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Candy conferma 300 esuberi: il commento del Segretario del PD Brugherio

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Foto ilcittadinomb.it Come vi abbiamo anticipato la scorsa settimana , lunedì mattina i dipendenti di Candy si sono rifiutati di svolgere il regolare turno di lavoro riversandosi in strada e bloccando il traffico, in segno di protesta contro i 300 esuberi confermati dal CEO dell'azienda, Beppe Fumagalli, negli scorsi giorni in un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Confermati perché il braccio di ferro fra sindacati e amministrazioni e la dirigenza della multinazionale che ha sede in Brugherio si prolunga da oltre un anno, dimostrazione che l'azienda non ha nessuna intenzione a rivedere il proprio piano industriale (come a parole NON dicono i dirigenti), illustrato il 23 giugno del 2015 in un incontro in Confindustria dove, gli esuberi annunciati furono 340 (310 operai e 30 impiegati). Ma ripercorriamo tappa per tappa, per capire come siamo arrivati a questa situazione: l'11 marzo dell'anno scorso, presso il Duomo di Monza è stato dato l

Candy. Un'intesa entro la fine di settembre

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Un contrato di solidarietà che possa soddisfare le esigenze occupazionali per la Candy di Brugheria e di Bessel a Santa Maria Hoè. Questa la proposta che il coordinamento sindacale del gruppo Candy Hoover Group vuole mettere sul piatto della trattativa da proporre al ministero del lavoro, come risultato della riunione tenuta lo scorso venerdi. Una trattativa che, secondo le aspettative si dovrà chiudere entro il mese di Settembre, e che ha raccolto la disponibilità della stessa azienda, ponendo la condizione di attivare il contratto di solidarietà per primo a Brugherio, contestualmente all’assunzione dei dipendenti Bessel prevista dall’intesa del luglio 2011, e di prevedere l’integrazione in tali contratti di un ulteriore gruppo di dipendenti Bessel. L'intesa dovrà avvenire entro la fine di questo mese. via Fiom-Cgil Lombardia

Rappresentanza: accordo Sindacati - Confindustria

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Cgil, Cisl e Uil e Confindustria hanno raggiunto l'accordo sulla rappresentanza e la democrazia sindacale; con la firma infatti si stabiliscono nuove regole per misurare la rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali e per dare certezza agli accordi. Una intesa attesa da decenni, che segna la fine degli accordi separati tra sindacati e Confindustria. «Un accordo storico, che mette fine ad una lunga stagione di divisioni»: questo il commento di Susanna Camusso , mentre il presidente Squinzi si è detto «molto soddisfatto. È un accordo storico perchè dopo sessantanni c'è un'intesa che regola i rapporti con cui avere contratti nazionali pienamente esigibili. In un momento di crisi questo è un segno tangibile della coesione tra le parti sociali per ritrovare la crescita che per noi è un imperativo assoluto». Il testo sottoscritto, oltre a definire le modalità con cui misurare la rappresentanza delle organizzazioni sindacali, determina le regole con cui valid

Da oggi è in vigore la riforma del mercato del lavoro

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Oggi entra in vigore la riforma del lavoro. E, proprio alla vigilia della sua entrata in vigore, sono arrivate anche le modifiche, concordate dai partiti di maggioranza nei giorni scorsi ed inserite nel decreto legge sviluppo. Le novità principali della riforma riguardano l'articolo 18, il sistema degli ammortizzatori sociali e l'insieme dei contratti di lavoro. Il Post ne fa una buona sintesi qui . Le modifiche approvate nei giorni scorsi , frutto anche di un "avviso comune" tra Confindustria e sindacati, riguardano invece gli intervalli tra un contratto stagionale e l'altro, le false partite Iva, le regole sulla mobilità e le aliquote contributive per i parasubordinati. Secondo Cesare Damiano , già Ministro del Lavoro del Governo Prodi, le correzioni "fanno compiere un passo avanti alla riforma del mercato del lavoro; ora dobbiamo affrontare la questione degli esodati con il decreto sulla spending review".

