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Il Governo senza idee si affida a comunisti e euroburocrati

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Oggi la Camera approverà, ovviamente con la fiducia, la manovra pià confusa e contraddittoria dal dopoguerra, oggetto di mille e mille riscritture. Ieri Berlusconi è andato in Europa a presentare le misure del Governo, più che altro per sfuggire ai magistrati di Napoli, come ormai è chiaro a tutti. E a Bruxellex, nel monologo da 10 minuti, senza traduzione e senza possibilità per i giornalisti di fare domande , Berlusconi ha fatto una cosa incredibile: ha chiesto all'Europa di imporci la riforma delle pensioni . Il Premier che rivendica la sua capacità di decidere ha chiesto di essere commmissariato, da quegli "euroburocrati" tanto invisi alla Lega! Nello stesso giorno, Giulio Tremonti ha confermato i contatti del Governo italiano con la Cina , per l'acquisto di titoli di Stato italiani e per la partecipazione dei cinesi in banche e imprese, per sostenere la nostra economia. E' lo stesso Tremonti che nel 2005 scriveva un libro contro il pericolo dell

"La crisi è grave"

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Dopo quattro tentativi miseramente falliti in appena due mesi, ieri è spuntata la quinta versione della manovra, sulla quale, come da tutti ipotizzato (nonostante le smentite) il Governo ha posto la fiducia. Già questo continuo cambiare sarebbe sufficiente a giudicare disastrosa l'azione del governo . Ma quello che stupisce, e indigna di più, è la totale schizofrenia qualitativa delle misure messe in campo . Tre le nuove misure della manovra: aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, "con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico"; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3 per cento sopra i 300.000 euro (circa 34mila italiani); adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Scontento Tremonti, scontenta la Lega (che oggi, sulla Padania, non fa cenno alla questione delle pensioni, dopo che per tutta l'estate avevano giurato che grazie alla Lega non sarebbero state toccate ), scontento il Pr

La calda estate della Lega Nord

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«Non è per domani, ma per dopodomani l'arrivo, della Padania: l'Italia, l'han capito tutti, che va giù» .  Così il Ministro (?) Umberto Bossi durante un comizio a Schio, nel vicentino. In questa frase del leader del Carroccio sono riassunti i vent'anni anni di Lega Nord , di un federalismo sempre urlato ma mai veramente attuato. Se anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni non crede più al Carroccio, proclamando che «Il federalismo fiscale non esiste più» , si può dire che la Lega Nord ha fallito la propria missione. Umberto Bossi ha vissuto un'estate, diciamo, intensa. Nel comizio di Ferragosto a Ponte di Legno addirittura il leader della Lega Nord è arrivato ad apostrofare il collega - assente - Brunetta esclamando a proposito dell'impegno della Lega per evitare un ritocco delle pensioni nella manovra anticrisi appena approvata dal governo: "Non romperci i coglioni, nano di Venezia." Alle intemperanze di Bossi fa da c

Lega di lotta e di governo: ma chi vuole prendere in giro?

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La manovra finanziaria 2011 , varata di recente dal Governo, ha introdotto anche i ticket , da pagare sulle visite specialistiche e la diagnostica (10 euro) ed i codici bianchi al Pronto soccorso (25 euro). Ne avevamo scritto qui . Il quotidiano "La Padania" oggi fa un titolo particolare: una scritta “no ticket” cubitale. Il titolo critica fortemente una delle misure  introdotte dal Governo con una manovra votata ovviamente anche dalla Lega. Per Stefano Fassina , responsabile Economia e lavoro del Pd, « incomincia la retromarcia del governo Berlusconi-Bossi-Tremonti-Scilipoti su un altro pezzo della manovra di finanza pubblica . Anche Bossi si è accorto che l'innalzamento dei ticket nella sanità è inaccettabile, come denunciato da Bersani alla Camera e come le regioni avevano indicato sin dall'inizio». Per Fassina « se Lega e Pdl avessero accolto l'emendamento, coperto, presentato dal Pd al Senato , milioni di cittadini avrebbero evitato un ulteriore c

Processo lungo: una nuova legge solo per il Premier

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Mentre il Colle invita all'unità , in un'Italia sotto attacco speculativo dei mercati, il Governo non si occupa di economia, o di risollevare le condizioni di vita degli italiani, massacrati da ultimo dalla manovra di tagli e tasse, ma di giustizia. O meglio, dei modi per salvare il Presidente del Consiglio dai suoi processi . E così ieri, al Senato, il Governo ha posto la fiducia sul disegno di legge del processo lungo. Una legge  che è l'ennesimo tentativo di bloccare la giustizia. Ad esempio, un effetto collaterale è che se avvenisse un delitto o uno scontro gravissimo in uno stadio di calcio , le difese, nel corso del processo, potrebbero citare come testimoni tutti quelli che stavano vedendo la partita in quel momento. In una situazione del Paese gravissima, ci troviamo di fronte a un governo e una maggioranza di irresponsabili che, per gli interessi di un premier disperato, ancora una volta umiliano il Parlamento, la Giustizia, il nostro Paese . E tutto ques

Omofobia: legge affossata. E l'Italia resta indietro...

