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Una maggioranza cieca e sorda

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  Una maggioranza cieca e sorda si è presentata per discutere il DUP. I Consiglieri comunali della coalizione di destra e gli Assessori della Giunta hanno dato vita a uno spettacolo triste, fatto di autocelebrazione e arrampicate sugli specchi quando gli argomenti li mettevano in difficoltà .  Con gli emendamenti, nostri e della coalizione, e tramite un confronto duro e netto abbiamo però costretto la maggioranza a un dibattito, lungo quasi 8 ore , in cui la giunta Assi e il centrodestra si sono confrontati con le loro mancanze.  Abbiamo costretto la maggioranza a parlare e prendere posizione su alcune tematiche per noi fondamentali : attuare una revisione della viabilità che ascolti i cittadini, riprendere il percorso per dotare la nostra città di un centro pedonale, gli interventi di manutenzione sulle scuole, la difesa del diritto all’abitare con il sostegno agli affitti, la giustizia salariale negli appalti pubblici, garantire i servizi alle persone con disabilità, l'impegno a

Per un’altra idea di Italia

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Per un'altra idea di Italia. Sanità, lavoro, scuola, pensioni, politiche di sviluppo: le nostre controproposte per la manovra. Segui la conferenza stampa

Giorgetti taglia il fondo automotive

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“Il Ministro dell’Economia Giorgetti dice in audizione che ha tagliato il fondo automotive, per 4,6 miliardi, per non finanziare “rottamazioni e incentivi all’acquisto di auto elettriche prodotte in Cina o altri Paesi”. A Giorgetti risponde Giorgetti, che, come ministro dello Sviluppo economico del Governo Draghi, aveva utilizzato il fondo automotive, creato da quel governo (8,7 miliardi fino al 2030) per finanziare 525 milioni per i contratti di sviluppo e 225 milioni per gli accordi per l’innovazione. Lo stesso Giorgetti che oggi dichiara che le politiche industriali le fanno le imprese, non i governi, diceva allora: “Con questi interventi si …va nella direzione auspicata di dotare il nostro Paese di una valida strategia di politica industriale a sostegno della trasformazione tecnologica ed ecologica della catena produttiva dell’automotive.” commenta  Maria Cecilia Guerra , Responsabile lavoro nella segreteria nazionale.  “Col taglio del fondo automotive, che ha ora messo nella legge

Puntiamo a essere primo partito in tutta Italia

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Puntiamo a essere il primo partito . Non solo a Genova, ma in tutta Italia. Tuttavia per battere la destra servono una coalizione e alleati solidi.  Siamo molto dispiaciuti perché ci è mancato poco: quando si arriva a un soffio fa più male. Per questo va detto un grande grazie ad Andrea Orlando che ha fatto una splendida campagna elettorale. Il PD ha dato il massimo, abbiamo sfiorato il 29 per cento, due punti in più rispetto alle Europee e 9 sulle precedenti regionali. Siamo il primo partito della Liguria , davanti a FdI che invece ha perso 11 punti in cinque mesi, e abbiamo vinto a Genova, la città di cui è Sindaco Marco Bucci: ci dà speranza in vista delle prossime comunali.  Da quando sono Segretaria il PD è tornato prima forza d’opposizione e ha recuperato alle Europee più di 5 punti rispetto alla tornata precedente , in Liguria sfiora il 30%. Non solo non si appiattisce su nessuno, ma oggi è il perno attorno a cui costruire l’alternativa a questa destra incapace e dannosa per il

Uno schiaffo in faccia a industria e lavoratori

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Il taglio dei fondi a sostegno dell’automotive previsto dal disegno di legge di bilancio è una scelta assurda , uno schiaffo in faccia all’industria e ai lavoratori del settore automotive e una totale delegittimazione del Ministro Urso, che farebbe meglio a valutare se ha ancora senso la sua permanenza al Mimit.  Il fondo viene quasi azzerato , dato che si passerà da uno stanziamento iniziale di 5,8 miliardi tra il 2025 e il 2030 a 1,2 miliardi complessivi, con un taglio dell’ottanta per cento che colpisce duramente il settore, che per affrontare le sfide estremamente impegnative della transizione ecologica e digitale e della crescente competizione globale ha invece bisogno di rilevanti politiche di sostegno.  Il quasi completo definanziamento del fondo stanziato a suo tempo dal Governo Draghi va in totale controtendenza e dimostra una volta di più la distanza abissale tra l’industrialismo a chiacchiere del Governo Meloni e le scelte concrete dell’esecutivo, fortemente penalizzanti pe

FdI affossa la legge sulla “settimana corta”