La riforma del mercato del lavoro

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Il presidente del consiglio Mario Monti aveva preso un impegno chiaro con Alfano, Bersani e Casini: lavorare fino all'ultimo per un accordo con tutte le parti sociali , senza cercare divisioni o accordi separati, di memoria sacconiana. Ieri sera, in diretta tv, il paese ha assistito invece alla conferenza stampa con la quale Monti ha trovato il modo di esplicitare con il massimo del clamore che la Cgil è l'unica che ha manifestato la propria contrarietà rispetto alle modifiche all'articolo 18 . E’ stato questo l'epilogo di una lunga giornata nel corso della quale la Cgil aveva posto sul tavolo del governo anche la proposta della soluzione tedesca per l’articolo 18. Ma questo non è bastato al governo . Come scrive oggi su Repubblica Massimo Giannini, lo strappo si è dunque compiuto . Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l

La frase della settimana

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Alta tensione tra i sindacati e Confindustria. A scatenare il botta e risposta , dai toni spesso accesi, è stata un'affermazione della leader degli industriali a proposito della tutela che i sindacati offrirebbero non ai lavoratori, ma a ladri e fannulloni. “I sindacati, difendono i fannulloni”   ha dichiarato Emma Marcegaglia. Gli stessi sindacati, ricordiamo, con cui Confindustria a giugno ha siglato un accordo unitario. Come prevedibile, le parole pronunciate  hanno suscitato diverse reazioni. La frase viene pronunciata da Emma Marcegaglia dopo mesi di silenzio , ed in particolare durante la campagna elettorale per la scelta del prossimo presidente di Confindustria. Carica per cui corrono il direttore generale di Brembo, il “falco” Alberto Bomabessei, sponsorizzato da Marchionne, e “la colomba” Giorgio Squinzi, industriale veneto e direttore generale della Riello. L’uscita della Marcegaglia sembra voler scombinare le carte , soprattutto dopo che Sergio Marchionne ha a

Lavoro, Bersani: senza accordo non scontato il sì del Pd

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Il Ministro Elsa Fornero manifesta ottimismo sul cammino della riforma del welfare. L'agenda degli incontri è tracciata: giovedì alle 18 ci sarà una nuova riunione con le parti sociali (la quinta dall'inizio dell'apertura del dossier) che affronterà il tema dei contratti d'ingresso e degli ammortizzatori. Il tema della flessibilità in uscita sarà invece sul tavolo nell'incontro che si terrà il 1 marzo. La volontà del governo di procedere, ribadita dallo stesso Mario Monti Vi proponiamo l'intervista al Tg3 delle 19.00 di ieri, in cui Pierluigi Bersani affronta, oltre al tema della riforma del mercato del lavoro, anche lo scenario del dopo Monti. Dice il segretario del Pd Bersani: «Non condivido la tesi di andare avanti anche senza accordo. Se non ci sarà accordo, il Pd valuterà in Parlamento quel che viene fuori sulla base delle nostre proposte» Pier Luigi Bersani, al Tg3, spiega che il sì del Pd alla riforma del lavoro non sarà scontato in assenza di ac

Oggi l'incontro Governo - parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro

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Oggi un nuovo importante appuntamento sulla riforma del mercato del lavoro, con l'incontro a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali. Ieri pomeriggio sindacati e imprenditori si sono incontrati per verificare lo stato d'avanzamento del lavoro istruttorio tecnico di questi giorni. C’è una condivisione generale sulla necessità di sfoltire il numero dei contratti atipici e precari , c'è accordo sul potenziamento del contratto di apprendistato , che di fatto già contiene tutte le caratteristiche del «contratto unico», ovvero una prova fino a tre anni in cui il lavoratore è liberamente licenziabile, e gli incentivi per chi poi conferma a tempo indeterminato il neoassunto. E c'è anche una intesa su un sistema generale e universale di ammortizzatori sociali per chi il posto di lavoro lo perde. Resta la distanza sul tema dell’articolo 18 . Ieri il Premier Mario Monti, intervistato da Skytg24, ha ribadito la volontà del Governo di lavorare per un accordo con le parti

