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Governo: ore decisive?

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E' una giornata difficile per l'Italia , che stamattina si è svegliata con il nuovo record dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi e con un attacco speculativo in Borsa molto elevato. Notizie precedute dall'ormai evidente disfacimento della maggioranza , che continua a perdere pezzi e deputati. Lo stesso Ministo Maroni, ieri sera, è stato chiaro: "Così non si può più andare avanti". E così, intorno all'ora di pranzo, Giuliano Ferrara ha sparato la notizia: il Governo si dimette entro oggi. Il solo annuncio ha fatto recuperare la Borsa e diminuire il valore dello spread . Poi , pare dopo un incontro tra Berlusconi e i figli, la smentita del Premier : non si dimette, vuole andare allo scontro frontale (e finale?) in Parlamento. E le Borse riprendono a scendere, e lo spread torna a salire. Insomma, una giornata da seguire con attenzione. E che probabilmente riserverà ancora sorprese.

Grecia e Italia affondano le Borse

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E' un giorno davvero difficile per l'Italia. Le borse europee crollano , dopo che ieri sera il premier della Grecia, George Papandreou, ha annunciato di voler sottoporre a referendum popolare il nuovo piano di aiuti europei al paese che implica un inasprimento delle misure di risanamento dei conti. Ma a pagare le conseguenze peggiori è l'Italia, con la Borsa a -6% e il nuovo record dello spread, il differenziale tra i titoli di Stato tedeschi e quelli italiani. Il “bagno di sangue” odierno sui mercati è solo l’ultimo di una lunga serie. Ma non è finita qua. Se la Bce smettesse di comprare, le stime valutano che gli spread con la Germania si allargheranno ulteriormente. La lettera inviata dal governo all’Europa, insomma, non ha risolto il problema di credibilità dell’Italia. E così la nostra crisi sarà la “protagonista” al G20 di Cannes che inizia domani. Crescono i timori di un ulteriore avvitamento della crisi italiana,  dopo le parole del presidente del Consiglio

La lettera all'Europa: un libro dei sogni e misure pesantissime

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L'Italia incassa la promozione dell'Europa sul piano per rilanciare la crescita e blindare i conti pubblici. Ma le istituzioni e i partner dell'Europa sono stati chiari: vanno bene le promesse, ma ora il piano va attuato. E hanno promesso una vigilanza costante, sulle promesse fatte da Berlusconi. Il piano anti-crisi , illustrato da Berlusconi alla Ue, dissolve i sorrisi ironici di Sarkozy e della Merkel. Ma non risolve i problemi drammatici del Paese . Né sul fronte interno, né sul fronte internazionale. In quelle undici cartelle ( qui il testo integrale), riscritte completamente dall'Europa ieri pomeriggio (perchè la prima versione presentata da Berlusconi non andava bene) , c'è infatti un compendio di intenzioni magnifiche e di provocazioni ideologiche, come fa notare oggi Massimo Giannini su Repubblica ( qui ). Anche il Corriere fa un'analisi critica della lettera ( qui ). C'è l'elenco minuzioso delle solite "cose fatte" e punt

Umiliati in Europa. Adesso l'Italia rischia davvero

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E' fissato per le 18 di oggi il Consiglio dei Ministri straordinario, chiamato a varare le misure strutturali richieste ieri a gran voce dall'Unione Europea, al termine del consiglio europeo a Bruxelles. L'Irlanda sta uscendo dalla crisi, il Portogallo va nella giusta direzione, la Spagna, grazie alle politiche del Governo Zapatero e del senso di responsabilità dell'opposizione «non è più in prima linea». Sono Italia e Grecia ad aggravare la crisi dell'eurozona e spetta a questi due Paesi fare quello che va fatto, « fare i propri compiti» e assumersi le proprie responsabilità. I paesi dell'Eurozona sono pronti a tendere una mano all'Italia , ma gli aiuti non arriveranno se il Governo non si dimostrà pronto ad assumersi le proprie responsabilità. È questo il messaggio scandito a chiare, chiarissime lettere dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel

