Rappresentanza: accordo Sindacati - Confindustria


Cgil, Cisl e Uil e Confindustria hanno raggiunto l'accordo sulla rappresentanza e la democrazia sindacale; con la firma infatti si stabiliscono nuove regole per misurare la rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali e per dare certezza agli accordi.

Una intesa attesa da decenni, che segna la fine degli accordi separati tra sindacati e Confindustria.

«Un accordo storico, che mette fine ad una lunga stagione di divisioni»: questo il commento di Susanna Camusso, mentre il presidente Squinzi si è detto «molto soddisfatto. È un accordo storico perchè dopo sessantanni c'è un'intesa che regola i rapporti con cui avere contratti nazionali pienamente esigibili. In un momento di crisi questo è un segno tangibile della coesione tra le parti sociali per ritrovare la crescita che per noi è un imperativo assoluto».

Il testo sottoscritto, oltre a definire le modalità con cui misurare la rappresentanza delle organizzazioni sindacali, determina le regole con cui validare e rendere esigibili i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).

Quanto alla misurazione della rappresentanza, ai fini della determinazione del peso di ogni organizzazione sindacale, che determina la possibilità di sedere ai tavoli dei rinnovi contrattuali, valgono: le deleghe sindacali (trattenuta operata dal datore di lavoro su esplicito mandato del lavoratore) comunicate dal datore di lavoro all'Inps e certificate dall'Istituto medesimo; i voti raccolti da ogni singola organizzazione sindacale nell'elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) in carica (validità 36 mesi; il numero degli iscritti e il voto per le RSU peseranno ognuna per il 50% (così come anche previsto nel decreto legislativo 165/01 per il pubblico impiego).

Questi due dati, iscritti e voto, verranno comunicati ad un ente esterno certificatore che procederà, per ogni CCNL, a determinare il calcolo della rappresentanza di ogni organizzazione sindacale; le RSU saranno elette con voto proporzionale ai voti ottenuti, superando così 1/3 destinato alle Organizzazioni Sindacali firmatarie di CCNL, e vi è l'impegno a rinnovare quelle scadute nei successivi sei mesi.

Ad essere ammesse al tavolo della trattativa saranno le organizzazioni sindacali "pesate" con le regole sopra descritte, che superino la soglia del 5%. Le modalità di presentazione delle piattaforme contrattuali è lasciata alla determinazione delle singole categorie, con l'auspicio di entrambe le parti affinché si determinino richieste unitarie.

Con l'accordo si stabiliscono regole che determinano le modalità con cui rendere esigibili, per entrambe le parti contraenti, il CCNL. Un CCNL è esigibile ed efficace qualora si verifichino entrambi le seguenti due condizioni: sia sottoscritto da almeno il 50%+1 delle organizzazioni sindacali deputate a trattare; sia validato, tramite consultazione certificata, dalla maggioranza semplice dei lavoratori e delle lavoratrici, con modalità operative definite dalle categorie. La sottoscrizione formale del CCNL che abbia seguito tale procedura diviene atto vincolante per entrambe le parti.

Post popolari in questo blog

TARI, i conti non tornano

Bugie dalle gambe corte

Torna lo Swap Party