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Scienza e passione. Addio a Rita Levi Montalcini

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Il cuore del pr emio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, che aveva 103 anni, si è fermato ieri pomeriggio nella sua abitazione, a Roma.   La scienziata, come ha raccontato  La Repubblica ,  era con alcune persone care che, di fronte al peggioramento delle sue condizioni di salute, hanno subito chiamato un'ambulanza per portarla alla vicina casa di cura Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando. Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso.  Al Presidente della Repubblica  Giorgio Napolitano  il compito di esprimere il cordoglio dell'Italia intera :  ''Si è spenta, con Rita Levi Montalcini, una luminosa figura della storia della scienza. Il riconoscimento internazionale che ha premiato un'intera vita dedicata alla ricerca, ha costituito alto titolo di orgoglio per l'Italia, che garantirà l'ulteriore sviluppo della Fondazione scientifica da lei creata

Si può amare la nostra Costituzione?

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E tempo di vacanze. Con esse gli impegni diminuiscono e c'è spazio per approfondire.  Quest'oggi vogliamo consigliarvi l'articolo di  Gustavo Zagrebelsky per Repubblica. Un saggio sulla nostra Costituzione che parte dall'analisi dell'interpretazione  fatta da Roberto Benigni   "il suo discorso è stato la riflessione d'un uomo di cultura profonda e di meticolosa preparazione, il quale padroneggia in misura somma una gamma di strumenti espressivi che spaziano dall'ironia leggera, alla tenerezza, all'emozione, all'indignazione, alla passione civile"  per poi lasciare spazio al passato e al futuro della carta costituzionale    " L'Italia, o la Repubblica, "riconosce", "garantisce", "rimuove", "promuove", "favorisce", "tutela": tutte formule che indicano obiettivi per l'avvenire, per raggiungere i quali occorre mobilitazione di forze. La Costituzione guarda avanti e ri

Alitalia: tutto da rifare?

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Come nel gioco dell'oca, dopo quattro anni si deve tornare alla casella di partenza. Con un piccolo particolare, però: che nel frattempo abbiamo bruciato 3 miliardi di euro di soldi pubblici, che potevano essere destinati ad altro. Oggi Repubblica racconta la situazione di Alitalia, a quattro anni dal salvataggio targato Silvio Berlusconi, proprio spendendo 3 miliardi di soldi pubblici. I conti non quadrano: la compagnia perde 630mila euro al giorno , i 735 milioni di rosso accumulati nei quattro anni di gestione privata hanno bruciato quasi tutto il capitale, la liquidità in cassa si è assottigliata a 300 milioni. Il 12 gennaio scatterà la campanella del "liberi tutti". Gli azionisti, scaduto il vincolo del lock-up, potranno vendere le loro partecipazioni. E quindi cosa potrà succedere? Ci sono tre ipotesi: o gli azionisti aumentano il capitale , ma nelle attuali situazioni di crisi sembra la strada meno praticabile, oppure si ipotizza una rinazionalizz

Non solo scontri

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Questa settimana si è tenuto lo sciopero generale europeo contro il rigore economico. Lo scipero ha visto uns grande partecipazione popolare anche in Italia. Decine di migliaia di manifestanti per le strade e le piazze di 87 città. Ma purtroppo ci sono stati anche tafferugli e violenze. Scontri anche in Spagna, con un bilancio di 74 feriti e 118 fermati. Quaranta le città del Portogallo in cui si sono svolte manifestazioni, cinque i feriti a Lisbona. Quest'oggi però sul blog ne vogliamo parlare fornendovi una chiave di lettura diversa. Lo facciamo con l' editoriale  di Ezio Mauro che trovate sul quotidiano La Repubblica di venerdì. - Soltanto chi non vuol vedere ciò che ha sotto gli occhi può ridurre ad una questione di ordine pubblico la mobilitazione contro l'austerità, per il lavoro e il welfare che ha riempito mercoledì le piazze d'Europa. Sulla violenza abbiamo imparato ad essere netti e precisi: chi va in strada per rivendicare i suoi diritti non ha null

