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Visualizzazione dei post con l'etichetta lavoro

Il tuo voto conta

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Il tuo voto conta . Conta il tuo, quello della tua rete, della tua famiglia, dei tuoi gruppi.  Il quorum non è un ostacolo insormontabile: possiamo superarlo insieme.  Si vota oggi fino alle 23:00 e domani dalle 7:00 alle 15:00 .  Facciamoci sentire.

5 sì per un'Italia più giusta

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I giorni 8 e 9 giugno siamo chiamati alle urne per esprimerci su dei temi di fondamentale importanza per il nostro futuro: i  referendum sul lavoro e sulla cittadinanza .  Questa è l'opportunità unica per far sentire la nostra voce e per decidere insieme la direzione che il nostro Paese dovrà prendere.  5 sì ai referendum sono un passo verso la costruzione di un'Italia più giusta .

Con 5 sì miglioriamo l’Italia

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A Firenze per la nostra campagna a sostegno dei 5 sì ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza. L’Italia può sorprenderci con una grande partecipazione al voto. Qualcuno dice che son quesiti complicati, ma si spiegano facilmente: VOTA SÌ per dire basta alla precarietà, per dire che se licenzi illegittimamente un lavoratore avrà diritto a rientrare al suo posto o a un’indennizzo più adeguato, per aumentare la sicurezza sul lavoro estendendo la responsabilità anche all’impresa che appalta, e per obbligare chi vuole farti un contratto a termine a indicare una precisa causale. Un altro sì per dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza in Italia per poter chiedere la cittadinanza. L’8 e il 9 giugno con 5 sì miglioriamo l’Italia. Elly Schlein

Referendum, oltre il silenzio di Meloni

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L’ 8 e 9 giugno esprimiamoci noi anche per chi, come Giorgia Meloni , continua a scappare e restare in silenzio.  5 sì ai referendum su lavoro e cittadinanza!

Chi ha paura dei referendum?

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Questa notte sui manifesti a sostegno di cinque sì ai referendum dell'8 e del 9 giugno esposti in via san Giovanni Bosco sono comparse delle scritte che invitano a non votare.  Un atto vandalico che si inserisce in una clima generale di esortazioni a disertare le urne e di tentativi di far passare la consultazione elettorale sotto silenzio.  La domanda è spontanea: chi ha paura dei referendum ? Perché cinque quesiti sull'allargamento dei diritti sono così scomodi a un pezzo del nostro Paese, ed evidentemente anche della nostra città?  Ancora più determinati, ribadiamo il nostro sostegno ai referendum ed esortiamo ad andare a votare l'8 e il 9 giugno.

Meloni smentita dall'Istat

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La presidente del Consiglio continua a prendere in giro lavoratrici e lavoratori e, pur di non fare un passo in direzione del salario minimo, accumula bugie su bugie, rigirando i numeri e mischiando le carte .  Nel suo primo anno di governo, il 2023, le retribuzioni reali sono diminuite rispetto all'anno precedente e nel 2024, malgrado gli aumenti, sono rimaste comunque al di sotto della crescita che hanno registrato negli altri Paesi UE .  Dai primi dati del 2025 gli stipendi risultano ancora inferiori rispetto al 2021.  Fuori dal palazzo c'é un Paese sempre più insofferente per le condizioni di vita minime e per la vergognosa indifferenza del governo.  Meloni nega l'evidenza e fugge dai problemi.

Con i lavoratori e le lavoratrici STMicroelectronics

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Ieri mattina il PD Lombardia e il PD Monza e Brianza sono stati accanto alle lavoratrici e ai lavoratori della STMicroelectronics di Agrate , in sciopero dopo l’annuncio di un piano industriale che prevede circa 1000 esuberi solo qui in Brianza. Una notizia che ha scosso profondamente un intero territorio ha portato a una mobilitazione forte, visibile, partecipata.  In ascolto della loro preoccupazione, della loro rabbia, della loro richiesta di essere visti e tutelati. Con un impegno: continuare a seguire da vicino questa vicenda, senza lasciare nessuno solo. Perché ogni crisi aziendale è importante, ma questa – per dimensioni, per la natura della società, per il ruolo strategico che ha nel nostro sistema industriale – lo è ancora di più.  Regione e Governo ora devono pretendere il ritiro di questo piano industriale. Il ministro Giorgetti venga ad Agrate ed incontri i lavoratori : servono risposte, serve una strategia, serve assumersi la responsabilità di difendere l’indust...

