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Visualizzazione dei post con l'etichetta bersani

Sindaci che resistono alla criminalità

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Qui vi avevamo raccontato la storia di Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace. Aveva deciso di lasciare la sua carica e di tornare a fare la farmacista , dopo sei anni di battaglie per la legalità, i diritti e la dignità del lavoro, interrotte da due pallottole vigliacche che le hanno perforato la carrozzeria dell'utilitaria che ogni giorno la portava in Municipio. Ieri Maria Carmela Lanzetta ha ritirato le dimissioni da sindaco di Monasterace. Una bella notizia.  Il primo cittadino di Monasterace ha voluto rendere pubblica questa sua decisione nel giorno della visita nel paese della jonica del segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani. Il leader del Pd è andato appositamente a Monasterace per portare la solidarietà della coalizione al sindaco minacciato . Nel colloquio avuto con Maria Carmela Lanzetta, Bersani ha ringraziato il sindaco e le ha chiesto di ritirare le dimissioni con l'impegno che il Pd si farà promotore di una campagna di sensibilizzazione

"Un passo avanti importante"

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“Quell'articolo non sarà scritto con la mia penna, tuttavia credo che sia un passo avanti importantissimo”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha definito il testo della riforma del mercato del lavoro presentato ieri dal premier Monti e dal ministro Fornero . Qui il testo completo della riforma. Bersani, durante l'intervista con il Tg3, si è detto soddisfatto che sia stato recepito il principio del reintegro in relazione all'art.18, ma soprattutto che si sia evitata l'idea di una monetizzazione del lavoro . Bersani non ha escluso che si possano aggiungere  ulteriori miglioramenti in Parlamento e si augurato che l'iter di approvazione della riforma del mercato del Lavoro possa essere ragionevolmente veloce. “Si tenga conto che stiamo parlando di una sessantina di articoli. Ci sono tantissime cose . Cose positive intorno alla precarietà e agli ammortizzatori. Ma anche in quei campi c'è qualcosa da discutere e da migliorare. Il Parlamento è

Riforma del lavoro: sì alle proposte del PD sull'articolo 18

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La tenacia, la determinazione e la ragionevolezza del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, hanno prodotto la vittoria della prima manche nella partita sulla riforma del lavoro. Ieri sera , nel corso dell’incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, e poi anche con gli altri segretari dei partiti che sostengono il governo, Udc e Pdl, il leader del Pd è riuscito ad ottenere che la riforma si avvicini al modello tedesco, prevedendo per l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori procedure di conciliazione veloce, la possibilità di ricorrere al giudice, la possibilità del reintegro . “Sciolti tutti i nodi” ha detto alla fine dell’incontro Mario Monti. Ma bisogna andare con i piedi di piombo: bisogna ancora verificare come il Governo metterà nero su bianco nel testo del disegno di legge le cose che Bersani ha detto a Monti e che il presidente del Consiglio ha dichiarato di tenere presenti nella stesura finale del provvedimento. Nel frattempo, l'Unione europea

La riforma del mercato del lavoro

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Il presidente del consiglio Mario Monti aveva preso un impegno chiaro con Alfano, Bersani e Casini: lavorare fino all'ultimo per un accordo con tutte le parti sociali , senza cercare divisioni o accordi separati, di memoria sacconiana. Ieri sera, in diretta tv, il paese ha assistito invece alla conferenza stampa con la quale Monti ha trovato il modo di esplicitare con il massimo del clamore che la Cgil è l'unica che ha manifestato la propria contrarietà rispetto alle modifiche all'articolo 18 . E’ stato questo l'epilogo di una lunga giornata nel corso della quale la Cgil aveva posto sul tavolo del governo anche la proposta della soluzione tedesca per l’articolo 18. Ma questo non è bastato al governo . Come scrive oggi su Repubblica Massimo Giannini, lo strappo si è dunque compiuto . Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l

"Dal Sud con le Donne, Ricostruiamo l'italia"

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Mentre il festival di Sanremo si dimostrava indietro anni luce rispetto alla società, mandando in onda una rappresentazione popolare del rapporto tra uomini e donne, l'ennesima rappresentazione della donna oggetto (la signora Rodriguez), il Partito Democratico organizzava una due giorni delle donne democratiche nel Mezzogiorno, per rilanciare il ruolo delle donne. I dati che riguardano l'occupazione femminile, lo stato dei servizi pubblici, la presenza paritaria nelle istituzioni, diventano particolarmente gravi nel Mezzogiorno ed affrontare una tale situazione di drammatico aumento delle diseguaglianze è premessa per la crescita delle regioni del Sud ed è una grande questione nazionale. Di seguito vi proponiamo l'intervista al Segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani, di Lucia Annunziata, a chiusura dell'iniziativa DoppiaM

