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Una sanità a rischio crac

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La sanità pubblica è a rischio crac. A dirlo non sono solo le opposizioni ma scienziati, premi Nobel e medici. Con il Governo Meloni si toccherà il punto più basso: nel 2025 solo il 6,2% del PIL andrà in spesa sanitaria.  Serve un piano straordinario di investimenti per abbattere le liste d’attesa, garantire assunzioni e stipendi dignitosi al personale sanitario, modernizzare le strutture ospedaliere, ampliare la medicina sul territorio e di prossimità.  La destra invece continua a tagliare e va nella direzione opposta, preferendo il privato al pubblico. Per loro curarsi è un privilegio, non un diritto. Puoi farlo solo se hai i soldi.  Così mettono a rischio non solo la salute dei cittadini ma l’intera coesione sociale.

Contro la privatizzazione della sanità

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I cittadini si indebitano per curarsi. La destra che fa? Taglia i fondi alla sanità.  La sanità pubblica è sempre più in crisi e per far fronte alle cure gli italiani sono costretti a pagare o, peggio, a indebitarsi per ricevere le cure a cui avrebbero diritto.  Insomma: chi può, paga. Chi non può, si indebita. Oppure rinuncia a curarsi.  Sono infatti circa 9 milioni gli italiani in difficoltà economica per colpa di una sanità pubblica allo sbando. Un cittadino lombardo su nove evita di curarsi perché non può sostenere il costo di una visita privata.  Nel pieno di questa crisi, il valore dei finanziamenti personali contratti a copertura delle spese sanitarie è arrivato a superare il miliardo di euro: un risvolto ancora più drammatico che, però, non sorprende.  Per fronteggiare la difficoltà degli italiani il Governo cosa fa? Taglia i fondi destinati alla sanità. In Regione Lombardia, la Giunta Fontana non è da meno, con la sua ricetta ormai collaudata di tagli e privatizzazione strisci

Il boom dei malati indebitati

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Gli italiani si indebitano per curarsi. Nel 2023 sono stati erogati oltre un miliardo di euro di prestiti per far fronte alle spese sanitarie. Il diritto alla salute, in Italia, non è garantito: il 34,4% di chi guadagna meno di 15mila euro l’anno è stato costretto a rivolgersi a strutture private. Oltre un milione e mezzo di famiglie sono andate in difficoltà economica a causa di spese sanitarie non previste o non adeguatamente coperte dal servizio pubblico. E alle disparità economiche si aggiungono quelle territoriali, con il Sud maggiormente penalizzato. È il risultato di anni di tagli, di liste d’attesa infinite, di un continuo definanziamento, prima a livello regionale e ora anche a livello nazionale, della sanità pubblica in favore di quella privata. Con il Governo Meloni a chi è povero non vengono nemmeno più garantite le cure. Il baratro dei diritti, con tanti saluti alla Costituzione e al principio universalistico della sanità pubblica.

Sui disturbi alimentari un'occasione persa

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“La bocciatura da parte della maggioranza della mozione sul contrasto ai disturbi del comportamento alimentare impensierisce e rattrista”.  Esordisce così Carlo Polvara , Capogruppo dem e proponente del documento, nel commentare quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale del 26 marzo, e aggiunge: “I numeri presentati nella mozione mostrano una situazione allarmante, di proporzioni drammatiche: un’esplosione di casi dopo la pandemia, in particolare tra i giovani e i giovanissimi. Troppo spesso l’intervento avviene tardi, quando le condizioni dei pazienti sono molto gravi. Si stima che i casi reali siano molti di più di quelli intercettati nei pronto soccorso, negli ospedali e nei centri specialistici”. Entrando nel merito della mozione: “Il documento chiedeva di intervenire presso il governo per ripristinare integralmente il fondo di contrasto a questi disturbi, di sollecitare presso ASST l’implementazione e la promozione di servizi pubblici in merito, di attivare sul territori

Una destra in fuga

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Martedì sera scorso, 26 marzo, dopo tre lunghi mesi, si è finalmente riunito il Consiglio Comunale.  Nel corso della seduta il gruppo del Partito Democratico ha presentato una mozione, sottoscritta anche da Brugherio è Tua! e Alleanza Progressista, contro i tagli di Regione Lombardia ai contributi diretti alle persone con disabilità gravi e gravissime.  “Tagli che nei giorni scorsi, dopo tante manifestazioni da parte di associazioni che si occupano del sostegno a queste persone e le diverse proposte fatte dal PD in Consiglio Regionale, sono stati ridotti, ma in misura insufficiente per garantire un’assistenza decorosa alle persone già così provate. Il tutto a partire inderogabilmente dal 1 giugno”. Commenta la Consigliera proponente Silvia Bolgia , che prosegue: “Tagli giustificati con una generica promessa di sostituirli con servizi erogati su progetti da costruire in collaborazione tra Asst, Ats, Comuni e associazioni. Tuttavia le interlocuzioni che avrebbero dovuto, tramite finanzia