Scrivere l'enciclopedia della bellezza italiana

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Una modesta proposta in difesa della cultura La racconta Edoardo Nesi, scrittore e regista italiano, Assessore alla Cultura della Provincia di Prato. VORREI fare una modestissima proposta ai nostri governanti e ai nostri politici . A chi comanda oggi e a chi oggi passa le giornate a struggersi dall'ambizione di diventare chi comanderà. Ai tecnici che sperano di poter diventare politici per continuare a governare, e ai politici che sperano di poter essere considerati tecnici, e quindi capaci, e infine degni di governare. Persino, e soprattutto, a chi crede che la politica possa ancora continuare per molto a rispondere con affermazioni di principio a problemi reali. La modestissima proposta è quella di decidere di investire in quel bene immenso e immensamente delicato che è la conoscenza , poiché è proprio - mi verrebbe da scrivere solo - dalla conoscenza e dal contributo che le nostre figlie e i nostri figli potrebbero dare alla sua diffusione che potrebbe nascere uno strao

"Noi siamo di più"

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Da oggi ho uno slogan nel cuore che vale più di tutti gli «Yes we can» del mondo. L’ho sentito fiorire sulle labbra di una ragazza napoletana, prostrata dall’assurdità di una sofferenza insostenibile. Si chiama Rosanna Ferrigno, fa la segretaria in uno studio medico e l’altra sera ha dovuto raccogliere sotto casa il cadavere del promesso sposo, crivellato dalla camorra con quattordici proiettili. I camorristi hanno confuso il suo Lino, che stava andando a giocare a calcetto, con uno di loro. La gratuità del crimine e l’estraneità della vittima hanno scosso l’abulia di una città che da troppi secoli sopporta la malavita organizzata come una forma endemica di malaria. Poi è arrivata Rosanna. Non ha pianto in pubblico, non ha insultato le istituzioni, non ha elargito finti e precoci perdoni. Ma l’amore e il dolore le hanno dettato parole decisive: «Non bisogna avere paura dei camorristi. Sono loro che devono avere paura di noi. Noi dobbiamo continuare a uscire per la strada

Solo contro tutti

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Un interminabile ping pong tra i partiti. Ogni giorno nuove dichiarazioni che smentiscono quelle del giorno precedente. E  la tanto attesa riforma della legge elettorale stenta a realizzarsi.   Quella legge ideata dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli, da lui stesso definita come “una porcata”, fortemente voluta da Silvio Berlusconi che arrivò addirittura a minacciare la crisi di governo nel caso non fosse stata approvata la riforma. Il cosiddetto porcellum, per intenderci, che non permette all'elettore di indicare preferenze sulla scheda. La stessa che delega ai partiti le nomine di Camera e  Senato. E un deputato, Roberto Giacchetti, del Partito Democratico che è da 36 giorni in sciopero della fame per chiedere l'approvazione di una nuova legge elettorale. Ce lo racconta Repubblica  con un'intervista di Roberto Giacchetti. Quanto pensa di resistere ancora? “Non lo so, però mi sono dato questo obiettivo: cessare lo sciopero della fame nel

"Sistema Sesto": rinvio a giudizio per Filippo Penati

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Torniamo a parlare della vicenda che ha coinvolto l'ex sindaco di Sesto ed ex presidente Pd della Provincia di Milano, Filippo Penati. "Sistema Sesto":  la Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio per Filippo Penati. Le accuse sono corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti.  Ce lo racconta il quotidiano la La Repubblica : Con le accuse di corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti, la Procura di Monza ha chiesto di processare Filippo Penati , l'ex esponente del Pd che in passato ha ricoperto le cariche di sindaco di Sesto San Giovanni, presidente della Provincia di Milano, vicepresidente del consiglio regionale e responsabile della segreteria politica di Pierluigi Bersani. E con lui i pm Walter Mapelli e Franca Macchia hanno chiesto al gup Giovanni Gerosa di mandare a giudizio altre 21 persone e una società, la Codelfa del gruppo Gavio, mettendo così un punto fermo al troncone principale dell'inchiesta con al

