2700 euro al secondo
La settimana, dal punto di vista economico, si è aperta con le Borse in picchiata e il nuovo aumento dello spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi.
Intanto, sempre oggi, l'agenzia di rating Moody's ha certificato che la manovra "appesantisce ulteriormente" i bilanci comunali e regionali "già allo stremo" e introduce "elementi di incertezza per quanto riguarda la distribuzione di poteri e responsabilità a livello locale".
Gli effetti di questa situazione saranno purtroppo di lungo periodo: infatti il debito pubblico italiano continua a crescere.
Ogni italiano, compresi neonati e pensionati, ha una quota di debito pari a 31.000 euro, anche se produce ricchezza per 29.400 euro.
Come a dire che per coprire la voragine creata dal dopoguerra a oggi, ma allargatasi negli ultimi 7 anni, non basterebbe regalare allo Stato un anno intero di stipendio.
Ogni secondo il debito cresce di 2.735 euro.
Insomma la situazione resta difficile. Da una parte un Pil da 1.600 miliardi che non cresce, dall'altra un debito in continua ascesa: 236 milioni al giorno, 7 miliardi al mese.
L'aumento dell'IVA, i nuovi tagli agli enti locali, la diminuzione di alcuni servizi, l'assenza di misure per la crescita, rischiano di aumentare il debito.
Occorre invertire la rotta, ma dal Governo del Premier "a tempo perso" non giungono segnali sul fronte delle misure in positivo.