Liste di attesa fuori controllo

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Le liste d’attesa sono fuori controllo, in Italia e in Lombardia, ormai tutti i quotidiani nazionali ne parlano: la Giunta Fontana ha fallito e il Ministro Schillaci non sta facendo niente per arginare il problema. Così non si può più andare avanti.  Le cittadine e i cittadini hanno diritto, come previsto dalla Legge 124 del 1998, a ottenere un rimborso di una visita o un esame privato quando, a causa delle liste d’attesa ingolfate, non è stato possibile ricevere quella stessa prestazione dal sistema sanitario entro i tempi previsti dalla prescrizione del medico curante.  Sul sito web di nostra iniziativa, “ Con la salute non si scherza ”, è disponibile il modulo per richiedere la visita nei tempi previsti dalla ricetta.  Il nostro obiettivo è cambiare la sanità lombarda, fuori e dentro dai palazzi. Per questo il nostro gruppo consiliare ha lanciato questa piattaforma online: vogliamo aiutare i cittadini a ottenere prestazioni sanitarie entro i tempi limite e raccogliamo quante più inf

Il PD per il sociale

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Per il Consiglio Comunale di martedì il PD si presenta con due mozioni, che abbiamo già illustrato nelle scorse settimane, che affrontano due grandi questioni sociali.  La prima, presentata dalla Consigliera Silvia Bolgia, riguarda i tagli al fondo disabilità attuati dalla Giunta Fontana e chiede al Sindaco e alla Giunta comunale di farsi promotore presso il Presidente della Regione Lombardia affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  La seconda, presentata dal Capogruppo Carlo Polvara, chiede all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente per affrontare il grande tema dei disturbi alimentari, più che raddoppiati negli ultimi anni, e chiedere al Governo Meloni di ripristinare il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Due mozioni dalla vocazione sociale, sottoscritte anche da Brugh

Per le persone con disabilità

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Quanto valgono i diritti delle persone con disabilità? Per la giunta Fontana neanche lo 0,03% del bilancio regionale.  Per questo giovedì il Gruppo PD in Consiglio regionale si è mobiliato davanti a Palazzo Pirelli. "0,03%": questa è la misera percentuale di risorse per porre fine ai tagli inaccettabili e ripristinare un adeguato sostegno, soprattutto ai caregiver e agli assistenti personali che dedicano la loro vita all'assistenza continua.  Condividiamo le parole del  Capogruppo Pierfrancesco Majorino: “questi tagli danneggiano le persone con disabilità! La Giunta Fontana sta compiendo un'ingiustizia senza precedenti sulla pelle dei più vulnerabili!”.  Per questo, il PD sarà in piazza al fianco delle associazioni a cui va il nostro pieno sostegno. Oggi lo abbiamo fatto al fianco delle associazioni e delle famiglie delle persone con disabilità e con tante Sindache e tanti Sindaci.  Gli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione non possono essere calpestati. La battag

Sanità territoriale e sviluppo delle CdC

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Domani sera, alle 20:45, appuntamento al Circolo PD di Monza, in Via Arosio 6, e online per parlare di sanità territoriale e case della comunità.  Lo faremo con Silvia Roggiani, Carlo Borghetti, Sara Santagostino, Samantha Lentini e Gian Antonio Girelli in una serata moderata da Luca Comodo.

Per il ripristino del fondo nazionale per la lotta ai DCA

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In tre anni i disturbi alimentari sono più che raddoppiati e in molte realtà territoriali non è possibile curarsi adeguatamente, soprattutto dopo che il Governo Meloni ha cancellato il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Per questo il nostro Capogruppo Carlo Polvara ha depositato una mozione , sottoscritta anche da Brugherio è Tua! e Alleanza Progressista, per chiedere all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente con governo e regione per garantire a tutte e tutti, ovunque, cure adeguate.  Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere rafforzato, non smantellato: noi ci siamo.

