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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti

5 sì per un'Italia più giusta

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I giorni 8 e 9 giugno siamo chiamati alle urne per esprimerci su dei temi di fondamentale importanza per il nostro futuro: i  referendum sul lavoro e sulla cittadinanza .  Questa è l'opportunità unica per far sentire la nostra voce e per decidere insieme la direzione che il nostro Paese dovrà prendere.  5 sì ai referendum sono un passo verso la costruzione di un'Italia più giusta .

Per il diritto alla casa

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È cominciato da Roma il tour di presentazione e discussione della proposta di Piano nazionale sulle politiche dell'abitare del Partito Democratico . Il viaggio, proseguito poi a Napoli, farà tappa in tanti luoghi del Paese. Saranno incontri, iniziative, sopralluoghi coordinati da Pierfrancesco Majorino e Massimiliano Valeriani tenuti insieme dal filo del diritto alla Casa. Quello che ci fa dire che serva una svolta radicale sul piano delle risorse, degli interventi, delle politiche. Di fronte all'immobilismo dannoso del governo Meloni, che ha azzerato il fondo sostegno affitti e si è dimenticato delle case popolari e degli affitti brevi, il PD ad ogni livello è in campo per voltare pagina.

La destra svende il diritto alla salute

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Smantella anche tu la sanità pubblica con queste 4 mosse! 1) Dichiara che la sanità lombarda è eccellente. Ripetilo sempre, anche di fronte all’evidenza contraria. E se qualcuno osa criticare? Rispondi come Fontana : sono tutte “putt**ate”. 2) Ricatta i cittadini lombardi: “Vuoi curarti? Paga”. Nel frattempo, continua a smantellare il servizio pubblico, così il privato ingrassa. 3) Fingi di non sapere nulla. Quando non puoi più negare l’evidenza, fai come Bertolaso e Fontana: chiama i Carabinieri per “capire cosa non funziona” negli ospedali. 4) Ricorda: la colpa è sempre degli altri . Se sei Fontana, tira fuori il vecchio mantra: “È colpa di Roma! Serve più autonomia!”, anche se la Regione Lombardia gestisce già in pieno la sanità. Se sei Meloni, di’ che è tutto compito delle Regioni, ma non stanziare un euro in più per ridurre le liste d’attesa. Già che ci sei, inventati la fake news che la spesa sanitaria del 2025 è “la più alta di sempre”. La verità è che la destra, da Roma all...

Con 5 sì miglioriamo l’Italia

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A Firenze per la nostra campagna a sostegno dei 5 sì ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza. L’Italia può sorprenderci con una grande partecipazione al voto. Qualcuno dice che son quesiti complicati, ma si spiegano facilmente: VOTA SÌ per dire basta alla precarietà, per dire che se licenzi illegittimamente un lavoratore avrà diritto a rientrare al suo posto o a un’indennizzo più adeguato, per aumentare la sicurezza sul lavoro estendendo la responsabilità anche all’impresa che appalta, e per obbligare chi vuole farti un contratto a termine a indicare una precisa causale. Un altro sì per dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza in Italia per poter chiedere la cittadinanza. L’8 e il 9 giugno con 5 sì miglioriamo l’Italia. Elly Schlein

In piazza per Gaza, raccolta adesioni

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In vista della manifestazione nazionale " In piazza per Gaza " la federazione del PD di Monza e Brianza intende organizzare un viaggio in autobus per gli iscritti e i simpatizzanti che intendono partecipare all'iniziativa.  L'attivazione del viaggio avverrà solo in caso di raggiungimento di un numero sufficiente di adesioni.  Gli iscritti e i simpatizzanti al Circolo brugherese del PD interessati sono invitati a compilare l'apposito form online entro lunedì 2 giugno .  Form di iscrizione

Referendum, oltre il silenzio di Meloni

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L’ 8 e 9 giugno esprimiamoci noi anche per chi, come Giorgia Meloni , continua a scappare e restare in silenzio.  5 sì ai referendum su lavoro e cittadinanza!

