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Istat: Pil +1,5% il più alto da sei anni

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I dati ISTAT dicono che la strategia di questi anni produce risultati. Flessibilità, non austerity. Giù le tasse a ceto medio e imprese che investono. Scommettere sulla crescita, non sul declino. I risultati arrivano, il tempo è davvero galantuomo. Oggi sarebbe facile domandarsi: chi aveva ragione ad alzare la voce in Europa e a combattere per la flessibilità? Sarebbe facile, ma non servirebbe a nulla. I #millegiorni hanno rimesso in moto l’Italia, ma noi vogliamo correre. Perché questo Paese ha tutto per farcela. Non ci serve che ci diano ragione per il passato, ci serve che ci diano ascolto per il futuro. Noi ci siamo”. Così Matteo Renzi su Facebook commenta i dati sul Pil diffusi dall’Istat . L’aumento tendenziale del Pil nel secondo trimestre del 2017 dell’1,5% rispetto al secondo trimestre del 2016 è il più alto registrato dall’Istat da sei anni. Per trovare un valore maggiore bisogna tornare al primo trimestre del 2011, quando l’incremento era stato del 2,1%. Nei dati diffusi

Istat, +711mila posti di lavoro negli ultimi tre anni Il valore migliore degli ultimi 8 anni

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Gli occupati passano da 22.145.000 di febbraio 2014 a 22.856.000 di oggi: in tre anni +711mila posti di lavoro. È il livello di occupati più alto da febbraio 2009, il valore migliore degli ultimi 8 anni. La disoccupazione giovanile passa dal 43,4% (700mila giovani in cerca di lavoro) del febbraio 2014 al 37,9% di oggi (593mila giovani in cerca di lavoro): quasi 6 punti in meno in tre anni, con un calo di oltre 100mila giovani tra quelli in cerca di impiego. Gli occupati giovani sono passati da 914mila a 971mila: quasi 60mila posti di lavoro in più. “Continua la dinamica di riattivazione del mercato del lavoro italiano che si presenta più forte e anche più inclusiva rispetto alle aspettative. I dati Istat evidenziano che la crescita degli occupati si mantiene anche nel gennaio 2017. Particolarmente interessante è la struttura di questo crescita: cresce l’occupazione a tempo indeterminato mentre cala quella a termine rispetto al dicembre 2016, cresce l’occupazione sia maschile c

Istat, più lavoro e meno inoccupati

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Per Filippo Taddei, responsabile Economia e Lavoro del Pd, “ i dati Istat di aprile confermano la continua crescita dell’occupazione: 300mila occupati in più rispetto al gennaio 2015 e una grande trasformazione a favore del lavoro stabile. I dipendenti a tempo interminato crescono di più di 350mila unità segnalando che la transizione non si è interrotta ma continua. Infatti, nel mese di Aprile cresce il numero di dipendenti permanenti e autonomi mentre calano i lavoratori a termine rispetto al mese di marzo. Il dato Istat, se analizzato insieme ai dati sulle posizioni contributive di origine Inps, conferma che il rallentamento della crescita delle posizioni a tempo indeterminato continua comunque a sostenere un aumento della occupazione che si concentra sul lavoro stabile.  Segui Matteo Renzi   ✔ @matteorenzi Dati ISTAT. Da quando siamo al Governo (feb 2014) ci sono 455.000 posti di lavoro in PIÙ', di cui 390mila a tempo indeterminato.  # jobsact 14:06 -