Un omicidio politico del diritto allo studio

In Lombardia è in corso un omicidio politico del diritto allo studio

Chi lo spiega ai 1.367 cosiddetti "idonei non beneficiari" - studentesse e studenti che per merito e per fascia Isee avrebbero avuto diritto alla borsa di studio ma che non la riceveranno mai - come mai non potranno continuare gli studi? 
Chi spiega loro che quei soldi anticipati per i libri e per gli affitti non torneranno mai nelle loro tasche? 

Di certo non lo farà la giunta Fontana, immobile, che sul diritto allo studio ha messo la testa sotto la sabbia. 

Quello che accade in Lombardia ha dell’incredibile: dato che la Regione non mette i soldi per le studentesse e per gli studenti idonei non beneficiari, sono gli Atenei stessi che sopperiscono di tasca propria. Parliamo di 170 milioni di euro dal 2021 al 2025, come ha denunciato il nostro Consigliere regionale Paolo Romano, che potevano e dovevano essere investiti in altro modo: studentati, offerta formativa, ampliamento delle attività per le studentesse e per gli studenti, servizi. Sono solo alcuni esempi. 

Una vergogna. Un vero e proprio “furto” ai danni delle università

Siamo di fronte a una Regione dalle grandi possibilità, ma che non sta facendo la sua parte.

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