Un presidente indegno

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È gravissimo che la destra continui a incoraggiare l’astensione al referendum ed è davvero indegno che lo faccia la seconda carica dello Stato. Le parole di Ignazio La Russa sono gravi anche perché tradiscono uno dei principi costituzionali che fissano il voto come un dovere civico. Ma di questi principi, dei diritti e del lavoro l’estrema destra al governo ha dimostrato ampiamente di non curarsi. La migliore risposta possibile di fronte a questa deriva è andare, tutte e tutti, a votare l’8 e 9 giugno per contrastare la precarietà e per la cittadinanza. Elly Schlein

Trova le differenze

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È una notizia molto importante l'approvazione in Spagna della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario . Il governo Sanchez mostra all'Europa che si può crescere economicamente aumentando i diritti di chi lavora.  Il PD continuerà a battersi perché la settimana corta venga approvata anche in Italia. C'è un disegno di legge delle opposizioni che la destra continua a tenere fermo perché non ha mezza idea su come intervenire.  Chiediamo chiarezza.

Dazi: Fontana e Meloni da che parte stanno?

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  Sul tema dei dazi , la destra si volta dall’altra parte e fa l'amicona dei sovranisti di tutto il mondo. Lo fa a Roma, dove cavalca la retorica trumpiana come se non avesse conseguenze reali. E lo fa in Lombardia , dove ha respinto la proposta del PD, seria e concreta per aiutare le imprese a reggere l’impatto delle nuove tensioni commerciali.  Mentre altri Paesi si muovono per proteggere il proprio export e per tutelare al massimo cittadine, cittadini e imprese, la Lega e i suoi alleati preferiscono negare il problema, lasciando soli tutti quei lombardi e lombarde che ogni giorno fanno grande la nostra regione con innovazione, qualità e lavoro.  Noi non ci stiamo. Continueremo con determinazione e impegno a portare avanti le nostre proposte per tutelare il nostro tessuto produttivo, per difendere i posti di lavoro e per sostenere chi tiene in piedi l’economia lombarda , non chi la mette a rischio per slogan buoni solo a scaldare i comizi.

Le bugie di Meloni

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È ora di finirla con queste continue menzogne al Paese.

Servono salario minimo e sconti in bolletta

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Giorgia Meloni sembra occuparsi di tutto tranne che dei veri problemi del Paese, mentre il Presidente Mattarella si dimostra come sempre in sintonia con le preoccupazioni degli italiani. La questione salariale è gigantesca, lo dimostrano i dati. Secondo Eurostat, pur avendo un impiego, il 9% dei lavoratori a tempo pieno sono comunque poveri, non arrivano alla fine del mese. Rispetto all’anno precedente c’è stato un peggioramento e i più colpiti sono i giovani, che prendono stipendi insufficienti a provvedere alla vita quotidiana, figurarsi a costruire una famiglia. L’Italia è l’unico Paese Ocse in cui, negli ultimi tre decenni, il salario medio anziché crescere è diminuito : del 3%, mentre in Germania e Francia è cresciuto oltre il 30. E sa qual è stata la risposta del governo? Un assordante silenzio.  Giorgia Meloni è specializzata nel raccontare un’Italia che non esiste, un mondo fantastico in cui da quando c’è lei a Palazzo Chigi va tutto bene e i treni arrivano in orario....

Al fianco dei lavoratori

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Buon primo maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che mandano avanti questo Paese. Con il Partito Democratico siamo al loro fianco. C’è tanto da fare per migliorare le condizioni materiali di chi lavora. Per contrastare la precarietà e il lavoro povero, i subappalti a cascata, la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro e lo sfruttamento. Anzitutto serve una legge sul salario minimo: Meloni l’ha voluta bloccare ma abbiamo raccolto le firme con le altre forze di opposizione e vogliamo sia calendarizzata subito. Giorgia Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri e continua a mentire a viso aperto negando che in Italia ci sia un problema saariale, mentre l’Istat lo ha confermato ieri: i salari sono più bassi dell’8% rispetto al 2021. C’è una cosa che tutte e tutti dobbiamo fare per la dignità del lavoro: andare a votare 5 SÌ ai referendum dell’8 e il 9 giugno. Elly Schlein

Buon Primo Maggio, festa del lavoro

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Buon Primo Maggio, buona festa del lavoro. Un giorno per chiedere dei salari migliori, un lavoro stabile, sicuro dignitoso e di qualità e per i diritti dei lavoratori. Sempre, ogni giorno e a ogni livello.