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La destra ha bocciato, con un emendamento soppressivo, la nostra proposta di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario. L’Italia resta ancora indietro nel campo dei diritti: la settimana corta, infatti, è già ampiamente sperimentata in altri Paesi Europei ed è dimostrato come tuteli l’ambiente, aumenti la produttività e la salute di lavoratori e lavoratrici.  Per il Governo, nonostante le ore lavorate in Italia in media siano sopra la media OCSE, non è la via giusta. Loro conoscono solo quella della precarietà. Se da un lato bocciano la settimana corta, dopo aver fatto lo stesso con il salario minimo, dall’altra aumentano i voucher, liberalizzano il lavoro somministrato, allargano la stagionalità dei contratti misti.  Per loro il lavoro è una merce di scambio. Patrioti a chiacchiere: pronti ad affossare i diritti di lavoratori e lavoratrici, silenti quando c’è da lottare per salvaguardare l’occupazione e migliorarne la qualità.  È prioritario un nuovo patto per la qualità del lavo

Serve più sicurezza sul lavoro

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I dati sugli infortuni sul lavoro in Lombardia sono allarmanti, nei primi 8 mesi del 2023 si sono registrati ben 72.000 incidenti sul lavoro nella nostra regione .  A cui si aggiunge, secondo uno studio di Confcooperative, l’impatto economico e sociale di 3,9 miliardi di euro.  Investire nella sicurezza sul lavoro non è solo una scelta etica, ma anche una mossa vincente per il nostro futuro economico. Come ricorda il nostro Consigliere Regionale Samuele Astuti , Presidente della Commissione d'inchiesta sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, dobbiamo agire ora per promuovere una cultura della sicurezza, rafforzare la formazione e potenziare le ispezioni. Come abbiamo denunciato anche negli scorsi mesi, l’impegno che proviene dal Governo e dalla Giunta lombarda è insufficiente e noi non ci stiamo.  In occasione della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, siamo pronti ancora una volta a cambiare marcia per chiedere una Lombardia più sicura, a partire dalla

Un governo che sta portando indietro il Paese

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Se le premesse sono queste assolutamente nessuna collaborazione con il governo sul fronte giustizia.  Sono gravissime le affermazioni del Ministro Nordio, che da magistrato dovrebbe sapere che esiste in Costituzione il principio di separazione dei poteri  messo a garanzia dei cittadini e chi va oltre le proprie prerogative è il governo, che vorrebbe, apprendiamo oggi, rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri ed è grave che a dirlo sia addirittura il presidente del Senato.  I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. Come fa Meloni a non sapere che l’Egitto non è un paese sicuro dopo quanto accaduto con l’uccisione di Giulio Regeni? Come fai ad aggirare le leggi dell’Unione Europea? Dovrebbero uscire dall’UE, non credo vogliano farlo…  La

In piazza, al fianco dei lavoratori

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Ieri in piazza a Roma, al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e dei Sindacati, per lo sciopero nazionale unitario dei metalmeccanici.  Condividiamo le ragioni di questo sciopero unitario di lavoratori e lavoratrici e delle sigle sindacali. C'è molta preoccupazione sul futuro di un settore strategico come l'automotive. Noi chiediamo degli impegni chiari e concreti, li chiediamo al governo e li chiediamo alle aziende, a partire da Stellantis. Riportare le produzioni in Italia, rilanciare gli investimenti su ricerca e sviluppo, garantire continuità occupazionale e supporto ai lavoratori nella transizione. Noi ci siamo e ci saremo. Abbiamo depositato una mozione unitaria con le altre opposizioni e insieme abbiamo chiesto che sia audito anche Elkann. Stellantis ha delle responsabilità storiche verso questo paese e deve fare la sua parte fino in fondo.  Elly Schlein

Il Presidente Mattarella sulla sicurezza sul lavoro

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Dal Capo dello Stato Sergio Mattarella parole importanti, che ricordano come tutte le forze politiche debbano fare di più per garantire la sicurezza sul lavoro.  I dati INAIL certificano, nei primi mesi del 2024, un aumento di persone che perdono la vita nei luoghi di lavoro. Serve investire sulla sicurezza, sul personale ispettivo, sulla formazione. È necessario un cambiamento culturale nel Paese che metta al centro la tutela di chi lavora, che non dev’essere più vista come un costo.  L’impegno della comunità democratica, in Parlamento e sui territori, rimarrà costante. Perché di lavoro si vive, ma non si può morire.