Una sanità sempre più in mano ai privati

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Bertolaso parla di tessere a punti. Intanto i lombardi pagano per curarsi.  La sanità regionale è nell’anarchia e i dati parlano di una situazione in costante peggioramento: non solo siamo scivolati all'ottavo posto in Italia per efficacia del nostro sistema regionale; siamo addirittura arrivati al secondo posto nell’indice nazionale per l'ammontare della spesa sanitaria privata.  Tradotto significa: paghi? Ti curi in tempo.  Non puoi pagare? Mettiti in fila, aspetta e spera.  Insomma, dimenticate la carta a punti di Bertolaso. Grazie alla Giunta Fontana, l’unica carta che serve per curarsi in Lombardia è quella di credito.  Serve un cambio di rotta: investimenti sulla sanità pubblica per garantire a tutte e tutti un servizio efficiente e accessibile, per risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario e colmare le disparità tra chi può permettersi cure private e chi no.  Noi siamo pronti a lavorare seriamente. Fontana & Bertolaso invece?

Il PD per le disabilità

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Il NoiBrugherio di questa settimana ospita un lungo articolo sulla mozione con cui chiediamo con forza al Sindaco e alla Giunta comunale a farsi promotori affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  Nelle parole di Silvia Bolgia , Consigliera proponente della mozione:  “ Quando ho letto la delibera della Regione che toglieva 250 euro al mese di contributi alle persone con disabilità gravissima, sono saltata sulla sedia. Il principio alla base potrebbe anche essere giusto, quello di creare servizi gratuiti per le persone che ne hanno bisogno, anziché dare loro fondi e lasciare che risolvano autonomamente il problema, ma questo deve avvenire al termine di un percorso ben costruito con le associazioni coinvolte. Prima si attiva il nuovo sistema e solo dopo si tagliano eventualmente i contributi diretti alle persone”.  Sul parziale passo indietro di Regione

Per i diritti e la dignità di chi vive con disabilità

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Regione Lombardia ha deliberato un taglio ai sostegni alla disabilità grave e gravissima (Misure B1 e B2).  Il gruppo PD in Consiglio regionale ha protestato in aula e condividiamo le parole del Consigliere Davide Casati quando ricorda che “ una Regione come la Lombardia, che vuole essere la prima in Italia, non riesce a trovare lo 0,03% del suo bilancio in sostegno dei più fragili! ”.  Si tratta di un passo indietro gravissimo, in sfregio alle famiglie che già affrontano quotidianamente sfide immense. Ridurre i sostegni economici senza garanzie concrete sull'erogazione di servizi alternativi mina la dignità e l'autonomia delle persone con disabilità e dei loro cari.  Serve un veloce cambio di rotta: investire in risorse e servizi adeguati, senza penalizzare chi vive già in condizioni di fragilità. A questo seve la nostra mozione , depositata dalla nostra Consigliera Silvia Bolgia, che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale e con cui chiediamo con forza al Sindaco e al

I diritti non si tagliano

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Una presa in giro vergognosa, la destra lombarda non ha alcun pudore. Anziché ripristinare i fondi per chi ne ha più bisogno, la giunta Fontana conferma il taglio ai contributi per le persone con disabilità grave, limitandosi a una timida riduzione. Ma la beffa non finisce qui: il misero "ritorno indietro" è vincolato al blocco di qualsiasi nuovo accesso ai sostegni.  In questi mesi, dopo gli sciagurati tagli della destra, c’è stata una grande mobilitazione di associazioni, uomini e donne, ma Regione Lombardia ha solo fatto finta di ascoltarli.  Diventa ancora più urgente la nostra mozione , che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale, con cui chiediamo con forza al Sindaco e alla Giunta comunale a farsi promotore presso il Presidente della Regione Lombardia affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  Un atto dovuto anche a fronte del sil

Sanità lombarda, la nostra proposta di legge

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Venerdì e Sabato scorsi, durante la conferenza regionale “La salute è un diritto”, il PD ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per una sanità accessibile a tutte e tutti: nelle prossime settimane il nostro Circolo aderirà alla campagna della raccolta firme per forzare il Consiglio regionale, come da regolamento, ad esprimersi entro nove mesi. Chiediamo un cambio di passo rispetto a quanto accade oggi, con liste d’attesa infinite, Pronto Soccorso sovraccarichi, carenza di personale, trattamenti sanitari non garantiti. La sanità lombarda deve essere riorganizzata completamente, per questo la nostra proposta di legge insiste su quattro punti: 1) Chiediamo un servizio sanitario regionale universale e omogeneo in tutto il territorio, che elimini le disuguaglianze. 2) Chiediamo che la prevenzione torni a essere centrale. 3) Chiediamo che la rete di servizi territoriali sia il pilastro prioritario della sanità lombarda. 4) Chiediamo che i servizi dei privati siano integra