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Con 293 sì, 250 no e 21 astenuti , ieri la Camera ha fermato per la seconda volta la legge contro l'omofobia .   I voti del Pdl, Udc e Lega sono stati determinanti  a far passare le pregiudiziali di costituzionalità della norma proposta .  Una pagina molto brutta per la democrazia italiana anche perché, come ha ricordato Paola Concia , prima firmataria del disegno di legge “oggi la maggior parte del Parlamento ha scelto di stare dalla parte dei violenti e non delle vittime delle violenze e delle discriminazioni". L'approvazione delle pregiudiziali ha bloccato il progetto che voleva introdurre l'aggravante di omofobia nei reati penali, a favore del quale era intervenuto in Aula Dario Franceschini. "E' una vergogna, una delle pagine più brutte e spero che non passi inosservata". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha commentato il voto di Montecitorio. "Hanno tirato fuori un argomento inaccettabile contro una norma che combatt

“Quei giovani incapaci di reagire”

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E mentre ancora si piangono i morti,  un articolo che lascia sgomenti. Come abbiamo visto, nei giorni scorsi, quelli de “Il Giornale” hanno provato ad attribuire la responsabilità degli attentati di Oslo all’Islam: hanno addirittura mandato in edicola due prime pagine diverse. Ieri Feltri ha rincarato la dose con l'editoriale dal titolo “Quei giovani incapaci di reagire”. La tesi è semplice quanto vigliacca.   Come è possibile, si chiede Feltri, che i 500 giovani presenti sull’isola di Utoya non siano riusciti a fermare  la carneficina? Potevano, secondo Feltri, lanciarsi sull’attentatore cosicché “alcuni di sicuro sarebbero stati abbattuti ma non tutti” . Insomma, secondo Feltri, il problema è che ciascuno ha pensato “a salvare se stesso illudendosi di spuntarla” . Praticamente la colpa è delle vittime, di quei giovani che non hanno voluto “identificarsi con gli altri” : incapaci ed egoisti e anche un po’ rammolliti. Si può cadere più in basso di così? Feltri, sia cora

La Norvegia e la vergogna dei quotidiani della destra italana

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Mentre tutto il mondo segue con apprensione le notizie dalla Norvegia, dove la cifra di oltre 90 ragazzi morti è purtroppo destinata ad aumentare, in Italia i giornali della destra non hanno perso l'occasione per una vergognosa speculazione. Ieri le prime pagine de Il Giornale e di Libero erano tutte dedicate all'ipotesi che ci fosse dietro la responsabilità del terrorismo islamico . Qui e qui le prime pagine dei due giornali, una poi è stata ribattuta , ma non è stato modificato l'editoriale, come ha raccontato L'Inkiesta . La tesi doveva essere chiara: approfittare del dramma norvegese per ribadire ancora una volta che è sempre colpa del terrorismo islamico. Dopo la confessione del giovane dell'ultradestra, ci si aspettava le scuse dei due direttori. E invece no. Oggi Belpietro su Libero cerca di giustificarsi, mentre Il Giornale scrive che la causa è la reazione razzista al multiculturalismo . L'editoriale di Magdi Cristiano Allam su Il Giorn

Rifiuti e caso Papa: il Governo nel caos!

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Il Governo e la maggioranza stanno vivendo ore di tensione e confusione. Stamattina il Governo è andato sotto due volte, nella fase di votazione del decreto rifiuti, fortemente osteggiato dalla Lega . Da notare che il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva espresso parere favorevole alle proposte delle opposizioni , ma i deputati di maggioranza e tutti i ministri non l'hanno ascoltata e hanno votato contro. Lei stessa (sic) alla fine si è astenuta. Il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto si è più volte recato al banco del governo a parlare con il ministro Prestigiacomo, c'è stata una vera e propria scenata tra Cicchitto e il ministro Michela Brambilla . Alla fine la maggioranza ha deciso di rinviare il decreto in commissione . Una mossa che è parsa a molti come un "baratto" con la Lega: i l PDL rinuncia al decreto, in cambio la Lega vota contro l'arresto del deputato del PDL Papa. Lo ha detto chiaramente il capogruppo del PD alla C

Ecco i due ministri della Repubblica che si trasferiranno a Monza

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Domenica 10 luglio, festa della Lega a Besozzo . Il cantante sul palco cita il Tricolore e il leader del Carroccio Umberto Bossi , dimenticando il suo incarico di Ministro per le Riforme istituzionali, e dimenticando di avere giurato sulla Costituzione, mostra il dito medio. Non poteva essere da meno Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione normativa. Qui il video da Repubblica. Confessiamo di non sentire proprio la necessità di avere questi due autorevoli membri del Governo dalle nostre parti... DoppiaM

Manovra: sacrifici, tagli e tasse per tutti. Tranne che per lui...