Per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario

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Il PD, M5S e AVS hanno presentato una proposta congiunta per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario . Una proposta che parla del futuro dell'Italia perché anche solo un posto di lavoro in più e un'ora al giorno in più di tempo liberato conta.  Insieme chiediamo di avviare, come avvenuto in altri Paesi europei, un triennio di sostegno incentivato, con il concorso decisivo delle parti sociali, con l'obiettivo di arrivare al 2028 a una riduzione complessiva dell'orario. Vogliamo difendere l'occupazione davanti alla rivoluzione tecnologica che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro.  Non solo: crediamo che il lavoro debba essere ripensato mettendo al centro la felicità di ciascuno, il diritto di tutte le persone non solo a un lavoro dignitoso e di qualità, ma anche alla fruizione del tempo libero, alla cura degli affetti, della socialità, della partecipazione civica.  In Italia si lavora troppo o troppo poco, vogliamo perciò stimolare, parte

Le cinque priorità del progetto per l'talia

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A noi spetta il compito di lavorare insieme a un progetto per l’Italia. Su poche priorità, che stanno sulle dita di una mano:   sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale per la conversione ecologica, diritti sociali e civili .  Cinque priorità che stanno su una mano su cui costruire una alleanza nella società, nel Paese e con altre forze politiche per mandare a casa il governo.  Bisogna creare nel Paese, più che nel palazzo questa alternativa. È il tempo di creare una piattaforma condivisa e prepararci a governare . Ci rivolgiamo alle migliori energie nel Paese, a chi come noi è preoccupato di costruire un futuro migliore. Bisogna misurarsi non sui nomi ma sulle cose da fare.  Dopo un’estate militante vi chiedo di proseguire la mobilitazione, non consentiremo alla sedicente patriota Meloni di spaccare l’Italia con l’Autonomia,  continueremo a raccogliere le firme . Non dobbiamo smettere di batterci contro il premierato. Dovremo insistere sulla sperime

Una firma per l'Italia, una firma per un salario giusto

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Torna la raccolta firme a Brugherio per fermare l’autonomia differenziata, con  un'importante novità .  Vi aspettiamo al  gazebo   sabato 14 al mercato cittadino e domenica 15 settembre in piazza Roma, dalle 9:30 alle 12:30 , dove potrete firmare non solo per il referendum contro l'autonomia differenziata, ma anche per la legge di iniziativa popolare per l'istituzione del salario minimo.

Le priorità del Sindaco Assi

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Il Sindaco Assi ha davvero un bizzarro senso delle priorità .  Dopo settimane di silenzio su questioni molto sentite dalla nostra città come la chiusura del supermercato al Centro Kennedy , fatto che proietta ombre sul futuro della struttura e sui servizi per i residenti, e la notizia della richiesta da parte di Haier di tagliare 83 impiegati e 30 operai fra i lavoratori dello stabilimento Candy di Brugherio, il nostro primo cittadino si ricorda del suo ruolo e decide di rilasciare una dichiarazione per esprimere solidarietà a un imprenditore brugherese che ha ricevuto delle sanzioni per aver violato l'embargo internazionale contro la Russia di Putin, in particolare commerciando con la marina militare .  Una scelta che si fa fatica a commentare...  Una cosa però è certa, ed è lampante per chi parla quotidianamente con i cittadini. Il Sindaco , e con lui l'amministrazione comunale, è sempre più lontano e isolato rispetto alle urgenze, le preoccupazioni e le necessità della

Il governo ascolti i lavoratori del cinema

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In questi giorni c’è Venezia, momento in cui grazie al cinema italiano l’Italia torna al centro della scena culturale mondiale. E come sempre tanti rappresentanti delle istituzioni e del governo sono lì. A loro diciamo di ascoltare le richieste di associazioni che rappresentano un settore di 250.000 lavoratori e lavoratrici che oggi sono in difficoltà a causa delle scelte del Governo.  Serve dialogo, serve confronto. Servono riforme vere che riconoscano il carattere discontinuo del loro lavoro, servono certezza e trasparenza nei meccanismi di finanziamento, servono politiche industriali che salvaguardino la produzione indipendente.  È certo un tema di tutela del lavoro e di un settore industriale importante, ma è anche altro: da queste scelte passa la garanzia del pluralismo e dalla vivacità e autonomia della produzione culturale. Che sono indispensabili per una democrazia forte.  Elly Schlein