Riforma del lavoro: il piano del Governo

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Lunedì si aprirà la trattativa tra Governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. Oggi Repubblica anticipa il piano del Governo, sul quale si sarebbe trovato un terreno di comune discussione tra sindacati, ministri e imprenditori. La filosofia è quella annunciata ieri da Mario Monti: "Dovremo ridurre la frammentazione dei contratti e far andare di pari passo la riforma del mercato del lavoro con quella degli ammortizzatori sociali". Poche parole per dare il via libera al contratto unico di apprendistato e all'introduzione del reddito di disoccupazione, i due assi della riforma Fornero. Ecco le linee principali del progetto. IL CONTRATTO UNICO: accesso con tutele a tappe, poi niente licenziamenti L'idea è quella di sostituire con un unico contratto gli attuali 48 censiti dall'Istat . Avrà due fasi : una di ingresso, che potrà durare, a seconda dei tipi di lavoro, fino a tre anni. E una seconda fase di stabilità, in cui il lavoratore godrà

Dal PD un convinto sostegno a Monti

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Mario Monti (foto Afp, dal sito www.linkiesta.it) A Palazzo Giustiniani secondo e ultimo giorno di consultazioni per il premier incaricato, Mario Monti. In mattina Monti ha incontrato le delegazioni del Pd e del Pdl e poi si è recato al Quirinale , per una colazione di lavoro con il Presidente Napolitano . Nel pomeriggio l'incontro con le parti sociali , imprese e sindacati, le Regioni e le autonomie locali , i rappresentanti delle consigliere di parità e dei giovani . Tra stasera e domani, Monti tornerà al Quirinale per "sciogliere la riserva" e comunicare la composizione del suo Governo. “Noi diamo pieno e convinto sostegno ad un governo di autorevole e forte caratura tecnica, per meglio sostenere Mario Monti”. Queste le parole del segretario del Pd, PierLuigi Bersani , al termine di un'ora di consultazione con il premier incaricato Mario Monti e i capogruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro. Bersani ha detto la sua anche su

Tempo scaduto

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Era il 21 settembre 2011. Il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia , e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, si incontrarono per proporre al Governo una serie di misure fondamentali per il rilancio della crescita come la riforma fiscale e l'abbassamento delle tasse per i lavoratori dipendenti. L'accordo era stato in quei mesi l'unico segnale positivo, di fiducia, sul quale puntare per avviare una nuova fase di concertazione e di ricostruzione del paes e. Da allora il nulla. Il Governo non ha mai risposto alle parti sociali, tanto meno al presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. 18 Ottobre 2011: a 30 giorni da quell'appuntamento, gli industriali ci hanno riprovato. Ieri le imprese hanno scritto al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ed hanno elencato per l'ennesima volta le mancanze del governo lanciando l'ennesimo grido d'allarme:   "L'Italia ha mezzi e ri

Aperture domenicali del Bennet: il Sindaco perde al TAR, ma va avanti lo stesso

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L'estate ha visto una nuova sconfitta al TAR del Sindaco Ronchi , dopo quella sulle diverse ordinanze in materia di sicurezza (ne avevamo scritto qui ). Il 1 agosto , infatti, il TAR della Lombardia , con l'ordinanza 1269/2011 ( qui ), ha accolto le ragioni dei lavoratori rappresentati da CGIL e CISL contro l'ordinanza del Sindaco che consente per tutto l'anno l'apertura domenicale del Bennet. Il Sindaco aveva deciso unilateralmente che nel distretto commerciale di Brugherio i negozi potessero rimanere aperti praticamente tutte le domeniche dell’anno, nonostante la mancanza di un requisito previsto dalla legge , ovvero l’accordo sindacale tra i lavoratori e le aziende commerciali interessate all’apertura. Accordo mai sottoscritto. Ancora una volta, nell'attesa della decisione definitiva (che sarà presa a dicembre), il TAR ha condannato l'Amministrazione comunale al pagamento delle spese processuali . Come abbiamo scritto più volte sul blog , parla