Carceri, in Lombardia un suicidio al mese

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Solo in Lombardia , tra il 2023 e il 2024, si sono registrati 12 suicidi in carcere : il numero più alto d’Italia. È quasi uno al mese, nella sola regione. Grazie al costante lavoro dell'Associazione Antigone, ogni anno abbiamo accesso al Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia. Un documento cruciale, che ci racconta con rigore ciò che lo Stato preferisce ignorare: sovraffollamento al 133%, condizioni al limite della sopravvivenza, personale insufficiente e conseguente tensione alle stelle. In un solo anno, le carceri italiane hanno visto 1.396 detenuti in più. È come se ogni due mesi aprissimo un nuovo carcere da 300 posti, senza costruirlo davvero. E negli ultimi due anni sono entrate oltre 5.000 persone in più, mentre la capienza effettiva è addirittura calata. Un vero crollo annunciato. E mentre il sistema implode su sé stesso, il governo soffia sul fuoco. Come prima il Decreto Caivano, ora il nuovo Decreto Sicurezza non solo aumenta i reati e inasprisce le pene, ma ...

Il decreto repressione

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Nella notte la maggioranza di governo ha approvato a colpi di fiducia il nuovo Decreto Sicurezza, tagliando tutta la discussione in Parlamento e sopprimendo il confronto democratico .  È solo l'ultimo passo di un iter parlamentare completamente forzato : l'iniziale ddl è stato convertito a decreto legge e in commissione è stata posta una doppia "tagliola" per insabbiare le divisioni interne alla maggioranza e zittire le voci discordanti .  Il voto è stata questione di fiducia numero 89 del Governo Meloni, un record assoluto nella storia italiana.  Nessuna necessità, nessuna urgenza: l'unica urgenza era la propaganda del governo .  Introducono 14 nuovi reati e molti aumenti di pena , inasprendo il codice penale senza investire un euro in prevenzione.  Questo non produrrà sicurezza per nessuno .  Le pene assolutamente sproporzionate mirano a criminalizzare   categorie specifiche : chi esprime dissenso, poveri, migranti, detenuti, detenute madri......

Chi ha paura dei referendum?

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Questa notte sui manifesti a sostegno di cinque sì ai referendum dell'8 e del 9 giugno esposti in via san Giovanni Bosco sono comparse delle scritte che invitano a non votare.  Un atto vandalico che si inserisce in una clima generale di esortazioni a disertare le urne e di tentativi di far passare la consultazione elettorale sotto silenzio.  La domanda è spontanea: chi ha paura dei referendum ? Perché cinque quesiti sull'allargamento dei diritti sono così scomodi a un pezzo del nostro Paese, ed evidentemente anche della nostra città?  Ancora più determinati, ribadiamo il nostro sostegno ai referendum ed esortiamo ad andare a votare l'8 e il 9 giugno.

Meloni smentita dall'Istat

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La presidente del Consiglio continua a prendere in giro lavoratrici e lavoratori e, pur di non fare un passo in direzione del salario minimo, accumula bugie su bugie, rigirando i numeri e mischiando le carte .  Nel suo primo anno di governo, il 2023, le retribuzioni reali sono diminuite rispetto all'anno precedente e nel 2024, malgrado gli aumenti, sono rimaste comunque al di sotto della crescita che hanno registrato negli altri Paesi UE .  Dai primi dati del 2025 gli stipendi risultano ancora inferiori rispetto al 2021.  Fuori dal palazzo c'é un Paese sempre più insofferente per le condizioni di vita minime e per la vergognosa indifferenza del governo.  Meloni nega l'evidenza e fugge dai problemi.

Il consiglio dell’Internazionale Socialista a Istanbul

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Oggi ho partecipato, su invito del premier spagnolo Pedro Sanchez , al consiglio dell’ Internazionale Socialista ad Istanbul. Qui ho incontrato lo stesso Sanchez in un bilaterale dove abbiamo discusso di come rafforzare la cooperazione tra forze politiche progressiste e della situazione politica europea e internazionale.  Abbiamo poi incontrato il leader e i sindaci del partito CHP, la principale forza d’opposizione turca, insieme a Peppe Provenzano e Dario Nardella. A Ozgur Ozek ho ribadito la nostra piena solidarietà al suo partito e al sindaco Imamoglu, candidato alla presidenza dell’opposizione turca e principale avversario di Erdogan, che a marzo è stato arrestato come oltre un centinaio di oppositori politici, giornalisti e studenti e da allora si trova in carcere. Qui diversi incontri interessanti con forze e personalità socialiste di tutto il mondo, come la ex presidente del Senato cileno Isabel Allende Bussi e alcuni rappresentanti palestinesi di Fatah. Sono intervenuta c...