Un destra settaria che non sa come rilanciare l’economia

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Non hanno un’idea su come rilanciare l’economia , non hanno messo in campo uno straccio di politica industriale. In queste settimane hanno tentato di distrarre sempre su altri argomenti, ma i nodi purtroppo stanno venendo al pettine.  Il governo dovrebbe dire cosa intende fare per questa manovra, trovo grave che non ci sia alcuna trasparenza sul piano fiscale di medio termine, che dovrebbero presentare in Europa entro il 20 settembre non c’è stato nessun coinvolgimento delle opposizioni né delle parti sociali, non è così che si affronta un passaggio così delicato per il nostro Paese. Siamo molto preoccupati che facciano ancora cassa sulle pensioni , come hanno già fatto, soprattutto su quelle delle donne e che non mettano risorse sulla sanità pubblica.  L’abolizione dell’assegno unico conferma che ci troviamo di fronte a un governo settario . Quando una misura funziona ma non c’è la loro firma puntano a stravolgerla, per piantare una propria bandierina. L’hanno fatto anche col fondo pe

La sicurezza sul lavoro parte da Brugherio

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Settimana scorsa si è verificata a Monza l'ennesima tragedia sul lavoro , episodio che si aggiunge all'incidente mortale di giugno e il grave incidente di luglio avvenuti a Brugherio.  Di fronte a questa situazione dobbiamo essere consapevoli che la tutela dei lavoratori dipende dalla capacità delle istituzioni di sostenere la realizzazione e concretizzazione di occasioni di lavoro buono , la responsabilizzazione delle imprese ed uno sviluppo economico, etico e sostenibile anche attraverso la corresponsabilità sociale di aziende e lavoratori.  Per questo intendiamo riproporre con forza la nostra proposta di realizzare a Brugherio, in un lavoro che tenga insieme le aziende e i sindacati, un protocollo d’intesa per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture . Un impegno ad assolvere a tutte le misure etico-sociali per la qualità e tutela del lavoro, volto a tutelare la salute dei lavoratori impegnati nell’appalto, per l’assenza d

Meloni racconta un Paese che non esiste

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Secondo l’Inps siamo a più 29% di Cassa integrazione ordinaria e quasi il 6% di domande di indennità di disoccupazione rispetto al 2023 .  Numeri impietosi ed inequivocabili. Sono soprattutto i giovani e le donne le vittime di questa situazione senza precedenti. Nonostante i trionfalismi del governo siamo un paese che affonda in una crisi drammatica. La crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali sono la spia di un quadro sempre più cupo della nostra economia. E  i dati sull’occupazione raccontano un paese dove la precarietà soppianta il lavoro stabile con un pezzo di generazione laureata che non trova sbocco .  Meloni continua a raccontare un paese che non esiste mentre  la stragrande maggioranza della popolazione fa fatica con il potere d’acquisto dei salari e vive il dramma dei licenziamenti o della cassa integrazione . Siamo stanchi delle favolette raccontate per nascondere le difficoltà del Governo a mettere in campo una manovra economica anticiclica ed espansiva. Serve una s

Morti sul lavoro: è tempo di agire

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Moustafa, un ragazzo egiziano di 22 anni, mercoledì scorso è morto sul posto di lavoro . A lui e alla sua famiglia vanno le condoglianze di tutta la nostra comunità. È la quinta vittima dall’inizio dell’anno che perde la vita lavorando qui in Brianza , la settantunesima in Lombardia.  Siamo di fronte ad un’emergenza nazionale che richiede impegni e fatti concreti. Come Partito Democratico abbiamo messo al centro della nostra azione anche qui nella nostra provincia la battaglia per il lavoro giusto. Non nascondiamoci, la grande crisi di fiducia nelle democrazie liberali si è andata accentuando quando negli anni è stato indebolito il lavoro di fronte allo strapotere del mercato e della sua squilibrata logica secondo cui tutto si misura con il massimo profitto.  Sia chiaro, nessuna forza politica si può sentire esente da responsabilità; le complessità, gli errori e l'indebolimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono figli dell’illusione che meno regole, meno controlli

Una tragedia evitabile

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Ieri si è consumata l'ennesima morte sul posto di lavoro, un operaio di appena 22 anni ha perso la vita a seguito di un tragico incidente a Monza . Assistere a queste tragedie, ormai quotidiane, è straziante. In attesa di capire meglio dagli inquirenti cosa sia accaduto davvero, come PD lombardo denunciamo da anni la grave carenza di sicurezza sul posto di lavoro senza ricevere alcun tipo di risposta efficace dallo Stato e dalla Regione. Due anni fa in Consiglio regionale è stata approvata la nostra mozione che impegna la Giunta a investire in modo efficace nella prevenzione, nella sicurezza e nei controlli sul luogo di lavoro. Tuttavia i risultati in Lombardia non sono arrivati . Il Governo dovrebbe anche fare sua la proposta che abbiamo depositato alla Camera per cancellare i vergognosi subappalti a cascata voluti dal Ministro Salvini , un'ulteriore fonte di rischio per la sicurezza. Stop ai subappalti sfrenati ed estensione ai lavoratori privati delle tutele su contratti e