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Sulle liberalizzazioni 1-0 per Prodi e Bersani su Monti

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Il Governo Prodi, con Bersani ministro, batte Monti.  Almeno sulle liberalizzazioni. Lo ha scritto Repubblica nei giorni scorsi, mettendo a confronto i piani dell'allora ministro Bersani e del premier Monti. L'attuale segretario del Pd aveva già aperto il cantiere delle liberalizzazioni nel 1998 , da Ministro dell'Industria del primo Governo di Romano Prodi. Un cantiere diventato un piano organico (le famose "lenzuolate" ) nel 2006/2007, da Ministro dello Sviluppo Economico del secondo Governo Prodi. Un piano organico e abbastanza aggressivo, che ha prodotto vantaggi visibili in termini di posti di lavoro e risparmi per gli italiani. Monti è partito con pari convinzione, ma le lobby si stanno opponendo con vigore alla sua azione, anche in Parlamento, sostenuti dal centrodestra che sta cercando in tutti i modi di depotenziare il decreto varato da Monti. Qui l'approfondimento di Repubblica, curato da Roberto Mania. Bersani, il comunista di Bettola, f

La vergogna delle dimissioni in bianco

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È un fenomeno sommerso che riguarda il 15% dei contratti a tempo indeterminato : prima si firma la lettera di assunzione e, pochi minuti dopo, quella di dimissioni. Così quando i contributi sono finiti, o serve un taglio del personale, il datore è libero di licenziare chi vuole. Una prassi illegale, che riguarda soprattutto le donne. I numeri sono, purtroppo, molto più chiari di mille parole. Sono due milioni di lavoratori coinvolti, 800.000 donne costrette ad abbandonare il lavoro attraverso le dimissioni in bianco (nel 90% dei casi le dimissioni forzate sono arrivate in seguito ad una gravidanza). E ancora: il 25% dei lavoratori almeno una volta si è trovato di fronte al fenomeno delle dimissioni in bianco e il 53% delle dimissioni forzate che avviene in aziende con meno di 15 dipendenti. Accade nei cantieri, nei negozi, nei centri commerciali, nelle botteghe artigiane, nelle imprese. Tra le ricamatrici di abiti da sposa di Barletta come tra gli operai delle officine metalmec