Silenzio complice

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La destra in parlamento ha bocciato la mozione del PD, presentata insieme a M5S e AVS, sul massacro in corso a Gaza. Ecco il contenuto della mozione: "Il Partito Democratico propone un impegno chiaro e deciso per la pace e la giustizia in Medio Oriente: 1. Riconoscere lo Stato di Palestina come stato democratico e sovrano, promuovendone il riconoscimento da parte di tutta l’Unione Europea. 2. Esigere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, il cessate il fuoco immediato in Palestina , la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas, la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto della tregua in Libano e il pieno rispetto del diritto internazionale. 3. Sostenere il “Piano arabo” per la ricostruzione e la futura amministrazione di Gaza, condannando qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania. 4. Sospendere immediatamente forniture, autorizzazioni e compravendita di armi con Israele. 5. Sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni contro il ...

Gaza, il governo non sia complice

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Tra il 16 e il 19 maggio una delegazione di parlamentari di PD, M5S e AVS ha partecipato alla carovana solidale verso Rafah promossa da AOI, Assopace Palestina e ARCI, insieme alle ong, a giornalisti, e accademici. Hanno portato fino al valico di Rafah l'impegno e la presenza del PD per chiedere accesso agli aiuti umanitari, cessate il fuoco, giustizia per il popolo palestinese. Hanno ascoltato le testimonianze di giornalisti, operatori umanitari, funzionari delle principali organizzazioni delle Nazioni Unite, sopravvissuti palestinesi. Tutti hanno detto la stessa cosa: Gaza sta morendo, nell’indifferenza della comunità internazionale. Hanno lasciato davanti al valico dei giocattoli per i bambini e le bambine che non ci sono più. Hanno visitato i magazzini dove tonnellate di aiuti umanitari rimangono bloccati. Cibo e medicinali salvavita in primis. A Gaza la fame e la sete sono diventate armi di guerra. Due giorni fa Netanyahu ha annunciato l’ingresso di una quantità minima di cib...

Un presidente indegno

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È gravissimo che la destra continui a incoraggiare l’astensione al referendum ed è davvero indegno che lo faccia la seconda carica dello Stato. Le parole di Ignazio La Russa sono gravi anche perché tradiscono uno dei principi costituzionali che fissano il voto come un dovere civico. Ma di questi principi, dei diritti e del lavoro l’estrema destra al governo ha dimostrato ampiamente di non curarsi. La migliore risposta possibile di fronte a questa deriva è andare, tutte e tutti, a votare l’8 e 9 giugno per contrastare la precarietà e per la cittadinanza. Elly Schlein

Una scelta ipocrita e codarda

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Una scelta ipocrita, cinica e codarda: il Governo impugna la legge sul fine vita in Toscana, mentre con l’altra mano tiene bloccata la legge sul fine vita in Parlamento. Qui non si tratta di fare propaganda ma di dimostrare la serietà e la responsabilità di non voltare le spalle a chi sta soffrendo, regolando in maniera dignitosa il fine vita. Si tratta di dare seguito a una pronuncia della Corte Costituzionale su cui il Parlamento è in grave ritardo. Ormai non stupisce più nemmeno il silenzio di Forza Italia, che abbassa la testa a Meloni e Salvini ogni volta, specie quando si tratta di negare diritti. Altro che liberali, come quando si dicono favorevoli a cambiare la legge sulla cittadinanza ma poi invitano a disertare il referendum dell’8-9 giugno che fa esattamente questo. Elly Schlein

Il governo tace su Gaza

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A Gaza si sta compiendo un piano criminale di massacro e deportazione della popolazione civile per mano di Netanyahu , ma il governo italiano resta in silenzio. Rifiutarsi di venire in Parlamento per chiarire qual è la posizione del governo su quanto sta avvenendo suona come complicità verso quegli stessi crimini. E l’Italia non può essere complice di quei criminali .