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Avete un conto di deposito di titoli di Stato ? Bene, il bollo che pagate passa da 34 a 120 euro . Che diventano 150 l'anno prossimo, e fino a 380 nel 2013. Dovete fare una visita di controllo medico ? Torna il ticket da 10 euro. Prendete la pensione ? Ne riceverete un po' meno, vi diminuiscono l'adeguamento all'inflazione . Andate a scuola ? Richiate di avere meno professori e meno servizi a disposizione , in una scuola dove i professori potranno essere costretti a fare da bidelli. Vi aspettate qualche aiuto dai Comuni ? Beh, sappiate che anche per il prossimo triennio diminuiranno i fondi a disposizione per gli interventi che i Comuni possono svolgere per i loro cittadini. Sono, questi, solo alcuni degli effetti della manovra lacrime e sangue , appena varata dal Governo, il cui testo è stato diffuso ieri ed è alla valutazione del Presidente Napolitano. Tagli e sacrifici per tutti. Pesantissimi. Tranne che per uno. Il Presidente Berlusconi, che si è f

La frase della settimana

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 è stata pronunciata nel week end...a Pontida. Roberto Maroni, ministro degli Interni della Repubblica italiana ha dichiarato: «Noi abbiamo un grande sogno: una Padania libera e indipendente». Oltre al Ministro Maroni, degna di nota è anche l'esibizione di Matteo Salvini che, come da tradizione, si è esercitato nella sua professione preferita: il canto con insulti . Qualche anno fa era toccato ai napoletani, ieri il prescento è stato il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Per finire, facciamoci una risata con il generatore automatico di ultimatum della Lega a cura come sempre di "Metilparaben". Del tipo: vogliamo il ministero degli Interni a Vigevano, la Corte dei Conti a Schio, la riforma dell'albo dei parrucchieri prima dell'alba e una grigliata di scampi e mazzancolle. Vogliamo il ministero delle Infrastrutture a Sesto San Giovanni, la Banca d'Italia a Jesolo, la riforma delle imposte sugli ovini prima che Renzo Bossi conti fino a cento

La parte peggiore dell'Italia: un Ministro in fuga dalla realtà

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L’Italia peggiore è quella che scappa. Dal mondo reale e dalle domande scomode, addirittura prima che siano formulate.  Se qualcuno non avesse ancora capito perché la maggioranza dei cittadini ha voltato le spalle al governo , troverà nel filmino «Brunetta e la Precaria» la rappresentazione plastica di uno sfilacciamento arrogante.  Siamo a Roma, a un convegno sull’innovazione, e il ministro ha appena finito di parlare quando Maurizia Russo Spena, figlia di un ex parlamentare di estrema sinistra (orrore orrore), va al microfono per porgergli una domanda. Fa soltanto in tempo a qualificarsi: «Sono della rete di precari al servizio della pubblica amministrazione…» ed è come se a Brunetta avessero infilato due dita in una presa . «Grazie, arrivederci, buongiorno», la interrompe. La ragazza non ha ancora detto il suo nome, ma il ministro è in grado di fiutare una comunista anche a venti metri di distanza controvento. «Arrivederci, questa è la peggiore Italia!» e guadagna l’usci

"Siete la parte parte peggiore dell'Italia"

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Per la rubrica mai passata di moda "Se questo è un Ministro", ecco a voi quest'oggi il Ministro per la pubblica amministrazione (sigh) Brunetta. DoppiaM

Nucleare: lo scippo non riesce. Il referendum si farà!

Il referendum sul nucleare si farà. Lo ha stabilito questa mattina la Corte di Cassazione , che ha accolto la richiesta avanzata da Partito Democratico, IDV e WWF, che chiedevano di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel decreto legge omnibus. La decisione della Cassazione punisce il tentativo maldestro di raggirare 40 milioni di cittadini, ai quali il Governo voleva impedire di votare sul referendum, con la furbata della moratoria . Le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione ha censura l'arroganza del Governo e ha riconsegnato nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare. E sul proprio futuro. Il verdetto della Cassazione ridà quindi forza ed entusiasmo alla campagna referendaria : il 12 e 13 giugno si vota anche contro la privatizzazione dell'acqua e per l'abrogazione del legittimo impedimento.