Sulle liberalizzazioni 1-0 per Prodi e Bersani su Monti

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Il Governo Prodi, con Bersani ministro, batte Monti.  Almeno sulle liberalizzazioni. Lo ha scritto Repubblica nei giorni scorsi, mettendo a confronto i piani dell'allora ministro Bersani e del premier Monti. L'attuale segretario del Pd aveva già aperto il cantiere delle liberalizzazioni nel 1998 , da Ministro dell'Industria del primo Governo di Romano Prodi. Un cantiere diventato un piano organico (le famose "lenzuolate" ) nel 2006/2007, da Ministro dello Sviluppo Economico del secondo Governo Prodi. Un piano organico e abbastanza aggressivo, che ha prodotto vantaggi visibili in termini di posti di lavoro e risparmi per gli italiani. Monti è partito con pari convinzione, ma le lobby si stanno opponendo con vigore alla sua azione, anche in Parlamento, sostenuti dal centrodestra che sta cercando in tutti i modi di depotenziare il decreto varato da Monti. Qui l'approfondimento di Repubblica, curato da Roberto Mania. Bersani, il comunista di Bettola, f

Facciamo ordine

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E' sabato. Si conclude un'importantissima settimana per la politica Italiana. Settimana in cui si è detto di tutto : - Governo del presidente o di unità nazionale?  - Snello esecutivo tecnico o ampio gabinetto con dentro politici e attuali ministri?  - Al voto subito o dopo che un governo “unitario” si è accollato la responsabilità di misure economiche lacrime e sangue?  - O meglio ancora la terza via: governo elettorale che vari le misure anticrisi e poi voto in primavera ed esecutivo politico pienamente legittimato ad attuarle? Il quotidiano L'Unità ci aiuta a capire meglio cosa è successo e chi vuole cosa. DoppiaM NAPOLITANO Auspica la responsabilità di tutte le forze politiche per una «efficace e condivisa azione di governo». Il voto sarebbe una sciagura per lo spread: il Quirinale è dovuto intervenire per garantire ai mercati che le dimissioni di Berlusconi non sono una bufala e presto saranno «operative». MONTI L’uomo dei conti o il tecno-professore dei poter

Subito all'incasso

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Neanche il tempo di votare la fiducia al Governo, che qualcuno è già passato all'incasso. Ieri infatti il Consiglio dei Ministri, riunitosi subito dopo il voto di Montecitorio , ha nominato l'ex finiana Catia Polidori viceministro allo Sviluppo Economico, l'ex dipietrista Aureli Misiti viceministro alle Infrastrutture. E ancora: sono entrati nel governo anche Giuseppe Galati (sottosegretario all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno). "La maggioranza si comporta come se avesse aperto un banco al mercato di Porta Portese" , è il lapidario commento di Pier Luigi Bersani, segretario PD, mentre il Ministro La Russa ha definito queste promozioni "un prezzo da pagare". Silvio Berlusconi ieri era raggiante: "era importante vincere sulla sinistra". Già, a lui interessava solo vincere.  Governare concretamente e risolvere i problemi dell'Italia sono, per lui, un dettaglio...

Non ci metto il cappello; ci metto il banchetto.

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Per chi se lo fosse perso, pubblichiamo l'intervento del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani a "Che tempo che fa". DoppiaM

Riprendiamoci il futuro!

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Prima di ogni altra cosa, un abbraccio a ciascuno dei nostri volontari, che hanno il posto d’onore di questa Pesaro in festa.  Un grazie ai volontari di questa  e delle altre 3.000 feste del Partito Democratico.  Siamo al nostro record: le feste crescono e il Partito cresce. Con il ringraziamento a tutti i volontari, Pierluigi Bersani ha iniziato sabato il suo discorso conclusivo della Festa Democratica di Pesaro. Un discorso pronunciato sapendo che questo è il momento di massima pressione da quando è segretario, perché c'è un Governo da mandare a casa e il tempo a disposizione è poco . CRISI Un messaggio al centrodestra che insiste con una manovra che «non ci mette in salvo» e che dovrebbe seriamente riflettere sulla proposta di «una transizione che sia affidata a un governo più credibile davanti all'opinione pubblica nazionale ed internazionale» . Ma il messaggio è indirizzato anche a chiunque abbia «un ruolo di direzione o di orientamento nella società» e che in q

Oggi in piazza. Ci saremo!