Il tifo politico sui morti ammazzati

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Il titolo di questo post richiama quello dell'articolo che Pietro Colaprico ha dedicato ieri, su Repubblica, alle ultime vicende della cronaca milanese, con il duplice omicidio di via Muratori, che ha scatenato una serie di dichiarazioni politiche, soprattutto da parte del centrodestra, contro la Giunta di Giuliano Pisapia. Scrive Colaprico ( qui il suo articolo completo): Dalla destra milanese piovono pietre metaforiche sulla giunta in nome della sicurezza . Piovono dalla destra che non voleva la commissione comunale antimafia. Che non ha pronunciato praticamente mai - parliamo più di Letizia Moratti che di Gabriele Albertini - la parola ' ndrangheta. Che ha lasciato realmente campo libero alla speculazione immobiliaree ai locali della movida, due settori, dove, come sanno anche gli asini, s'infiltrano i capitali delle cosche. Dalla destra milanese accusano il sindaco Giuliano Pisapia di lasciar diventare Milano una capitale del crimine. Dalla destra che ha stravo

I commenti online: una riflessione.

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In questi ultimi mesi, nonostante la stagione politica si avvii alla conclusione, il nostro blog ha avuto un numero di accessi molto elevato. Grazie. A questi accessi sono corrisposti moltissimi commenti. Molto spesso sono stati commenti di scarsa qualità, e ci costringono ad un monitoraggio quasi costante (che non possiamo fare, ovviamente), per evitare che ci siano insulti, provocazioni e simili. Era da un po' di tempo che volevo scrivere qualcosa in tal senso, sia sollecitato da lettori del blog sia dagli stessi commentatori anonimi. Ne avevamo già parlato qui e qui . Quest'oggi ci aiuta una riflessione di Michele Serra. Nella sua rubrica su Repubblica, Michele Serra aggiunge qualche riflessione su una discussione nata dopo un’Amaca  pubblicata giovedì 12 luglio, che era sul tema dei commenti online e sulla loro scarsa qualità generale, osservata sui siti di cronaca. Serra fa riferimento anche a questo post di Arianna Ciccone sul sito Valigia Blu, che riporta u

Stasera il gran finale della festa

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E' certamente Italia - Spagna, la finale degli Europei 2012, la grande protagonista della serata finale della nostra Festa Democratica . La vedremo sullo schermo gigante che, proprio da stamattina, stiamo preparando sul palco dell'area feste. Non mancheranno, poi, l'estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi e il tradizionale saluto finale di arrivederci all'anno prossimo. Italia - Spagna arriva alla fine di una settimana nella quale l'Italia ha giocato e raggiunto risultati importanti anche sul fronte politico europeo, come racconta oggi qui Ezio Mauro su Repubblica. Nella lettera che il Presidente Napolitano ha scritto al ct Prandelli, che potete leggere qui , emerge la potenzialità non solo calcistica del nostro Paese e la possibilità che le cose possano davvero cambiare, come ha scritto ieri Massimo Gramellini, qui , su La Stampa. Appuntamento a stasera!

Il vero fallimento della Lega

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Sono giorni difficili per la Lega Nord , travolta dagli scandali interni, dalla "pulizia" in atto e dalle voci di dossier contro alcuni esponenti, confezionati da altri leghisti. Ma non vogliamo parlare di queste difficoltà di un altro partito . Vogliamo invece riportare un interessante articolo de L'Inkiesta, pubblicato ieri, che evidenzia come la Lega Nord debba fare i conti con il bilancio deludente della propria esperienza di legislatore . Molti dei suoi provvedimenti “bandiera” sono stati bocciati o modificati dall’intervento della Corte Costituzionale. Da ultima, una legge regionale lombarda è stata impugnata dal governo davanti alla Consulta. "Partito di lotta" nello sfruttare i casi di cronaca nera per guadagnare consenso, come aveva detto lo stesso Maroni ( qui ), la Lega non è stato altrettanto abile come "partito di governo" nel tradurre in leggi le proprie parole d'ordine. L'articolo de L'Inkiesta potete leggerlo qui .