Una proposta di legge per la sanità lombarda

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Durante la  prima conferenza regionale sulla sanità   il Gruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico ha annunciato la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare per cambiare la sanità lombarda .  Una legge di iniziativa popolare che mira a modificare i principi di fondo attraverso i quali si determinano le scelte in sanità a livello regionale, a partire dal tema dell’equivalenza tra pubblico e privato, tema per noi fondamentale, perché dobbiamo evitare che l’equivalenza voglia dire, praticamente, la privatizzazione strisciante: occorre cancellare il termine "equivalenza" e sostituirlo con "integrazione". Soprattutto ciò vuol dire costruire il centro unico di prenotazione per la gestione delle liste d’attesa entro dodici mesi e non entro tre anni come pensano di fare Fontana e Bertolaso, mettendo un vincolo: il privato che non sta nel Centro unico di prenotazioni non riceve risorse pubbliche a nessun livello. Un vincolo sancito per legge:

Al via il cantiere per una sanità più giusta

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Si è chiusa oggi una due giorni densissima, più di 100 interventi, fatta di confronto con tanti mondi protagonisti della salute.  Un grazie al Capogruppo Pierfrancesco Majorino che con grande intelligenza e passione, insieme a Carlo Borghetti e a tutte le Consigliere e i Consiglieri, ha voluto e realizzato questo grande momento di discussione che ha rimesso al centro i valori su cui quasi 46 anni si basava la legge che ha fatto nascere il nostro servizio sanitario nazionale: universalità, uguaglianza ed equità nella cura.  Grazie agli oltre 100 tra relatori, esperti e professionisti che hanno impreziosito con i loro contributi la nostra due giorni. Grazie alle centinaia e centinaia di lombarde e lombardi che hanno partecipato, portando la loro testimonianza di un sistema che non funziona.  Una due giorni in cui è iniziato il confronto anche sulla nostra proposta di iniziativa popolare sulla salute in Lombardia per rimettere al centro le persone e i loro diritti alla cura e alla prevenz

Le strampalate idee di Bertolaso

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Ma ve la immaginate una sanità pubblica che non funziona, dove è impossibile prenotare un’ecografia o una tac, dove per fare una diagnosi di disgrafia o dislessia ci vogliono mesi? Ma, in questo mondo immaginario, se ti comporti bene o se fai prevenzione, sarai omaggiato con un massaggio o uno skipass.  La proposta di Bertolaso sulla “tessera sanitaria a punti” è fuori dal mondo, ridicola.  Smettiamola con i proclami acchiappa-clic e con le proposte insensate.  Quello che serve è una sanità pubblica per tutte e per tutti, serve intervenire sulle liste d’attesa, serve un incremento delle risorse destinate all’assistenza di persone non autosufficienti, servono nuovi concorsi per aumentare il personale in corsia.  Di questo e molto altro ne parleremo venerdì 23 e sabato 24. Al Pirellone e a Palazzo Lombardia terremo la convention “ La salute è un diritto ”, per presentare la nostra idea di sanità. Vi aspettiamo!

Contro i tagli della destra

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Sono migliaia le famiglie che protestano per i gravi tagli delle risorse destinate alle misure di assistenza indiretta in Lombardia. Chi vive con una persona in condizioni di autismo grave subirà un taglio di quasi il 50 per cento del contributo, da 750 a 400 euro. Denunciamo questa situazione inaccettabile da mesi.  Le famiglie e le associazioni ora minacciano di scendere in piazza. Alla Regione chiedono un aumento dei contributi, un incremento dei servizi offerti e la creazione di un tavolo di lavoro per costruire e implementare i livelli essenziali delle prestazioni sociali.  In questi giorni siamo in cento piazze lombarde con i nostri banchetti, per dialogare con le cittadine e i cittadini spiegando le nostre proposte per una sanità pubblica efficiente, accessibile e territoriale.

Partita la mobilitazione "la salute è un diritto"

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Anche Elly Schlein parteciperà alla prima conferenza regionale sul diritto alla salute!  La Segretaria nazionale interverrà sabato 24 febbraio alle 17:00 a Palazzo Lombardia e chiuderà la due giorni sulla sanità lanciata dal PD lombardo che abbiamo presentato anche a Brugherio al banchetto davanti alla palazzina del poliambulatorio di viale Lombardia.  Per partecipare a questo e agli altri panel del 23 e 24 febbraio a Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia basta compilare il link .  Non mancate!