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" Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall'odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi. E' un segnale di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente . Si è ancora in tempo per introdurre in Senato nella legge di conversione del decreto del 13 agosto misure capaci di rafforzarne l'efficacia e la credibilità. Faccio appello a tutte le parti politiche perché sforzi rivolti a questo fine non vengano bloccati da incomprensioni e da pregiudiziali insostenibili". Il drammatico appello del Presidente Napolitano , giunto ieri al termine di una giornata difficilissima per il nostro Paese, dice tutta la dimensione della crisi che stiamo vivendo . Una manovra varata in fretta e furia , riscritta più volte, con misure inserite e tolte a seconda delle esigenze, che colpisce i soliti noti, ovvero chi le tasse le paga già , e lascia impuniti i tanti

«In queste ore siamo a un punto di svolta, purtroppo drammatico».

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«In queste ore siamo a un punto di svolta, purtroppo drammatico». E' un Pier Luigi Bersani seriamente preoccupato mentre rilascia a un'intervista Simone Collini per l'Unità. Il Segretario del Partito Democratico parla mentre la Borsa chiude su un brutto -3,9%, mentre l`Ue esprime perplessità sulle misure anti-evasione e mentre torna a volare lo "spread" italiano, una parola che nelle ultime settimane purtroppo tutti hanno imparato a conoscere. PB: «Questa manovra e questo governo non sono credibili. Siamo in piena emergenza e noi siamo disponibili ad assumerci le nostre responsabilità in Parlamento per cercare di migliorare le norme nel senso della credibilità, dell`equità e della crescita. Ma serve un cambiamento del quadro politico, altrimenti tutto è vano». SC:   « Non è la prima volta che formula un simile ragionamento ». PB: «È vero, noi diciamo ormai da oltre un anno che il problema politico è nel cuore stesso dell`emergenza economica e finanzia

Verità, promesse e responsabilità.

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Il Senato vota oggi la manovra del Governo, ancora più necessaria dopo la speculazione che ha colpito l'Italia. Per tre anni il Governo ha ripetuto che tutto andava bene e che l'Italia era il paese che stava meglio nel mondo. Il PD proponeva di utilizzare le risorse disponibili per un programma di piccole opere da far fare ai comuni e per abbassare il prelievo fiscale sulle famiglie meno abbienti. Il Governo ha risposto con l'eliminazione dell'Ici ai proprietari degli appartamenti di maggior pregio e dalla tracciabilità dei pagamenti, e con uno scandaloso condono a favore degli esportatori di capitali. Da oltre due anni il PD avvertiva sui rischi della crisi, pria delle elezioni abbiamo denunciato che la manovra sarebbe stata una cura da cavallo. Oggi, dopo tre anni di leggi ad personam, di dibattiti su temi che nulla hanno a che vedere con gli interessi degli italiani, la realtà ha costretto l’Italia a prendere una sberla micidiale. Da anni il segretario

Per la libertà della rete

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Oggi alla Domus Talenti di Roma, dalle 17.30 alle 21.00, ci sarà la Notte della Rete , una mobilitazione di blogger, artisti, politici e esponenti del mondo della cultura. Obiettivo: far arrivare all'autorità di garanzia per le comunicazioni un messaggio chiaro: rinunciare all'approvazione della "delibera ammazza-internet". Domani infatti inizierà la discussione su una delibera dell'autorità, che prevede l'introduzione di un meccanismo automatico di cancellazione, o di inibizione, per i siti sospettati di aver violato il diritto d'autore . A fronte di una denuncia, il gestore del sito avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Nel caso contrario, l'autorità potrebbe disporre un contraddittorio tra le parti da realizzarsi nell'arco di cinque giorni, al termine del quale procederebbe con la cancellazione del contenuto. E sotto la lente dell'autorità finirebbero tutti: blog personali, pagine private, testate online. Basterà un m

"Presidente, è ora di dire la verità all'Italia!"

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Tutti i giornali di questi giorni raccontano , predendo spunto dalle intercettazioni di Luigi Bisignani, il clima da "fine impero" che si respira nel centrodestra , dove sono tutti contro tutti , e dove anche i ministri confidano di far parte di un Governo che non decide più nulla per colpa di un Premier ormai bollito . Nel frattempo alla Camera Berlusconi ha rilanciato ieri per l'ennesima volta le promesse su fisco, federalismo, riduzione tasse, piano per il Sud, con una noiosa litania già sentita mille volte dal 1994 ad oggi. All'elenco di promesse del Premier, ha risposto ieri Pierluigi Bersani. I fatti indiscutibili sono tre. Primo: da mesi e mesi il Governo è un motore spento. Non governa. Ogni tanto un decreto fatto di piccole cose e un voto di fiducia (siamo ad oltre 40), niente di significativo, un sacco di chiacchiere intorno a questo e il Paese che va col pilota automatico. Secondo: potete arrampicarvi sui vetri finché volete, ma la maggioranza no