Subito all'incasso

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Neanche il tempo di votare la fiducia al Governo, che qualcuno è già passato all'incasso. Ieri infatti il Consiglio dei Ministri, riunitosi subito dopo il voto di Montecitorio , ha nominato l'ex finiana Catia Polidori viceministro allo Sviluppo Economico, l'ex dipietrista Aureli Misiti viceministro alle Infrastrutture. E ancora: sono entrati nel governo anche Giuseppe Galati (sottosegretario all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno). "La maggioranza si comporta come se avesse aperto un banco al mercato di Porta Portese" , è il lapidario commento di Pier Luigi Bersani, segretario PD, mentre il Ministro La Russa ha definito queste promozioni "un prezzo da pagare". Silvio Berlusconi ieri era raggiante: "era importante vincere sulla sinistra". Già, a lui interessava solo vincere.  Governare concretamente e risolvere i problemi dell'Italia sono, per lui, un dettaglio...

Vuoto di fiducia

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Così stamattina Giannelli , sul Corriere della Sera , fotografava la situazione del surreale dibattito della Camera di ieri. Sappiamo com'è andata: il Governo si è salvato per un voto.   Un risultato ampiamente previsto, perchè quando c'è da votare la fiducia i numeri ci sono. Mancano quando c'è da governare, giorno per giorno, un Paese che ha mille problemi da affrontare. Per tutta la mattinata l'esito del voto è stato incerto a causa della decisione di alcuni deputati della maggioranza di voler prendere parte al voto e alla scelta delle opposizioni di non partecipare alla prima 'chiama' ma di votare solo dopo aver verificato che la maggioranza fosse in grado di raggiungere in Aula il numero legale. Oggi Massimo Gramellini sulla Stampa ha, con la consueta ironia che fa pensare, inquadrato magnificamente la situazione (leggi qui ). Scrive Gramellini che " Berlusconi e Bossi , i rivoluzionari che avrebbero dovuto spazzare via la Casta, sono i n

Anche Bossi sbadiglia; stanno addormentando l'Italia!

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Foto by Il Post Un Berlusconi privo di pathos, che sembrava non credere neanche lui a quello che stava dicendo, quello che ha preso la parola alle 11.00 di ieri alla Camera,   chiedendo la fiducia al suo governo, la numero 56 di questa legislatura. Berlusconi, che ha definito la bocciatura del Rendiconto dello Stato un «incidente grave», garantendo però che «non ci saranno conseguenze sul piano istituzionale» , ha poi spiegato che il governo presenterà un nuovo testo di Rendiconto. Sulla seduta di ieri alla Camera i Giovani Democratici della Lombardia dicono loro, in questo  comunicato DoppiaM Ha sbadigliato anche Bossi. Quello andato in scena oggi alla Camera è stato uno spettacolo visto e rivisto un'infinità di volte, dal 1994 ad oggi. Berlusconi, nel discorso con ha chiesto la fiducia al Parlamento (dopo che il Governo da lui presieduto non era riuscito a superare il voto sul rendiconto del 2010), ha continuato a pronunciare le stesse parole, vuote, che ripete da quasi

Governo sconfitto. Quanto durerà ancora l'agonia?

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Ieri il governo è stato battuto alla Camera nel voto sul Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per il 2010. Il Post fa qui un ottimo riassunto dell' importanza della votazione di ieri . Già, perchè il voto sul rendiconto dello Stato non è un semplice incidente di percorso , come tentano di far credere gli esponenti della maggioranza. Senza quella legge di fatto non c’è la fiducia del Parlamento al Governo . E nel passato, due Presidenti del Consiglio si sono dimessi, a fronte di un voto negativo sul rendiconto. Il pasticcio su una legge fondamentale per il funzionamento dello Stato è l’ennesima dimostrazione di quanto questo Governo sia incapace di guidare in modo positivo l’Italia , soprattutto se si pensa alla tempesta economica in corso. Il PD lo dice da tempo , così come ha spiegato in tutti gli interventi che le manovre approntate dal governo sono inique e piene di buchi, a cominciare dalla cosiddetta delega fiscale che dovrebbe rappresentare un inter

