L'Italia ha i salari più bassi del G20

“Il rapporto mondiale dell’ILO (l’Organizzazione internazionale del lavoro) inchioda l’Italia all’ultimo posto dei Paesi del G20 sui salari. - commenta il Capogruppo dem in Commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto - Siamo quelli che hanno perso di più dal 2008: meno 8,7% del valore reale dei salari. Meloni ha poco da festeggiare, l’Italia va indietro con una dinamica salariale negativa. Il vero scandalo di questo Paese si chiama bassi salari e lavoro povero. 7 milioni di lavoratori sono ancora in attesa di contratto, nel pubblico impiego il Governo non riconosce il pieno recupero dell’inflazione perduta, il salario minimo è stato affossato: serve una risposta radicalmente diversa”. 

A lui si aggiunge Chiara Gribaudo, Vicepresidente del Partito  Democratico: “Ma se l’Italia ha il risultato peggiore di tutti i Paesi del G20 per quanto riguarda i salari reali, il Governo cosa fa? Boccia la legge sul salario minimo, lascia 7 milioni di lavoratori ancora in attesa di contratto e nel pubblico impiego non riconosce il pieno recupero dell’inflazione perduta. Non sono queste le risposte di cui il Paese ha bisogno”. 

“Quanto emerso sul 2024 - prosegue Gribaudo - non è sufficiente: è vero, i salari reali sono cresciuti in media del 2,3%, ma questo non è certo merito delle politiche del Governo, piuttosto dell’inflazione più bassa rispetto agli anni precedenti”. Un dato, ricorda la vicepresidente dem, insufficiente “per compensare il picco del biennio 2022-2023, che non sarà probabilmente mai recuperato”. 

Conclude: “I fondi del Pnrr, che stanno attuando malamente e che non si riuscirà a spendere del tutto perdendo una grande occasione, non dureranno per sempre. Il divario, invece, tra stipendi e costo della vita rimane e ciò si può superare solo con il rinnovo dei ccnl. Invece di passare le giornate a litigare e di sfiduciare i propri ministri, le forze di maggioranza potrebbero dedicarsi ai reali problemi italiani”.

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