La frase della settimana


Alta tensione tra i sindacati e Confindustria.

A scatenare il botta e risposta, dai toni spesso accesi, è stata un'affermazione della leader degli industriali a proposito della tutela che i sindacati offrirebbero non ai lavoratori, ma a ladri e fannulloni.

“I sindacati, difendono i fannulloni”  
ha dichiarato Emma Marcegaglia.

Gli stessi sindacati, ricordiamo, con cui Confindustria a giugno ha siglato un accordo unitario.

Come prevedibile, le parole pronunciate 
hanno suscitato diverse reazioni.

La frase viene pronunciata da Emma Marcegaglia dopo mesi di silenzio, ed in particolare durante la campagna elettorale per la scelta del prossimo presidente di Confindustria. Carica per cui corrono il direttore generale di Brembo, il “falco” Alberto Bomabessei, sponsorizzato da Marchionne, e “la colomba” Giorgio Squinzi, industriale veneto e direttore generale della Riello.

L’uscita della Marcegaglia sembra voler scombinare le carte, soprattutto dopo che Sergio Marchionne ha appoggiato ufficialmente il programma del patron bergamasco della Brembo: “in caso di vittoria di Bombassei - ha dichiarato ieri l'amministratore delegato del Lingotto - ci sono basi per rientro Fiat in Confindustria". Una dichiarazione, quella di Marchionne, che suona come una bocciatura per l’attuale presidentessa.

La frase pronunciata dalla Marcegaglia oltre che becera e da bar,  
viene pronunciata in un momento delicato.

In questa fase molti partiti, il Presidente della Repubblica e del Consiglio, si stanno spendendo per ricreare una sorta di unità nazionale. Solo in un clima di coesione l’Italia può fare fronte alle difficile sfide che si prospettano all’orizzonte.

Chi ha interesse a gettare "benzina sul fuoco", 
in questa delicatissima fase della trattativa tra Governo e parti sociali 
sulla riforma del mercato del lavoro, 
che tanto sta animando il dibattito politico 
e genera attese e preoccupazioni da parte degli italiani?

Per questi motivi, le parole della Marcegaglia sono ancora più sbagliate, visti gli incentivi statali di cui ancora molte imprese godono e soprattutto per l’appoggio dato da Confindustria al Governo Berlusconi, vero fannullone. Ricordiamo che durante il precedente Governo l’Italia non si è dotata di un piano industriale strutturato e soprattutto non ha avuto per un lungo periodo il Ministro dello Sviluppo economico (infatti dopo le dimissioni di Claudio Scajola era stato proprio Berlusconi ad assumere ad interim la carica per circa 5 mesi).

Infine, Emma Marcegaglia dovrebbe, prima di guardare in casa d’altri, perseguire sempre più la possibilità che le imprese si sviluppino in ambienti sani e competitivi, lontano da situazione criminose.

DoppiaM

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