con un fuoco potentissimo sotto gli occhi di tutti e, come vediamo da due anni, nell’indifferenza sempre più tangibile dei più.  Un assalto finale che inizia mentre arriva l’accusa di genocidio da parte della Commissione d’inchiesta ONU. Un genocidio atroce che condanniamo e al quale occorre mettere immediatamente fine. Nel fuoco della Palestina, brucia anche la nostra la credibilità, quella di chi resta in silenzio. A pochi giorni dalla manifestazione di...

In piazza per Gaza

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Anche Brugherio era presente oggi, con alcuni amministratori under 40 che hanno sottoscritto l'appello, alla piazza riunitasi a Vimercate.  Una piazza piena, p er gridare la nostra indignazione e il nostro desiderio di pace. Per alzare la voce contro il massacro del popolo palestinese. Per fermare la quotidiana strage di innocenti. Un genocidio sotto gli occhi del mondo. Per andare oltre i confini, dalla Brianza a Gaza. E oltre Gaza, in tutti i luoghi del mondo in cui la vita di donne e uomini è devastata da distruzione e morte.

Il Parlamento europeo riconosce lo Stato di Palestina

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Oggi il Parlamento europeo ha dato un segnale forte su Gaza. È stata infatti approvata la nostra risoluzione, a firma Socialisti, Verdi e Liberali, che chiede di sospendere l’accordo di associazione Ue-Israele, il riconoscimento dello Stato di Palestina e sanzioni contro i ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir.  È un passaggio importante che segna una svolta: l’Europa, grazie alla piattaforma progressista europeista, può parlare con una voce forte e chiedere la pace, il rilancio della soluzione due popoli due stati e azioni concrete. Le destre, invece, hanno confermato tutta la loro inadeguatezza: contrare o divise, incapaci di assumersi responsabilità.  Ora i governi non abbiano più alibi, a partire da quello di Giorgia Meloni, e traducano in azione ciò che il Parlamento ha chiesto.  Alessandro Zan , europarlamentare PD e responsabile diritti nella segreteria nazionale

Per la sicurezza di Global Sumud Flotilla

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Il governo italiano faccia il possibile per garantire la sicurezza agli equipaggi di Global Sumud  Flotilla che stanno portando aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

Una piazza per Gaza

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Appuntamento sabato a Vimercate, per una piazza che chiede una pace che ci ostiniamo a pensare possibile. Di fronte alle sopraffazioni inflitte al popolo palestinese dal governo israeliano e all'orrore di un massacro di questa portata, vogliamo lanciare un messaggio che dalla Brianza raggiunga idealmente Gaza e, oltre Gaza, tutti i luoghi in cui l’animo di persone innocenti è devastato da distruzione e morte. Più di 160 amministratori locali, fra cui i Consiglieri comunali under 40 di Brugherio, hanno sottoscritto l'appello per andare "oltre i confini", per lanciare un messaggio unitario di pace, contro disumanità e barbarie. Oltre i confini, dalla Brianza a Gaza. Il testo dell'appello e l'elenco aggiornato dei partecipanti

Solidarietà alla Global Sumud Flotilla

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Solidarietà a Global Sumud Flotilla: l’Unione europea e i governi tutelino la missione umanitaria. Elly Schlein

Sicurezza, da Fontana solo propaganda

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La violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 18 anni avvenuta pochi giorni fa nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro è un fatto gravissimo che non può essere liquidato come un episodio isolato. Nonostante sia compito di Regione e Governo garantire la sicurezza, nei primi sei mesi del 2025 in Lombardia si sono registrate ben 2.903 denunce legate ad episodi avvenuti su treni o nelle stazioni della regione: più di 16 al giorno. Tra questi, 24 violenze sessuali, la maggior parte a bordo treno. Di fronte a un quadro così grave, la Giunta Fontana sceglie la strada della propaganda. L’Assessore La Russa propone di chiudere stazioni e sottopassaggi di notte, come se il problema fosse “il percorso sbagliato” e non la totale mancanza di presidi e sicurezza. Ancora una volta la destra agita la paura senza offrire soluzioni: così non garantisce sicurezza, soprattutto alle donne, e alimenta un clima di timore utile solo alla propria propaganda. Chiediamo interventi concreti, non ...

La sicurezza non si fa con la propaganda

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Lo vediamo ogni giorno nei post schizofrenici di Salvini e di altri rappresentanti di Fratelli d’Italia e della Lega. Lo viviamo sulla nostra pelle nelle stazioni, nelle strade, nelle piazze. La destra al governo non ha la minima idea di come affrontare il tema della sicurezza: si riempie la bocca di parole quando accade qualcosa, ma al momento di agire scompare. Hanno in mano il Ministero dell’Interno. Hanno in mano la sicurezza regionale con l’assessore La Russa. E cosa fanno? Nulla. O meglio: solo promesse. Ricordate gli agenti in più annunciati da Piantedosi per Milano? Non si sono mai visti. Nel frattempo, non solo Milano, ma tutte le province lombarde vivono la stessa situazione. Come hanno scoperto e ricordato i nostri Consiglieri regionali Simone Negri e Samuele Astuti , nei primi sei mesi del 2025 nelle stazioni lombarde si sono registrati migliaia di reati gravi tra furti, rapine e una media di quattro violenze sessuali al mese. E chi dovrebbe garantire la sicurezza cosa fa?...

Proteste in Israele per la fine della guerra a Gaza

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Lo sciopero lanciato dai familiari degli ostaggi ha mobilitato milioni di persone in Israele contro il governo di Netanyahu e il suo disegno criminale di occupazione di Gaza. Le voci di dissenso che si stanno alzando nella società israeliana vanno sostenute. È fondamentale fermare subito Netanyahu e i suoi crimini a Gaza e in Cisgiordania.

Il PD lombardo per la parità di genere

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Anche oggi approfondiamo il lavoro svolto dai nostri Consiglieri regionali durante la discussione sul bilancio.  Oggi parliamo del lavoro di  Paola Bocci , che ha proposto interventi di potenziamento dei consultori pubblici, e dell'offerta di asili nido in ambiti carenti, fondi e strumenti per le pari opportunità nel lavoro e nella salute, risorse aggiuntive per la cultura e lo sport.  Grazie alle sue proposte, ci sarà una implementazione e diffusione della formazione sulla medicina di genere nelle strutture sanitarie, verranno avviati percorsi di educazione finanziaria per adulti e persone in difficoltà, e le strutture consultoriali pubbliche potranno essere valorizzate e conosciute attraverso una capillare campagna di comunicazione e informazione delle loro attività e sedi.  Iniziative a sostegno delle donne, persone fragili e realtà poco sostenute da Regione Lombardia, per dare una spinta continua a non lasciare indietro nessuno.