La Germania dice addio al nucleare

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È ufficiale: dal 2022 la Germania non utilizzerà più l'energia nucleare . L'annuncio è arrivato dal ministro dell'Ambiente di Berlino, Norbert Rottgen: "E' una decisione irreversibile . Dopo una lunga consultazione c'è un'intesa, una scelta decisiva e chiara". Il piano prevede che gran parte dei reattori venga disattivata entro la fine di quest'anno , dopo che già una prima parte era stata spenta subito dopo il disastro giapponese . Ne rimarranno attivi quindi solo tre che funzioneranno per altri 11 anni al massimo. C'è un altro dato interessante, nella decisione tedesca: il fatto che la decisione sia arrivata al termine di una riunione nella quale sono stati coinvolti anche i partiti attualmente all'opposizione. C ome a dire che su alcune scelte decisive si deve lavorare insieme . Da noi, invece, il Governo la scorsa settimana ha fatto la furbata di tentare di impedire il referendum, e pone pure la fiducia, per blindare il voto...

Il viale del tramonto

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Repubblica : Fango sul paese . La Stampa : Occasione persa . Il Sole 24 ore : Bizzarro siparietto . I titoli dei commentatori dei giornali di oggi sono chiarissimi. C'è un primo ministro , nel vertice del G8 a Deauville, che utilizza il palcoscenico internazionale per danneggiare il suo Paese , vilipenderlo con i leader delle grandi democrazie mondiali, e presentarlo come uno Stato che è fuori dalle regole dell'Occidente, anzi in pericolo di dittatura. Un premier che ha evidentemente perso la testa, sommerso dall'affanno per il suo destino . Un premier che, a differenza dei suoi colleghi di Russia, Canada, Giappone e Francia, non è stato invitato a nessun incontro bilaterale durante il G8 , segno evidente della sua nulla capacità di contare, sulla scena del mondo . Un premier vistosamente fuori posto e fuori luogo nel vertice dei Grandi. Un premier che come capo del potere esecutivo attacca il potere giudiziario e definisce dittatura la nostra democrazia istituz

Nucleare: il Governo tenta lo scippo sul referendum

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Ieri pomeriggio alla Camera il Governo ha posto la fiducia sul decreto legge omnibus, che contiene, tra l'altro, la moratoria sulle centrali nucleari. Con la decisione di mettere la fiducia sul decreto omnibus, il Governo le prova tutte per sfuggire al voto degli italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugno . Nelle norme che l'esecutivo vuole imporre non c'è nessun abbandono del piano nucleare, ma solo un rinvio , come aveva candidamente ammesso Berlusconi , giusto per evitare il giudizio dei cittadini, nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia. Prendono in giro gli italiani con un finto addio al programma nucleare, che punta a cancellare il quesito referendario, sottraendo ai cittadini il diritto al voto . Con la questione di fiducia la maggioranza proclama l'ennesima giornata della vergogna, dando uno schiaffo al sacrosanto diritto dei cittadini di sapere con chiarezza, senza trucchi o giochetti, quali sono le reali intenzio

Cose sparse da sapere su Milano accadute ieri

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Giuliano Pisapia tenta prove di disgelo con Letizia Bricchetto in Moratti   «ho stretto la mano che mi ha dato come faccio sempre con tutte le persone gentili e cortesi. Siccome sono gentile e cortese do la mano a chi me la porge». Mr. B invece insiste: «con un sindaco come Giuliano Pisapia, Milano non corre soltanto il pericolo di trasformarsi in "una città islamica" e in una "zingaropoli di campi rom" . Perché in caso di vittoria su Letizia Moratti, il candidato sindaco del centrosinistra "farebbe di Milano la Stalingrado d'Italia » ; i moderati. Borghezio, che non vuole essere superato a destra in fatto di razzismo e di idiozie, tuona :  « Pisapia è culo e camicia con i terroristi , è un ex di Prima Linea, è amico di chi spacca le vetrine, è complice di Al Qaeda e degli spacciatori di droga . Inoltre fa gli interessi della camorra e vuole trasformare la città in una zingaropoli.» Intanto la Moratti si cimenta nell'utilizzo di twitter ...

Bugiarda. E anche condannata.

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Oggi Letizia Moratti non solo non ha chiesto scusa per quanto ha combinato ieri , ma addirittura ha rilanciato , spalleggiata dal suo capo, gettando nuovo fango su Pisapia . Il candidato del centrosinistra intanto, come riconoscono tutti i giornali, è riuscito a dimostrare, mettendo a disposizone di tutti carte e sentenze , che quelle della Moratti sono state PIETOSE e DISPERATE bugie . Inoltre oggi qualcuno ha giustamente fatto notare che invece è la fedina della moderata Letizia ad avere due vistose macchie: due condanne collezionate in epoche diverse, per aver sprecato soldi pubblici, attribuendo consulenze e incarichi ad amici e conoscenti violando le leggi che regolano la materia. Qui per saperne di più.