I giovani, le famiglie e la crisi


Oggi sono stati pubblicati dai giornali una serie di dati sugli effetti della crisi in atto per le famiglie e i giovani.

La disoccupazione nel mese di agosto è calata, attestandosi al 7,9%. Ma, purtroppo, è cresciuta ancora una volta quella relativa alla disoccupazione dei giovani, giunta al 27,6%.

In settembre, invece, il tasso di inflazione annuale è salito al 3% contro il 2,5% in agosto, anche perchè l'aumento dell'IVA dell'1%, previsto nella manovra del Governo, ha avuto in realtà come effetto l'aumento dei prezzi anche del 7%.

Le famiglie, insomma, hanno visto diminuire il loro "tesoretto", dato che hanno fatto fatica ad arrivare alla fine del mese e hanno risparmiato meno, come ha evidenziato ieri l'Istat. E hanno già allacciato le cinture di sicurezza in vista dell’ulteriore ondata, ancora in arrivo, di misure legate alla recente manovra economica.

Come scrive oggi l'economista Luigi Campiglio su Avvenire, "la diminuzione del risparmio significa anche minore capacità di investimento per il futuro, minori prospettive di occupazione e reddito, specialmente per i giovani, e quindi il perdurare di una situazione di stallo economico che dura ormai da quattro anni. Francia e Germania, dove il sistema di welfare per le famiglie è più robusto e articolato, hanno saputo fare molto meglio e il reddito disponibile ha tenuto durante la crisi, nonostante la forte riduzione del Pil. Il tempo passa e la cinghia si fa sempre più stretta: che si aspetta a prendere anche in Italia la strada giusta?"

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