Valorizzare le donne conviene

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Ieri sono state tantissime le critiche alla Rai , dopo la scoperta di quella che è stata chiamata la "clausola gravidanza". Una voce contenuta al punto 10 del contratto di consulenza che la Rai offre ai collaboratori esterni a partita Iva, con cui l'azienda si riserva di terminare il contratto se una lavoratrice dovesse rimanere incinta e la sua condizione, assimilata a "malattia, infortunio, causa di forza maggiore o altre cause di impedimento", dovesse incidere, compromettendola, sulla sua produttività. Un tema che ha riproposto la questione del precariato e della vergognosa vicenda delle dimissioni in bianco cui sono costrette le donne nel mondo del lavoro (noi ne abbiamo parlato più volte su questo blog). Sempre ieri sono stati forniti altri dati, passati inosservati, che completano il ragionamento sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Prendendo spunto dai dati della Banca d'italia, che dicono che se l'obiettivo di Lisbona del 60 per cento di

Il lavoro: i dati di oggi e le cose da fare

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Oggi Cgil, Cisl e Uil si incontrano tra loro, poi si confronteranno con la Confindustria . Domani è previsto l'incontro con il Governo , che ieri ha già visto i rappresentanti di commercianti e artigiani. I temi all'ordine del giorno sono l'occupazione, la precarietà, l'eccesso di tipi di contratto, le norme che regolano il mercato del lavoro. Su diversi tavoli tecnici gli esperti stanno mettendo a punto diverse ipotesi. “In un momento di crisi così profonda” sostiene Bersani, “sono decisive la coesione sociale e la condivisione degli obiettivi e degli strumenti”. Fermo restando che al primo posto dell'agenda deve esserci l’imperativo del fare qualcosa per dare lavoro. Oggi sono usciti dall'Inps nuovi dati, sul fronte del lavoro: quelli sulla cassa integrazione ordinaria sono in calo a gennaio, e sono in discesa anche le cifre di quella straordinaria e in deroga. Sono però cresciute disoccupazione e mobilità. Tra fallimenti e chiusure, tre anni di re

Sulle liberalizzazioni 1-0 per Prodi e Bersani su Monti

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Il Governo Prodi, con Bersani ministro, batte Monti.  Almeno sulle liberalizzazioni. Lo ha scritto Repubblica nei giorni scorsi, mettendo a confronto i piani dell'allora ministro Bersani e del premier Monti. L'attuale segretario del Pd aveva già aperto il cantiere delle liberalizzazioni nel 1998 , da Ministro dell'Industria del primo Governo di Romano Prodi. Un cantiere diventato un piano organico (le famose "lenzuolate" ) nel 2006/2007, da Ministro dello Sviluppo Economico del secondo Governo Prodi. Un piano organico e abbastanza aggressivo, che ha prodotto vantaggi visibili in termini di posti di lavoro e risparmi per gli italiani. Monti è partito con pari convinzione, ma le lobby si stanno opponendo con vigore alla sua azione, anche in Parlamento, sostenuti dal centrodestra che sta cercando in tutti i modi di depotenziare il decreto varato da Monti. Qui l'approfondimento di Repubblica, curato da Roberto Mania. Bersani, il comunista di Bettola, f

Gli italiani di lotta e di governo

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Oggi, su Repubblica, Ilvo Diamanti pubblica interessanti dati sulla situazione dell'Italia. Viviamo strani tempi, scrive Diamanti : "tempi instabili e sussultori. Una settimana dopo l'altra, un giorno dopo l'altro: protestano tutti . Tassisti e camionisti, avvocati e farmacisti, benzinai e giornalai, operai e notai. Protestano i Padani e i Forconi. Oltre ai No-Tav... Non sorprende, quindi, che la maggioranza degli italiani, oltre il 56%, sia d'accordo con le manifestazioni e gli scioperi contro i provvedimenti del governo e le liberalizzazioni". Allo stesso tempo, però, il Governo ottiene un consenso largo : quasi il 58% degli italiani giudica positivamente l'azione del governo Monti. Come si spiegano questi dati, apparentemente in contraddizione? E' lo stesso Diamanti a spiegarlo : l'attenzione all'interesse generale ci fa apprezzare Monti e le politiche del governo, comprese le liberalizzazioni, mentre l'interesse di categoria ci

