Scienza e passione. Addio a Rita Levi Montalcini
Il cuore del premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, che aveva 103 anni, si è fermato ieri pomeriggio nella sua abitazione, a Roma.
La scienziata, come ha raccontato La Repubblica, era con alcune persone care che, di fronte al peggioramento delle sue condizioni di salute, hanno subito chiamato un'ambulanza per portarla alla vicina casa di cura Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando. Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso.
Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il compito di esprimere il cordoglio dell'Italia intera: ''Si è spenta, con Rita Levi Montalcini, una luminosa figura della storia della scienza. Il riconoscimento internazionale che ha premiato un'intera vita dedicata alla ricerca, ha costituito alto titolo di orgoglio per l'Italia, che garantirà l'ulteriore sviluppo della Fondazione scientifica da lei creata e fino all'ultimo curata con passione'', sono state le parole del presidente della Repubblica affidate a una nota diffusa dall'ufficio stampa del Quirinale.
'La sua ascesa a ruoli elevatissimi - ha aggiunto - ne ha fatto un simbolo e punto di riferimento per la causa dell'avanzamento sociale e civile delle donne, che l'ha vista personalmente impegnata anche fuori d'Italia. La fermezza e dignità con cui di fronte alle persecuzioni razziali del fascismo scelse la difficile strada dell'esilio ha rappresentato un esempio straordinario nel movimento per la libertà e la rinascita della democrazia in Italia. La serietà e dedizione con cui infine ha assolto alla funzione di senatore a vita l'ha resa ancor più vicina, nel rispetto e nell'affetto, alle istituzioni e agli italiani. Mi associo con commozione e gratitudine al cordoglio dei famigliari e del Paese''.
Rita Levi Montalcini ha onorato anche, con la sua presenza, il Senato della Repubblica, dopo la sua nomina a Senatore a vita, avvenuta nel 2001 ad opera del Presidente Ciampi.
In questo ruolo, la Montalcini ha ricevuto non solo elogi e ringraziamenti, purtroppo. Due personaggi della politica italiana si sono distinti, negli ultimi anni, per aver ricoperto di contumelie il premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Nel 2001 durante uno spettacolo a Fossano nel cuneese Beppe Grillo, ex comico e leader del Movimento 5 Stelle, la definì una "vecchia puttana", insinuando che la scienziata torinese avesse ottenuto il Nobel grazie a una ditta farmaceutica che materialmente le aveva comprato il premio. Grillo nel 2003 patteggiò una multa di 4000 euro al processo che lo vedeva imputato per diffamazione aggravata. Fece ricorso presso la Corte di Cassazione per il pagamento e la liquidazione delle spese legali.
Quello che riguarda l'ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace, invece, è uno degli episodi che hanno segnato, non in positivo, la Seconda Repubblica, e nasce in una situazione che - è lo spauracchio delle prossime elezioni - qualcuno sostiene possa ripetersi a febbraio. Quella di un governo di centrosinista che grazie al Porcellum non riesce ad avere la maggioranza al Senato, e per sopravvivere si deve appoggiare alle spalle dei senatori a vita. Nella breve legislatura 2006-08 sono loro (Scalfaro, Andreotti, Colombo, Napolitano e, appunto, il premio Nobel Rita Levi Montalcini) che in più di un'occasione garantiscono la sopravvivenza all'esecutivo Prodi.
La cosa non piace alla destra, e soprattutto a chi da poco ha dato vita a La Destra, Francesco Storace. Questi, nell'ottobre 2007, di fronte all'ennesimo salvataggio del governo parte sul suo blog, presenta un disegno di legge per l'abolizione della figura del senatore a vita (in realtà prevista dalla Costituzione) e poi proclama: regaliamo a tutti un bel paio di stampelle. A cominciare proprio dal Premio Nobel.
La Lega non poteva non partecipare alla gara a chi diceva la cosa più vergognosa su Rita Levi Montalcini:
Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord al Comune di Milano, commenta così sul suo profilo Facebook la morte di Rita Levi Montalcini
(cliccare sull'immagine per ingrandire)
L'Italia intera, da ieri pomeriggio, ricorda e onora Rita Levi Montalcini, il suo ottimismo, il suo impegno, le sue battaglie, da quella contro le leggi razziali fino agli ultimi impegni per le donne, i giovani e la ricerca.
Una grande donna, che lascia al nostro Paese un patrimonio di idee, coraggio e di fiducia nel futuro e nei giovani, alla quale dedichiamo questo omaggio, nell'ultimo giorno dell'anno e nell'ultimo post del 2012.
"Ho avuto una vita bellissima", disse qualche anno fa, e ai giovani diceva "cercate sempre di fare quello che desiderate, ma sempre con il massimo impegno. E' meglio aggiungere vita ai giorni, che giorni alla vita".
DoppiaM