Sulle liberalizzazioni 1-0 per Prodi e Bersani su Monti


Il Governo Prodi, con Bersani ministro, batte Monti. 
Almeno sulle liberalizzazioni.

Lo ha scritto Repubblica nei giorni scorsi, mettendo a confronto i piani dell'allora ministro Bersani e del premier Monti.

L'attuale segretario del Pd aveva già aperto il cantiere delle liberalizzazioni nel 1998, da Ministro dell'Industria del primo Governo di Romano Prodi. Un cantiere diventato un piano organico (le famose "lenzuolate") nel 2006/2007, da Ministro dello Sviluppo Economico del secondo Governo Prodi.

Un piano organico e abbastanza aggressivo, che ha prodotto vantaggi visibili in termini di posti di lavoro e risparmi per gli italiani. Monti è partito con pari convinzione, ma le lobby si stanno opponendo con vigore alla sua azione, anche in Parlamento, sostenuti dal centrodestra che sta cercando in tutti i modi di depotenziare il decreto varato da Monti.

Qui l'approfondimento di Repubblica, curato da Roberto Mania.

Bersani, il comunista di Bettola, formatosi alla scuola dell'amministrazione locale, con le sue "lenzuolate" ha fatto di più e meglio per aprire il mercato italiano, per ridurre i prezzi per i consumatori e migliorare i servizi, del professore bocconiano che da Commissario europeo alla Concorrenza colpì con una multa stratosferica il monopolista Bill Gates.

Diciamo che se fosse un match di pugilato, 
il segretario del Pd vincerebbe ai punti.

DoppiaM

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