Si prepara un nuovo condono

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Mentre il Premier lascia l'Italia , per correre a festeggiare il compleanno del suo amico Putin, lasciandoci con una battuta agghiacciante (quella di "forza gnocca" ) nel giorno dei funerali di quattro donne morte per il lavoro nero, la sua maggioranza lavora al decreto sviluppo. E come pensano, quelli del centrodestra,  di recuperare i soldi che mancano?  Semplice, con l'ennesimo condono. Fiscale ed edilizio. L'ennesimo premio ai furbetti e a chi non paga le tasse , a chi nasconde i soldi all'estero, a chi, in una parola, ci ha portato a questa situazione. Il condono diventa così è l'emblema del degrado morale dell'Italia berlusconiana. E la conferma dell'assoluta inadeguatezza del governo Berlusconi ad affrontare i nodi veri che bloccano lo sviluppo del Paese.

In piazza. Per la scuola. Dimenticata dal Governo

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Non è certo un buon momento per il Ministro Gelmini. Ma, purtroppo, non lo è, ancora di più, per la scuola italiana . Dopo la clamorosa gaffe sul tunnel dei neutrini dal Gran Sasso a Ginevra , che ha fatto ridere tutto il mondo (anche perchè, anzichè chiedere scusa, il Ministro ha insistito nel dire che non avevamo capito noi...), sono arrivati, nell'ordine, i dati relativi alle bocciature nelle scuole superiori , che smentiscono la "linea dura" del Ministro e, per finire, gli errori nelle prove per il concorso da dirigente scolastico . Tre esempi di come la scuola non stia di certo nelle priorità del nostro Governo, ormai allo sbando più totale. Senza, ovviamente, dimenticare tutti i tagli che la scuola pubblica ha subito in questo triennio di cattivo governo berlusconiano. Anche per questi motivi oggi sono in piazza studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo . Pure in tempi di crisi, nel mondo nessuno, a parte l'Italia, ha tagliato i soldi all&#

La libertà di stampa. E una domanda di troppo

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Mimmo Candito è un giornalista del quotidiano La Stampa . Venerdì scorso ha seguito il viaggio in Libia del Ministro degli Esteri, Franco Frattini . Durante la conferenza stampa finale, presenti Frattini e il Premier del Governo provvisorio libico, Jibril, Mimmo Candito ha "osato" fare una domanda a Frattini, sul ruolo dell'Italia in Libia, visti i grandi rapporti di amicizia tra Berlusconi e Gheddafi (ricordate il baciamano , vero?). Frattini ha contestato la domanda, ha risposto arrampicandosi sui vetri, e la conferenza stampa è finita. Ma per Mimmo Candito quella domanda ha avuto un prezzo elevato : si è giocato il posto sull'aereo che avrebbe riportato la delegazione italiana (giornalisti compresi) in Italia. Mimmo Candito racconta sul sito della Stampa ( qui ) la sua disavventura. Tra libertà di stampa, silenzio complice degli altri giornali (a parte qualche rara eccezione), e l'incapacità di questo Governo di tollerare le domande dei giornalisti.

La frase della settimana

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Il vincitore del nostro ambito premio per la "frase della settimana", questa volta è di sicuro il segretario politico nazionale del PDL, Angelino Alfano, che l'altro giorno, partecipando ad un convegno di una delle mille piccole sigle del PDL, ha detto: "Come PDL, avendone io parlato con il presidente del Consiglio Berlusconi, siamo già al lavoro. La prossima settimana convocherò un tavolo di soggetti istituzionalmente competenti per cambiare la legge elettorale . L'obiettivo del nuovo meccanismo è restituire ai cittadini il diritto di scegliersi deputati e senatori ... i candidati non devono essere calati dall' alto , ma spinti dal basso per essere rappresentativi dell' intero Paese e dei singoli territori". Visto il grande successo della raccolta firme contro il porcellum , Alfano subito si adegua , dimenticando che fino a pochi giorni fa hanno difesto strenuamente la legge elettorale, cambiata proprio da loro nel 2006, scritta dal precedente

