Passa la manovra. Sconti ai furbetti, penalizzazioni per gli onesti
165 sì, 141 no e 3 astenuti. La quinta versione della manovra bis ha ottenuto ieri il voto favorevole del Senato.
Gli italiani vengono penalizzati con l'aumento dell'IVA (che costerà almeno 130 € all'anno alle famiglie), l'aumento dell'età pensionabile, il taglio ai enti locali (e quindi ai servizi a disposizione) e i tagli al sistema sociale.
Il Governo, invece, nell'ultima versione della manovra fa uno sconto ai parlamentari con i doppi (o tripli) incarichi e ai parassiti evasori, puniti in tv con gli spot del Ministro Tremonti ma "coccolati" in tutti questi anni con condoni e misure simili...
Ieri il Premier non c'era, al Senato.
Mentre si decidevano le misure per impedire il tracollo dell'Italia, lui era impegnato a Palazzo Grazioli, a prepararsi l'ennesima strada per scampare dai processi e dalle intercettazioni telefoniche che arrivano dalla Procura di Bari. E per tentare di far credere che tutti i soldi a Tarantini e Lavitola erano frutto della sua nota "generosità" e non un modo per far tacere chi sa cose che non vanno spifferate.
Mino Martinazzoli, un grande e onesto uomo politico, tempo fa diceva: "Una volta nel 1994 incontrai Silvio Berlusconi e cercai di spiegargli che fare politica significava fare gli interessi degli altri e non i propri. Non ebbi successo".
Ce ne siamo accorti, purtroppo.