"Noi siamo di più"
Da oggi ho uno slogan nel cuore
che vale più di tutti gli «Yes we can» del mondo.
I camorristi hanno confuso il suo Lino, che stava andando a giocare a calcetto, con uno di loro. La gratuità del crimine e l’estraneità della vittima hanno scosso l’abulia di una città che da troppi secoli sopporta la malavita organizzata come una forma endemica di malaria.
Poi è arrivata Rosanna. Non ha pianto in pubblico, non ha insultato le istituzioni, non ha elargito finti e precoci perdoni. Ma l’amore e il dolore le hanno dettato parole decisive: «Non bisogna avere paura dei camorristi. Sono loro che devono avere paura di noi. Noi dobbiamo continuare a uscire per la strada a testa alta. Sono loro che si devono nascondere. Noi siamo di più».
Noi siamo di più. Non ci avevo mai pensato.
Grazie, Rosanna, per avercelo ricordato.
Sullo stesso tema interviene oggi (vedi qui) Roberto Saviano su Repubblica, con un commento più critico, sull'indifferenza di tanti rispetto a questa assurda tragedia.