Primo maggio. Sviluppo economico e democrazia

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Articolo 1 della Costituzione: "La Repubblica italiana è fondata sul lavoro". E così deve essere ancora oggi e nel futuro , perché al lavoro, a elevati tassi di attività e occupazione, è strettamente connessa la stessa tenuta democratica del Paese. Questo il forte richiamo del presidente della Repubblica , Giorgio Napolitano , nel giorno del Primo maggio, festa dei lavoratori. Giorno in cui il capo dello Stato rivolge un monito ai leader sindacali: "Le divisioni portano solo al peggio". " Lo sviluppo economico e la sua qualità sociale - dice Napolitano - , la stessa tenuta civile e democratica del nostro paese , passano attraverso un deciso elevamento dei tassi di attività e di occupazione, un accresciuto impegno per la formazione e la salvaguardia del capitale umano, un'ulteriore valorizzazione del lavoro, in tutti i sensi".

Fiat: sì agli investimenti, no agli strappi sulle regole

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Fabbrica Italia prospetta importanti potenzialità di lavoro, reddito, qualità sociale per i territori direttamente interessati e per il nostro paese. Gli investimenti previsti, in larga misura indefiniti ed incerti, sono preziosi, irrinunciabili , a Torino come a Pomigliano, tanto più in una fase di prospettive anemiche di crescita e di occupazione. Sul piano delle regole della rappresentanza e della democrazia si compiono invece strappi ingiustificabili, mentre non si fa alcun passo avanti per la partecipazione dei lavoratori nell’impresa. Non sono accettabili illusorie scorciatoie – quali la fuoriuscita dal sistema confederale di rappresentanza – volte a negare diritti di rappresentanza ai sindacati che, attraverso il voto e gli iscritti, nelle forme autonomamente decise dagli accordi interconfederali, rappresentano lavoratori. Il conflitto sorto intorno alle vicende di “Fabbrica Italia” si sarebbe potuto ridimensionare in presenza di un governo impegnato a sostenere i profondi p

Una donna alla guida della CGIL

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No, non avrei mai pensato di poter diventare il segretario generale della Cgil. E' una roba che può anche mettere il panico. Ma la Cgil è un collettivo, una grande rete. Non si sceglie di fare la sindacalista. Ma poi può diventare una straordinaria avventura . Susanna Camusso, nuova leader della CGIL, eletta ieri . Per la prima volta nella storia centenaria del movimento sindacale confederale italiano, a ricoprire questo incarico sarà una donna. Che questa nomina sia di stimolo per un paese che è sempre stato avaro di riconoscimenti nei confronti delle donne e della loro professionalità. Questa scelta, soprattutto oggi, proprio quando si assiste da parte di chi governa ad atteggiamenti indegni di un paese civile, costituisce un segnale doppiamente importante .

Lavoro, legalità, solidarietà

All'inizio dell'anno è stata il simbolo delle contraddizioni di un Paese alle prese con i problemi dell'occupazione, dove le tensioni sociali fanno esplodere guerre tra poveri che vedono negli immigrati il capro espiatorio di una situazione economia difficile. Proprio per questo la cittadina di Rosarno è stata scelta come location principale delle manifestazioni del Primo Maggio del 2010. Ed è lì che si sono dati appuntamento i tre leader confederali - il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani; quello della Cisl, Raffaele Bonanni; e quello della Uil, Luigi Angeletti -, che all'insegna di tre parole d'ordine, «lavoro, legalità e solidarietà», hanno lanciato un appello per una nuova politica economica e industriale in grado di garantire nuove opportunità di occupazione in un periodo in cui i numeri testimoniano invece di una difficile regressione. I dati Istat diffusi venerdì parlano infatti di una crescita della disoccupazione all'8,8% e di una perdi