L'identikit degli evasori totali

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Cos'hanno in comune due concessionari di un autosalone di Alessandria, un consulente finanziario di Milano, un imprenditore di Latina, un panificatore di Firenze e un ristoratore veneziano? Sono tutti evasori totali. Solo un esempio dei 7.500 individuati l'anno scorso dalla Guardia di Finanza. Hanno sottratto al fisco circa 21 miliardi di tasse. Sono i più spregiudicati tra gli evasori fiscali , quelli che la clandestinità totale: non esistono, non hanno un telefono, aprono e chiudono aziende, hanno residenze fittizie. Repubblica oggi racconta alcune di queste storie: le potete leggere qui . Scriveva ieri ( qui ) Massimo Gramellini sulla Stampa che fra i pochi effetti positivi della crisi c’è il cambio di atteggiamento degli italiani nei confronti degli evasori: con la crisi abbiamo capito "che le tasse servono tenere in piedi la baracca , che ogni euro evaso significa un servizio in meno negli ospedali e per la strada, e che quell’euro mancante, non potendo più

La vergogna delle dimissioni in bianco

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È un fenomeno sommerso che riguarda il 15% dei contratti a tempo indeterminato : prima si firma la lettera di assunzione e, pochi minuti dopo, quella di dimissioni. Così quando i contributi sono finiti, o serve un taglio del personale, il datore è libero di licenziare chi vuole. Una prassi illegale, che riguarda soprattutto le donne. I numeri sono, purtroppo, molto più chiari di mille parole. Sono due milioni di lavoratori coinvolti, 800.000 donne costrette ad abbandonare il lavoro attraverso le dimissioni in bianco (nel 90% dei casi le dimissioni forzate sono arrivate in seguito ad una gravidanza). E ancora: il 25% dei lavoratori almeno una volta si è trovato di fronte al fenomeno delle dimissioni in bianco e il 53% delle dimissioni forzate che avviene in aziende con meno di 15 dipendenti. Accade nei cantieri, nei negozi, nei centri commerciali, nelle botteghe artigiane, nelle imprese. Tra le ricamatrici di abiti da sposa di Barletta come tra gli operai delle officine metalmec

Gregorio De Falco, l'eroismo e la normalità

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Ho cercato in rete, su Google, le parole "Gregorio De Falco": la ricerca restituisce circa 56.800 risultati. Mi sono domandato quanti ne avrebbe dati qualche giorno fa , prima che il capo della sala operativa della Capitaneria di porto di Livorno diventasse l'eroe della settimana , dopo il naufragio della Costa Concordia sull'isola del Giglio. De Falco si è guadagnato un enorme carico di ammirazione e stima dopo la diffusione delle registrazioni delle comunicazione col comandante Schettino della Costa Concordia, la rete, le tv e i giornali lo hanno incoronato. Intervistato oggi da Repubblica ( qui ), De Falco dice così: "Vi posso chiedere un favore? Dimenticatevi di me. Smettete di parlare di me. L'eroe non sono io". E fa altri nomi: " L'eroe è il mio sottocapo Alessandro Tosi , è lui che ha capito tutto quella notte. Sapete chi ha salvato quasi tutte le persone quella notte dopo che il comandante aveva abbandonato la nave? Un ragazzo me

Il lavoro in Italia e i tavoli di crisi

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L'economia arranca sull'orlo della recessione e nel 2011 ben 195 aziende - grandi e piccole, dal Friuli fino alla Sicilia - hanno cercato protezione sotto la tendina ad ossigeno dei tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo economico . I lavoratori coinvolti, indotto compreso, sono circa 300mila. I posti davvero a rischio nel breve periodo, dicono fonti vicine al dicastero, sono «più o meno 30mila». I dossier industriali sul tavolo del governo a fine dicembre erano ben 195 . I problemi delle realtà più piccole (purtroppo) raramente riescono ad arrivare fino a Roma. Ma nel campione dei "ricoverati" alla Sviluppo economico c'è un po' di tutto : grandi imprese come Fincantieri, i pullman della Irisbus, AnsaldoBreda, la storica siderurgia della Lucchini e i villaggi della Valtur, filiali di aziende estere (da Alcatel ad Abb) pronte a chiudere i battenti in Italia per trasferirsi verso Oriente e stabilimenti in cerca di riconversione. E ancora: l