Punti di svista

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Il Giornale del 20 ottobre 2006: Standard & Poor's declassa l'Italia, al Governo Romano Prodi (in carica da pochi mesi, dopo i 5 anni di Berlusconi). La notizia viene sparata in apertura, a titoli cubitali, e riempie le prime tre pagine del quotidiano, al grido di "Dai Fiaschi ai Fischi, governo inadeguato", "Le agenzie retrocedono Prodi in serie B", "Berlusconi licenzia Prodi: se ne vada, prima di fare altri danni"   Il Giornale del 21 settembre 2011 : Standard & Poor's declassa l'Italia, al Governo Silvio Berlusconi. La notizia, che ieri apriva le prime pagine di tutti i quotidiani italiani, dal Sole 24 Ore al Manifesto, passando per il Corriere della Sera e Repubblica, scompare dalla prima pagina del quotidiano della famiglia Berlusconi. Tramite " non leggere a questo blog ". Grazie a Chiara B . per la segnalazione. DoppiaM

Declassati

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Questa notte , quando in Italia erano circa le due e mezza del mattino, l’agenzia Standard and Poor’s ha comunicato la decisione di tagliare il rating sul debito italiano, facendolo passare da A+ ad A. Nel testo con cui l’agenzia motiva la sua decisione, si legge che la situazione politica e la fragilità del governo italiano “limitano la capacità di risposta dello Stato” alla crisi economica. L’agenzia di rating sostiene come “ le prospettive di crescita economica dell’Italia si stanno indebolendo. E ci aspettiamo che la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all’interno del Parlamento continueranno a limitare la capacità del governo di rispondere in maniera decisa alle sfide macroeconomiche interne ed esterne". Il comunicato si chiude in modo piuttosto minaccioso: “potremmo abbassare nuovamente il rating di lungo e breve termine”. Le agenzie di rating sono società private che, al termine di studi e ricerche, forniscono giudizi – rating, appunto – su ti

2700 euro al secondo

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La settimana, dal punto di vista economico, si è aperta con le Borse in picchiata e il nuovo aumento dello spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi. Intanto, sempre oggi, l'agenzia di rating Moody's ha certificato che la manovra "appesantisce ulteriormente" i bilanci comunali e regionali "già allo stremo" e introduce "elementi di incertezza per quanto riguarda la distribuzione di poteri e responsabilità a livello locale". Gli effetti di questa situazione saranno purtroppo di lungo periodo: infatti il debito pubblico italiano continua a crescere. Ogni italiano , compresi neonati e pensionati, ha una quota di debito pari a 31.000 euro , anche se produce ricchezza per 29.400 euro. Come a dire che per coprire la voragine creata dal dopoguerra a oggi, ma allargatasi negli ultimi 7 anni, non basterebbe regalare allo Stato un anno intero di stipendio. Ogni secondo il debito cresce di 2.735 euro. Insomma la situazione resta diff

Ponte sullo Stretto e Malpensa: due fallimenti. Due sprechi di soldi pubblici

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Clientele, disegni e quattrocento milioni già spesi. Del Ponte si parla dal 1969 . Ma finora non è stata messa neanche una pietra. Secondo la Corte dei Conti, tra il 1986 e il 2008, è costato poco più di 200 milioni di euro . In realtà, tra trivellazioni, progetti e personale la cifra totale dovrebbe arrivare al doppio. Eppure si continua a spendere senza risultati anche se tutti sono convinti che l'opera non si farà. Anche l'Unione Europea, a giugno, ne ha bocciato la realizzazione perché non la ritiene strategica per la viabilità. Repubblica dedica un interessante approfondimento sul tema ( qui ). "Faremo il secondo Consiglio dei Ministri a Malpensa". Parole di Roberto Maroni, nel 2008, all'insediamento del Governo Berlusconi. Quel Consiglio dei Ministri non si è mai tenuto. Intanto Air France e Alitalia - con la benedizione del governo Berlusconi - rifilano l'ennesimo colpo basso a Malpensa. A partire da fine ottobre, infatti, il vettore france