Su Gaza un disegno criminale

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Quello che Netanyahu sta portando avanti è un disegno criminale, non ci sono altre parole per definirlo e si deve fermare. La comunità internazionale e il governo italiano devono fare tutto ciò che è in loro potere per fermare questo disegno di occupazione totale e di deportazione forzata dei palestinesi da Gaza e bisogna far sì che tutti gli aiuti umanitari arrivino ad un popolazione stremata da un massacro che è in corso da troppo tempo.  Con il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra abbiamo già depositato una mozione unitaria che chiede al Governo impegni precisi in questa direzione. Noi chiediamo il cessate il fuoco immediato, chiediamo la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. Chiediamo di avere tutti gli aiuti umanitari necessari, chiediamo le sanzioni per il governo israeliano, chiediamo davvero che si faccia un passo avanti verso il riconoscimento dello Stato di Palestina perché anche i palestinesi, come gli israeliani, hanno pieno...

Brugherio, una città senza guida

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Settimana scorsa, in Consiglio comunale, il PD insieme alle forze di opposizione ha denunciato con forza la grave situazione in cui versa la nostra città.  Fra il degrado del verde, il caro mensa, nidi comunali a rischio scomparsa, il caos sugli spazi sportivi, la chiusura dello sportello antiviolenza, tanti sono i passi indietro fatti da Brugherio in questi due anni . Inutile accampare scuse e nascondersi: questa amministrazione è inadatta a svolgere il suo ruolo e la città è senza guida . Non ha caso si registra un particolare attivismo da parte dei cittadini, uno sforzo spontaneo ed evidente per far fronte a questa situazione. C'è un divario fra la cittadinanza e chi occupa i posti di potere, un vuoto che rischia di indebolire la fiducia nelle istituzioni cittadine e compromettere il futuro della nostra città. Ora più che mai, i brugheresi chiedono un cambiamento .

Servono salario minimo e sconti in bolletta

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Giorgia Meloni sembra occuparsi di tutto tranne che dei veri problemi del Paese, mentre il Presidente Mattarella si dimostra come sempre in sintonia con le preoccupazioni degli italiani. La questione salariale è gigantesca, lo dimostrano i dati. Secondo Eurostat, pur avendo un impiego, il 9% dei lavoratori a tempo pieno sono comunque poveri, non arrivano alla fine del mese. Rispetto all’anno precedente c’è stato un peggioramento e i più colpiti sono i giovani, che prendono stipendi insufficienti a provvedere alla vita quotidiana, figurarsi a costruire una famiglia. L’Italia è l’unico Paese Ocse in cui, negli ultimi tre decenni, il salario medio anziché crescere è diminuito : del 3%, mentre in Germania e Francia è cresciuto oltre il 30. E sa qual è stata la risposta del governo? Un assordante silenzio.  Giorgia Meloni è specializzata nel raccontare un’Italia che non esiste, un mondo fantastico in cui da quando c’è lei a Palazzo Chigi va tutto bene e i treni arrivano in orario....

Al fianco dei lavoratori

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Buon primo maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che mandano avanti questo Paese. Con il Partito Democratico siamo al loro fianco. C’è tanto da fare per migliorare le condizioni materiali di chi lavora. Per contrastare la precarietà e il lavoro povero, i subappalti a cascata, la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro e lo sfruttamento. Anzitutto serve una legge sul salario minimo: Meloni l’ha voluta bloccare ma abbiamo raccolto le firme con le altre forze di opposizione e vogliamo sia calendarizzata subito. Giorgia Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri e continua a mentire a viso aperto negando che in Italia ci sia un problema saariale, mentre l’Istat lo ha confermato ieri: i salari sono più bassi dell’8% rispetto al 2021. C’è una cosa che tutte e tutti dobbiamo fare per la dignità del lavoro: andare a votare 5 SÌ ai referendum dell’8 e il 9 giugno. Elly Schlein