Referendum: ultime ore di campagna elettorale. Andiamo a votare 4 SI

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prima pagina de L'Unità di oggi Domenica e lunedì si vota, e queste sono le ultime ore di campagna elettorale. Il PD è impegnato perché si realizzi la massima partecipazione possibile dei cittadini e perché vincano i SI nella consultazione referendaria per cancellare il piano nucleare del governo, la privatizzazione forzata dell’acqua e perché la legge sia uguale per tutti. In rete ci sono ormai tantissimi speciali, approfondimenti e dossier sui quattro quesiti; tutti possono farsi un'idea... e ci sono anche spot, cartoline virtuali da diffondere, immagini simpatiche... Insomma, di tutto di più, per convincere gli italiani a votare! Ricordiamo l'invito del segretario Bersani : andiamo a votare nelle prime ore di domenica, perchè i dati sull'affluenza che saranno diffusi dai tg incentivino altri a partecipare al voto. Oggi la campagna elettorale si chiude, in tutta Italia, con una serie di manifestazioni nelle piazze, a favore dei SI ai referendum. Per sape

Referendum: andiamo a votare... presto!

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Intervistato oggi sull'Unità (leggi qui ), il segretario del PD, Pierluigi Bersani, lancia una proposta da cogliere al volo. "Io vado a votare alle dieci di domenica mattina" , dice Bersani invitando dirigenti, militanti, simpatizzanti del PD e tutti gli italiani a fare altrettanto. È chiaro che il dato sull'affluenza alle urne dato dai tg dell'ora di pranzo sarà determinante per il raggiungimento del quorum. " È molto importante incoraggiare tutti ad andare a votare, noi dobbiamo dare un segno immediato di fiducia nella partecipazione. L’obiettivo può essere raggiunto, innanzitutto per il merito dei quesiti. Si toccano temi su cui c'è una straordinaria sensibilità. A partire dalla questione nucleare". Bersani nell'intervista risponde anche alle obiezioni sull'inutilità del referendum sul nucleare, dopo la sospensiva del Governo : "Si tratta di un imbroglio, smascherato dalla Cassazione . Nella sentenza c’è scritto che la pezza ch

"Vogliamo essere il primo partito italiano"

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Ieri a Roma si è tenuta la Direzione Nazionale del PD per un'analisi del voto alle recenti amministrative e non solo. Con un discorso ad ampio raggio, il segretario del PD Pier Luigi Bersani ha chiarito punto per punto la posizione del partito e degli obiettivi in relazione al presente (i referendum) e al futuro (come presentarsi alle prossime elezioni politiche dopo la tornata delle amministrative). Referendum . Bersani promette: "Faremo di tutto per raggiungere il quorum. Sarà arduo ma è possibile raggiungerlo. Noi dobbiamo fare la nostra parte e il nostro dovere. Per il Pd sono importanti i quesiti dei referendum. " Nucleare : "... siamo stati e siamo contrari al piano del governo. Il nostro sì è forte. Ma accanto alla battaglia per il sì siamo pronti a mettere in campo anche le nostre proposte per un nuovo ed efficiente piano energetico nazionale. " Acqua : "... che il referendum costringa tutti a una scelta netta tra sì e no, a una sempli

Italia 110: la nuova Italia nasce all'università

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Le statistiche negative e l’esperienza quotidiana parlano chiaro: l’Italia è in crisi. Nel decennio 2000-2010 siamo penultimi al mondo per crescita economica . Non è solo una questione di PIL, ma di capacità di progettare il futuro . I giovani sono sfiduciati , vivono un'adolescenza interminabile che si spalanca su un'età adulta di incertezza e precarietà, e spesso per realizzarsi non possono che andar via. Cambiare aria . Le ricette per ripartire non mancano, così come i “decaloghi di idee” e i segnali di speranza, nella qualità dei nostri giovani e nella vitalità delle nostre imprese. Cosa manca, dunque, al nostro Paese, per invertire la rotta e riprendere a crescere? La via d’uscita non passa per una formula magica o per una singola forza culturale e politica. La ricetta per cambiare l'Italia però non può affidarsi a un'indignazione sterile e non può fare a meno della politica. Con Italia110 vogliamo dare un contributo per portare un'aria nuova in Itali

4 SI. Passaparola!

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Gli spot del PD per i referendum del 12 e 13 giugno su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Vai a votare, vota 4 SI e passaparola! DoppiaM