Fatelo scendere! L'Italia merita qualcosa di meglio

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Apro i siti dei principali quotidiani italiani online e trovo i primi tre titoli (tre!!!)  rifersi ai guai giudiziari del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Facciamo quindi un po' d'ordine.  I filoni di inchiesta aperti dai magistrati sono  tre. Il primo filone riguarda la  storia del nastro Fassino-Unipol: il PresdelCons dovrà essere processato per rivelazione di segreto d'ufficio, come suo fratello Paolo. « Il 31 dicembre del 2005 il Giornale pubblica la trascrizione di una telefonata tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, durante la quale l’allora segretario dei DS chiede all’allora amministratore delegato di Unipol «Ma abbiamo una banca?». La domanda fa riferimento ai tentativi di acquisizione da parte di Unipol della Banca Nazionale del Lavoro. Tale operazione in quelle settimane era oggetto di una complessa e frastagliata inchiesta giudiziaria che i giornali definirono, ahinoi, Bancopoli. Giovanni Consorte si era dimesso dal suo incarico soltanto il

«Sono cose che non esistono su cui io scagionerò naturalmente tutti»

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«Sono cose che non esistono su cui io scagionerò naturalmente tutti».  Così il 24 agosto, parlando al telefono con Valter Lavitola che si trovava a Sofia, il presidente Silvio Berlusconi lo rassicurò sulla nuova indagine avviata a Napoli, di cui aveva dato notizia (guarda un po') il settimanale della Mondadori Panorama . Ieri è stata depositata dai pm napoletani la trascrizione della chiamata tra il presidente del consiglio e il faccendiere. I due, come si evince dalle trascrizioni, si preoccupano della possibilità di essere intercettati. Quindi Berlusconi cosa decide di fare? Ieri è andato da Napolitano e, anzichè preoccuparsi di dirgli come intende tirarci fuori dai guai economici, lo ha implorato di firmare un decreto legge per fermare le intercettazioni . Il NO del Presidente della Repubblica è stato netto e inequivocabile , e segna - di nuovo - uno scontro istituzionale ai vertici dello Stato, in uno dei momenti più delicati che l'Italia vive da decenni. Infat

Il Governo senza idee si affida a comunisti e euroburocrati

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Oggi la Camera approverà, ovviamente con la fiducia, la manovra pià confusa e contraddittoria dal dopoguerra, oggetto di mille e mille riscritture. Ieri Berlusconi è andato in Europa a presentare le misure del Governo, più che altro per sfuggire ai magistrati di Napoli, come ormai è chiaro a tutti. E a Bruxellex, nel monologo da 10 minuti, senza traduzione e senza possibilità per i giornalisti di fare domande , Berlusconi ha fatto una cosa incredibile: ha chiesto all'Europa di imporci la riforma delle pensioni . Il Premier che rivendica la sua capacità di decidere ha chiesto di essere commmissariato, da quegli "euroburocrati" tanto invisi alla Lega! Nello stesso giorno, Giulio Tremonti ha confermato i contatti del Governo italiano con la Cina , per l'acquisto di titoli di Stato italiani e per la partecipazione dei cinesi in banche e imprese, per sostenere la nostra economia. E' lo stesso Tremonti che nel 2005 scriveva un libro contro il pericolo dell

Passa la manovra. Sconti ai furbetti, penalizzazioni per gli onesti

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165 sì, 141 no e 3 astenuti. La quinta versione della manovra bis ha ottenuto ieri il voto favorevole del Senato. Gli italiani vengono penalizzati con l'aumento dell'IVA (che costerà almeno 130 € all'anno alle famiglie), l'aumento dell'età pensionabile, il taglio ai enti locali (e quindi ai servizi a disposizione) e i tagli al sistema sociale. Il Governo , invece, nell'ultima versione della manovra fa uno sconto ai parlamentari con i doppi (o tripli) incarichi e ai parassiti evasori, puniti in tv con gli spot del Ministro Tremonti ma "coccolati" in tutti questi anni con condoni e misure simili... Ieri il Premier non c'era, al Senato. Mentre si decidevano le misure per impedire il tracollo dell'Italia, lui era impegnato a Palazzo Grazioli, a prepararsi l'ennesima strada per scampare dai processi e dalle intercettazioni telefoniche che arrivano dalla Procura di Bari. E per tentare di far credere che tutti i soldi a Tarantini e Lavit