Sicurezza sul lavoro: Regione non spende i fondi

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La destra è riuscita nell’impresa di non utilizzare nemmeno i fondi che, con fatica e con lotta durante la sessione di bilancio in Consiglio regionale, siamo riusciti a far stanziare. Alla vigilia del Primo Maggio scopriamo che quei soldi sono ancora lì . Fermi. Inutilizzati. Tre milioni di euro per tre anni: risorse che dovevano servire a prevenire infortuni , rafforzare i controlli, tutelare la salute di chi ogni giorno entra in fabbrica, in cantiere, in azienda. E invece niente. Immobilismo, disinteresse, negligenza. La destra non è solo incapace di fare. È incapace perfino di spendere. Anche quando si tratta di sicurezza sul lavoro.

Referendum 8 e 9 giugno: guida al voto per i fuorisede

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Sei una persona fuorisede per motivi di studio, lavoro o cura? Puoi comunque votare ai referendum su lavoro e cittadinanza dei prossimi 8 e 9 giugno che il nostro Circolo sostiene, ecco come! Hai tempo fino al 4 maggio per fare richiesta.

Al fianco dei lavoratori brianzoli

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Ier i il forum industria del Partito Democratico ha fatto tappa anche a Monza e Brianza. Con Elly Schlein , Andrea Orlando , la Segretaria regionale Silvia Roggiani e una delegazione di parlamentari, prima, sono stati al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della ST Microeletronics di Agrate Brianza, in sciopero dopo che l'incontro di ieri al Ministero ha confermato un sostanziale disinvistimento presso il sito produttivo lombardo mettendo a rischio il futuro e la stabilità di centinaia di lavoratori. Stmicroelectronics è l'azienda più grande di Regione Lombardia, ci chiediamo dove siano finiti i partiti del centrodestra: sono dispersi come sempre quando si tratta di difendere il lavoro. Successivamente il PD ha fatto tappa presso la sede di Nokia a Vimercate. Un'eccellenza europea in grado di essere leader nel mercato delle infrastrutture tecnologiche strategiche nell'ambito delle telecomunicazioni. Una visita che ha permesso di conoscere e approfondire que...

Al presidio dei lavoratori di StMicroelectronics

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Ad Agrate , al presidio in sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di StMicroelectronics , dopo che il tavolo di ieri al ministero non ha dato risposte chiare su occupazione e investimenti, con il rischio di un forte ridimensionamento del sito. Se anche in un settore strategico come quello microelettronico e di semiconduttori non si vedono piani industriali chiari, garanzie occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, significa che si rischia di dismettere il futuro industriale del nostro Paese. In questo sito sarebbe ancor più grave vista la rilevante partecipazione pubblica. Urso e Giorgetti si facciano carico di pretendere chiarezza dal management, dato che questa azienda ha potuto beneficiare anche di fondi pubblici. Siamo al fianco di questi lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie, che difendono sia il proprio posto di lavoro, sia la loro voglia di continuare a crescere e innovare in questo sito, sia il futuro industriale italiano. Prosegue così il nostro viaggi...

Dalla parte dei lavoratori

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Ieri il PD regionale era in piazza insieme a lavoratori e lavoratrici del settore metalmeccanico , per difendere i loro diritti e chiedere condizioni di lavoro più sicure e giuste.  Sosteniamo con forza lo sciopero nazionale rilanciando l'importanza del rinnovo del contratto collettivo, per dei salari più adeguati e per la maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. La situazione è critica e non possiamo permettere che i diritti conquistati con fatica vengano minacciati .  Siamo sempre pronti a stare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, a lottare per i loro diritti e per un futuro più giusto e sicuro per tutte e tutti.

L'Italia ha i salari più bassi del G20

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“Il rapporto mondiale dell’ILO (l’Organizzazione internazionale del lavoro) inchioda l’Italia all’ultimo posto dei Paesi del G20 sui salari. - commenta  il Capogruppo dem in Commissione Lavoro alla Camera,  Arturo Scotto  -  Siamo quelli che hanno perso di più dal 2008: meno 8,7% del valore reale dei salari. Meloni ha poco da festeggiare , l’Italia va indietro con una dinamica salariale negativa. Il vero scandalo di questo Paese si chiama bassi salari e lavoro povero. 7 milioni di lavoratori sono ancora in attesa di contratto, nel pubblico impiego il Governo non riconosce il pieno recupero dell’inflazione perduta, il salario minimo è stato affossato: serve una risposta radicalmente diversa”.  A lui si aggiunge  Chiara Gribaudo , Vicepresidente del Partito  Democratico: “Ma se l’Italia ha il risultato peggiore di tutti i Paesi del G20 per quanto riguarda i salari reali, il Governo cosa fa? Boccia la legge sul  salario minimo , lascia  7 m...