Una destra in fuga
“Tagli che nei giorni scorsi, dopo tante manifestazioni da parte di associazioni che si occupano del sostegno a queste persone e le diverse proposte fatte dal PD in Consiglio Regionale, sono stati ridotti, ma in misura insufficiente per garantire un’assistenza decorosa alle persone già così provate. Il tutto a partire inderogabilmente dal 1 giugno”. Commenta la Consigliera proponente Silvia Bolgia, che prosegue: “Tagli giustificati con una generica promessa di sostituirli con servizi erogati su progetti da costruire in collaborazione tra Asst, Ats, Comuni e associazioni. Tuttavia le interlocuzioni che avrebbero dovuto, tramite finanziamenti diretti ai Comuni, predisporre gli appalti per garantire i servizi a tutt’oggi non sono ancora state avviate. Il due giugno le persone con gravi e gravissime disabilità resteranno, senza servizi e senza contributi che garantivano alle famiglie di organizzare per i propri cari un’assistenza adeguata alle loro necessità”.
Riguardo al documento presentato in Consiglio: “Con la nostra mozione volevamo chiedere al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale di farsi promotori presso il Presidente di Regione Lombardia e l’Assessora Regionale alla Disabilità affinché si attivassero presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per una proroga dei tempi di attuazione e consentire ai Comuni/Ambiti territoriali una seria programmazione delle prestazioni necessarie e rivedessero quanto disposto dalla delibera della Giunta Regionale, provvedendo al ripristino dell’intera somma dei sussidi così da non lasciare le migliaia di famiglie che già vivono una condizione di gravissima fragilità ancora più sole. Non limitandoci a questo chiedevamo anche che fosse previsto nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale Regionale a supporto dei servizi promossi dai Comuni e dagli Ambiti Territoriali per garantire l’implementazione e la capillarità degli interventi integrativi sociali – sia da parte dei Comuni sia da parte del Terzo Settore - che oggi, nella loro carenza, non consentono alle famiglie lombarde di beneficiare delle prestazioni dovute alle persone con disabilità e non autosufficienza”.
Documento che ha visto una posizione pilatesca da parte del centrodestra brugherese, con dinamiche curiose al momento del voto. Come descrive la Consigliera Bolgia: “Pensavamo che tutti potessero condividere questa mozione. Invece gran parte della maggioranza, con i gruppi di Brugherio Popolare Europea e Forza Italia compatti e due terzi della Lega, ha votato contro. Hanno preferito astenersi il gruppo di Fratelli d'Italia e una Consigliera della Lega. La mozione è stata sostenuta dai soli voti dei gruppi di minoranza ed in questo modo è stata bocciata. Noi comunque non ci fermeremo qui”.
Rumorosa l'assenza del Sindaco al momento del voto, impegnato nel mentre a salutare una persona che seguiva la seduta. Un atteggiamento poco istituzionale che sembra proprio un maldestro tentativo di non prendere una posizione sulla questione.
La nostra posizione è invece chiara: noi continueremo a batterci per tutelare davvero le famiglie, soprattutto quelle con persone più fragili.
